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Autore: MusHazzaremi    05/05/2012    2 recensioni
"promettimelo,promettimi che ci sarai sempre,e che non mi abbandonerai mai."
Ci impegneremo a pubblicare il più spesso possibile, qualche recensione sarebbe gradita! ;)
Genere: Avventura, Dark, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era un forte caldo, ma non appena scorsimo quelle figure provammo dei violenti brividi di freddo. “Ommiodio!” fece Eva “ma sono proprio loro!?” I cinque ragazzi iniziarono a discutere con un uomo alto in divisa scura- la loro guardia del corpo, probabilmente- mentre scrutavano la gigantesca folla di persone che li circondava. “Tienimi!” sussurrai ad Eva “Potrei svenire!”. Facendoci coraggio ci avvicinammo a loro, mentre la gente si spostava al nostro passaggio (non dimentichiamo che eravamo vestite da carote). La testa mi girava ed ero sicura che avrei avuto un infarto, perciò dissi ad Eva “Io non posso farcela… Torniamo indietro: non resisto.” E subito feci dietro-front e scappai dalla parte oposta. “Martina, ma cosa stai facendo?? Vuoi forse perderti l’occasione più bella della tua vita? Coraggio, fatti forza!”
Così mi voltai e tornai sui miei passi. Mancavano pochi metri quando Harry- si, proprio Harry Styles!- ci vide e fece un cenno agli altri. In quel momento il fiato mi mancò e strinsi più forte il braccio di Eva. Tremavamo mentre giungevamo davanti ai nostri idoli. Avevo sognato quel momento per almeno un milione di volte, e sapevo che era lo stesso per Eva. Quello era sicuramente il momento più emozionante della mia vita. “Hallo.” Non so con quale forza riuscii a dire quella parola. I ragazzi sorrisero alla mia espressione imbarazzata, mentre fu la guardia del corpo a parlare:”Buongiorno ragazze. Come programmato ecco a voi i cinque ragazzi che stavate aspettando. Per fortuna è stato facile riconoscervi!” Grazie al cielo sapeva l’italiano. “Mi raccomando” proseguì “fate sempre molta attenzione a fans e paparazzi, spero per voi che la casa si trovi in un luogo molto appartato.” Così dicendo ci diede appuntamento nello stesso aereoporto, due mesi dopo, quando i ragazzi sarebbero dovuti ripartire. “Molto bene, io vi lascio. Buone vacanze a tutti! Have a good holiday! Bye!” Non appena se ne fu andato, con il cuore che batteva forte ci facemmo seguire fuori dall’aereoporto, dove finalmente ci potemmo presentare. “Hallo!” fece Eva “ We are Eva and Martina.. We are very happy to meet you!” Liam prese la parola. Con un inglese molto più sciolto del nostro si presentò (come se non sapessimo che fosse) e strinsimo la mano a lui e a tutti gli altri componenti della band. Era un’emozione fortissima essere lì con loro e dal vivo sembravano ancora più belli e perfetti che nelle tante fotografie che ci ritagliavamo dai giornalini.
Quel magico momento fu interrotto dagli schiamazzi di un gruppetto di ragazzine. Non appena li notarono, si precipitarono verso di noi. Erano stati riconosciuti da alcune fans! Di corsa ci raggiunsero, continuando a urlare e saltare. “Presto, da questa parte!” Esclamò Eva, saltellando verso il ciglio della strada “Taxi!” Urlò a gran voce. I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e la seguirono. Io chiudevo la fila e cercavo con tutte le mie forze di allontanare quella mandria impazzita, che nel frattempo era molto cresciuta di dimensioni. Il taxi arrivò subito, per nostra fortuna. Il conduttore protestò perché nel taxi c’erano solo quattro posti mentre noi eravamo in sette “La prego, non lo vede che è urgente?!” lo supplicò Eva. L’uomo non sembrava intenzionato afarci salire, ma non appena Zayn gli sventolò sotto il naso un paio di banconote da 100 l’uomo non si fece più attendere. “Saltate su! Ci urlò. Infilammo in qualche modo tutte le loro valige nel baule, che per fortuna era molto spazioso, poi corsimo a sederci. Davanti salì Liam, mentre noi altri eravamo dietro tutti spiaccicati, in più io e Eva portavamo ancora i costumi da carote, i quali portavano via molto spazio. Le risate che ci facemmo in quel momento superarono l’emozione, e così ci rilassammo. Non potevo credere di trovarmi sulle gambe di Louis, che intanto parlava con Harry e Eva era incredula quanto me. Scendere dal taxi fu un’impresa ma finalmente dopo aver pagato ci ritrovammo da soli fuori città, ai limiti di una pineta, e già potevamo sentire il rumore del mare. Spiegai agli altri che la casa era ormai vicina, bastavano dieci minuti a piedi. Fu così che ci incamminammo nella pineta, sotto il sole cocente, liberi da fans urlanti e paparazzi, in compagnia dei nostri idoli.
  
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