Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    30/04/2012    1 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E rieccomi, finalmente!!! Nuovamente pardon per l'attesa...

Buona lettura!

Capitolo 51

-Buon pomeriggio, vostra altezza…- disse un cameriere inchinandosi al suo passaggio.
- Buongiorno a voi…- rispose Ayumi, cercando di mantenere un tono fermo e poco sospetto.
Voltò l’angolo del corridoio e dopo essersi accertata di non avere nessuno alle spalle, lasciò che un sospiro profondo spezzasse l’aria pungente.
-Ho avuto paura…- disse rivolta apparentemente a se stessa.
- Stai andando benissimo, continua a far finta di nulla – rispose Maya. Ayumi allora si voltò, osservando il contorno sbiadito dei tratti della cugina.
- La prossima volta che decidi di renderti invisibile ed andare in giro per il castello, fatti accompagnare da qualcun altro!-
- Andiamo Ayumi… Sai benissimo che mi servi tu. Non posso farmi vedere in giro per i corridoi dopo ciò che è successo, ma mi servono quelle informazioni…-
- Uff… E va bene, continuiamo a camminare. Ma per favore, non avvicinarti così tanto alle finestre, sono sicura che il cavalier Hitzu ha notato lo spostamento della tenda al tuo passaggio…-
E così ripresero a camminare, dirette ad un’ala poco più ad est del palazzo delle rose.
Maya continuava a stare vicina ad Ayumi, cercando di non procurare lo spostamento di cose a lei vicino e soprattutto di non urtare i passanti. Poi finalmente arrivarono davanti ad un portone in legno scuro, ricco di ghirigori che si intrecciavano fino a formare due grosse maniglie. Con grazia Ayumi aprì l’anta alla sua destra, tenne aperto il minimo indispensabile per far entrare Maya e chiuse subito dopo.
La biblioteca del regno delle Rose era grande quanto la sala da ballo del palazzo. Le librerie occupavano tutte le superfici della stanza, arrivando sino al soffitto, mentre diverse scale si aprivano nelle giunture della stanza, permettendo l’accesso alla parte superiore della biblioteca. Qualunque informazione si cercasse, non vi era posto migliore per trovare la risposta se non in quel luogo.
Maya ed Ayumi lasciarono lo sguardo vagare da un libro all’altro, finchè la signorina Mizuki (guardiana della biblioteca) non si avvicinò loro, o meglio, ad Ayumi.
-Benvenuta, maestà… Avete bisogno del mio aiuto per cercare qualche libro in particolare?-
- Vi ringrazio, ma non sapendo il libro specifico dove trovare la risposta a ciò che cerco, preferisco consultarmi con la Saggia Civetta-
- Molto bene, allora avvicinatevi…-
Mitzuki le condusse in un punto remoto della biblioteca, dove una piccola porta si apriva nel mezzo dei libri. Mizuki bussò e quando la porta si aprì, la donna si allontanò, lasciando che Ayumi (e Maya) potessero entrare.
Le ragazze si addentrarono con cautela. La stanza era abbastanza stretta, ma lo spazio era sufficiente per far entrare quattro persone di esile corporatura. Una luce fioca illuminava lo spazio, mentre foglie e radici cadevano dal soffitto, per intrecciarsi in un particolare punto davanti a loro, il punto dove la saggia civetta, stava appollaiata in tutta la sua immensità. Le sue dimensioni erano 10 volte maggiori rispetto a quelle di Edvige e le piume bianche, avevano delle bellissime striature blu notte; gli occhi gialli, trasparivano saggezza e stanchezza allo stesso tempo.
-Mie care principesse, sono contenta di rivedervi…- disse loro.
Maya non si stupì di essere vista da lei: una delle caratteristiche delle civette, era proprio la loro vista acuta, che andava ben oltre a quella di qualsiasi elfo.
-Grazie dell’accoglienza, veneranda maestra… Avevamo bisogno di una consulenza importante- disse Maya.
- Sono qui per questo… Accomodatevi, prego…- i rami che prima giacevano nel soffitto, presero a vorticare verso il basso, formando due perfette sedute sospese per aria. Le cugine si scambiarono un’occhiata veloce, prima che Maya tornasse a parlare.
- La domanda che sto per farvi, probabilmente potrà crearvi sgomento, probabilmente non siete nemmeno tenuta a rispondere ad una simile domanda, ma… Siete l’unica come potete fare chiarezza…-
- Voi elfi mi avete offerto un luogo dove poter arricchire la mia saggezza- iniziò la civetta – mi avete offerto la vostra lingua per potermi confrontare con la vostra razza ed in cambio ho promesso di aiutare chiunque ne avesse bisogno, voi compresa, mia giovane principessa. L’unica clausola del contratto è questa: dare una risposta se ho una risposta. Non conosco le censure, non m’interessano le vostre questioni politiche, io sono neutrale e rispondo solo alla conoscenza. Dunque parlate, maestà, cosa avete da chiedermi?-
Maya prese un respiro e tornò a parlare.
-Conoscete la leggenda di Koku e Seya?-
- Si, la conosco…-
- Bene… La mia domanda è questa: esiste realmente questa rete fognaria che dal punto estremo del regno delle Orchidee giunge sin dentro al castello?- osservò attentamente gli occhi della civetta, mentre il cuore martellava in petto, in attesa della risposta.
- Desiderate sapere solo questo?- chiese la saggia.
- Si, solo questo…-
- Ed a questo risponderò… Sì, esiste realmente questa rete fognaria-
- Datemi qualche informazione…-
- La rete si apre in un punto a sud della grandissima foresta dell’Opus, più precisamente, nel punto dove tre alberi secolari s’inclinano verso il basso, indicando con i loro rami il punto esatto del dirupo. Una volta caduti giù, infinite gallerie si diramano per tutto il regno. Centinaia le vie d’uscita, una sola quella che sfocia nel palazzo, ma una linea guida lasciata da un cavaliere delle rose evaso da palazzo, vi aiuterà a compiere il cammino inverso. Ma badate: il nemico potrebbe trovarsi nel punto d’uscita e voi, mia principessa, venire scoperta e catturata… So bene quanto il vostro cuore arda al pensiero di poterlo riabbracciare, ma la vostra cattura è un rischio della missione…-
- I vostri avvertimenti mi sono d’aiuto, veneranda maestra, e vi ringrazio. Ma non mi farò catturare, tengo troppo a questo regno per lasciare che accada… Ma come avete detto voi, il mio cuore non può attendere oltre ed io vi sono grata per le utili informazioni che mi avete riservato. Vi chiedo solo di tacere il contenuto di questa conversazione a qualsiasi elfo, persino alla regina… Ve lo chiedo in nome di quell’antico legame che ci lega da decenni…-
- Sarà fatto, principessa… Fate dunque attenzione e ringraziate il regno delle orchidee, per aver sottovalutato l’importanza di questa rete segreta, che a momento opportuno si è rivelato un asso nella manica per voi elfi… Fatene buon uso-
Ayumi e Maya ringraziarono ancora una volta prima di andar via. La civetta indicò loro il punto della biblioteca dove avrebbero trovato la cartina con segnati i sentieri della rete fognaria e poi si allontanarono, preparandosi ad affrontare quella nuova rischiosa avventura.

Poche ore dopo, Maya, Chester ed Eragon, radunarono gli effetti personali e si prepararono alla fuga.
-Fate attenzione…- disse Ayumi stringendo forte la vita di Chester – non fatevi male e tornate sani e salvi…-
- Si, te lo prometto…- rispose lui depositando un bacio dolce sulle labbra.
- Adesso devo andare, a breve ha inizio la riunione straordinaria con i rappresentanti dei Crisantemi e non oso immaginare cosa accadrà quando racconterò la verità su ciò che ha causato il viola delle tue rose e delle mura del palazzo-
- Ayumi, non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che stai facendo per me…- disse Maya andando ad abbracciare la cugina – sei come una sorella per me e mi sei sempre accanto, nel momento del bisogno. Ti voglio bene…-
- Te ne voglio anch’io… Altrimenti non mi sarei esposta così tanto…- e risero insieme.
Arya ed Eragon si stavano salutando poco più in la. Era doloroso separarsi, ma era arrivato il momento per Arya di fare la sua parte in quella storia come rappresentante del caduto regno dei Girasoli.
-Stai tranquilla- la rassicurò lui – se avremo bisogno di aiuto, ci sarà Saphira a trarci in salvo…-
Arya lo fissò intensamente, stringendolo con forza sempre crescente.
-Spero tanto che vada tutto bene…- disse in un sussurro.
- Andrà bene, vedrai…-
Si baciarono intensamente un’ultima volta e poi raggiunsero gli amici.
-Andiamo?- disse Eragon – Saphira inizia a lamentare una certa noia per l’attesa, non vede l’ora di sgranchirsi le ali…-
- Ha ragione, poverina…- constatò Maya – allora andiamo… Lascio tutto nelle vostre mani e mi auguro che al ritorno il clima angustio sia solo un brutto ricordo…-
Ayumi ed Arya annuirono, poi i tre fuggitivi invocarono l’incantesimo dell’invisibilità e, seguite dalle due dame, raggiunsero Saphira. Si salutarono un’ultima volta, prima di voltare le spalle al palazzo ed all’intero regno delle Rose.
Stavano per spingersi nelle terre del nemico, ma nei loro cuori non vi era traccia di paura, ma anzi, una voglia di avventura li animava e soprattutto la voglia di guardare in faccia il nemico e strappargli di mano il prestigioso prigioniero.
La foresta dell’Opus si aprì davanti a loro e nell’addentrarsi in esso, Maya sperò con tutta se stessa di trovare il suo Rubedo*.

Continua…

* Opus: è un riferimento alchemico, che sta per una sorta di percorso, meglio definibile come una ruota.
L'Opus è composto da quattro fasi: Nigredo, Albedo, Citrinitas e Rubedo. Per gli alchimisti esso rappresentava le varie fasi per il raggiungimento della pietra filosofale, la materia rossa e quindi la Rubedo. Ma l'Opus è anche il percorso per il raggiungimento della spiritualizzazione, o una sorta di quinta essenza.
Ai giorni d'oggi possiamo dire che chi si addentra nell'Opus, si prepone un obbiettivo (prima fase, Nigredo) e con difficoltà cerca di concretizzarlo (seconda e terza fase: Albedo e Citrinitas), finchè raggiunge il suo obbiettivo (ultima fase, Rubedo).
Terminata la missione, provabilmente prefisseremo nuovi obiettivi e torneremo nuovamente alla prima fase dell'Opus. Per questo è una ruota, perchè dopo una Rubedo ci sarà sempre la Nigredo.

Ok.................. Spero di averla spiegata bene questa cosa dell'Opus... Bacini ed alla prossima!!!!!!!!!!!!!!
  
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