Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: MartaJonas    29/04/2012    6 recensioni
Le onde del mare agitato si infransero per l’ennesima volta su quella alta scogliera, spruzzi d’acqua si alzarono in aria verso quel cielo plumbeo.
La nebbia rendeva quasi impossibile vedere quel faro abbandonato ma ancora in funzione sulla cima del precipizio. Aveva appena smesso di piovere e le nuvole che oscuravano quel cielo sempre più scuro prospettavano la venuta di un’altra intensa pioggia.
Due sagome scure si appoggiavano alla ringhiera di quel faro, parlavano, si baciavano.
-Ti prego non te ne andare, resta con me - la supplicò lui sussurrandole quelle parole, implorandola di non lasciarlo.
-Non posso tesoro, lo sai-rispose lei dolcemente accarezzando il viso del giovane ispido a causa della barba.
-Ma io non riesco a stare senza te.
-Starò via soltanto per un po’, poi tornerò.
-Promesso?
-Promesso.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 23
 
The Jonas Brothers are back

 
 
 
-Tu credi che si chiariranno?- chiese Kevin a June, appena usciti dalla stanza in cui avevano lasciato da soli i due ragazzi. 
-Assolutamente sì. Joe stava soltanto aspettando il momento giusto per parlare con Nick e fare pace, e la stessa identica cosa stava facendo Nicholas, noi abbiamo soltanto fornito loro l'occasione giusta per farlo. - rispose prontamente June seguendo il ragazzo fino alle scale. 
-Hanno pianto come pazzi. - osservò il maggiore. 
-Esatto, non possono far altro che chiarirsi. Senti, Kev, io devo scappare. Per Natale torno in New Jersey dalla mia famiglia, quindi devo andare in aeroporto e tutto il resto. È meglio che vada, altrimenti non faccio in tempo a fare tutto. Oggi sono stata davvero benissimo, sai? Grazie infinite di tutto quanto, ok? Grazie davvero. - disse June abbracciando forte Kevin. 
Quell'abbraccio era stato un modo per rendere grazie a quel giovane uomo con tutto il cuore, non soltanto per quel giorno, ma per esserci stato sempre, sempre. Cosa che nessuno aveva mai fatto per lei. 
Kevin ricambiò l'abbraccio calorosamente, trattenendo una lacrima. Kev è sempre stato estremamente sensibile. 
-Grazie a te June, questo non sarebbe successo senza il tuo aiuto. Quei due non si sarebbero riappacificati tanto facilmente – disse. 
-Io non ho fatto nulla di che. - affermò lei sciogliendo l'abbraccio. - in ogni modo io devo davvero andare, saluto Dani, e i tuoi genitori sotto, e scappo. Tu salutami quei due che sono ancora rinchiusi lì dentro, ok? 
-Certo. Ciao June – disse lui
-Ciao Kevin – rispose lei con un sorriso scintillante, scendendo le scale. 
Il maggiore si domandò se dovesse entrare nella camera “cinema”, o aspettare che i due uscissero da lì. Guardò l'orologio, senza leggere davvero l'ora, si dondolò sui suoi piedi, si morse il labbro inferiore, e sospirò, dicendosi che quella questione riguardava anche lui, quindi, senza pensarci ancora su, entrò nella stanza. 
Arrivò a sedersi vicino ai due fratelli, che si girarono verso di lui. 
-Allora? - chiese Kevin che si era messo a braccia incrociate, e continuava a tormentarsi il labbro inferiore mordendoselo.
-Allora cosa? - domandò Joe trattenendo a stento un sorriso che l'avrebbe detta lunga. Nicholas si fece scappare un sorrisino.
-Allora, i Jonas Brothers sono tornati oppure no? - specificò il maggiore con uno sguardo speranzoso che nessuno si sarebbe mai potuto sognare di deludere. 
-Mi dispiace … - esordì Nicholas con voce seria tanto da catturare l'attenzione sia di Joe che di Nicholas. La pausa che stava facendo per terminare quella frase sembrò infinita. 
-Mi dispiace per tutti gli altri, ma …
-I Jonas Brothers sono tornati. - annunciò Joseph enfatizzando l'intera frase quasi come se fosse il titolo di un nuovo film. 
Kevin si aprì in un sorriso spontaneo e sincero, proprio come Joe e Nick. 
-Voi mi volete far morire. - disse il maggiore che si alzò. - voglio un abbraccio di gruppo. -così dicendo avvolse tra le due braccia i due fratelli minori che ridendo si abbracciarono, così, tutti insieme, proprio come non facevano da tanto tempo. 
Sciolto l'abbraccio, Joseph non poté trattenersi dal chiedere di lei. 
-Kev, dov'è June? - domandò il mezzano. 
-Vi saluta, è andata via, doveva andare all'aeroporto. - rispose semplicemente. 
-Cosa? Perché? - disse preoccupato, il battito del suo cuore accelerò. 
-Mi ha detto che per Natale sarebbe tornata dalla sua famiglia, in New Jersey. Probabilmente deve partire, non lo so. - disse Kevin. 
-Ti ha detto se andava qualcuno con lei? - chiese balzando in piedi, allarmato. 
June non poteva partire il giorno stesso con quell'Andy, presentarlo alla sua famiglia come il suo fidanzato, non poteva lasciarlo lì da solo a Natale. June non poteva andarsene senza di lui, anche se per pochi giorni, perché in pochi giorni può succedere di tutto, qualunque cosa. 
Joseph prese il suo iPhone cercando l'orario dei voli che partivano dal LAX diretti in New Jersey, camminando avanti e indietro per la stanza, suscitando la preoccupazione dei fratelli. 
-Joe, tutto bene? - chiese il minore dei tre. 
-No che non va bene.  - disse sedendosi bruscamente su una delle tante sedie. C'era un volo tra mezz'ora, che per lei sarebbe stato perfetto da prendere. - C*zzo. Sono un deficiente. 
-Cosa è successo? - chiese Kevin. 
-Ricordate che quando avevo tipo otto anni vi avevo confessato che avevo una cotta per una ragazza?-chiese lui. 
I due annuirono. 
-Ecco, la ragazza era June. - specificò. 
-Mi devi 5$! - disse Nicholas al maggiore. - ho vinto la scommessa. Gli piaceva June. 
Joe scosse la testa. 
-Il punto è – disse riprendendo il discorso. - che la cotta è diventata amore, che si è mantenuto fino ad oggi. Ed ora June è fidanzata con un ragazzo che ha tutte le carte in regola per … non so, anche sposarla. Inoltre, lei potrebbe anche portarlo con sé per Natale per presentargli la famiglia. 
-Ed ora, spiegami, perché ora tu non sei sulla tua macchina in direzione del LAX per cercare di fermarla. - disse con tutta calma Nicholas. 
-Perché non arriverò mai in tempo. - disse guardando l'ora sul cellulare. 
-Sì che ce la fai Joe, corri, vai! - esclamò Nick indicandogli la porta. 
-Vado? - disse ancora titubante. 
-Vai! - gridarono più forte entrambi i fratelli all'unisono. 
-Grazie … grazie. - disse cominciando a correre. 
L'orologio segnava le 7.32pm, e l'aereo sarebbe partito alle 8.00pm.
Doveva accelerare il passo, come mai aveva fatto prima, doveva correre, con i piedi, con l'auto, con il cuore, altrimenti non ce l'avrebbe mai fatta. 













Buonasera! :D
pronte per il prossimo e ultimo capitolo? più l'epilogo ovviamente!
Eh già, i Jonas Brothers sono tornati, sia qui che nella realtà ... o forse non se ne sono mai davvero andati. 
un bacione a tutte, davvero senza di voi non andrei da nessuna parte, siete stupende! *-*
vi voglio bene, 
Marta <3

 
  
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