Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    04/05/2012    1 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno!!! Anzi, buon pranzo... Vi posto il nuovo capitolo, grazie a chi mi segue ♥!


Capitolo 53

La Regina era nervosa, inquieta… Erano giorni che Aya la vedeva girovagare nel castello senza un’apparente meta, con passo svelto, deciso, ma anche stranamente frustrato. Così, un giorno decise di esporre questa sua preoccupazione all’amata sovrana, che in risposta accavallò le pallide gambe nel senso opposto a quello solitamente utilizzato. Gli occhi si ridussero a fessura e sentì uno strano verso, simile ad un urlo strozzato, provenire dalle labbra.
- No, Aya, non vi è nulla che possa turbare la mia solita pacatezza… Mi annoio, tutto qui… E’ un periodo di strana quiete che mi urta… -
- Se è solo questo, maestà, mi scuso se sono stata inopportuna, temevo che un qualsiasi pensiero vi turbasse…-
- No, Aya… Ma…- si bloccò, come a valutare se continuare a parlare o tacere, ma tra le due, vinse la seconda -… Ma ho un favore da chiederti-
Si fissarono per un istante, prima che la sovrana tornasse a parlare.

L’avventura tra i cunicoli del sottosuolo delle Orchidee, procedeva senza particolari intoppi per i tre avventurieri. Di rado avevano notato strani rumori, ricondotti subito dopo a perdite d’acqua od al cammino di piccoli animaletti, che a Maya ricordarono i topi di fogna del pianeta Terra.
Per il resto, tutto andò per il verso giusto.
- E’ troppo facile…- commentò Maya al sesto giorno di cammino all’interno delle fogne – non abbiamo incontrato nessun ostacolo… Possibile che le Orchidee sottovaluti così tanto l’importanza di queste gallerie?-
- Può darsi…- rispose Chester a qualche metro di distanza, intento ad illuminare i sentieri bui che si aprivano ad ogni passaggio, evitando così provabili imboscate – non sappiamo se in effetti questa galleria è conosciuta o meno dagli abitanti… Tutto quello che sappiamo lo dobbiamo ad una leggenda. C’è da dire, però, che se persino noi ne siamo venuti a conoscenza, non vedo perché la Regina ne debba essere all’oscuro-
- Se così fosse – continuò Eragon che chiudeva la fila – potremmo cadere in una trappola… Magari siamo seguiti e non ce ne accorgiamo… Magari al prossimo bivio due dozzine di soldati ci cattureranno e verremo portati dritti da lei …-
- Non possiamo saperlo, l’unica cosa che possiamo fare è proseguire per questa direzione e lasciare che l’Inevitabile faccia il resto…- concluse Maya.

Altri tre giorni trascorsero senza difficoltà, sostarono di rado in cerca di riposo su dei grossi massi collocati qua e là in diversi punti della galleria. I pranzi e le cene erano dei pasti fugaci: giusto l’essenziale per ritrovare le energie e poi via, nuovamente all’inseguimento della traccia luminescente, che giorno dopo giorno, sembrava non avere mai una fine.
Essa arrivò al decimo giorno di cammino, quando ad un tratto, Chester notò la traccia farsi ancora più luminescente in un particolare punto. Avvicinandosi, notarono che la linea si spezzava lì, nel punto dove un masso bloccava il proseguimento di essa e la rifletteva verso l’alto.
- Deve essere quello il punto- disse Maya indicando la superficie su cui batteva il fascio oro.
- Si… Ci deve essere un varco, o qualcosa che ci permetta di aprirlo…- disse Chester. Poi sfilò la sacca dal braccio e la poggiò a terra – bene! E’ arrivato il momento di fare incursione nel castello…-
Si guardarono un attimo, poi Maya spostò lo sguardo verso il basso.
- All’improvviso ho paura…- ebbe il coraggio di dire – insomma, se fallissimo lascerei che l’ultimo cavaliere di drago ed il migliore dei cavalieri, siano catturati insieme alla futura regina…-
- E’ un rischio che sapevamo di correre sin dal principio, Maya…- rispose Chester avvicinandosi ed abbracciandola stretta – ma non devi temere per noi, né sentirti in colpa… Siamo persone adulte e come tali sappiamo prendere da soli le nostre decisioni… Abbiamo scelto noi di seguirti e se lo abbiamo fatto non è certo per incoscienza, ma perché sappiamo quanto indispensabile sia Masumi non solo per noi, ma per l’intero regno e non è giusto che sia costretto all’agonia. Come soldati (e come amici), non permetteremo che muoia per mano della Regina, rischieremo tutto, anche le nostre vite, ma non volteremo le spalle ai nostri ideali ed ai nostri principi. Che sia una sola vita da salvare, o due, o tre, o centinaia, o migliaia, abbiamo verso ognuno di loro dei doveri da rispettare: i doveri imposti dal nostro credo e dalla nostra anima. Non lasciare spazio al dubbio di penetrare le tue difese, perché non vi è nemico peggiore delle proprie paure da sconfiggere, credi in ciò che sei, in ciò che rappresenti, in ciò che ami… E vedrai che ogni cosa andrà per il verso giusto…-
- ha ragione lui…- disse Eragon posandole delicatamente una mano sulla spalla – non temere il futuro, lascia solo che arrivi e prenditi ciò che esso ti riserverà, senza ripensamenti o strani rancori. Credi in te, Maya e tutto andrà bene…-
Asciugò velocemente le lacrime che avevano iniziato a solcarle il volto e poi sorrise.
- Grazie, ragazzi. Avete ragione voi… Su, adesso andiamo…-
Chester sciolse l’abbraccio ed Eragon tornò a fissare il fascio di luce.
- Chi si offre volontario a salire per primo?- chiese sarcastico.
- Abbiamo capito, vado io…- disse Chester.
- Infondo ti tocca, sei stato il primo ad entrare ed è giusto che sei il primo ad uscire…- concluse Eragon.
- Ma il detto non sosteneva “gli ultimi saranno i primi?”-
- Mmmm, non ricordavo dicesse questo… - si giustificò il cavaliere di drago.
- Se non la smettete vado io per prima…-
- Ahahahha, no, vado io Maya…-
Così, i ragazzi tornarono seri, Chester fece appello alla magia e percorse il raggio luminescente diretto verso l’alto. Non vedeva molto, poiché il raggio gli abbagliava la vista, tastò con difficoltà le diverse zone del terriccio superiore, finchè sentì una leggera spaccatura sotto le dita. Pressò in quel punto e piano, aprì la botola.
- L’ho trovata!- disse ai compagni – credo che sia un’apertura nel pavimento…-
- Fai attenzione!- disse Maya preoccupata. Il cuore batteva a mille, la paura di essere scoperti era tanta, ma si fece forza.
Chester sollevò del tutto l’apertura, per poi salire ed entrare nella tana del lupo.
Vedeva buio e questo in un primo momento lo preoccupò. Estrasse la spada, mentre un’ondata di spezie offuscò l’olfatto, ma si ridestò quasi subito. Si issò in piedi, perlustrando la superficie buia, come a vedere se il nemico lo avrebbe catturato. Ma quando ciò non accadde, ebbe il coraggio di invocare la magia e fare un po’ di luce.
- Ah…- sospirò sollevato. Si avvicinò alla botola, che in effetti era una mattonella che si apriva di lato, e si sporse giù.
- Potete salire, è una cantina del castello…- li rassicurò.
Quando entrambi furono saliti, chiusero la botola, mettendo accanto ad essa una sacca di spezie facilmente riconoscibile, in modo che se ce ne fosse stato bisogno, avrebbero ritrovato il punto d’entrata alle gallerie.
Avanzarono piano verso la porta d’uscita, Eragon la aprì delicatamente, trovando però un corridoio vuoto.
- Da questo momento dobbiamo procedere con cautela, fate piano…-
Avanzarono lentamente lungo il corridoio, trovando alla sua fine un’ulteriore porta, seguita da un’altra ed un’altra ancora… Poi, tornarono al punto di partenza, poiché aprirono nuovamente la porta della cantina.
- Qualcosa non va, stiamo girando a vuoto…- disse Maya.
- Ma che brava, hai indovinato!-
Eragon e Chester si voltarono di scatto, un brivido trapassò la schiena di Maya… Quella voce…
- Benvenuti nel castello delle Orchidee!- li accolse Aya – Maya, è bello rincontrarti…-
- Non posso dire altrettanto…- rispose pungente, lanciandosi in avanti nel tentativo di colpire la donna. Ma dei passaggi segreti si aprirono tra le mura, rivelando un folto gruppo di orchi, che presero a battersi con i tre.
E inutili furono i loro tentativi di difesa, poiché gli orchi ebbero la meglio su di loro e nel giro di pochi minuti, si ritrovarono con le mani legate dietro la schiena.
- Ma ditemi, credevate davvero di riuscire ad infiltrarvi con questi rozzi tentativi? Non avete minimamente pensato che al vostro arrivo degli incantesimi di protezione avessero rilevato la presenza di “estranei a palazzo”?- rise malignamente, avvicinandosi al viso di Maya e stritolandolo tra le mani – sei una sciocca ragazzina! Ma vedrete che il soggiorno nel nostro castello sarà pieno di sorprese e ricco di avventure… Infondo, eravate alla ricerca di un’avventura da narrare di generazione in generazione, ebbene l’avrete: una principessa, un cavaliere di drago ed un cavaliere fedele, scioccamente caduti nella tela del ragno… Che bel quadretto! La regina sarà felice di accogliervi al più presto, ma credo che desideriate fare un breve tour del palazzo… Su, conduceteli nelle prigioni… Andrò ad informare di persona sua maestà del vostro arrivo…-
Maya la vide sparire in una delle aperture ai muri e quando lo fece, accadde qualcosa che fece rabbrividire Maya: sin dal principio, quella era una trappola, poiché la parete scomparve per magia, rivelando un’ampia stanza adibita a cucine. Ciò che avevano visto, le porte che avevano oltrepassato, non erano altro che effimere illusioni, in realtà non si erano mai spostati dalla piccola fascia scelta da Aya, che si era goduta lo spettacolo, come miglior spettatrice, in prima fila.
- Sono stata una stupida…- disse Maya una volta dentro la prigione – dovevo immaginarmi che fosse una trappola, era certo che la Regina non si sarebbe lasciata ingannare così facilmente…-
- Non vedere tutto nero, Maya…- disse Eragon seduto poco più lontano – siamo arrivati a palazzo e questa è una buona notizia… Vedrai che riusciremo a venirne fuori…-
Maya osservò come in trance la luce che filtrava dalle grate, si sentiva una stupida, aveva creduto di riuscire a liberare Masumi senza essere catturata. La verità era che sin dal principio non le importava il pensiero di essere catturata, perché sapere che a dividerli c’erano solo delle mura, portava al cuore una piccola fiammella di speranza, una fiammella che rinchiusa nel suo castello fatato delle rose, non si sarebbe mai accesa.

Continua…

Ebbene si, sono stati catturati... Era abbastanza prevedibile dai... Secondo me riuscire ad infiltrarsi a quel modo e liberare all'istante Masumi era troppo semplice... E non si trova soddisfazione a scrivere dcose semplici... Della serie "ma su, animiamo la situazione"
Uhahahhah! Alla prossima!! Non vedo l'ora ♥
  
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