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Autore: I_S_Acquamarine    04/05/2012    13 recensioni
questa storia è uscita durante l'ascolto della canzone dei Nomadi con l'omonimo titolo. non è molto allegra come il titolo potrebbe suggerire. spero vi piaccia visto che è un esperimento.
per favore siate clementi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Ok, rieccomi. Questa storia non ha nulla di bello come potrebbe suggerire il titolo. Racconta di possibile pagine di diario che Edward potrebbe scrivere dopo che se n'è andato lasciando Bella da sola. Tornerà a vedere solo ogni tanto come sta e questo è quello che mi è venuto fuori.

La canzone è “Voglio ridere” dei Nomadi. Non so quanti di voi l'abbiano mai sentita, ma è molto bella.

Vi lascio alla lettura.

Questo è il link della canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=jAdJS7d-2T0


VOGLIO RIDERE


Voglio ridere quando piangerai
e ti dirai pensandomi:
aveva si ragione lui
e capirai perché.


Bella, amore mio,

ti ho lasciato consapevole che ne saresti stata distrutta. Non so come ho fatto a lasciarti, ma ci sono riuscito. Non ti nascondo che soffro ancora, ma ora che, dopo anni, sono tornato a vedere come stai, ti vedo felice.

Non so come, ma hai capito. Hai capito che l'ho fatto per te, per darti una possibilità di vivere la tua vita da umana, la vita che avresti dovuto vivere perchè io non sarei dovuto sopravvivere alla spagnola.

Vorrei tanto poter dire di essere felice di questo, ma non è così.

Sono felice che sia riuscita a rifarti una vita, ma il mio cuore è morto una seconda volta. Vorrei poter sorridere, vorrei poter essere completamente felice, ma l'unica cosa che riesco a fare è ridere.

Una risata amara piena di rimpianto.


Voglio ridere quando piangerai
e non saprai nascondere
quel po' di me che troverai
nei gesti tuoi e in te.


Bella,

ti ho osservata in questi anni e mi sono accorto che hai preso alcuni dei miei comportamenti. Sei diventata iperprotettiva, vuoi sempre sapere cos'ha in testa chi ti sta vicino. Ma cosa ti è successo?

Ho davvero avuto questa influenza su di te?

O lo fai per non dimenticarmi?

Amore, non so te ne sei resa conto, ma è così e la cosa mi fa soffrire.

Tu dovresti essere tu e io dovrei essere io.

Non così. Mi sembri impegnata a fare in modo che qualcosa di me rimanga con te perchè non ti fidi della tua memoria, dei tuoi ricordi.

Bella, così mi fai soffrire.

Dimenticami, dimentica il mio amore per te, vai avanti.

Sai la cosa strana? Anche qui mi viene da ridere e anche stavolta è una risata amara.


Ma pian piano ti sorprenderai
vedendo che col tempo hai dato
sempre piu' ragione a me
e sarai come volevo anche se
sarò molto lontano da te.


Amore,

ora ho finalmente visto che mi hai dato retta. Hai dimenticato il nostro amore.

La cosa mi fa male, ma sei finalmente come volevo: libera.

Libera di vivere la tua vita senza le costrizioni del mio mondo.

Ti ho visto quando hai preso consapevolezza di quello che volevo per te.

Ti ho visto crollare in lacrime tra le braccia di quel ragazzo che poi è diventato tuo marito. Ti ho visto mentre gli sussurravi tra i singhiozzi che avevo ragione.

Ti ho visto che finalmente eri pronta per andare avanti.

Sei proprio come volevo.

Sei libera.

Allora perchè la mia risata è ancora amara?

Ah si, perchè io non sono riuscito ad andare avanti.


Voglio ridere quando piangerai
e morirai pensandomi
anche se mai lo ammetterai
ti mancherò di più.


Bella,

so che non mi crederai mai, ma il giorno in cui sei stata ricoverata ero lì anch'io. Sapevo che non saresti sopravvissuta a quella malattia, ma non immaginavo neanche che saresti potuta arrivare a novant'anni. Con la tua sbadataggine pensavo che un incidente ti avrebbe portato via molto prima.

La notte prima della tua morte sono entrato di nascosto nella tua stanza, non c'era nessuno. Erano tutti andati via.

Quando mi hai visto hai pensato subito ad un sogno e io, da bravo attore, sono riuscito a convincerti che era così.

Mi hai detto che ti mancavo, che ero sempre stato il tuo grande amore e che mi pensavi sempre.

Non so se l'avresti ammesso se ti avessi detto che non era un sogno. Probabilmente non sei mai riuscita ad ammetterlo neanche con te stessa, ma cos'è successo quella notte? Cosa ti ha fatto cambiare idea? Cosa ti ha fatto aprire gli occhi?

Forse hai capito che ero reale, che non ero un sogno e hai voluto rassicurarmi.

Quel giorno dovevo assomigliare più ad uno zombi che a un vampiro come aspetto.

Il mio cuore era morto di nuovo e niente e nessuno avrebbe potuto riportarlo alla vita questa volta. Solo tu c'eri riuscita.

Tu e nessun altro.

Mi scappa un'altra risata pensando al fato che prima ci ha unito e che ora ci separerà per sempre.

Questa è una risata vuota.

Niente potrà più riempirla.

Niente e nessuno.


Ma pian piano ti sorprenderai
vedendo che col tempo hai dato
sempre più ragione a me
e sarai come volevo anche se
sarò molto lontano da te.


Amore,

sei morta da poco eppure a me sembrano già secoli.

Alice e gli altri hanno provato a starmi vicino, ad elaborare il lutto, ma non hanno ottenuto niente. Volevo solo stare da solo.

Sai a cosa sto pensando?

Ora sei libera come volevo, ma io mi sento ancora più prigioniero di quando ti guardavo da lontano.

Ora che te ne sei andata, non mi resta più niente per vivere eppure non posso farci nulla. Ho provato ad andare dai Volturi, ti ricordi di loro vero?

Gli ho spiegato la situazione e gli ho chiesto di uccidermi, ma mi hanno detto no.

Non hanno voluto perchè potevo servirgli per il dono che possiedo.

Ho provato di tutto, ma non hanno voluto farlo.

Alice mi ha appena chiamato. Era disperata. Aveva visto la mia decisione e ha provato a farmi cambiare idea. Inutile dire che non c'è riuscita.

Tutta la famiglia ci ha provato, ma il tentativo è stato vano. Ormai ho deciso.

Lo vuoi davvero? ” mi ha chiesto Aro.

Sì, lo voglio ” ho risposto deciso.

Sono una guardia dei Volturi ora.

La mia famiglia è disperata, ma ormai non c'è nulla da fare.

Ho perso tutto e niente potrà cambiare la situazione.

Vorrei poter solo ridere un'ultima volta.

Voglio ridere.

Rido.

Rido la mia ultima risata prima di mettermi la mantella.

Una risata che di risata non ha più nulla.

È un pianto di disperazione mascherato.

Ecco il mio ultimo gesto.

Ridere.


   
 
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