Salve a tutti!! Rieccomi con la millesima storia scritta per un contest ( NdiTutti: a quanti contest partecipa questa? NdMe: eeeh, tanti XD). Stavolta parlerà di James e Lily, di come hanno deciso di uscire per la prima volta insieme. Spero vi piaccia, anche se la Old Generation non è il mio forte, visto che scrivo soprattutto sulla generazione di Harry...ma ora bando alle ciance e buona lettura!
Disclamers: i personaggi ( *tirano un sospiro di sollievo*) non mi appartengono, ma sono di zia Jo, e non ci ricavo nulla da questa ff, se non il farmi le ossa. Inoltre, la frase del titolo e "amor, che nullo amato amar perdona" appartengono al quinto canto dell' Inferno della Divina Commedia. Spero che Dante non si rivolti nella tomba per aver usato parte del suo capolavoro in questo scempio...



Galeotto fu il libro e chi lo scrisse…
 
Sedevo in biblioteca per il compito di Erbologia del giorno dopo. A dir la verità, non era facile studiare neanche per me, la secchiona Lily Evans Prefetto di Grifondoro, non quando in biblioteca c’era James seguito dal classico stormo di ragazzine adoranti.
 In realtà la colpa era più di James che delle ragazzine adoranti di cui sopra, però non avrei mai osato dirglielo, non tanto perché non ne avessi il coraggio (ero una Grifondoro, per la miseria) quanto perché il mio  maledetto orgoglio non mi  permetteva di mostrare a nessuno i miei  sentimenti. Però, sapevo che non potevo andare avanti così: quando c’era lui ni paraggi non riuscivo a concentrarmi, tutte le volte che mi parlava, cioè abbastanza spesso, anche se facevo l’indifferente il mio cuore faceva le capriole all’indietro e avevo il fiato corto e il cuore in gola; oh, accidenti, non avrei potuto semplicemente dirgli che lo ricambiavo, e festa finita? Oltretutto, non avevo scuse: sapevo che mi veniva dietro da sempre, continuava a  ripetermelo tutti i giorni. Forse era proprio questo che mi dava fastidio…
Immersa in questi e altri simili pensieri, mi diressi senza quasi rendermene conto verso uno degli scaffali davanti a me e presi un libro a caso. Non avevo la concentrazione sufficiente per studiare, almeno avrei potuto leggere qualcosa per divertimento, e a casaccio… Mi resi conto che avevo preso un libro della sezione sulla letteratura babbana, e nello specifico, la Divina Commedia. Proprio una bella lettura leggera… Comunque, mi sedetti al mio posto e cominciai a leggere, a caso. Uh che bello, mi era capitato il canto di Paolo e Francesca, uno dei miei preferiti. Lessi la prima riga che mi trovai di fronte: “Amor, che nullo amato amar perdona…” Ah, che bello, pure Dante mi dice di stare con James… e la frase l’ho presa a caso, perciò…  << James!!  Vieni qui un momento? >>  Mi guardò stranito, ma poi venne vicino a me e mi si sedette accanto.
Non lo guardai negli occhi, perciò non ho idea dell’espressione che fece, ma gli chiesi a bruciapelo :  <<  Esci con me Venerdì? >>
Aspettai diversi minuti che mi rispondesse, ma quando non lo fece, mi arrischiai a dargli un’occhiata: era sotto shock. Dopo un quarto d’ora, mi fece un millimetrico cenno positivo col capo: fu in questo affascinante modo che ottenni il primo appuntamento con James Potter.