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Autore: _diana87    04/05/2012    14 recensioni
La giovane Kate Beckett, rimasta profondamente colpita dall’omicidio di sua madre avvenuto qualche anno prima, si sta addestrando per diventare poliziotta e risolvere il caso della sua vita. Nel frattempo, lo scrittore Richard Castle sta per pubblicare il libro che cambierà la sua carriera. E se le loro strade si incontrassero proprio ora e non qualche anno più tardi, come sappiamo noi? Per gli amanti delle AU.
"Le impronte che lasciamo nelle vite altrui non spariscono... Sai, Kate, mi domando sempre: e se ci fossimo conosciuti in un altro luogo, e in un altro tempo... come sarebbero andate le cose?"
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Martha Rodgers, Quasi tutti, Sorpresa | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ecco l'inizio della storia vera e propria!
Enjoy :)

 

 

 

L'incontro

 

 

 

New York, primavera 2001.

 

"Esistono due categorie di persone che pensano a come uccidere la gente: gli psicopatici e gli scrittori di gialli."

Seduto alla sua scrivania, lo scrittore Richard Castle scrive imperterrito il suo prossimo romanzo.

Ogni scrittore che meriti di essere chiamato come tale, ha bisogno di una musa, di una sua ispirazione.

La piccola bambina davanti a lui, lo guarda e ride.

Di fronte tale innocenza, tu, suo padre non puoi che sorriderle, e continuare allo stesso tempo a scrivere sulla tastiera del tuo portatile.

Ti blocchi per un attimo e le sorridi, poi torni concentrato sul monitor.

"Cosa c'è che ti fa tanto ridere?"

La testolina buffa color arancione, ha due codini sulla testa e li scuote ridendo.

"Sei così buffo papà quando sei concentrato!"

A quel punto, non puoi che scoppiare a ridere e fare il finto offeso, chiudendo magari il tuo PC.

"E questa da dove salta fuori? Non sarà mica tua madre a metterti strane idee in testa?"
"No! Escono da qui, dal mio cervello!" la piccola indica la sua testa con il dito.

Alexis ha solo 7 anni eppure ha un'intelligenza fuori dal normale.

A scuola alcuni bambini la prendono in giro definendola un po' strana, solo perchè ama leggere i gialli di suo padre.

Cosa c'è di male in tutto questo, ti domandi.

Tua figlia è la tua fan numero uno.

"A proposito della mamma... ho tempo di svignarmela all'Internet Point prima che arrivi?" prende il pc sotto il braccio e dà una carezza a sua figlia.

"Rick! Rick, ci sei? Mi accompagni a fare la spesa??"

Dalla porta d'ingresso che si è appena chiusa, fa il suo ingresso la signora Meredith Castle; lunghi capelli rossi, vestito rosso e giacca in pelle nere, posa sul pavimento due bustine di Gucci, poi torna a guardare il suo cellulare.

"Credo che la mamma voglia uscire..." dice Alexis bisbigliando a suo padre.

Rick le mette un dito sulla bocca facendola stare zitta.

"Facciamo un gioco? Tu distrai la mamma e io me la svigno, che ne dici?"

Di andare a fare spese non gli va proprio. Sta terminando il suo primo libro su Derrick Storm, il primo di una lunga saga, e non vuole proprio mollare ora.

Ha una trentina d'anni, eppure Rick Castle si sente ancora bambino. Il guaio è l'essersi sposato giovane, mentre ogni tanto allungava l'occhio su qualche bella ragazza. Il rapporto con Meredith non è così tutto rosa e fiori. Tranne a letto. Poi il matrimonio gli ha dato il dono più grande: sua figlia.

Il rapporto padre-figlia è qualcosa di meraviglioso per entrambi.

Alexis, pur avendo poche amichette, si diverte con suo padre, il quale improvvisamente, diventa bambino anche lui.

La piccola annuisce e corre da sua madre, saltellando.

Meredith le sorride e la prende in braccio, poi si dirigono nel salone.

Per Rick è il suo momento; può andare in punta dei piedi verso la porta d'ingresso, guardare per un attimo quel quadretto familiare, poi scomparire.

 

New York in pieno giorno è una crocevia di persone.

Le strade sono affollate; taxi, macchine, pedoni.

Per la polizia è un giorno come tanti... ma non per tutti.

Una ragazza un po' paffutella, capelli corti a caschetto, sta correndo come se facesse la maratona, gridando: "Fermati, in nome della legge!"

Sa dove tiene le manette e sa come usare una pistola.

Può sembrare imbranata all'apparenza, ma è caparbia, non si arrende.

Con lo sguardo fisso sul ladro che sta inseguendo, la giovane Kate Beckett salta gli ostacoli che le si pongono davanti come una corsa ad ostacoli.

E lei sta vincendo questa corsa!

Ce la può fare, ma l'ostacolo è dietro l'angolo...

Spalanca gli occhi quando quell'uomo con un caffè in mano e valigetta con pc dall'altra, gli si pone davanti...

Un gridolino, non si ferma, e inevitabilmente gli finisce addosso... il caffè vola in aria, la valigetta cade a terra... lei è posata sopra di lui, qualche centimetro dalla bocca.

Lui si trattiene dal ridere e la guarda... non è forse la ragazza più carina che abbia mai visto?

"Questa posizione è interessante, agente..." controlla la targhetta che lei ha sul seno "...Kate Beckett?"

Lei invece non è affatto divertita.

Sbuffa, si alza, e si dà una ripulita.

Lui fa lo stesso, continuando a fissarla.

"Io sono Richard Castle... lo scrittore Castle! Avrai sicuramente sentito parlare di me!"

Ma la ragazza non gli dà ascolto. Si regge il cappello e guarda davanti a sé... ha mancato il ladro, non lo vede più.

"Cazzo... l'ho perso! Ed è tutta colpa tua!!"

"Pronto, mi hai sentito? Non mi conosci?!" le sventola la mano davanti, ridendo come un cretino.

Lei lo guarda torvo e storce leggermente le labbra.

Sarà pure un po' pazzo quello scrittore, ma a Kate non dispiace che le sia saltato addosso.

"Che c'è? Vuoi che ti sculacci così ti togli dalle scatole?"

Uno sguardo da flirt e qualcosa scatta in Rick... quella ragazza non è come le tante che ha conosciuto e con le quali è stato.

Non è affatto come sua moglie neanche...

"Essere sculacciato mi piacerebbe, agente..."

Non fa in tempo a terminare la frase e a dire il suo nome, che Kate gli dà un pugno sul naso, facendo restare lì dolorante per qualche secondo.

Kate sorride da sotto i baffi, lo guarda e poi si allontana, camminando altezzosamente.

E' scattato qualcosa anche in lei. Che sia colpo di fulmine? Non può dirlo. E' troppo presto. Fatto sta è che le ha fatto piacere restare sopra di lui per quel breve momento.

E il fatto di aver pensato "sopra di lui" non l'ha resa per nulla nervosa, pur sapendo che il pensiero è piuttosto ambiguo.

Forse la prossima volta potranno incontrarsi in un altro modo.

Sorride ancora sotto i baffi, soddisfatta.

Rick la guarda allontanarsi, osservandola muoversi sinuosamente, mentre alcune fan gli si avvicinano urlando il suo nome e volendo qualche autografo.

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco sana di mente):

Una piccola nota su come mi immagino Kate dieci anni fa circa (ringrazio il film "The Spirit" a cui ha partecipato e dove, guarda caso, interpretava un agente di polizia XD):

 


   
 
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