Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Love_1D    29/04/2012    3 recensioni
Bhe.. che dire. Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Is always here with me.







Conoscevo le conseguenze.
Se mi fossi innamorata poi tutto sarebbe andato a puttane.
Ma cosa ci potevo fare?
Quel ragazzo mi aveva rubato il cuore.
 

Cominciò tutto il mio primo giorno di scuola, nonchè il giorno in cui mi trasferii a Bradford.
Avevo 17 anni, mi indicarono la 4°D, era in fondo al corridoio.
Entrai in classe e il professore mi presentò, a primo impatto mi sembrava uno duro, ma invece si rivelò più simpatico del previsto.
Mi fece avvicinare alla sua scrivania.
'Allora ragazzi, lei è ..' mi guardò e io continuai.
'Hope, Hope Cox' dissi, sorridendo.
'Bene, signorina Cox, può accomodarsì lì in fondo, non mi sembra una da molte chiacchiere' continuò lui, indicandomi il banco in fondo alla classe, accanto ad un ragazzo, moro.
Mi accomodai, appoggiai la borsa sul banco e presi un quaderno, uno qualsiasi e una penna.
'Piacere Zayn Malik' mi porse la mano e l'afferrai.
'Hope'
'Allora .. Di dove sei, Hope?' chiese il ragazzo, con fare malizioso.
'Wandsworth' dissi, sorridente.
'Oh capisco, potrei sapere come mai ti sei trasferita?' mi chiede, cominciando a sfogliare il mio diario.
'Mmh.. In realtà non ne ho idea' gli dissi, ridendo.
Lui prima mi fissò stranito ma poi si unì alla mia risata.
'Bene.. Che ne dici di venire a fare un giro con me, oggi? Magari potrei farti da guida' continuò lui, con dei gesti con le mani.
'Si, certo' gli dissi, timidamente.
 
Da quel giorno non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Non ero innamorata. O almeno speravo.
Stavamo insieme da sette mesi. Non potevo innamorarmi. Non adesso. Non sapendo quello che sarebbe successo dopo. Non volevo soffrire e non volevo che lui soffrisse. Se fosse arrivato prima, tutto sarebbe stato più facile.
 
Eravamo a casa sua, seduti sul divano.
Appoggiai la mia testa sul suo petto e lui mi cingeva le spalle con un braccio.
Lui mi alzò il viso con un dito e mi guardò, con un sorriso splendente dipinto sul suo meraviglioso, perfettissimo, viso.
Ricambiai il sorriso e lui, velocemente, appoggiò le sue labbra calde e morbide sulle mie, mandandomi nel caos più totale.
Cominciò a giocare con la mia lingua, cercandola con sempre più foga, fino a quando non si stese sopra di me.
Mi passò una mano sotto la leggera maglia che indossavo, facendomi rabbrividire al contatto freddo, quasi gelido, della sua mano.
In quel momento ripensavo a tutti i bellissimi momenti passati insieme, al primo incontro, al primo abbraccio, al primo bacio. Ogni minima cosa, ogni minimo dettaglio.
Continuavamo a baciarci, con sempre più passione. Era una sensazione strana, non avevamo mai osato baciarci così. Con tanto desiderio di noi stessi.
Mi alzò leggermente e mi fece sedere a cavalcioni su di lui.
Cominciò a scendere, baciandomi la mandibola, il collo, il decoltè, provocandomi brividi. Chiusi gli occhi, per cercare di fermare il tempo, come se fosse possibile..
Ritornò su, mi morde il lobo dell'orecchio. Punto debole. Cominciai a dargli dei baci umidi sul collo, sorrise. 
Con le mani faceva su e giù sulla mia schiena, sotto la maglia.
Gli appoggiai le mani al collo e gli mordo il labbro. Punto debole. A quel punto riprese il possesso delle mie labbra, lasciandomi quasi senza fiato.
Si alzò dal divano e mi portò di sopra, facendomi rimanere nella stessa posizione. Aprì la porta della sua camera con un calcio e la richiuse nello stesso modo, anche se inutilmente, visto che eravamo soli.
Mi appoggiò con delicatezza sul letto e, prima di stendersi, mi sfilò la maglia, con un gesto veloce. 
Si stese sopra di me, facendo attenzione.
Infilai una mano sotto la sua maglia e cominciai a toccargli il suo fisico perfetto con un dito. Arrivai ai bordi della maglia e gliela sfilai.
La situazione si ribaltò, questa volta ero io sopra di lui, lo baciai, velocemente, come se il tempo che passo in quei cinque minuti stesse durando troppo. Arrivò al bottone dei miei jeans e senza pensarci me li sfilò, rimanendomi in intimo. Sorrise, non conoscevo il motivo preciso, ma sorrise. Con un tocco veloce gli sfilai anche io il jeans che oramai era di troppo.
Prense a giocare col gancio del mio reggiseno, che in un secondo non mi ritrovai più addosso. Prima che riuscissi a muovermi mi abbassò lievemente gli slip, guardandomi negli occhi, cercando un approvazione, che ottenne col mio sorriso, per poi sfilarmeli del tutto. Feci lo stesso io. Eravamo nudi, entrambi, con un desiderio di noi che arrivava a mille. Ero tremendamente impaurita, anche perchè era la mia prima volta, ma lui riuscì a calmarmi con la sua dolcezza. Lui ritornò sopra di me, appoggiandosi ai polsi per non pesarmi troppo. Lentamente entrò dentro di me, facendomi gemere a causa del dolore. Una lacrima mi rigò il volto e lui me l'asciugò, continuando a guardarmi negli occhi. Rimase in quella posizione per un pò, facendomi abituare alla sua presenza dentro di me. Poi cominciò a spingere, piano, molto piano, con una delicatezza che non avrei mai pensato avesse potuto avere. Mi scappò un gemito, ma Zayn mi baciò, fermandolo. Dopo poco, il dolore si colmò, lasciando tutto lo spazio al piacere.
Le spinte del moro si fecero più veloci e pesanti, era come se andassimo in sincronia, eravamo un corpo solo, adesso. Io ero la sua principessa e lui il mio principe. Mi sentivo sua, del tutto. Era sicuramente la notte perfetta. La nostra notte.
'Ti amo' mi sussurrò all'orecchio, mentre mi accarezzava dolcemente i capelli.
Alzai la testa, visto che ero appoggiata al suo petto, gli sorrisi.
'Ti amo anch'io.'
 
Lo guardo, sono appoggiata alla porta spalancata della sua camera. E' seduto sul letto. Osserva una foto. Mi avvicino per guardarla meglio. E' una nostra foto. Quella foto era sempre stata la mia preferita, così decise di incorniciarla e metterla sul comodino affianco al suo letto.
Lo sento singhiozzare, credo stia piangendo.
Gli accarezzo i capelli e mi siedo accanto a lui, gli schicco un bacio sulla guancia.
'Non piangere amore mio, sono quì, accanto a te' gli dico, tremando.
Ma lui non mi guarda, lui non può sentirmi. Non sa che io sono lì per lui e che ci sarò per sempre. Anche se non ci sarò fisicamente, ma ci sarò. Lo ascolterò quando avrà voglia di piangere, sfogarsi. Lo ascolterò quando sarà felice, quando sarà triste, depresso, annoiato. Ci sarò per sempre. Solo che lui non lo sà. 
 
 
'Due anni dopo'
 
'La prossima, nonchè ultima canzone è Moments, come già sapete sono due anni che la dedico all'amore della mia vita, a colei che mi ha cambiato in tutto, facendomi scoprire l'amore. Ma, purtroppo, mi ha abbandonato, dopo sette mesi d'amore. Questa è per te Hope.'
 
Chiudi la porta, spegni la luce, facendomi sentire il silenzio che non vorrei sentire.
Voglio stare con te, voglio sentire il tuo amore, fammelo sentire ancora.
Voglio starmene disteso accanto a te, a stringerti, sentire il calore della tua pelle.
Non posso nasconderlo, anche se ci provo, è tutto inutile.
Il cuore batte più forte, il tempo mi sfugge, troppo tempo, troppo tempo senza te.
Delle mani tremanti toccano la tua pelle, semmai fosse possibile, sentirne ancora il tocco.
Questo rende tutto più difficile ragazza, tutto troppo difficile.
E le lacrime scendono sul mio viso, cercandoti, dappertutto, anche nei ricordi.
Se solo potessimo avere questa vita per un altro giorno non avrei sprecato neanche un minuto.
Se solo potessimo tornare indietro nel tempo ti avrei regalato il mondo intero.
Tu sai che io sarò 
La tua vita, la tua voce, la tua ragione per essere 
Il mio amore, il mio cuore 
Respira per questo 
Momento nel tempo 
Troverò le parole da dire 
Prima che tu mi lasci, oggi.
Via per sempre.
 
...
 
I flashback nella mia mente mi riportano indietro nel tempo
Mentre giocavo a calcio per strada colpendo la palla col mio piede
Ballando sui miei piedi mentre stavo vicino al confine
C'è una pila di vestiti ai piedi del tuo letto
Mentre mi sento cadere lo prendo tutto come un gioco.
 
 
 
(POV Zayn)
Quando morì, l'ultima cosa che riuscivo a fare era sorridere. Non fu facile lasciarla andare, sopratutto sapendo che a causa di un fottutissimo incidente stradale, lei, l'amore della mia vita, non ci sarebbe più stata
Trovavo sfogo cantando. Sì. Sembrava che tutto il resto si fermasse quando il suono della mia voce rimbombava nella stanza. 
Ancora oggi mi manca. Mi mancherà per sempre. Ma non potevo continuare a starmene chiuso in camera.
Adesso faccio parte di una band. I ragazzi sono fantastici, sono riusciti a capirmi meglio di chiunque altro. Sono in tour, il mio primo tour.
Il tempo non c'è come prima ma ogni volta che posso mi siedo sul prato, il suo pezzo di prato e le parlo, come se lei fosse ancora lì con me. Perché io lo so, lei c'è ancora e ci sarà per sempre.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Love_1D