Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Mama we re All full of Lies    30/04/2012    1 recensioni
Non era in giacca e cravatta come tutti gli altri, ma non era nemmeno vestito male. Una spessa felpa grigia gli lasciava intravedere la camicia sotto e dei pantaloni aderenti mostravano le belle gambe secche. Salutò il capo dell'Hotel e s’incamminò verso le scale dietro alla reception che portavano nei sotterranei. No, lui non era come quelli che chiamavano e compravano le prestazioni degli altri ragazzi. Lui era dall'altra parte, era uno di quelli che si faceva il culo nel lavorare, nel vero senso della parola.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


















   Si erano dati appuntamento al bar principale del centro. Appuntamento che poi, appuntamento non era. E a Gerard pesava il fatto di dover rivedere un cliente il giorno dopo averci lavorato assieme, lo faceva sentire sporco, e mille docce non sarebbero bastate a portar via dalla sua pelle tutto il nero e il macchiato. Aspettò seduto su una sedia del bar in stile parigino, uno dei più costosi dell'intera Belleville. Fece attenzione a non farsi vedere dai camerieri invadenti che facevano su e giù per il locale servendo al tavolo, o gli avrebbero chiesto o di andarsene o di ordinare qualcosa, e se Brian non si fosse presentato, non gli sarebbero bastati i soldi per permettersi anche solo un caffè. La torre dell'orologio segnava le quattro, e risuonò nell'aria il suono della campana che oscillava, maestosa e pigra, lei che tutti i giorni faceva gli stessi movimenti, senza concedersi a nessuno, senza dover vendere il suo ferro a qualcun'altro. E mentre il rosso pensava a come fosse bello abitare su un campanile, Brian prese posto al suo tavolino, salutandolo.
   Quel giorno era vestito con una normale camicia nera e un paio di jeans. Ma la sua faccia rimaneva impressa, viva, nei ricordi di Gerard della sera prima, dipinta di sfumature diverse, con smorfie disegnate, piegate dai gemiti. Pensò che avesse una faccia troppo diffidente, che conoscerlo come amico era una persona, mentre portarselo a letto, ne diventava un'altra. Si chiese poi che aspetto avesse lui mentre lo faceva, se era ugualmente carino come gli dicevano tutti -e tutte-, se poi richiedevano più di una volta i suoi servigi. In tal proposito, prese a riavviarsi più volte i capelli, come faceva quand'era nervoso. Agli occhi di tutti poteva sembrare sexy, solo sexy, perché gli occhi degli altri si lasciavano sfuggire interessanti particolari, come il mordicchiarsi continuo del labbro inferiore, o il lasciar vagare i propri occhi in decine e decine di direzioni, o ancora, il tormentarsi delle unghie mangiate fino allo stremo.
   Brian si rivelò cieco come tutti, ma pareva sollevato e felice, come se quella stessa notte non fosse stato col rosso, ma con gli amici a giocare a bowling. Ordinò un birra per lui e un caffè per il compagno, i suoi occhi blu sguizzavano da tutte le parti. Forse era un segno d'acqua, o di aria, come gemelli e acquario. Quando finalmente si posarono sul ragazzo, non si mossero più. La gente che passava e li osservava poteva pensare senza problemi che avessero una relazione, da quanto Brian gli stava col fiato sul collo. Per tutto il tempo Gerard tentò di mantenere una calma apparente, e l'altro ancora non si accorgeva di quanto assomigliasse a una corda di violino, teso, ma eppure a Brian non sfuggì l'odore di muschio bianco del nuovo bagnoschiuma del rosso.
   Due ore sembrarono un'eternità. Alle sei il sole era ancora alto, era piena estate, ma il vento non risparmiava nessuno. Brian e Gerard si salutarono davanti al cimitero, quando il primo capì che non c'erano più argomenti di cui parlare. Si congedò quindi con strana gentilezza, promettendo che presto avrebbe richiamato. E dopo girò le spalle e svanì dietro l'angolo. Finalmente Gerard era libero, non doveva più far finta di essere quello che non era, non si sentiva più smarrito. Adesso, la sua priorità tornò ad essere la sua famiglia, senza paure che Brian potesse in qualche modo assalirlo. E come se bastasse a farlo sentire più leggero, anche solo per pochi minuti, cominciò a correre, diretto verso casa.




______________________________________________
Solo ora mi accorgo di quanto piccolo sia questo capitolo D: Forse anche minuscolo.
Ho controllato chi segue questa storia, e da chi è la preferita... vi amo tutti ç.ç  non me l'aspettavo da nessuno, quindi grazie di cuore.
E al solito, un ringraziamento anche al mio ritardatario Frunk, che recensisce sempre tutto :3 a kiss :*


P.s: Ho tre notiziole :3
1. Adesso che ho pubblicato di questa ff tutti i capitoli che avevo già scritto tempo fa, ci metterò di più per aggiornare, causa cercasi ispirazione per i capitoli seguenti xD
2. Sto riscrivendo per l'ennesima volta il terzo capitolo di "Let Your Body Become My Only Madness", che tenterò di aggiornare presto u.u
3. Quando avrò completato tutte le storie in corso, proverò a scrivere una ff lunga, macabra e difficile :3 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Mama we re All full of Lies