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Autore: ShinyDarkF    30/04/2012    0 recensioni
Bill e Tom credevano di avercela fatta, di aver vinto anche se il prezzo era stato decisamente troppo altro.
Ma si erano illusi.
Nuove avventure li aspettano e questa volta dovranno stare attenti, perché a gareggiare ci saranno forze più grandi di loro.
Nonostante i due gemelli siano potenti vampiri.
(Seguito di This dark, bloody love story, se non avete letto il primo capitolo non fa niente, siete sempre bene accetti come lettori!)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edit: Bene, questo capitolo non è piccolo, è microscopico! Il fatto è che vedo che non ci sono più recensioni quindi, visto che ci vorrà ancora molto prima di finire la saga ho deciso di iniziare dalle origini, di partire con un capitolo piccolo e poi di ampliare la scrittura, proprio come ho fatto in principio con This Dark, Bloody Love Story 1. Se, comunque, avete consigli o critiche da fare, io sono pronta ad accettare tutto. E,come sempre, spero che questo capitolo vi piaccia!

Una folla si era nuovamente radunata nel giardino della vampira, aspettando che lei uscisse dal balcone per ulteriori ordini.
Era finalmente arrivato il fatidico giorno.
Era quello il momento di agire, di vedere chi sarebbe stato fedele e chi no.
Era quello il momento di ingannare tutti, di usarli per i propri scopi.
Molti avrebbero anche perso la vita probabilmente.
Quel discorso non fu magniloquente o solenne come i precedenti, forse perché anche lei aveva paura, lei, la vampira indomabile che avrebbe facilmente messo il mondo ai suoi piedi.
Ancora si chiedeva se stava facendo la scelta giusta.
Gli scheletri nel suo armadio cominciavano a bruciare, tutti i suoi segreti stavano uscendo allo scoperto e, una volta accaduto, niente poteva metterli a tacere.
Doveva agire con la massima prudenza.
Ancora non riusciva a credere a quello che stava facendo.
Aveva commesso tante cose orribili in passato ma alla fine, quando, dopo aver vissuto un’eternità di atrocità era morta anche lei, aveva sentito il calore che la toccava e che le bruciava le guance ed era bastato anche solo un attimo in quello stato a renderla sola, triste, impaurita.
Era il fuoco dell’Inferno.
Era quella la sua punizione?
Lei era stata cattiva, malvagia, ma non poteva davvero accaderle quello.
Nell’ultimo secondo della sua vita pianse per la prima volta da quando era diventata una vampira, da quando si era trasformata in un mostro e si sentì di nuovo umana.
E allora si ricordò delle parole che diceva ogni sera prima di dormire quando era ancora un bambina, parole dolci, soavi, come il miele che avrebbero dovuto allontanare da lei ogni spirito malefico.
Erano preghiere.
Quando era morta giovane aveva cominciato ad odiare tutto quello, perché niente era riuscita a salvarla da un destino peggiore della morte.
Ma in quel momento, quasi avvolta da fiamme interiori che la portavano giù verso la grande voragine, cominciò a ritrovare la vecchia fede e le parole le tornarono improvvisamente, come un soffio di vento che portava pace.
Cominciò a dire tutte le preghiere che si ricordava, a evocare i nomi dei suoi parenti defunti, dei suoi genitori ormai morti da tempo, di tutti quelli che erano morti per mano sua e sentiva che piano piano la paura scompariva da dentro di lei.
E insieme alla paura anche le fiamme cominciarono a diventare meno forti, come se si stessero allontanando.
E infatti si allontanarono.
E quando finalmente la morte sopraggiunse, la vampira non si risvegliò nel luogo che tanto temeva più di ogni altra cosa ma intorno a lei vedeva una luce offuscata.
Non era il Paradiso ma almeno era il Purgatorio.
La sua anima era salva.
Ma tutto ha un prezzo e dopo un po’ questo si fece sentire.
Il Paradiso era lontano ancora ma il processo poteva essere velocizzato di molti millenni se lei avesse fatto una sola, grande cosa.
E le venne data la missione.
E le venne scelta come partner Christina, la donna che ancora non le permetteva di raggiungere la beatitudine, la donna che lei odiava perché invece di morire aveva portato a lei la morte e la stava per condannare ad un luogo orribile se non fossero subentrati i ricordi negli ultimi momenti.
È proprio vero quando si dice che mentre stai per morire tutti i ricordi ti tornano alla mente.
E ora si trovava lì, pronta, finalmente, a portare a termine la sua missione, sconfiggere tutto quello che lei aveva rappresentato un tempo.





















   
 
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