03/05/2012
5 recensioniCome accennato,
ecco la ItaNaru che avevo promesso. Cosa dire! E' semplicemente
ispirata al mio film preferito, il Corvo. Il primo, sia chiaro. Gli
altri non mi sono piaciuto.. *storce il muso*
La storia è ambientata a Konoha, quella di Kishimoto, piena di ninja e assassini. Il clan Uchiha non è stato sterminato, e Il demone volpe non è stato rinchiuso nel corpo di Naruto alla sua nascita. Vediamo, ah si.., i genitori di Naruto non ci sono. Sono semplicemente morti con l'attacco del Kyuubi morto con loro.
Non saprei che altro aggiungere, se non buona lettura.
Spero tanto che vi piacci.
un bacio.
La storia è ambientata a Konoha, quella di Kishimoto, piena di ninja e assassini. Il clan Uchiha non è stato sterminato, e Il demone volpe non è stato rinchiuso nel corpo di Naruto alla sua nascita. Vediamo, ah si.., i genitori di Naruto non ci sono. Sono semplicemente morti con l'attacco del Kyuubi morto con loro.
Non saprei che altro aggiungere, se non buona lettura.
Spero tanto che vi piacci.
un bacio.
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Un tempo la gente era convinta che quando le persone morivano, un corvo portava la sua anima nel mondo dei morti. A volte, però, accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorosi, che l’anima non poteva riposare.
Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l’anima, perché rimettesse le cose a posto.
***
Il vento gli scarniva i capelli neri come la notte senza
stelle.Le sue braccia erano ancora tese. La brezza d’agosto gli cantava nelle orecchie una marcia mortale.
Lui era stato violentato, ma che poteva fare, era stato tutto inutile.
Eppure un ghigno gli si dipinse sul suo volto, leggero sulle labbra spaccate.
Fra poco ci rivedremo Naruto…
Itachi sprofondava nell’ignoto, sentendo le urla del ragazzo del suo cuore in balia di quegli assassini.
Poco dolore, poco tempo.. E tutto sarebbe finito, sia le urla, sia la sofferenza.
Ma che diamine stava pensando?
No!
Itachi Uchiha non sarebbe stato tranquillo neanche dopo la morte, sapendo che quei bastardi erano ancora in vita.
Il momento in cui avevano toccato il suo teshi, la loro sentenza di morte era stata decretata.
E una risata vendicativa si fece largo nella sua gola, uscendo dalle labbra nere, mentre la pozza di sangue, sotto di lui, si allargava, portandolo alla morte.
Finirono le urla.
Finirono le sofferenze.
In quella notte un suono macabramente algido del gracchio di un corvo, si perse sotto la luce soffusa della luna piena.
Itachi Uchiha avrebbe avuto la sua vendetta, in quella vita o nell'altra.