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Autore: talpy    29/04/2012    0 recensioni
pare mentali dell'ultim'ora. l'impaginazione fa schifo ma dato che sono pensieri va bene così.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come stai cosa fai domande ormai d'abitudine, eppure io vorrei davvero poter scavare nei tuoi pensieri per capirti. Ti amo, eppure a volte mi sembra di non conoscerti, di poter solo cercare di vedere oltre la pelle ciò che provi dentro, e che non mi fai intuire. Ti chiedo che pensi, mi trovo noiosa da sola. Rispondi che non pensi nulla, ma so benissimo che non puoi davvero non pensare nulla..mi chiedo se i tuoi pensieri siano così insignificanti da credere che mi possano non interessare, o se semplicemente stai pensando che ti irrito e non vuoi ammetterlo. Ti piaccio ti chiedo, e rispondi che sono bellissima e che mi vuoi e che sono tutto, ma allora perché non riesco a sentirmi desiderata? Ti annoi ti chiedo, e aprendo la bocca non dici altro che stai sempre bene con me, anche se non facciamo niente. Anche se non facciamo mai niente, se non stare a letto a farci le coccole, intervallate saltuariamente da qualche sveltina fatta in silenzio per non farci beccare da mia madre nell'altra stanza. E mi chiedo se non ti snervi questo sesso sbrigativo che in fondo è sempre lo stesso, prevedibile e abituale. Ma dici sempre che è magnifico, e mi chiedo se sono solo io a farmi pare mentali e ad essere sbagliata e a voler per forza rovinare qualcosa di bello. Poi però in una serata mi fai ricordare tutto ciò che mi ha legata e mi lega a te. Parliamo per ore, e solo con te riesco ad aprirmi così tanto, fino al mio più intimo io, fino a pensieri che solo esprimendoli mi rendo conto di avere, fino a sentire di farmi uscire il cuore di bocca, fino a donarlo a te, fino a farmi accogliere nel tuo abbraccio che sa di sigaretta e maglietta stropicciata e di aria presa andando in bicicletta e della pelle del tuo chiodo. Poi però mi accorgo che tu invece non mi dici mai nulla, e anche se so che è nella tua indole e che in realtà con me ti apri per quanto a te è possibile mi sento sempre sbilanciata su un baratro sconosciuto, e temo che se solo mi ci buttassi e scoprissi quant'è profondo potrebbe inghiottirmi. Ho paura che il tuo perenne rifiuto del conflitto, che del resto ti permette di stare con me visto il mio essere scassapalle e lunatica, ti impedisca di vedere e di accorgerti delle mie insufficienze finché non sarà troppo tardi per rimediare. E tu continui a dire che tutto va bene. Ma non va tutto bene, perché altrimenti io non avrei queste fottute paranoie periodiche, che mi assalgono e mi impediscono di essere felice stendendomi accanto a te. So di amarti, su questo non ci piove. E so di non volere nessun altro se non te. Ma vorrei che mi dessi qualcosa in più, che ti facessi desiderare, che mi accendessi l'ormone, che smettessi di essere così dannatamente fragile e mi prendessi di forza dicendomi che sono la tua donna, solo la tua donna. Vorrei che mi dicessi le cose, che quelle volte che hai problemi mi sbottassi in faccia urlando di farmi i cazzi miei. Vorrei mi riempissi di vita. Con te galleggio sul più bel mare quieto della Hawaii, ma vorrei una fottuta onda che mi butti giù e mi faccia riemerge sputacchiando e ridendo per la paura. Vorrei che quella onda fossi tu.
  
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