Why you gotta be so tasty, my baby? You turn it on.
Harry
è eccitante.
Louis lo sa da
sempre, da quando l'ha intravisto per la prima volta nella folla
durante le audizioni per X Factor, ma le reazioni che quel ragazzo
scatena nel suo corpo ogni volta che lo guarda lo lasciano sempre
sconcertato: avanti, ha vent'anni ormai, dovrebbe essere uscito da
quella tempesta ormonale chiamata pubertà! E invece no, ogni
singola
volta che Harry lo guarda si sente come un tredicenne davanti al suo
primo video porno; non è normale, assolutamente no.
Harry si muove nel
sonno, si avvicina ancora di più al suo corpo nudo, ci si
appiccica
come un panno bagnato, i ricci morbidi che solleticano il suo collo,
e Louis scopre di nuovo eccitato. L'hanno fatto nemmeno un'ora prima,
ma ha di nuovo voglia di sentirsi fisicamente parte di lui, di farlo
suo per l'ennesima volta, e non è proprio un desiderio
ignorabile.
Allunga una mano
verso il basso, accarezzandogli un fianco, sorprendendosi ancora una
volta della nuova consistenza dei suoi muscoli, e attende in silenzio
che Harry si svegli – perché lo farà di
sicuro, ha il sonno
incredibilmente leggero nel post-sesso.
Eccolo, infatti,
socchiudere le palpebre tremolanti e cercare i suoi occhi; non ha
bisogno di parole, si comprendono con dei semplici sguardi, eppure
Louis glielo dice comunque, in un sussurro che risuona chiaro come un
grido nel silenzio del loro appartamento, che ha voglia.
E Harry non si tira
ovviamente indietro, no, nonostante il tepore che ancora lo avvolge
gli regala un sorriso pieno di sottintesi e si volta, dandogli la
schiena e il suo implicito consenso a fare di lui tutto ciò
che
vuole.