Capitolo
24
I giorni
passano tranquilli, ora che io e Klaus ci siamo riappacificati,
sembrano tutti
soddisfatti, tranne Finn. A quanto pare, la mamma-strega non ha voluto
portare
avanti il suo piano, dopo aver scoperto che Nik sta cercando di
prendersi le
sue responsabilità con il bambino e che noi siamo tornati
insieme. Poi c’è
anche da dire che Kol e la sua amata Erika sono partiti,
perciò si respira
proprio un’aria più rilassata.
È
con
questo clima che avrei voluto Alex accanto a me, ma ora se
n’è andato e forse è
meglio così. “Tesoro, ancora a pensare ad
Alex?”
Naturalmente
con Klaus ho chiarito tutto, ma non gli va giù che pensi
continuamente a lui,
giustamente. “No. Pensavo che mi manca tuo fratello Kol. Sai,
stavamo facendo
amicizia!”
Il mio
tono sarcastico fa ridere tutti, tranne Finn, ovviamente. Al momento
siamo
tutti a casa degli ibridi, per tenere al sicuro la signora Martin.
Il lato
negativo è che non c’è privacy. Tutti
possono sentire ogni minimo spostamento
d’aria! Per fortuna che ora che sono incinta non possiamo
combinare molto sotto
le coperte o sarei già impazzita.
Oggi
è
una giornata importante. Andremo dai Salvatore per parlare di
un’eventuale
tregua. Al momento nessuno di noi ha interesse ad ucciderli,
soprattutto perché
tutti si preoccupano per me. Beh, naturalmente non diremo loro che io e
Klaus
stiamo per partire per andare a cercare Katherine o che io sono
incinta,
renderebbe inutile la tregua, perché scoprirebbero un nuovo
punto debole. È la
mia ultima occasione, dopo aver avuto il bambino non voglio nemici che
potrebbero fargli del male e lo stesso vale per Klaus.
“Allora,
andiamo?”
Tutta la
famiglia si alza dal tavolo. Per sicurezza, ci portiamo dietro un paio
di
paletti, poi usciamo. Klaus mi prende la mano e iniziamo a correre
insieme agli
altri, verso casa Salvatore.
Una
volta arrivati, gli ibridi si nascondono fuori, mentre noi ci
avviciniamo alla
porta. Non facciamo neanche in tempo a bussare che i due ragazzi ci
aprono la
porta. Dietro di loro c’è Elena. Proprio lei cerca
di rompere il ghiaccio.
“Salve a tutti. Spero di non dovermi pentire di quello che
sto per fare.”
Prende un respiro profondo. “Prego, entrate.”
Damon si
fa più vicino a lei, per difenderla. Ancora non ha capito
che se vorremmo
fargli del male, avremmo centinaia di modi a disposizione e lui non
riuscirebbe
a torcerci un capello? Perché si ostina ad andare avanti
così?
Stefan
si toglie dall’entrata per farci passare e lentamente
entriamo tutti.
Ci fanno
accomodare in salotto e scopriamo che ci sono anche Caroline, Tyler e
Alaric.
Elena va a sedersi vicino ai suoi amici, mentre Damon ci prepara
qualcosa da
bere e Stefan rimane in piedi vicino al caminetto. Appena Damon torna
con i
nostri drink, si siede accanto ad Elena e dice “Avanti.
Diteci subito dove sta
il trucco. Non ci credo proprio per niente che abbiate rinunciato alle
vostre
vendette. Perciò, saltiamo i convenevoli e diteci subito
dov’è l’inganno.”
Prende
un bicchiere dal vassoio e ne beve un sorso, come per far notare che ha
finito
di parlare e sta aspettando.
È
Klaus
a rispondergli “Non è uno scherzo o un trucco. Ora
che siamo tutti insieme, non
vogliamo semplicemente più portare avanti dei conflitti
inutili. Naturalmente a
patto che voi non ci diate più fastidio, ovvio.”
Stefan
sembra il più recalcitrante all’idea. Gli altri
agognano una pausa da tempo. “E
chi ci assicura che voi manteniate l’accordo?”
Sempre
Klaus, prima lo fissa negli occhi, poi guardando gli altri dice
“Io mantengo
sempre la parola data, fino ad ora siete stati voi quelli riluttanti ad
un po’
di lealtà.”
Beh non
ha tutti i torti! Basta pensare a quello che ha fatto Elena. Una vera e
propria
pugnalata alle spalle di Bekah!
Il
vampiro sembra ancora poco convinto “E voi cosa ci
guadagnate?”
Stavolta
è Rebekah a rispondere “Non ci sporchiamo i
vestiti con il vostro sangue e ci
risparmiamo un po’ di fatica. Ancora state qui a cercare di
decidere? Fossi in
voi avrei già accettato da un pezzo.”
Finalmente
interviene Tyler “Io accetto. Sono stufo di trovarmi
continuamente in mezzo a
due fuochi.”
Esclamo
soddisfatta “Ohh, almeno qualcuno che ragiona!”
Caroline
mi guarda storto. Ce l’avrà ancora con me per
l’altra sera? Beh non
m’interessa! Poi anche lei dice “Sono
d’accordo con Tyler, accetto. Abbiamo
tutti bisogno di una pausa da sotterfugi, morti e problemi.”
Alaric
si sfrega le mani per infondersi coraggio e accetta come gli altri due.
Sono
rimasti solo i Salvatore ed Elena che ora si guardano tra loro e
cercano di
capire qual è la cosa giusta da fare. Poi Elena parla a nome
di tutti e tre “Anche
noi siamo d’accordo.”
Stefan
aggiunge “Ma niente scherzi o troveremo il modo per farvi
fuori.”
Klaus si
alza. È ora di andare, prima che per colpa di qualche
bisticcio rompiamo subito
il patto. “Allora siamo d’accordo. Noi non vi
stiamo più tra i piedi e voi
nemmeno. Ora vi lasciamo ai vostri festeggiamenti.”
Mi
prende per mano e iniziamo ad avviarci verso l’uscita, tutti
gli altri ci
seguono a ruota.
Usciamo
tutti, ma mentre stiamo per tornare verso casa, Finn ci ferma
“Io ho delle cose
da fare. Voi andate, vi raggiungo più tardi.”
Secondo
me, ci nasconde qualcosa e guardando l’espressione di Nik,
capisco che è la
stessa cosa anche per lui, ma entrambi facciamo finta di niente. Lo
salutiamo e
torniamo verso casa. Abbiamo Esther alle calcagna e non possiamo farci
vedere
dubbiosi. Non deve scoprire che ho sentito la loro conversazione.
Finn
aspetta che la sua famiglia sia lontana, poi torna indietro e bussa
nuovamente
a casa Salvatore. Fa segno a Damon di stare zitto e seguirlo nel bosco,
lontano
da orecchie indiscrete.
***
Arrivati
a casa, sento una delle mie, anzi SUE, strane fitte allo stomaco.
Sicuramente,
la mia non sarà una gravidanza facile! Non è
normale che a neanche due mesi dal
concepimento, riesca già a sentire la presenza del piccolo
dentro di me. Chissà
che mostriciattolo ne verrà fuori!
Appena
tutti si allontanano, fermo Esther e le chiedo se riesce a farmi sapere
di più
sulla piccola creatura.
Lei mi
sorride “Posso provare se vuoi, ma non posso assicurarti
niente. Vieni con me.”
Con un po’ di riluttanza la seguo fino alla sua stanza e
lì mi fa stendere sul
suo letto. Non mi fido completamente di lei, ma visto che ha interrotto
il suo
piano malefico, perché io aspetto un bimbo, non penso che mi
farà del male.
“Ora scopriti la pancia.” Faccio come dice e noto
che s’inizia ad intravedere
la pancetta. Avevo il ventre completamente piatto, perciò il
minimo cambiamento
si nota. Mia suocera mi mette le mani sulla pancia e inizia a
cantilenare
qualcosa in una strana lingua. Lentamente inizio a sentire come se ci
fosse
un’altra presenza insieme al bambino, ma la sensazione
scompare quasi subito.
La strega si porta le mani alla testa “Scusa, ma non ci
riesco.” Poi torna a
sorridermi “Ci riproveremo al ritorno di Erika e Kol. Magari
in due riusciamo meglio.
Sembra quasi che mi respinga.”
Il
pensiero di Erika che viene a contatto con il piccolo mi da i brividi,
ma cerco
di dissimulare e sorrido più che posso “Va bene.
Allora aspetteremo.”
La
ringrazio ed esco dalla sua stanza. Una volta richiusa la porta, faccio
un
sospiro di sollievo. Devo ancora abituarmi all’idea di avere
una suocera.
Sto
tornando in camera mia, quando vedo Seth venirmi incontro. Spero che
non stia
portando altri problemi, perché per oggi ne ho
già abbastanza e devo ancora
arrivare alle 11 di mattina!
“Annabeth,
come va? Sono contento di riaverti qui con noi!” Dice con un
sorriso che va da
un orecchio all’altro.
Sento
puzza di lecchino o forse c’è qualche tranello, ma
faccio finta di niente
“Tutto bene, grazie.” Cerco di liberarmi da lui con
un sorriso, ma mi trattiene
per un braccio. Ehy, ma chi ti ha dato tutta questa confidenza?!
“Annabeth,
sono DAVVERO contento di averti qui e voglio dimostrartelo.”
Mi fissa per un
attimo con aria di sfida, poi dice “Avete già
trovato Katherine? Potrei
cercarla per te.”
Gli
faccio segno di tacere e lo porto fuori. Come fa a sapere queste cose??
Avevamo
deciso di non dire niente agli ibridi nel caso qualcuno non sia tanto
fedele
come pensiamo e ora lui se ne esce con questa storia?
Il mio
sguardo gli fa capire che mi deve una spiegazione che non tarda ad
arrivare
“Sì, è vero. Ho origliato le vostre
conversazioni, ma non ho detto niente a
nessuno e a voi serve una mano. Che ne dici?”
Cerco
ancora una volta di andarmene per non farlo fuori seduta stante e gli
dico
“Grazie, ma non ci serve il tuo aiuto. E la prossima volta
che ti scopro ad
origliare ti farò fuori con le mie stesse mani.”
Non
sembra spaventato dalla mia minaccia, ma non sa quanto sta sbagliando.
So di
essere capace di farlo. Senza dargli il tempo di ribattere torno in
casa e
corro verso la mia stanza. Non voglio altre scocciature. Mi chiudo la
porta
alle spalle, poi mi ci appoggio.
“Che
succede, tesoro? Troppo stress da reggere?”
Per un
attimo penso sia Klaus, d’altronde stiamo nella stessa
camera, poi mi accorgo
di chi è realmente la voce e spalanco gli occhi di colpo.
Questa mattinata non
ha fine!!
“Kol,
già di ritorno?”
Si alza
dal MIO letto e si avvicina dicendo “Sì, sapevo
che ti sarei mancato, così sono
tornato prima.”
Bene
un’altra scocciatura in giro per casa, anzi due.
“Erika dov’è? Parlavo proprio
di lei con Esther poco fa.”
Si
avvicina ancora di più e mi accarezza il volto
“Sei gelosa, per caso? Comunque
lei è tornata a casa per prendere dei libri che le
servivano, tornerà tra qualche
giorno. Nel frattempo potremo spassarcela quanto vuoi, cara.”
L’unico
divertimento che accetterei è incatenarti da qualche parte e
farti fuori
lentamente! Ma non posso dirlo. In un modo o nell’altro lui
è un alleato contro
Finn, perciò meglio tenerselo a caro. “Mi
dispiace, ma sono incinta di tuo
fratello. Quando questa storia sarà finita, ci
penserò.” Detto questo, cerco di
aprire la porta per uscire, ma per farlo mi devo avvicinare ancora di
più a lui
e per un attimo i nostri corpi si sfiorano. Un brivido di disgusto mi
scende
per la schiena, ma almeno ora ho una via libera dietro di me.
“Ora devo andare.
Ho un po’ di faccende da sbrigare e un Mikaelson da cercare.
Hai per caso visto
Nik?”
Mi
guarda un po’ stranito dalla mia fuga, ma si riprende subito
con una
battutaccia delle sue “Un Mikaelson vale l’altro,
no? Perché non prendi me?
Sono sicura che ti saresti divertita molto di più a rimanere
incinta.”
Dopo
aver sentito l’ultima frase squallida, me ne vado senza
neanche guardarlo.
Giro
tutta casa, nella speranza di non incappare in qualche altro
piantagrane. Alla
fine trovo Klaus nel suo studio. È l’unico lusso
che si è voluto concedere. Una
stanza tutta per lui, dove va a dipingere. Appena entro,
l’odore pungente dei
colori mi arriva alle narici, ma vado comunque a sedermi su una sedia
lì
vicino. “So che non ti piace essere disturbato quando sei
qui, ma non sapevo
dove altro andare. La casa è piena di disturbatori. Me ne
sto qua zitta in un
angolo, tu continua pure.”
Si gira
verso di me e mi sorride “Già, ho sentito sia Seth
che mio fratello. Non farci
caso. Quando nascerà il mostriciattolo, ce ne andremo da
qualche parte, da
soli.” Si avvicina a me, mi bacia poi continua
“Puoi stare qui quanto vuoi. Non
mi dai fastidio.”
Torna al
suo dipinto e io resto qui ad ammirarlo. Il suo viso è
concentrato ed immerso
in ciò che vuole rappresentare. Il suo corpo è in
completa tensione e il suo
fisico è visibile dalla sua maglietta aderente.
Mi sento
quasi una ragazzina che guarda il cantante della sua boy-band
preferita, con
gli ormoni a mille.
Ci
beiamo di questo attimo di pace, finché il biondino non si
ferma. Lo vedo
allontanarsi un attimo dal quadro, fissarlo un attimo, poi si gira
verso di me
e dice “Per oggi basta, o finisce che lo rovino.”
Usciamo
insieme dalla stanza e ci dirigiamo all’esterno, dove
possiamo parlare senza
che nessuno ci ascolti. “Cosa ne pensi di tuo fratello Finn?
Cos’avrà in mente?”
Mi
prende per mano, mentre entriamo nel bosco “Non ne ho idea,
ma cercherò di
scoprirlo il prima possibile.”
Continuiamo
a camminare mano nella mano, finché non vediamo il sole
superare il suo picco
massimo e iniziare a scendere.
Ma la
prima persona che vediamo arrivati a casa, non è certo la
migliore. Kol. “Ehy
ragazzi, vi stiamo cercando da ore. Dove eravate finiti?” Un
sorrisetto
malizioso gli illumina il volto.
L’ibrido
risponde per me “Non sono affari tuoi, fratellino.”
Il
vampiro risponde ironico “Anch’io ti voglio bene,
caro! Comunque vi cercavo per
dirvi che Erika sarà di ritorno tra due giorni e appena
torna vuole fare subito
un esperimento. Le servono un po’ di cose, ho lasciato la
lista sul vostro
letto.”
Non
voglio neanche pensare a cosa può avere in mente quella
stregaccia, perciò
cerco di buttarla sul ridere “Già mi tradisci?
Prima parlavi tanto di
spassarcela e ora pensi ad un’altra?”
Senza
neanche considerare la presenza di Klaus accanto a me, si avvicina fin
quasi a
sfiorarmi le labbra con le sue e mi dice “Tranquilla, ce
n’è per tutte.”
Prima
che suo fratello possa prenderlo a botte, si allontana a distanza di
sicurezza,
mi fa l’occhiolino e se ne va con la sua aria spavalda.
Un
giorno o l’altro ti ficco un paletto di quercia bianca nel
cuore, Kol, fosse l’ultima
cosa che faccio!
Finalmente
ce l’ho fatta a
pubblicare il capitolo! Non potete capire… è
stato un parto trovare il tempo di
scrivere! Ma passiamo ad altro…
Che
pensate che stia
architettando il simpaticone di Finn?? Ehh non sarà facile
scoprirlo!
Mi
dispiace dirvi che prima
del 19 maggio non riuscirò sicuramente ad aggiornare. GIURO
che prima o poi mi
farò perdonare di tutti questi ritardi!!
Baci
Mary