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Autore: Burnt Orchid    02/05/2012    0 recensioni
In un momento un po' compromettente, Justin ha un dejà-vu e Brian ne subisce le conseguenze.
Ambientata probabilmente tra le stagioni 3 e 4.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dejà-vu
Dejà-vu


Brian appoggia la testa allo schienale del divano e chiude gli occhi, anticipando la sensazione della bocca calda e accogliente di Justin sul suo pene.


Il biondo sfiora la punta del suo membro con la lingua, mentre accarezza l'interno-coscia di Brian con le mani.

"Sì, vai...", mormora Brian con voce roca. Justin sorride e poi si ferma all'improvviso.

"Che c'è?", chiede il moro aprendo gli occhi confuso. Justin aveva gli occhi fissi sul suo pene, un'espressione totalmente assorta.

"Sto avendo un dejà-vu", dice, con l'alito caldo che investe la pelle sensibile e tirata dell'uomo.

"Io direi più un presqué-vu", commenta Brian, guardandolo.

Justin aggrotta la fronte e alza lo sguardo verso di lui, non avendo capito.

"E' la tipica sensazione del 'ce l'ho sulla punta della lingua'", spiega Brian con un ghigno.

"Ma sta zitto..." lo rimbecca il biondo, tornando a guardare il suo pene, con una faccia sempre meno convinta.

"Bè...?", lo stuzzica Brian, con le sopracciglia alzate, volendo arrivare al dunque.

"Sai che cosa significa?", gli domanda Justin tornando a guardarlo, con espressione talmente seria da essere ridicola.

"Ehm... vediamo, che ti trovi in questa situazione più spesso di quanto sia sano? Che sogni il mio uccello di notte? Che stai avendo un episodio epilettico*?", commenta Brian allargando le braccia, ormai rassegnato alla dura presenza tra loro, bisognosa d'affetto, crudelmente negatole.

"No, che mi trovo esattamente nel posto giusto al momento giusto, con la persona giusta", sorride Justin tutto eccitato, dal basso della sua posizione.

"Il Grande Brian", aggiunge il moro, asserendo l'ovvio. Justin gli da un leggero schiaffo sulla coscia.

"Non lo trovi romantico?", domanda, sempre sorridendo.

"Sì, dovrebbero farci un film", annuisce Brian con voce sarcastica.

"Bri-an!", si lamenta Justin, soffiando sul suo pene.

"Sì! Ok?! Sì, molto romantico.... posto giusto, momento giusto, persona giusta, ho capito. Ora, andiamo avanti?", suggerisce Brian infine.

"Non ti prendo in bocca finché non dici qualcosa di carino!", obietta Justin, guardandolo male.

Non posso crederci.

"Sei incredibile...", dice Brian, roteando gli occhi.

"Va bene, ciao", esclama Justin, facendo per alzarsi, la minaccia negli occhi solitamente ingenui.

"NO!", lo blocca Brian, quasi in preda al panico, "stavo dicendo... che sei incredibile. Ecco, in senso buono", dice, ma Justin lo guarda scettico.

"E...", aggiunge, arrocando la voca sensualmente "che a me non serve un dejà-vu per sapere che sono nel posto giusto, al momento giusto e con la persona giusta. Lo so ogni mattina, quando mi sveglio con i tuoi fastidiosi capelli in bocca... e sinceramente l'ho capito parecchio tempo fa, mentre ballavamo una canzone sdolcinata o, se vuoi, ridicolmente romantica."

Chi pensa che tutto questo discorso sia decisamente OOC, allora non conosce abbastanza le insidie della mente di Brian Kinney.

Brian sa bene che parlare del ballo della scuola fa sempre sciogliere Justin, e sa che Justin è certo che tutto questo discorso sia una cosa inventata solo per farselo succhiare, ma sa anche che Justin apprezzerà almeno lo sforzo dell'amato e docilmente esaudirà i suoi desideri. Ciò che lui sa e che Justin non sa, e che Brian sa che Justin non sa, è che Brian non sa inventare cavolate. Lui non dice mai cavolate, ma dice la verità solo quando gli conviene.

Brian sa quando gli conviene.

Gli occhi di Justin brillano di dolcezza, le mani ancora ferme sulle coscie di Brian, un sorriso delicato ed emozionato tra le guance. Non dice nulla perché si chiede se arriverà mai il giorno in cui smetterà di sentirsi così innamorato. Si chiede se ci sarà mai un giorno in cui stare da solo con Brian non lo renderà felice. E spera che quel giorno non arrivi. Spera che resteranno sempre così, felici e innamorati e pazzi l'uno dell'altro.

Si sorridono in silenzio, finché Justin non sbatte languidamente le palpebre e Brian non dice, allargando ulteriormente le ginocchia : "Alors, voulez vu?"





NdA
Stavo pensando al tema "Dejà-vu" come possibile tesina di maturità -presto scartato- e mi è venuta in mente questa scenetta, scritta in quattro e quattr'otto. Non so precisamente in che stagione debba essere ambientata ma io direi fine terza-inizio quarta.

*Ci sono delle teorie che affermano che il Dejà-vu potrebbe essere causato da delle piccole crisi epilettiche -ora non vi sto a spiegare, su Wiki c'è scritto-.
   
 
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