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Autore: maka97    02/05/2012    3 recensioni
ciao a tutti!! questa è la prima storia che pubblico in questo sito e spero che vi piaccia! vorrei dedicarla, però, a tutti quei ragazzi che sono usciti il sabato sera e che non sono più tornati a casa e a tutti quei genitori che non vedranno più i loro figli, figli sparsi solo sui ricordi e sulle foto, figli la cui vita è stata spazzata via troppo presto... figli grandi, ma sempre bambini agli occhi di chi li ha messi al mondo, di chi , più di ogni altro, li ha amati.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era buio. La strada era vuota. Solo quella macchina sfrecciava nella notte, forse un po’ troppo veloce. Dentro la musica era alta e cinque ragazzi cantavano a squarciagola, ridendo eccitati dal concerto a cui era appena andati, e adesso si divertivano per gli ultimi momenti prima di rincasare. Andrea era il più grande.  Aveva vent’anni, era l’unico ad avere la patente, l’unico ad essere maggiorenne. La sua ragazza, Emily, era di fianco a lui, con la testa fuori dal finestrino. Era quella che rideva di più, quella che urlava più forte, era quella che aveva bevuto di più, anzi era l’unica ad aver bevuto. Dietro c’era Sara, la sorella di Andrea,  che aveva tanto insistito per andare con loro e adesso era anche lei in quella macchina, in mezzo ai due amici di suo fratello, in mezzo a Simone e Luca. A lei piaceva Luca. Lo conosceva da quando era piccola. Era bellissimo, alto e magro, con degli il cui colore faceva invidia al più bel mare, al più bel cielo. E ora lui la stava abbracciando e ogni tanto le baciava il collo, incurante del fatto che Andrea si sarebbe potuto arrabbiare. Semaforo. Semaforo rosso. Andrea rallenta, la macchina si ferma. Semaforo. Semaforo verde. Andrea accelera, la macchina riparte. Morte. Morte nera. Il camion non vede, la macchina rotola, la macchina sbatte, il palo si piega. La radio continua ad andare. La radio suona un addio per chi non sta più cantando, per chi se ne sta andando.
 
 
Quella sera un camionista ubriaco non aveva rispettato il semaforo ed era andato a sbattere contro la macchina di quei cinque ragazzi. Andrea e Emily, che erano davanti morirono sul colpo. Simone, Luca e Sara si salvarono dalla morte, ma una cosa ancora più terribile li lacerò dentro: il vuoto. Un vuoto che non riuscirono a colmare neanche con la disperazione. Un vuoto fatto di mille “se”. Se fossimo restati a casa, se non si fosse ubriacato, se non avessimo preso quella strada, se fossimo morti noi al posto loro …
  
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