Sento la pioggia cadere sulla mia giacca nera e il vento scompigliarmi la cresta. Abbiamo vinto come re e regina del ballo come se me ne importasse qualcosa , l’unica cosa che voglio è LEI e invece ce l’ha quel “tizio” . Cerco di stare il più calmo possibile e non correre come un pazzo con la moto per arrivare a casa sua. Potrei benissimo darle la corona lunedì a scuola ,ma il mio istinto mi dice di dargliela ora…così per vedere la sua faccia. Ormai la strada la conosco a memoria per quante volte ci sono andato e sperare di trovare il coraggio di bussare . Faccio tanto il gradasso e poi sono più sentimentale di una 15 enne, patetico. E se mi apre “faccia di maiale” ? Gli mollerei sicuramente un pugno in pieno viso, giusto per rovinarlo un altro po’. Mi fermo , non ho freddo stranamente ,sarà l’adrenalina che adesso mi scorre nel corpo. Vado davanti casa sua e suono il campanello , non mi apre nessuno…eppure è tutto acceso. Continuo a suonare fino a che “faccia da maiale” mi apre

 
“E’ già arrivata mia madre?” sento la voce di Quinn che intanto si sbriga a scendere le scale e viene alla porta…quando mi vede sembra che abbia visto un fantasma.
“Oh, sei tu Puck…”si vedeva che era imbarazzata
“Chi è ?” inizia Alex trattandomi come se fossi un criminale
“E’…è un mio amico…senti amore vai di là io arrivo tra 5 minuti”  il tizio se ne va guardandomi male, voglio dire si è visto in faccia? Lei viene fuori , non troppo perché piove e accosta la porta.
Io con uno scatto le lancio la sua adorata coroncina
“T’oh, la tua corona principessa” e me ne vado senza nemmeno vedere la sua reazione
“Che cosa vuol dire questo?” Mi urla dietro
“Che hai vinto tu, in realtà ho vinto anche io , ma questo a chi importa”
“A me.” Mi giro di scatto e mi avvicino a lei
“Voglio dire mi dispiace di averti lasciato lì da solo…ma Alex era arrivato”
“Certo,certo ti capisco Quinn” sono incazzato nero e glielo voglio rinfacciare , lei non risponde anzi sta zitta muta a fissarmi.
“Vai dentro , coso ti aspetta”
“Coso ha un nome e smettila di farmi sentire uno schifo” La guardo male, come se avesse detto la cavolata più grande della sua vita. Deve sempre fare la vittima
“Io? Io ti faccio sentire uno schifo…Quinn ma ti senti? Sei stata tu a scaricarmi, a farmi sentire insignificante per un anno intero, l’altro mi hai completamente ignorato. Non sono un santo, ma io non ho mai voluto ferirti, cazzo.” Sto urlando , non m’importa che i vicini ci sentino …mi voglio sfogare , voglio urlare,voglio spaccare la faccia a Alex. Lei è sconvolta , lo vedo nei suoi occhi verdi…forse perché non mi sono mai incavolato così con lei, pensa che mi può tenere in pugno? Bhè pensa male.
“ CRESCI , Quinn.”  Mi giro di colpo e mi dirigo verso la macchina, ma lei non si arrende, adesso mi raggiunge , bagnandosi tutta , il vestito costoso, la pettinatura e il trucco che piano piano scende sui suoi zigomi.
“Fermati, Puckerman!” urla anche lei , sembra una gara, vince chi è più arrabbiato.
“Che cosa vuoi da me? Tu non mi ami veramente come pensi , mi vuoi soltanto perché sono irraggiungibile”
“Certo, perché tutto il mondo pensa a te. Perché tu sei la più bella del mondo ,eh Quinn? Sei irraggiungibile” -metto ammarezza e sarcasmo in queste parole –“Io ti ho amato , ti amo e ti amerò per sempre ,Fabray.”
“Perché me lo dici adesso, stronzo? Perché invece di andare dietro a tremila ragazze quando ero incinta non mi hai detto questo?”
“Perché….perchè ero stupido. Avevo solo 16 anni, sono un ragazzo…ho anche io dei bisogni. Ma niente è mai andato oltre al sesso…il mio cuore apparteneva solo a te.” Non sa cosa dire, l’ho completamente spiazzata, mi chiedo cosa starà facendo Alex in questo momento, visto che stiamo qui fuori da almeno 10 minuti. Mi fissa, apre la bocca come se volesse dire qualcosa , ma l’unica cosa che fa è darmi un schiaffo. Sento la mia pelle formicolare dal dolore, perché l’ha fatto? Ho aperto il mio cuore e lei mi schiaffeggia? Si avvicina sempre di più fino a che mi accarezza le labbra con le sue e mi bacia con più passione…sono arrabbiato con lei, ma come faccio a non approfittare di una simile occasione?