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Autore: Rejected    05/05/2012    2 recensioni
"Nemmeno il tempo di realizzare che gli ero già saltata al collo! Eravamo amici da anni, siamo cresciuti assieme anche se lui ha circa quattro anni più di me, era il mio vicino di casa e, devo ammetterlo, avevo una cotta per lui da un sacco di tempo, anche se era felicemente fidanzato, dannazione."
La storia gira più o meno attorno a questo, alla storia tra me e Zacky, chitarrista degli Avenged Sevenfold. Un'amicizia molto forte che pian piano si trasformerà in qualcosa di più, tra momenti felici e colpi di scena all'interno del gruppo, dove tutti i personaggi sono reali, comprese le fidanzate dei membri, solo il mio personaggio è fittizzio.
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arriviamo a casa sua e, appena entro in casa e faccio un cenno a sua mamma per salutarla, vedo i suoi occhi come illuminarsi. Era un sacco di tempo che non la vedevo - in realtà era un sacco di tempo che non frequentavo casa Baker -, per me era come una seconda mamma e io ero per lei come una figlia. Quando ero piccola la chiamavo addirittura "zia".
"Debbie! Quanto tempo! Allora come stai?" dice, abbracciandomi.
"Ciao! Io tutto bene dai, un po' impegnata con la scuola ma alla fine non mi lamento. Voi?"
"Anche noi tutto bene. Come mai da queste parti?"
"Ho saputo che i ragazzi sono al lavoro con un nuovo album, così ho deciso di venire a sentire come sta venedo"
"Oh sì, è vero. Beh per quello che posso dirti sta uscendo davvero bene, poi te ne accorgerai"
Mentre parlo con lei arriva Vee che nel frattempo era andato a cambiarsi. Andiamo in garage e, appena entro vedo gli altri quattro, tutti sbalorditi dalla mia presenza. Li saluto, anche se il loro sguardo mi preoccupa un po'.
"E tu che ci fai qui?" chiede Gates, venendomi ad abbracciare.
"Zacky mi ha detto che stavate scrivendo pezzi per un nuovo album e sono venuta a sentire. Ma se vi da noia posso anche andarmene"
"Scherzi? Ci fa un piacere enorme! Le canzoni stanno venendo più che bene, peccato che ci manchino idee per la copertina" mi spiega Brian.
"Non vi preoccupate, ho trovato io chi ci può dare una mano!" urla Zacky, gesticolando.
"Davvero Zacky? E chi?" chiede Matt, sbarrando gli occhi.
"Lei" dice indicandomi.
"Cosa? Io?" mi volto di scatto, stava davvero parlando con me?
"Sì! Prima te lo volevo chiedere ma mi è passato di mente. Ti andrebbe di disegnarci la copertina? Sei davvero molto brava e ci farebbe un grande piacere se la copertina fosse fatta da te!"
"Davvero sei così brava nel disegno?" chiede Jimmy.
"Oh, posso confermare!" afferma Johnny. Quando eravamo piccoli, eravamo soliti disegnare, specialmente quando eravamo a scuola durante la ricreazione, e Johnny era sempre con me, quindi sapeva di questa mia "vocazione".
"Va bene dai, vedo cosa riesco a fare, vi porto uno schizzo appena posso. Non vi assicuro nulla però"
Nel frattempo Gates mi passa un foglio con scritti i titoli delle canzoni nuove e, una volta messi in postazione, mi fanno ascoltare le parti di chitarra e batteria. Sono tutte bellissime! L'intro di "Radiant eclipse" mi fa fatto rimanere a bocca aperta, come l'assolo di "Second heartbeat". La mia attenzione, però, è stata attirata da una canzone in particolare: "Unholy confessions". E' stato amore a primo ascolto.
Mentre ascolto le canzoni, inizio a scarabocchiare qualcosa su un foglio che trovo sul tavolo, notando però che Brian ha una faccia strana, scura.
"Beh, che ne pensi?" chiede Jimmy, mentre continua a rullare sui tamburi della batteria.
"Sono tutte quante bellissime, davvero. Vi prego quando andrete a registrare fatemi venire almeno una volta con voi, sono proprio curiosa di sentirle complete"
"Ma ovviamente, puoi venire anche tutti i giorni se ti va" 
"Non tentarmi" rido "avete già un nome per l'album?"
"Ancora questo non l'abbiamo deciso purtroppo" afferma Matt.
"Va beh dai, vi verrà in mente"
"Tu avevi qualche idea?" mi chiede Zacky.
"No, proprio niente" dico abbassando lo sguardo.
"Che hai lì?" chiede Johnny, fissando il foglio che tengo in mano.
"Oh, non è niente, appunti" risondo prontamente.
"Come no, fa' vedere" dice Zacky, cercando di afferrare il foglio, che velocemente nascondo in borsa.
"Quando sarà il momento lo vedrete. Ora si è fatto tardi, devo proprio andare, ho ancora alcune cose da ripassare per domani" dico alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso l'uscita.
"Aspetta Debbie, ti do un passaggio io" Gates mi raggiunge.
Saliamo in macchina e mi riaccompagna a casa. Avevo notato che era un pochino strano ma all'inizio non ci avevo fatto caso più di tanto. 
"Brian, che succede?"
"N-no, niente" risponde lui, cercando di deviare il discorso.
"Si come no... Dimmi che hai"
"Niente, niente"
"Brian, muovi il culo e dimmi che hai!" non sopporto quando Brian fa così, nonostante abbia problemi, è troppo orgoglioso per parlarne.
"Ho litigato con Michelle"
"Colpa mia vero? Per quello che è successo l'altra sera a casa mia?"
"Non dirlo nemmeno per scherzo, non è colpa tua. Sei la mia migliore amica e se hai bisogno io ti aiuto, indipendentemente da quello che può dire o pensare lei" risponde freddo.
"Si però sapere che la tua ragazza se la prende perchè parli con me mi fa rimanere male. Già sai che non ci stiamo simpatiche, se poi-"
"Non ti devi preoccupare, le ho parlato chiaro e tondo, che le dia fastidio o meno, non rinuncerò mai alla tua amicizia" mi interrompe lui.
"Sei un tesoro Brian, ti voglio bene"
"Anche io" afferma, accarezzandomi il viso.
"Grazie per avermi accompagnato a casa, buona serata!"
"Ciao bella, buona serata e buono studio!"

E' passata quasi una settimana da quando è successo quel casino con Gates e Michelle, spero però che abbiano risolto. Sono stata impegnatissima con i compiti in classe in questo periodo, così non ho potuto vedere i ragazzi. Oggi è il mio diciottesimo compleanno e dovrei essere superfelice, ma in realtà sono turbata, senza un apparente motivo. Non so ancora bene cosa fare, non ho organizzato nessuna festa o uscita con amici, perciò propongo ai miei compagni di classe se hanno voglia di andare a bere qualcosa in un locale, ma ottengo da tutti una risposta negativa, sono tutti impegnati a fare altro. Avendo una verifica durante le prime tre ore, non ho potuto chiedere ai ragazzi della band se almeno loro avessero voluto fare qualcosa, ma la scena è la stessa davanti fu la stessa: hanno da fare. Avrei davvero dovuto passare il mio compleanno a casa da sola? Anche le ultime tre ore passano e, una volta tornata a casa, trovo i ragazzi ad aspettarmi.
"Tanti auguri Debbie!" mi urla Johnny, saltandomi addosso.
"Grazie Johnny!" lo abbraccio forte.
"Ci siamo anche noi qui dietro!" dice Zacky, con tono sarcastico.
"Arrivo, arrivo!" ricevo gli auguri di tutti, che ricambio con dei calorosi abbracci.
"Allora, come passerai la serata? Festa grande con i tuoi amici?" chiede Brian.
"In realtà no, sono tutti impegnati, quindi lo passerò da sola"
Ecco un imbarazzantissimo minuto di silenzio.
"Mah, magari possiamo organizzare qualcosa!" propone Matt, ricevendo una gomitata da Jimmy.
"Matt siete tutti impegnati, quando vorresti farlo?" chiedo confusa.
"Ehm, si, ecco, intendevo, possiamo organizzare qualcosa nei prossimi giorni!" balbetta il cantante.
"Si, beh, lasciamo stare, ora dobbiamo andare! Ci si vede Debbie! Tantissimi auguri ancora!" dice Jimmy, trascinando via Matt, seguito da tutti gli altri.
"Va bene ragazzi,  grazie ancora degli auguri!" li saluto ed entro in casa.
Dopo aver pranzato e riposato un po', inizio ad organizzare la serata, quando mi arriva un messaggio.

«Debbie preparati, metti qualcosa di carino che passo a prenderti tra una decina di minuti! Un bacio, Jim.»

«Hey Jimmy! Perchè dovrei vestirmi, dove dobbiamo andare?»

«Tu non ti preocupare, preparati che arrivo.»


Entro completamente in panico, non so cosa mettermi e in più Jimmy sta venendo a prendermi. Opto per un paio di pantaloni bianchi e una camicia nera, con delle scarpe col tacco nere. Giusto il tempo di finire il trucco che Jimmy citofona, così prendo la borsa e lo raggiungo fuori casa.
"Però, stai proprio bene!"
"Oh zitto Jim"
Gli do una spintarella e saliamo in macchina.
"Vuoi dirmi dove stiamo andando?"
"Tra poco lo vedrai"
Dopo più o meno un quarto d'ora arriviamo nel solito locale, il "Johnny's", dove spesso i ragazzi vanno a divertirsi tra una partitina a biliardo e una birra. 
"Ma perchè siamo qui? Dai Jimmy non tenermi sulle spine!"
"C'è una sorpresa per te"
Alzo un sopracciglio e mi faccio scortare dal batterista all'interno del locale: appena entrata noto uno striscione enorme con la scritta "Buon compleanno Debbie! +18" e, proprio sotto di esso, dietro un tavolo pieno di cibo, vedo i miei amici, compagni di classe e soprattutto i ragazzi della band. Quasi mi commuovo, non avrei mai immaginato che potessero organizzarmi una festa, credo proprio che questo sarà il miglior compleanno di sempre.
  
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