Erano giorni d’inferno per me, tutto girava male.
Non avevo mai pensato alla mia reazione nel sapere che i miei idoli sarebbero venuti nella mia città. Lo ricordo alla perfezione: il tg1 alle 13:12 annuncia:” I One Direction faranno un signing a Napoli” ..ed ecco che scoprii la mia reazione.
Ero strafelice! Volevo subito avvisare le mie amiche e festeggiare con loro.
Presi il cellulare e feci il numero di Mary, ma mi fermai un attimo a pensare “cazzo! Sta per realizzarsi il mio sogno”.
Ah dimenticavo, sono Alessia, ho 15 anni e vivo a Napoli..fisicamente.
Ad ogni modo,presi il cellulare e chiamai Mary.
Rispose:
Mary:” hei buongiorno”
Io: “Maaaaaary ahah sto impazzendo! Non lo saaaai? Oddio! Verranno qui, a Napoli!”
Lei: “ Cosa? Chi? Quando? Dove e perché?
Io: “ Sto male! I One Direction qui. Ci credi? Io no!”
Silenzio. Mi aveva riattaccato.
Mi richiamò dopo un secondo dicendomi che la sua giornata era diventata da “triste e annoiata” a “felice,felice,felice”.
Avvisai anche Martina.
Mancavano cinque giorni al loro arrivo e non vedevamo l’ora, ci incontrammo per organizzarci e decidemmo di portargli qualcosa.
Era finalmente arrivato il giorno, eravamo lì, in una fila immensa di ragazze urlanti e non aspettavamo altro che vederli, da vicino.
Arrivò il nostro turno, il mio turno.
Li guardavo e non ci credevo, non riuscivo a crederci nemmeno un attimo.
Stavano per firmare il mio amato cd quando Liam mi guarda e dice:” io ti conosco”..
ero praticamente paralizzata, non sapevo cosa dire e cosa fare! Dissi:”anch’io”; ovvio, avrà pensato fossi scema. Rise e continuò a guardarmi.
Proseguii. Ero faccia a faccia con Zayn e non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi, quegli occhi che ho sempre visto nelle fotografie e che amavo, erano lì che guardavano me. Ero seriamente sotto shock!
Il bodyguard mi disse che dovevo andare via, ma non volevo e non potevo. Mi prese per il braccio e mi trascinò fuori!
Stavo aspettando le mie amiche quando sentii una voce maschile dire “hey baby” mi girai e vidi Liam, gli andai incontro,sconvolta, come al solito.
Non potevo credere che un membro della band aveva lasciato la sua postazione per me.
Mi disse che sarebbero rimasti per la notte e che sarebbero partiti l’indomani mattina, mi sentii un po’ triste, ma quello era il giorno più bello della mia vita e niente l’avrebbe rovinato! Gli dissi che loro 5 erano capaci di emozionarmi con le loro voci e che li amavo davvero.
Prese il suo blackberry e mi chiese il numero. Ero così felice e frastornata che non dissi più niente, tranne che il mio numero e un semplice “ciao” per salutarlo.
Dopo quindici minuti arrivarono Marty e Mary felicissime e sorridenti, gli raccontai tutto quello che era successo e rimasero senza parole.
Tornai a casa con un sorriso a trentadue denti.
Il bello doveva ancora arrivare.