Fa caldo, troppo caldo. Io continuo a sudare e non mi sento più i muscoli delle gambe. È la 14esima rincorsa di fila che faccio e per di più a vuoto. "Salta di più!" mi dice Fabrizio. So di amare la pallavolo, ma in questo momento vorrei mandare tutto all'inferno. So anche che questo esercizio mi servirà, ma non voglio ascoltarmi quando dico la verità. Non ho più fiato. Le altre bevono e mi incitano. "Ancora una fatta bene!" mi dice Fabrizio. Non ho intenzione di impegnarmi più di tanto per questa ultima rincorsa. Fabrizio se ne accorge: "Fatta bene ho detto!". Penso: "Ancora una, una sola Federica!". Detto fatto. Fabrizio mi lascia bere. Sono arrabbiata, se sbaglia Mara, la sua preferita, le dice: "Tranquilla, siamo qui per imparare!", e io? Non sono qui per imparare? So che mi vuole stanca per il gioco finale, per mettermi alla prova. Devo resistere; quell'uomo non sa di cosa sono capace.