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Autore: Bbbeeea    02/05/2012    3 recensioni
Mi girai per cercarlo con lo sguardo. Dolore. Da qui provai dolore.
Era disteso a terra e la portiera della macchina lo divideva a metà lasciandolo con un megasquarcio nella pancia.
Iniziai ad urlare, a scalpitare, a muovermi. Gli altri medici vennero in mio soccorso e mi legarono sul lettino; mi spinsero dentro l'ambulanza e partimmo tutti. Il mio dolore mi seguiva.
La sera mi dissero la verità. Il centro del mio universo, il mio mondo se n'era andato. Per sempre.
Due giorni dopo il dolore era diventato il mio migliore amico.
L'unica speranza era lui, Liam.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dolore, ecco quello che provavo. Tutti gli altri sentimenti non li sentivo più. Il dolore.
Non pensavo fosse possibile provarne così tanto, non pensavo fosse possibile riuscire a stare 24 ore a letto senza fare niente e sentire soltanto ...dolore.
E pensare che due giorni fa ero una persona diversa, solare. Come è possibile?
 
(Due giorni prima)
-Passa, passa Mandy!- gridò Georgia dall'altra parte del campo mentre giocavamo a pallavolo.
-Eeee stop!- Urlò il coach. -Partita finita, andate a cambiarvi! Ci vediamo domani, sempre dalle 3 alle 5.-
Ci cambiammo in fretta anzi, mi cambiai in fretta, sarei dovuta andare con mio fratello a fare compere per la nostra vacanza in Inghilterra. Noi eravamo irlandesi.
Ero supereccitata. Londra, ma ci rendiamo conto? Londra, la mia città preferita!
-Ragazze, io vado! A domaniiii! Ciao!-
-Ciao Mandy!- Mi salutarono in coro.
Uscìì dalla palestra e trovai mio fratello Michael ad aspettarmi con la sua macchina vecchia come nostra nonna.
-Allora, cosa dovrai comprare?- Mi salutò lui.
-Direi tutto tutto!- sorrisi e cercai di cambiare stazione della radio.
-Ferma! Che fai?- Rimise dove stava prima.
-Dai, che schifo è questa canzone?- Sbuffai io.
-Shhhhh! Dai che siamo arrivati.- Disse mentre parcheggiava la supermacchina in uno spazio libero.
Entrammo e ci sbizzarrimmo a comprare tutto quello che più ci serviva,e anche quello che era inutile.
-Allora, come sto?- Chiesi mentre uscivo dal camerino con una maglia blu aderente con una spallina tirata giù.
-Wow, sei una bomba sorellina, quasi che sono geloso. Stai crescendo, non sei più tanto piccolina, e questa cosa mi da un po' fastidio.-
-Si, e tu stai invecchiando!- dissi mentre lo abbracciavo affettuosamente.
Lui, Michael era la persona più importante della mia vita. Lo amavo.
Mamma e papà erano morti rispettivamente 5 e 2 anni fà; perciò eravamo orfani. Mio fratello aveva 18 anni per cui rimasi a vivere con lui.
Uscimmo dal negozio, iniziava a piovere, ci sedemmo in auto e mentre Mich faceva manovra per uscire dal parcheggio, una macchina a tutta velocita, dalla sua parte, si precipitò verso di noi e fece sbalzare e ribaltare la nostra vettura tre metri più in là.
L'auto era capovolta, io purtoppo non avevo perso i sensi, intorno a me vedevo tutte lamiere. Quando mi girai per vedere mio fratello lo trovai senza sensi. Non si vedeva sangue, niente, perciò pensai che fosse solo svenuto. Intorno a noi si erano fermate molte persone, arrivarono l'ambulanza e i vigili del fuoco. Dopo circa 30 minuti l'auto era stata rimessa in piedi e io fui messa in una barella. Michael?
Mi girai per cercarlo con lo sguardo. Dolore. Da qui provai dolore.
Era disteso a terra e la portiera della macchina lo divideva a metà lasciandolo con un megasquarcio nella pancia.
Iniziai ad urlare, a scalpitare, a muovermi. Gli altri medici vennero in mio soccorso e mi legarono sul lettino; mi spinsero dentro l'ambulanza e partimmo tutti. Il mio dolore mi seguiva.
La sera mi dissero la verità. Il centro del mio universo, il mio mondo se n'era andato. Per sempre.
Due giorni dopo il dolore era diventato il mio migliore amico. Venne a casa mia zia, Katy che si prese amorevolmente cura di me. Chiamò il dottore 6 volte in 2 giorni perchè non mi alzavo dal letto e non mangiavo. Ero sotto shock così mi riempirono di pastiglie che mi facevano sentire meglio, il dolore si affievoliva.
**-Mandy, ormai hai 17  anni, sei fidanzata? Dimmelo!-
-No, non sono fidanzata, tu invece?- Dissi scherzando io.
-Ma Liam? Si vede che gli piaci!- Liam era il mio migliore da quando lui aveva 4 anni e io 2.
-Siamo solo amici! Daiii sbrigati che faremo tardi!- Urlai dal piano di sotto.
-Andiamo, il parco ci aspetta! Comunque sorellina, io ti  voglio un mondo di bene, lo sai vero?- Mi abbracciò.
-Si che lo so e io te ne voglio di più! Andiamo però!- Dissi prendendogli la mano e cominciando a correre.**
Avevo paura di non ricordarmi più come fosse fatto, di come avesse il carattere.
I giorni che seguivano li riempivo andando da una stanza all'altra per annusare qualche accessorio lasciato in disordine da lui.
Liam era venuto più volte a casa mia a trovarmi, ma io non volevo vedere assolutamente nessuno.
-Mandy, dove sei? Ti vogliono al telefono!-
Contro voglia andai a rispondere.
-Si?-
-Finalmente ti sento.-
-Mi avresti vista questo pomeriggio al funerale.- La mia voce era rauca.
-Non sarebbero state belle circostanze, lo sai vero?-
-Si lo so, adesso però devo andare. Ciao Liam.- Riagganciai e ricominciai a piangere sia per mio fratello che per come avevo trattato Liam.
Quell'inglese con gli occhi dolcissimi era stato sempre così presente per me, ed io come lo trattavo? Facevo schifo e invece di Michael sarei dovuta morire io.



P.s. i due asterischi sono i ricordi di Mandy :D
  
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