02/05/2012
3 recensioni-Prologo-
Un giorno, in maniera naturale, tutto è cambiato e niente è stato più come prima.
-Fabio Volo-
Era accaduto tutto così velocemente, neanche mi ero resa conto di cosa fosse realmente successo. Una serie di immagini sfocate a cui cercai di dare un senso, mi trapassò la mente, mentre chiudevo gli occhi forse per l’ultima volta.
Non riuscivo a capacitarmi dell’idea di dover morire, forse perché quando avviene non hai neanche il tempo e la forza di pensare o semplicemente non vuoi accettarlo. Ti rendi conto di aver voluto fare tante cose nella vita, di aver fatto tanti sbagli, forse troppi o di non aver avuto il coraggio di farne abbastanza.
Sentivo il mio respiro affannoso, rompere quel maledetto silenzio, che si era creato dopo lo schianto, provai a muovermi, ma fitte di dolore mi percorsero tutto il corpo, che ormai non pareva più appartenermi.
Frammenti di vetro, che fino a qualche minuto prima costituivano il finestrino, erano sparsi sul mio corpo. Brandelli di una vita spezzata troppo violentemente, da potersi opporre.
Con estrema fatica riaprii quegli occhi che non volevano ascoltare i miei comandi, forse per il dolore, forse per la stanchezza o forse per la paura, paura di scoprire se le persone che amavo erano morte.
Morte. Che strana parola, così astratta, ma sempre presente. Nessuno sa con certezza cosa sia, fin quando la incontra, ognuno, anche il più forte e valoroso la teme, fin quando se la ritrova davanti e tutti la evitano, fin quando non hai altra scelta e allora l’affronti, abbandonandoti al destino.
Ma il mio destino quella notte fu diverso, fu cambiato, riscritto da chissà quale mano e chissà per quale motivo e perché proprio io.
Ognuno di noi è destinato a fare grandi cose nella vita, alcune più di rilievo, altre meno, ma comunque importanti.
Forse io non ero destinata a morire in quell’incidente, ma per qualcos’altro. Ho solo dato il via ad una serie di eventi a me sconosciuti, di una mente forse troppo superiore da poterla capire.
Tutta una serie di scelte collegate tra loro, come se fossero anelli di una catena infinita, ma la mia si era spezzata ed un unico singolo anello doveva essere stato sostituito con un altro, cambiando così per sempre e in modo definitivo, la mia vita.
Mi chiamo Alba e questa è la mia storia.