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Autore: salasar18    24/11/2006    17 recensioni
harry sta insieme a draco da un pò ormai,ma il biondo non ne vuole sapere di uscire allo scoperto.Meno male che esistono i pub di Blaise e benedetta sia la gelosia! DEDICATA ESCLUSIVAMENTE ALLA DOLCISSIMA HECATE!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson, Seamus Finnigan | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot la mia persona la dedica a quella ragazza dolcissima e meravigliose che è Hecate!Ti ringrazio tantissimo per Luna e spero con tutto il cuore che questa cosuccia ti piaccia! Un baciotto alla grande Jackie che mi ha betato il pezzo iniziale e a Stateira per il solo fatto che ci sia sempre! Naturalmente un inchino anche per la pucciosissima Zab che mi help sempre! Per godersi appieno il momento,dovreste scaricarvi la canzone di The Dandy Warhols “You’re the last high” che ascolterete quando ci sarà la frase ‘Le prime note di “You’re the last high” rieccheggiarono nella sala’. Buona lettura a todos!!! ^___^



ALLA LUCE DEL SOLE.




L’orologio scoccò le sei e mezza del pomeriggio. Dalla finestra filtravano gli ultimi raggi del sole che ormai si apprestava a scomparire per lasciare il posto a una ventilata serata.


Harry stava guardando il suo meraviglioso amante alzarsi dal letto dopo un pomeriggio speso in piacevoli attività fisiche. Sentì il materasso abbassarsi sotto il peso del biondo che con un movimento stanco si alzò, completamente nudo, e si diresse verso il bagno, del tutto visibile da dove Harry si trovava. Vide Draco entrare nella doccia e un secondo dopo il getto caldo dell’acqua colpì violentemente quel corpo statuario.


L’ormai ex Grifondoro appoggiò la testa sulle mani e si sostenne sui gomiti. Gli occhi verdi smeraldo fissavano l’amante che, del tutto disinteressato dalla sua presenza, si stava ora massaggiando la testa piena di shampoo.


Il moro non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che quel pezzo di mago fosse davvero il suo ragazzo. Certo, non erano ufficialmente fidanzati, dato che l’altro si ostinava a voler mantenere segreta la cosa, ma Harry era comunque felicissimo di poter condividere il letto con Draco. In realtà non erano nemmeno una ‘coppia’ dato che l’altro continuava a dire che da parte sua si sentiva del tutto single. Malfoy Junior era di certo molto cambiato negli ultimi tempi: agli inizi i due avevano quello che il biondo definiva ‘un rapporto aperto’. Questo in pratica significava che, mentre il Golden Boy faceva l’amore sempre e SOLO con Draco, quest’ultimo si divertiva ad avere un’amante diverso ogni notte senza rendere la cosa poi tanto segreta: spesso Harry aveva visto gli amanti di una notte uscire dal lussuoso appartamento che l’altro chiamava ormai ‘Casa’ un’infinità di volte, ma non aveva mai fatto scenate anche perché era consapevole che Draco avrebbe raddoppiato il numero di compagni di letto solo per fargli un dispetto. Avevano entrambi venticinque anni, ma Harry era sempre il più maturo fra i due, mentre Malfoy era rimasto il bastardo egoista dei tempi di Hogwarts. Nonostante le loro palesi differenze, i due si completavano l’uno con l’altro.


Certo, quello che cercava sempre il compagno era Potter, ma a lui andava bene così: quando uno è innamorato, è innamorato.


Dalla doccia provenne un sospiro e l’attenzione di Harry fu di nuovo tutta per Draco. Quel corpo era semplicemente perfetto: spalle larghe e maschili, una schiena da mordere, dei pettorali mozzafiato e soprattutto quello….un fondoschiena che gridava ‘toccami’: era semplicemente perfetto.


Harry sorrise.


L’acqua finì di battere contro le piastrelle di marmo nere e il vapore uscì a vagonate quando Draco aprì la porta di vetro che divideva la doccia dal resto del bagno. Tranquillamente, il biondo prese il primo asciugamano che riuscì ad agguantare e se lo portò ai fianchi, legandoselo. Le gocce di acqua calda scendevano lentamente sulla pelle candida e per un momento il cervello di Harry si disconnesse dall’intera situazione. L’ex Serpeverde prese un altro asciugamano e se lo portò alla testa, strofinando vigorosamente. Si buttò letteralmente di peso sul lato del letto di fronte ad Harry, continuando a strofinarsi l’asciugamano sui capelli bagnati. Il moro sentì l’eccitazione pervaderlo di nuovo. Si alzò e raggiunse l’altro da dietro. Fissò la figura di Draco per alcuni secondi, poi non resistette e allungò una mano per poter toccare quella perfezione, per poter sentire di nuovo l’effetto che faceva scoprire che non era solo un sogno tutto quel ben di Merlino.La mano del moro scivolò dalla schiena fino alla spalla. Poi, lentamente, percorse tutto il torace giungendo ai fianchi. Le labbra sfiorarono la pelle candida di Draco quasi automaticamente, come se ne fossero attratte. Il ragazzo inspirò profondamente dalla nuca del biondo e si accorse con suo grande appagamento che il compagno aveva usato il bagnoschiuma alla pesca che gli aveva regalato settimane prima. Innocentemente sorrise al pensiero che qualcosa di suo avesse percorso tutto il corpo dell’altro.


“Togliti di dosso o finisce che devo farmene un’altra di doccia.”


Parole dure, secche, ma si sentiva che il tono di voce usato da Malfoy non era contrariato.


“Adoro quando mi sussurri queste parole dolci”, lo sbeffeggiò il moro.


Fu un attimo: Draco si voltò alla velocità della luce e s’impose sul corpo di Harry tenendolo fermo per i polsi. Gli occhi grigio-argento lo fissarono ovunque con una luce famelica più che evidente. Poi il volto del biondo si abbassò lentamente fino a congiungere le loro labbra in un bacio tutt’altro che casto. Fu un bacio sensuale e carico di lussuria: le loro lingue si unirono un’infinità di volte e i brividi avvolsero entrambi.


Quando alla fine si staccarono, entrambi erano senza fiato. L’asciugamano che ricopriva i capelli biondi era volato sulle lenzuola, lasciando che i fili d’oro cadessero sul viso. Essendo bagnati, i capelli biondissimi erano tutti appiccicati al viso.


Draco fissava Harry direttamente negli occhi, serio e in rigoroso silenzio. Il moro arrossì, dandosi poi del demente: bastava solo che quelle iridi d’argento lo guardassero per perforarlo e farlo sentire esposto, quasi nudo.


Il Golden Boy si alzò leggermente e diede un bacio a stampo al compagno, che si leccò le labbra quando si separarono.


“Ti avevo detto di toglierti di dosso, ora devo punirti e dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto nelle ultime due ore.”


“Ah”, rispose sornione Harry. “Beh, se devi punirmi direi che non posso fare altro che accettare la cosa… un po’ di educazione mi farà bene.”


“Che razza di ragazzo demente mi ritrovo.”


Il cuore di Harry mancò un tuffo.


“Come mi hai chiamato?” chiese conferma il moro.


“Demente.” sbuffò il biondo, ridendo per la sua battuta.


“Prima di quello cretino!”


Draco diede un pizzicotto al compagno proprio sull’interno coscia, facendo ululare letteralmente di dolore l’altro.


“AHIO! Ma sei impazzito?” sbottò.


“Sei più prossimo tu alla pazzia se credi di insultarmi cavandotela senza neanche un graffio.”


Harry girò il volto a destra, evitando così di guardare Draco negli occhi. Il broncio che aveva sul viso fece sghignazzare l’erede Malfoy.


“Oh, ti prego, Potter… Sai che quando ti arrabbi e metti il muso mi ricordi Dobbie. Ti prego, smettila”, disse tra una risata e l’altra.


“Fantroll Malfoy!”


Harry cercò inutilmente di divincolarsi, ma il compagno aveva la meglio.


“Non arrabbiarti!” fece l’altro sporgendosi verso di lui e iniziando a baciargli e a mordicchiargli il collo “Non ho detto che quel broncio non ti doni.”


Il moro fece un po’ di resistenza, ma non poi molta. Si lasciò sfuggire un gemito soffocato prima di abbandonarsi completamente al puro piacere che l’altro gli faceva provare.


Prima di rendersene conto, i due erano di nuovo intenti a fare l’amore.


Quando entrambi raggiunsero l’appagamento, mentre Draco si accasciava sull’altro uscendo delicatamente dal compagno, Harry sentì chiaramente un ‘ti amo’ sussurratogli dolcemente all’orecchio. Non poté far altro che rispondere un ‘anch’io, tanto’ abbracciando il suo ragazzo.




I loro corpi erano appiccicati l’uno all’altro, non solo dal liquido che aveva sancito il loro reciproco apprezzamento, ma da quella sensazione di calore che entrambi provavano subito dopo aver fatto sesso.


Harry sapeva benissimo che quest’ultima altro non era che la semplice manifestazione dell’amore che provava per il compagno, oltre che del bisogno che nutriva nei suoi confronti: aveva bisogno di sentirlo suo, vicino, sempre. Al contrario, Draco aveva sviluppato da poco la necessità di sentirsi ingabbiato tra le braccia dell’altro per essere in grado di percepire quell’amore così incondizionato che il moro era in grado di donargli anche attraverso un semplice abbraccio. Quindi, mentre Harry necessitava del contatto fisico per assicurarsi che l’altro fosse con lui, Draco voleva sentire che il compagno lo desiderasse come all’inizio della loro strana relazione. Anche se in modi diversi, entrambi volevano essere rassicurati sui sentimenti dell’altro. Certo era che Malfoy Junior era molto abile nel mascherare la cosa a differenza dell’ex Grifondoro…


Il respiro del Golden Boy solleticava la nuca di Draco, il quale dava le spalle all’altro e aveva chiuso momentaneamente gli occhi, rilassandosi. Il moro invece aveva circondato il compagno tra le braccia e aveva messo una delle sue gambe tra quelle di Draco, mentre con il viso si era accucciato nell’incavo tra il collo e la spalla.


Entrambi erano completamente tranquilli, appagati e felici. Fu Harry a rompere il silenzio.


“Anche tu vai al locale di Zabini?”


L’ex Principe delle Serpi ci mise qualche secondo, prese le braccia di Harry e se le sistemò ancora più strette al corpo.


“E’ ovvio, quel deficiente mi ha fatto recapitare un invito tutti i giorni durante questa settimana, insieme a una Ricordella. Direi che la mia presenza è richiesta all’inaugurazione del nuovo Pub di Blaise.”


Harry rise di gusto.


“Zabini è sempre il solito. A me ha fatto recapitare due inviti al giorno. Però devi ammettere che senza di lui io non avrei potuto fare la conoscenza con questo bel sedere…” disse il moro, palpeggiando il fondoschiena del compagno “Direi che invitare me e Seamus al suo vecchio locale solo per provarci con il mio amico è stata l’idea migliore che abbia avuto in vita sua.”


“Mah…. non so… ora come ragazzo mi ritrovo una piovra vogliosa… Di certo quello che ha fatto un affare sei tu.”


Questa volta fu il turno di Harry di pizzicare l’altro.


“Cretino”, fece alzandosi.


L’orologio segnava le otto e trenta.


“Alzati, biondo egoista e presuntuoso! Dobbiamo essere al party alle nove e mezza! Se non ci sbrighiamo arriveremo in ritardo.”


Draco si alzò controvoglia e, mentre si metteva un paio di boxer neri, si girò verso il moro, guardandolo negli occhi.


“Potter…”


“Ti prego, Draco, stiamo insieme da cinque mesi… chiamami per nome… mi fa ribrezzo sentirti pronunciare ancora il mio cognome. Mi fa sentire… distanti.”


Il biondo alzò gli occhi al cielo.


“Harry, ti ricordi quello che ti ho detto vero?”


“Riguardo a cosa?” chiese distrattamente l’altro mentre cercava la camicia.


“Riguardo all’andare insieme al locale”, rispose Malfoy Junior abbassando leggermente lo sguardo e sentendosi un poco in colpa.


Harry si voltò verso di lui con un sorriso vagamente incredulo. Lo fissava dritto negli occhi.


“Ancora con questa storia? Pensavo l’avessi superata. Insomma siamo una coppia da un po’, davvero vuoi ancora andare nei locali separatamente?”


Il biondo gli diede le spalle e si mise a cercare nell’armadio un paio di pantaloni per la serata.


“Sì. Non sono ancora pronto a fare sapere a tutti che stiamo insieme.”


“E perché? Non stiamo forse bene io e te? Cioè… non ti diverti? Non sei felice quando siamo insieme?” chiese il moro, la voce vagamente colpita dal risentimento.


“Certo che si! Lo sai che è così, senza bisogno di chiedermelo!” rispose brusco l’altro, che finalmente aveva trovato un paio di jeans neri.


“Allora lascia che finalmente dopo mesi la nostra storia venga allo scoperto… Hai paura che la tua reputazione di macho dal cuore di pietra finisca in frantumi e che le ragazze ti sbeffeggino?” iniziò a dire Harry, avvicinandosi e baciando il collo del compagno.


Il biondo fu momentaneamente messo k.o. dalle attenzioni dell’ex Grifondoro, ma si riprese subito, anche se i morsi dell’altro erano quanto meno difficili da essere ignorati: amava letteralmente quando Potter faceva quel giochetto con i denti.


“Ma quale reputazione? Sai quanto me ne frega delle ragazze…”


“E allora perché non vuoi che gli altri lo sappiano?” domandò innocentemente l’altro, continuando a mordicchiare l’incavo del biondo, che fu di nuovo annebbiato dalle sensazioni che gli provocava.


“Se venissero a sapere che me la faccio con Sfregiato-Potter perderei la faccia con i miei amici… Pansy… Blaise… Nott… Millicent. Perfino Tiger e Goyle. Mi prenderebbero tutti per il culo! Diventerei lo zimbello di tutti, capisci?”


I morsi di Harry smisero di colpo e Draco capì di aver detto qualcosa di davvero, davvero, DAVVERO sbagliato. Quando si girò ne ebbe la conferma: gli occhi verde smeraldo dell’altro erano a dir poco iniettati di sangue.


“A-aspetta… suonava male...” tentò di giustificarsi.


“Quindi tu non vuoi che gli altri sappiano di noi perché ti vergogni di me?” chiese scandendo il Golden Boy allontanandosi dal compagno.


“No, non è per quello. Cioè, anche… cioè… ma dai… chi vuoi che mi prenderebbe sul serio se dicessi che sto con te? Riderebbero tutti e poi mi sfotterebbero fino alla morte…”


“Quindi non credi nemmeno nella nostra storia? Ti fa così ridere?” chiese imperioso il moro, incrociando le braccia.


“NO! Ma si può sapere perché questa cosa non può restare tra noi?”


“Fammi capire… tu dici di amarmi, ma poi non hai nemmeno il coraggio di dire a quelli che definisci amici che stiamo insieme? Ha così poco valore per te questa... COSA?… Non senti nulla ogni volta che dici che non vuoi far sapere a nessuno quello che siamo l’uno per l’altro?”


Ci furono pochissimi secondi di silenzio, in cui Draco voleva dire qualcosa, ma la sua bocca si aprì e si chiuse automaticamente, senza proferire una sola parola. Amava Harry, ormai era assodato, ma non riusciva, non era ancora in grado di fare un passo del genere: aveva paura che gli altri lo giudicassero, anche se in vita sua un simile timore non l’aveva mai provato.


La situazione era diversa rispetto al passato. Se le critiche, le voci, le malelingue avrebbero fatto sì che dubitassero della loro relazione? Se per un malaugurato caso il loro rapporto si fosse incrinato per colpa di uno stupido ‘siamo fidanzati‘ pubblico?


No, non era davvero il caso di rischiare. Meglio lasciare le cose cosi com’erano ora: belle e semplici, ma soprattutto private.


Harry annuì con la testa, del tutto demoralizzato e con gli occhi lucidi.


“Capito. Beh, io ti comprendo Draco. Ora come ora vuoi un compagno. Solo questo, vuoi una persona che ti renda felice nel privato.”


“Esatto!Allora mi capisc…”


“Ma…” lo interruppe il moro. “Io non voglio solo questo. Quello che voglio è un fidanzato. Che mi baci e mi abbracci o semplicemente mi tenga per mano alla luce del sole. Senza timori, senza paure, senza limitazioni. È evidente che tu non la pensi come me.”


Le lacrime cominciavano disperatamente a scendere sul viso, per cui Harry si voltò, dando le spalle a Draco, che nel frattempo si era come impietrito. E poi, prima che il biondo potesse fare qualsiasi cosa, vide Harry uscire dalla casa, lentamente, silenziosamente, senza voltarsi indietro.


Fu allora che qualcosa gli si ruppe nel petto. Fu allora che il biondo capì l’espressione ‘cuore infranto’.




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Il locale di Blaise doveva essere stato pubblicizzato in maniera più che adeguata : all’esterno del Pub c’era all’incirca mezzo mondo. Draco non era dell’umore adatto per stare in mezzo alla gente dato che aveva appena litigato pesantemente con Harry,ma sapeva benissimo che crogiolarsi nel dolore non era proprio una cosa da lui. Inoltre se fosse rimasto a casa sapeva benissimo che Zabini gliel’avrebbe rinfacciato fino alla morte e gli avrebbe rotto le palle finchè aveva fiato in corpo,per cui anche se controvoglia si era infilato una maglietta nera e il giubbotto di pelle ed era arrivato al locale all’ora esatta indicatagli dall’amico sull’invito.


Con grande disappunto di molti poveretti che erano rimasti ad aspettare il loro turno per chissà quanto tempo al freddo,il buttafuori appena vide i capelli biondissimi del giovane Malfoy,fece subito accomodare quest’ultimo all’interno.


Il locale era a dir poco di classe.Blaise ne aveva aperti altri due,ma questo li batteva di sicuro.I colori predominanti erano il nero e il verde scuro. Appena entrato,una ragazza accolse Draco e lo invitò a seguirlo.Il ragazzo annuì e percorse un corridoio che sbucò su una sorta di pianerottolo.Al di sotto di esso si estendeva un’enorme pista da ballo contornata da più banconi dove si poteva ordinare da bere e ripartire a ballare in meno di un minuto.La marea di gente che ballava di sotto al ritmo della musica fece sorridere e scuotere la testa al mago.


Ai lati della pista poi c’erano due rampe di scale che riportavano al piano superiore Draco si guardò intorno e vide che c’erano una dozzina di privè dove i clienti potevano appartarsi per chiacchierare o fare qualcos’altro…


La ragazza si fermò davanti uno di essi e lo invitò con un gesto della mano ad entrare.


“Il Signor Zabini la stà aspettando.”Confermò.


“Grazie.”


Detto questo Draco scostò la tenda di velluto verde che richiuse la staza ed entrò : Blaise e Pansy stavano ridacchiando mentre Millicent e Marcus stavano esplorando le rispettive bocche con un bacio mozzafiato.


“Ehi!Finalmente sei arrivato.Ti davamo per disperso.”Disse Blaise voltandosi leggermente verso di lui.


“Lo vedo.”Ironizzò il biondo con un sopracciglio inarcato guardando Millicent e Marcus che non si erano ancora staccati “Se mi dici ci vediamo al locale alle nove e trenta…ma guarda,io arrivo alle nove e trenta.”


“Vero.”Gli diede ragione Pansy.


“Allora,”Disse Malfoy Junior entrando e sedendosi vicino alla ragazza e al suo miglior amico spintonando apposta durante il passaggio Millicent “Cosa mi sono perso?”


“Nulla di che.Gente che si bacia,gay che si strusciano,zitelle disperate agghindate con minigonne.Blaise che si fa uno sfigato solo perché non lo faceva da un po’ e aveva bisogno di un buco in cui sfogarsi .La solita routine,insomma.”Disse acida Pansy sorridendo.


Una ragazza entrò in quel preciso momento e posò tre Burrobirre sul tavolino in mezzo alla piccola stanza,ritirandosi poi silenziosamente.


“Troia.”La offese Blaise.


“Sgualdrina.”Rispose Pansy.


I due si guardarono intensamente,furiosi,poi scoppiarono simultaneamente a ridere.Alla fine si baciarono.


Draco roteò gli occhi al cielo.


“Siete semplicemente disgustosi.Queste vostre effusioni amichevoli fanno rabbrividire.Che direbbe Theodor se ti vedesse ora Pansy?”


La ragazza sbuffò e si risistemò la frangetta.


“Che noia che sei Draco…ormai tra noi due è finita.Chi si abbassa i pantaloni per quella sciaquetta della Weasley non può certo pretendere di tornare poi da me.Anche se implora il mio perdono.”


Draco acconsentì facendo un cenno mentre teneva in mano la Burrobirra.


“Brava!E’ così che ti voglio:Fiera e single!”


Pansy per tutta risposta diede un calcetto alla gamba del biondo che si mise a ridere.


“Che stronzo che sei.”


“Ragazzi che ne dite di vedere che bocconcini ci sono nel mio Pub?”


“Dico che ci stò!”Rispose subito la ragazza.


Draco non ne aveva per niente voglia.Questo giochino era sempre lo stesso e gli unici che si divertivano erano Pansy e Blaise,che alla fine erano anche gli unici partecipanti:in pratica guardavano da una posizione strategica chi fossero i ragazzi più carini all’interno del locale e facevano a gara per farselo.


Finivano sempre a pari "merito".


I tre si alzarono e raggiunsero una ringhiera da cui cominciarono a mettere in rassegna tutti i presenti.Alla fine puntarono un ragazzo con i castano chiaro.Scesero le scale e iniziarono il loro stupido giochetto per vedere chi dei due si sarebbe giudicato un punto in più nel loro punteggio immaginario.


Draco rimase appoggiato alla ringhiera a fissare la pista da ballo.Quasi si strozzò con la Burrobirra quando vide entrare Harry,seguito da Weasley e Signora,Paciok,Finnigan e Lunatica Lovegood.


Il moro doveva aver raccontato quello che era successo a Zannuta perché quando questa alzò lo sguardo intravedendolo,lo guardò assottigliando gli occhi e scuotendo la testa.Harry e gli altri si accomodarono a un tavolo che si era appena liberato e dopo aver parlocchiato con i suoi amici,il Golden Boy si diresse verso il bancone,per fare le ordinazioni.Si era allontanato di pochi centimetri quando la mano di Finnigan lo trattenne.Draco inarcò un sopracciglio e poi sentì ribollirgli il sangue nelle vene:Seamus si era avvicinato a Potter e gli stava sussurrando qualcosa nell’orecchio.Quando si staccarono,Harry lo guardò negli occhi e gli sorrise sinceramente,con il cuore.


Draco strinse il collo della bottiglia che aveva in mano,mentre la mascella si fece più rigida.Potter,il SUO Potter non solo si era fatto toccare da quel segaiolo,ma gli rivolgeva anche quei sorrisi?I SUOI sorrisi?


Senza fare particolarmente caso allo sguardo severo della Granger,il biondo scese le scale,dando in mano ad un ragazzo la sua bottiglia di Burrobirra e raggiungendo la pista da ballo.Facendosi strada tra la folla scalmanata di gente che si dimenava,Draco arrivò finalmente al bancone,posizionandosi così dietro ad Harry.


“Grazie.”Disse il moro al barista che aveva annotato i drink.


Il ragazzo si voltò e s’immobolizzò quando si vide davanti l’ex Serpeverde.Si riprese quasi subito e distogliendo lo sguardo da lui,il moro proseguì diritto. Draco fece una faccia contrariata e prese da parte Harry:lo trascinò dietro a un muro che si estendeva in un lungo corridoio dove due o tre coppiette si erano appartate.La musica li raggiungeva anche lì,ma era abbastanza ovattata da permettergli di sentirsi.


“Che vuoi?”Disse Harry districandosi dalla presa del biondo.


“Parlarti.Non abbiamo finito di …”


“Invece era tutto abbastanza chiaro quando abbiamo parlato l’ultima volta.”Lo interruppe duro l’altro.


“Potter…Non fare il bambino ti prego!Lo sai che voglio stare con te,ma…”


“Non vuoi uscire allo scoperto.”Terminò la frase Harry.


Il moro aveva un’espressione tirata,quasi arrabbiata.Si voltò e tornò tra lo schiamazzo generale.Draco rimase dietro a quel muro per altri dieci minuti buoni prima di riprendersi,imprecare un po’ e tornare nel privè.



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Le successive due ore furono un vero schifo per Malfoy Junior.


Non fece altro che fissare Potter da quella fottuta ringhiera.Quel cretino continuava a farsi palpeggiare da Finnigan e anche da quello scemo di Paciok.Chiese alla ragazza dei drink un Whisky Incendiario che arrivò dopo pochi minuti.Lo bevve in un unico sorso e poi tornò a guardare la pista.Da dietro sentì una pacca sulla schiena,si voltò e vide Blaise sistemarsi vicino a lui.


“Che serata del cazzo..”Sbuffò il biondo.


“Già puoi dirlo forte.”Fece l’altro.


Draco si voltò leggermente verso l’amico.


“Che succede?Pansy ti ha battuto?”


“Macchè,si è ritirata dal gioco non appena Nott è entrato nel locale.”Disse Zabini indicandogli la ragazza intenta a baciare Theodor in mezzo alla pista.


“Ah…”Fu la risposta dell’altro.


“Traditrice.Aveva detto che non l’avrebbe perdonato invece si è fatta fregare per bene.Stupido sentimento chiamato amore.”


Malfoy annuì vigorosamente.


“Già.Amore del cazzo!.....Ma scusa non mi dirai che la tua serata si è conclusa così?Il dongiovanni gay per eccellenze che smette di cercare prede alle undici e quaranta della sera?E’ una cosa penosa…”


“Di pene ne vorrei uno solo…”Disse Blaise un po’ triste.


“Cioè?”


Zabini si voltò verso il biondo e sorrise un po’ tirato,poi fissò in direzione di Harry,obbligando anche Draco a guardare da quella parte.


“Harry?!”Sbottò furente.


“Ma che Potter!Ma sei scemo?No,intendevo lui…”


Draco tornò sul tavolo al lato della pista.


“Paciok?”Chiese disgustato.


Blaise gli diede un pugno sulla spalla.


“Ma che schifo!!No!Dicevo Finnigan.”


“Ma non te lo sei già fatto?Pensavo fosse la solita scopata-Zabini.”


“Lo pensavo anch’io,ma quel ragazzo è una bomba.”


“Ti prego evitami i dettagli,ho bevuto e poteri vomitare…”Lo avvertì Draco.


“Oddio è semplicemente stupendo.Ha un culo da favola…e poi è un drago tra le lenzuola…figurati che mi fa ancora male il pisello.”


“Grazie per aver evitato i dettagli…”


“Credevo fosse uno dei tanti,ma penso a lui in continuazione.Credo……credo di essermene invaghito.” Continuò Blaise non curante,passandosi una mano tra i capelli lunghi “Ho invitato Potter per quello:ero sicuro che avrebbe portato anche Seamus.Lo voglio.”


Il ragazzo sospirò.Un paio di secondi di silenzio e poi riprese dicendo:


“Okay,ora vado li e gli chiedo di ballare.”


Draco per un attimo credette di morire soffocato dalla sua stessa saliva.


“Cosa?”


“Si,vado lì e gli chiedo di ballare.”


Il biondo lo fissò mentre si allontanava e scendeva le scale.Per la prima volta vide il suo miglior amico del tutto impacciato:era diventato tutto rosso mentre chiedeva a Finnigan di ballare con lui. Quest’ultimo poi era più impedito di lui:aveva annuito,accettando la sua richiesta,ma nell’alzarsi era inciampato e gli era caduto addosso.Blaise lo aveva sorretto e i due si erano guardati negli occhi.Alla fine si erano decisi a tuffarsi tra la folla e ballare.Era evidente che da lì a poco si sarebbero messi insieme.


Draco sorrise,poi riportò lo sguardo su Harry e il sorriso sfumò com’era venuto.Un ragazzo alto,moro e con una maglietta aderente si era appena avvicinato al SUO Potter. Quel bastardo si stava strusciando senza ritegno sul suo ragazzo! Il sangue cominciò a ribollirgli nelle vene,mentre gli occhi grigi si chiudevano in due fessure piccolissime. All’improvviso gli occhi di giada di Harry si alzarono su di lui,si fissarono per poco più di due secondi,poi l’ex Grifondoro riportò lo sguardo sul ragazzo che aveva di fronte e che ci stava provando spudoratamente con lui. Gli occhi argentei fissavano la mano di quel cretino che accarezzava il braccio del Golden Boy,accorgendosi poi della luce che lo sconosciuto aveva negli occhi:era chiaro che voleva scoparsi Harry! Come un fulmine scese le scale.



”E dai,che sarà mai un ballo.”


“No,senti,ti ringrazio---”


“Travis.”


“Travis!”Disse Harry “Ma non mi va di ballare.”


“Sei qui da solo giusto?Tra loro c’è mica il tuo fidanzato?”Chiese insistente l’altro.


“No,ma….”Rispose titubante il moro.Alzò lo sguardo sulla ringhiera,notando che Draco non c’era più.E lui deficiente che si era illuso di poterlo ingelosire:se n’era andato senza calcolarlo minimamente.Uno strattone da parte di Travis lo riportò all’interno del locale.


“E allora dai balliamo!Ti prometto che non te ne pentirai…” Gli disse avvicinandosi suadente all’orecchio e premendosi contro di lui come una seconda pelle.


Gli Occhi verdi di Potter cercarono un’intervento silenzioso da parte degli amici che gli stavano di fronte,ma Hermione e Ron,esattamente come Luna e Neville erano intenti a baciarsi.


Travis riuscì a far alzare Harry dalla sedia e a trascinarlo per qualche centimetro prima che una mano lo afferrasse per il polso.


“Ehi!”Si lamentò il ragazzo.


“Grazie per avermi aspettato tesoro.”Disse Draco a Harry “Spero di non averti fatto aspettare troppo.”


Travis guardò l’ex Grifondoro,poi Malfoy e infine ritornò sul moro.


“Chi è questo?Il tuo ragazzo?”


“No.”Rispose immediatamente Harry liberando il giovane dalla stretta del compagno.


Era chiaro come il sole che voleva farla pagare cara a Malfoy Junior.


“Potter,non farmi incazzare…”Sibilò il biondo.


“Altrimenti che fai?Dici a tutti che sei il mio fidanzato?”


Le grida dei due catturarono l’attenzione di Ron,Hermione,Luna e Neville.Draco se ne accorse e si morse il labbro.


“Vieni Travis,andiamo a ballare.Almeno tu non ti vergogni di me!”


I due superarono Malfoy e cominciarono a ballare davanti ai suoi occhi,anche se era evidente che l’unico a volersi strusciare contro l’altro era solo Travis. La pista era troppo piena,tanto che i corpi di Harry e dello sconosciuto finirono con l’attaccarsi a causa di uno spintone.La musica risuonava fortissima nel locale,ma mai come le pulsioni nel torace di Draco.


Era più che evidente che fosse geloso,geloso marcio.Fissava risentito i due,impalato al lato della pista.La musica si fermò per qualche secondo,giusto il tempo per il dj di annunciare il pezzo che avrebbe messo.


Le prime note di “You’re the last high” rieccheggiarono nella sala e il ritmo animato dettato dalle canzoni precedenti fu rimpiazzato da quello più dolce della nuova canzone. Travis aveva iniziato a flirtare con Potter in modo a dir poco vergognoso,accarezzando i fianchi dell’altro con la mano.Il moro era disgustato dal contatto con quell’idiota imbecille:l’unico che voleva che lo toccasse così era Malfoy. Quando sentì il rigonfiamento dell’uccello di Travis sulla sua gamba,il moro decise che la farsa poteva dirsi conclusa.Stava per allontanarlo da sè,quando da dietro una mano lo obbligò a voltarsi e due labbra a lui conosciute lo imprigionarono in un bacio.


Harry rispose con passione dischiudendo la bocca e permettendo alla lingua di Draco di eccitarlo.Tutto sotto gli occhi scandalizzati dei suoi amici.


La mascella di Ron sbattè contro il tavolo.


Si staccarono dopo un po’.Draco era senza fiato e fissava il compagno negli occhi. Allontanò Travis dal suo ragazzo,premendo la mano sulla faccia del poveretto e spintonandolo indietro.Si mise di fronte ad Harry e gli sorrise.


“Sei un Serpeverde mancato.Farmi ingelosire così è stata una bastardata.”Gli disse il biondo mentre lo avvicinava di più a sé.


“Si,beh il Cappello Parlante me lo aveva detto.E poi a mali estremi…”Gongolò trionfante l’altro.Poi tornò serio e abbassando leggermente lo sguardo continuò:


“Te ne sei già pentito vero?”


Il biondo ghignò divertito,gli prese il mento fra le dita e lo baciò di nuovo.


“Se bisogna fare questo per levare il mio ragazzo dalle grinfie dei rovina-coppie come quello stronzo di prima,allora mi sacrificherò….e poi…idiota,quello che si è messo nei guai da solo sei tu.”


La mano del biondo solleticò la schiena del compagno,facendolo rabbrividire,mentre coi fianchi si strusciava inequivocabilmente contro Harry.


“Ah si?”Chiese malizioso il moro,intuendo la natura della sua punizione.


“Mh,mh.”Confermò l’altro annuendo.


“Beh,allora dovremmo appartarci e risolvere la questione immediatamente.”


Il Golden Boy gli prese la mano e stava per trascinarlo in disparte,quando senti che il biondo faceva resistenza. Si voltò e lo guardò con aria interrogativa.


“No.”Disse l’ex Serpeverde attirandolo a sé “Voglio che gli altri ci vedano per un po’.Così tutti sapranno che questo pezzo di mago è solo ed esclusivamente proprietà di Draco Lucius Malfoy.”


Harry sorrise e si accoccolò al petto del compagno.Si sporse leggermente e lo baciò.


Passarono il resto della serata a ballare stretti,finalmente sotto gli occhi di tutti.



FINE




Piaciuta? ^___^




  
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