Non ero mai salita in inghilterra dopo che i miei si erano trasferiti alcuni mesi fa in un paesino sperduto ad una 30ina di km da Manchester. Non ne sentivo neanche il bisogno sinceramente.

Vivere da sola a Milano mi aveva aperto ad un mondo completamente nuova, ed una volta uscita dalla bambagia della vita famigliare mi ero trasformata completamente. Avevo cambiato stile, colore di capelli grazie anche alla complicità della mia coinquilina e dalla ragazza di paese con i capelli rossi e gli occhiali stile fondi di bottiglia in vero stile nerd ero passata ad essere una di quelle ragazze che riuscivano a conquistare gli sguardi di qualche ragazzo.

Avevo il terrore del giudizio dei miei genitori.

Scesi all'aeroporto di Manchester e mi diressi verso l'uscita come se stessi andando verso il patibolo.

A momenti mio padre non mi riconobbe nemmeno e si limitò ad un “i tuoi capelli rossi...” nemmeno li rasati a zero e bruciati con l'acido...

il viaggio fu abbastanza silenzioso, mi informò solamente che purtroppo avevano dovuto ospitare una famiglia di amici e che quindi avrei dormito sul divano...bene, di bene in meglio mi dicono...

sarei sopravvissuta 3 giorni?

La macchina si fermò in un vialetto bagnato per via della pioggia appena cessata ed illuminato da alcune lucine da giardino, davanti a me una casetta di mattoni rossa, tipicamente inglese pensai.

Non feci neppure in tempo a scendere dalla macchina che due cosine dai sgargianti capelli mi erano saltate in braccio facendomi perdere l'equilibro e conseguentemente cadere a terra

io: ragazze sono contenta anche io di vedervi, ma mica dovete sopprimermi neh?

Baci abbracci e ovviamente lamenti da parte anche di mia madre riguardo il mio nuovo stile. Inarcai le sopracciglia cercando di non dare troppo peso, si sarebbero abituati no? Le uniche veramente entusiaste di questo mio cambiamento erano Juliet, una bellissima bambina di 6 anni piena di lentiggini e dai lunghi capelli ricci, e Margaret, o meglio Maggie, 15 anni e lunghi capelli biondo platino

io: ma guarda come mi siete diventate belle in questi ultimi mesi...sono proprio orgogliosa di voi

le strinsi in un abbraccio prima di affrettarci ad entrare seguendo i solleciti di nostra madre che annunciava la cena.

Sull'ingresso trovai anche i nuovi “inquilini”, rimasi basita quando riconobbi il ricciolino. Harry Styles. O meglio Harry Fucking Styles.

Rimasi un attimo interdetta, per poi affrettarmi a concludere per presentarmi

io: Buonasera...io sono Sylvia...piacere di conoscervi

la prima a parlare fu anne, mentre cercavo di evitare lo sguardo di quel ragazzo che a suon di musica e cavolate varie, mi aveva fatto perdere la testa

anne: salve cara, vorrei scusarmi subito per l'intromissione nella vostra vita famigliare

io: non si preoccupi, non c'è alcun problema, si figuri

robin: i tuoi genitori sono stati così gentili da ospitarci per qualche giorno fino a che non si calma un po' la situazione, non sapevamo che aspettavano il tuo ritorno, altrimenti avremmo insistito per trovare un'altra soluzione

io: hanno fatto più che bene, se non si ci aiuta tra amici...

anne e robin mi abbracciarono e rimasi sulla porta d'ingresso da sola con Harry

io: Ciao Harry...

harry in risposta mi fece il baciamano da vero gentiluomo facendomi arrossire, sorrise alla mia reazione per poi continuare

harry: sei diversa da come ti aspettavo, sai in camera di tua sorella Maggie ci sono molte foto di voi due....

io: mi sa che ho spiazzato un po' tutti, un cambio di stile ogni tanto ci vuole...

harry: ottima scelta Sylvia

sorrisi, sapeva il mio nome, e cercando di non fangirlizzare troppo raggiungemmo la sala da pranzo dove tutto era pronto per iniziare.

Cenammo con un leggero sottofondo di chiacchiere, volevano sapere tutto di quello che stava succedendo nella mia vita da quando ero rimasta sola a Milano e cercai di rispondere a tutte le loro curiosità che andavano dall'università, al lavoretto che mi ero trovata per mantenermi, al motivo per cui avevo scelto il cambio di stile e altre sciocchezzuole varie.

Una volta divorato il dessert mi offrii per aiutare con i piatti ma fui spedita in salotto dove gli uomini e le mie sorelle stavano guardando un programma in tv

io: cosa state guardando?

Mio padre: shhhhh è il momento x

cercai di capire cosa stessero passando in tv di così interessante da ipnotizzarli tutti lì davanti, e dopo alcuni tentativi optai per un giro in giardino.

Per fortuna aveva smesso di piovere e nel cielo la luna piena illuminava quello che mi sembrava un piccolo angolo di paradiso, mi incantai davanti ad un cespuglio di rose bianche...

harry: a cosa stai pensando?

Sussultai, non lo avevo sentito alle mie spalle

harry: scusa non volevo spaventarmi, se vuoi ti lascio sola...

io: no scusa, è che non ti avevo sentito arrivare...non sto pensando a nulla in particolare...

harry: impossibile, (sorrise) in un modo o nell'altro si pensa sempre a qualcosa...

io: oh beh...allora in questo momento sto pensando che mi dispiace per te, per il fatto che tu non possa neppure stare a casa tua per colpa delle fans...

harry: perciò sai chi sono...

io: la domanda corretta penso sia, chi non conosce Harry Styles dei One Direction? A proposito, mi piace la vostra musica...

cercai di parlare in maniera disinvolta

sorrise

io: scusa non volevo metterti in imbarazzo...

harry: no altro che imbarazzo, comunque ripensando alla tua domanda, più che altro mi infastidisce il fatto che una volta “spenti” i riflettori su di noi le fan cerchino di entrare nella nostra vita privata...

io: mi sa che oramai per voi non so quanto possa “esistere” una vita privata, penso che sia il contro più contro tra tutti i contro...

sorrise per il mio gioco di parole

io: e con questo sinceramente non trovo giusto che la gente si apposti davanti a casa tua, sarei una falsa se dicessi che in fondo in fondo speravo di incontrarti in questo paese o cittadina che sia, ma mai sarei venuta a cercarti davanti a casa...

harry: e se mi avessi incontrato cosa avresti fatto?

Sorrisi alla sua domanda

io: uhm vuoi la verità o la finta verità?

Harry: entrambe ovvio

io: ok...la finta verità è che ti avrei osservato da lontano cercando di non disturbarti, mentre la verità è che me ne sarei sbattuta altamente e ti avrei rotto le scatole chiedendoti una foto...si penso che avrei anche assunto un tono più stridulo mentre ti chiedevo se potevamo fare la foto insieme :D

scoppiammo entrambi a ridere

harry: oddio se me lo avessi chiesto con questo tono non avrei potuto di certo rimanere serio e non scoppiarti a ridere in faccia... e pensa un po' invece, il fato ha voluto che addirittura te lo trovassi in casa questo ragazzo con cui volevi fare la foto...

io: che disdetta eh...

passammo la serata a chiacchierare tra una battuta e l'altra si fece tardi, rientrammo e iniziai a preparare il divano per la notte

harry: vai a dormire su, c'è un letto comodissimo...

provò più e più volte ma ero inamovibile, avrei dormito sul divano, non potevo mica fare l'ospite maleducato no?
 

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Salve, mi piacerebbe leggere cosa ne pensate di questo primo capitolo :D
un bacione
Sil