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Autore: Lisa_Pan    29/04/2012    1 recensioni
Dal primo capitolo:
"La borsa piccola a tracolla a sinistra, la macchinetta a destra, il computer che penzola instabile dalla spalla sinistra, lo zaino che pesa sulla mia schiena. Viaggiare leggeri è un consiglio che non ho mai seguito. Non è difficile immaginare perciò, quanto sia scarsa la mia possibilità di movimento in posti come una stazione, frequentati da un numero di persone tale da ritrovarsi naso contro naso con un perfetto sconosciuto."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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epilogo


Epilogo




Boston Public Garden, ore 17:00, Autunno.

Erano partiti insieme, mano nella mano; lei con le ruote della valigia consumate e lui con uno zaino in spalla.
Erano partiti con le migliori aspettative, consapevoli e frementi.
Nonostante questo, non riuscirono mai a spiegarsi quella meraviglia che si ritrovarono ad ammirare quel pomeriggio nel parco pubblico di Boston, seduti su di una panchina in ferro battuto. Quella panchina, al centro del parco, sommersa da foglie dai colori del fuoco, tra il cielo e la terra, tra il rosso del tramonto e il rosso delle foglie.
L'odore di casa arrivava chiaro e intenso alle loro narici, inebriandoli di un torpore ed una tranquillità a lungo cercata.
Il fumo dei comignoli segnava profondi solchi nel cielo mischiandosi a poco a poco con il buio della prima serata.
Venere brillava serena di fianco alla luna, appena visibile dietro il bagliore rossastro dell'ultimo sole.
Nessuno avrebbe mai potuto descrivere una scena come quella; Centinaia di nasi rivolti all'insù, duecento paia di occhi incantati dai colori di una natura rara ed imperdibile, centinaia di cuori dal battito cordinato e irregolare.
Mai due persone si sono sentite più a casa quanto Jamie e Pece, mai due animi sono stati più intrecciati quanto quelli di due ragazzi scelti dal caso. Mai nessuno avrebbe sperato in un finale come quello, o un inizio come quello. Nessuno potrebbe dire se è la fine di un cammino o l'inizio di un sogno. Molti direbbero, però, che i sogni sono precari, che un attimo è solo un attimo e che il rosso è semplicemente un rosso; ma vi assicuro che se vi foste trovati voi li, su quella panchina, vi sareste sentiti adatti da sempre a quel posto, creati per quei colori, nati per quel torpore e pronti ad ogni cambiamento. La realtà, come le foglie, in continuo mutamento che spaventa, che ti fa sentire impreparato. Poi alzi gli occhi al cielo e la paura, l'agitazione, spariscono sostituiti da un calore che solo un colore potrebbe descrivere: il colore delle foglie di quell'autunno a Boston.
Erano partiti insieme e insieme sedevano su di una panchina in ferro battuto. Fianco contro fianco.
Insieme ma con immagini diverse per la mente.
Uno era lì con suo padre, l'osservava scrivere, prendere appunti e schizzare sul quadernone; ricordi di un bambino profondamente legato a quell'uomo dalla carnagione olivastra e dagli occhi neri, come quelli del figlio. L'indomani sua sorella sarebbe arrivata a Boston e avrebbero realizzato quella promessa che si erano fatti fin da piccoli.
L'altra c'era davvero con suo padre. Un giorno di pausa rubato alla letteratura per riabbracciare una figlia che non vedeva da un tempo infinito. La guardava seduto dalla panchina di fianco, l'accarezzava con lo sguardo e l'abbracciava con la sola voglia di recuperare il tempo in cui la lontananza era stata il gradino più difficile da salire.
Ognuno con i propri desideri realizzati.
Ognuno con il proprio inizio davanti agli occhi.

Storie che s'intrecciano, storie che si legano e saldano animi, destini, pensieri.
Due sguardi che sfuggono alla meraviglia per rifugiarsi l'uno nell'altro, ognuno con la propria casa nel cuore dell'altro.

This is Home.


Wishing Well

 Finale che non avrei mai voluto scrivere, insomma non mi piace scrivere epiloghi, non mi piace abbandonare Pece, mi sono abituata alla sua presenza, mi sono abituata a quel suo sguardo nero e profondo. Mi sono innamorata di lui quasi quanto Jamie..Jamie, mi ha fatta dannare, ogni parte di lei è stata difficile da scrivere, mi ritrovo sempre incasinata quando si parla di costruire personaggi femminili, ci metto molto di me ma poco di quello che realmente vorrei, non riesco mai ad arrivare al punto che vorrei. Ho un'immagine ben precisa ma non credo di esser mai riuscita a farla arrivare al cento per cento..in ogni caso..ci si prova e io mi sono legata a loro in una maniera incredibile. Boston..New England..amore a prima vista!
Occhi neri! Occhi neri, dannati occhi neri!
Vabè, passiamo a cose più interessanti e meno deliranti, chissà se ne sarò capace. Comunque, devo ringraziare i matti che mi hanno seguita fino a qui e che mi seguono sempre, vi adoro perchè capite e per me è la cosa che conta di più. Grazie anche a chi ha semplicemente letto, a chi ha messo la storia tra le seguite o ricordate o preferite, grazie, grazie  e grazie. Grazie Romaaaa che mi hai accolta e guidata in questo cammino...dinci sembra na roba seria..Vabè, la smetto.

Wishing Well People.
Lis

C'è anche un gruppetto di gente delirante nel quale, se volete, potete approdare:) Dream On: Wish you were here





   
 
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