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Autore: Leaena    05/05/2012    2 recensioni
Era scattata come una scintilla dentro di me. Una scintilla così forte da accendere un intero incendio. Quel fuoco non si era mai spento, nemmeno per un solo istante, e avevo intenzione di continuare a farlo vivere.
Leah resta via dalla riserva per un mese. In questo tempo qualcosa dentro di lei è scattato; è più forte, più determinata di prima. E' più donna. Ritornerà a combattere ancora e ancora.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute | Coppie: Leah/Sam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Lullaby
 

“Scintille.”

 

Stesa sul pavimento, sentivo le piastrelle fredde contro la mia schiena. Lo sguardo era rivolto verso il soffitto; non tralasciava nessun particolare di quella forma d’arte ottocentesca.
Quella stanza, la mia in quel momento, era grande almeno tre quarti della mia casa. Più la guardavo e più mi piaceva con quei suoi dipinti, chissà di chi, e con quel muro che ai miei occhi sembrava quasi scolpito.
Mi guardai attorno e mi sentii soffocare. Quella non era casa mia, non era il posto dove ero nata e cresciuta. Non mi ero mai allontanata così tanto dalla mia riserva, da mio fratello, da mia madre… dal branco. Ed era già un mese che ero lì, in Messico.
In Messico.
Lì dove la mia vita era stata stravolta in soli trentuno giorni.
Leah Clearwater era cambiata e stava cambiando. Impossibile, eh?
Eppure posso assicurarvi che era proprio così.
Era scattata come una scintilla dentro di me. Una scintilla così forte da accendere un intero incendio. Quel fuoco non si era mai spento, nemmeno per un solo istante, e avevo intenzione di continuare a farlo vivere.
Viverlo.
Aumentarne la fiamma.
Viverlo.
Mi alzai, corsi verso la finestra aperta e balzai fuori. Quando toccai terra, ero un lupo. Schizzai nella foresta, schivando gli alberi, i cespugli, i ramoscelli fastidiosi.
Un dolce profumo alleggiava nell’aria. Solo a quel punto rallentai la mia corsa.
L’immagine, che pian piano si apriva davanti a me, era affascinante.
C’era quel laghetto, pieno di ninfee, che avevo imparato ad adorare. Spesso andavo lì a fare una nuotata rilassante con il canto melodico degli uccelli.
Era un buon modo per non pensare a nulla.
Quando arrivai alla riva del lago, mi accorsi che non ero sola. Luis era appollaiato su un albero; guardava nel vuoto. Sapevo che si era accorto del mio arrivo, ma sapevo anche che se era lì, era perché voleva stare solo.
«Vado via?»
«No, Lee. Rimani pure, non c’è problema.» Scese dall’albero e si venne a sedere vicino a me sulla riva.
«Fammi indovinare… Dolores?»
Fece una risata amara. «È sempre in mezzo, eh?»
«Cosa vuoi farci, Luis? Tu la ami.»
«Dovrei dimenticarla. Non faccio altro che soffrire per lei.»
«Non si dimentica senza prima provarci. Cazzo, Luis. Il suo ragazzo è un perfetto coglione. Sei mille volte meglio di lui, perché non glielo dimostri?»
Luis era un gran bel ragazzo. Alto, muscoloso, occhi intriganti e capelli neri, pelle bronzea. Insomma proprio come noi Quileute. L’incredibile solarità, che trasmetteva anche solo standogli vicino, era la cosa più bella del suo carattere. Era proprio difficile non sorridere con lui. Ti faceva stare bene.
«Ci provo, Leah. Ci provo, ma non ci riesco.»
«Tu non ci provi veramente. Hai paura di dirle i tuoi sentimenti, di dimostrarle quanto ci tieni. Hai paura che lei non ti accetti, perché se così fosse, la perderesti. Ma se non ti butti, Luis, lo rimpiangerai amaramente.»
«Tu non capisci…»
«Sì, invece. Ti capisco eccome. Ho mai provato seriamente a riprendermi Sam? Non ho fatto altro che piangermi addosso, odiando e trattando di merda tutti quelli che mi volevano bene. Ora alzi il tuo culo da qui e vai dritto da lei.»
«Ma lei… lei è innamorata di lui.»
«Che ne sai? Ne sei sicuro?»
«Non voglio fare un passo avventato. Ho bisogno di un piano.»
Iniziò a ridere. «Hai bisogno di uno anche tu.»
Sorrisi, passandomi le mani fra i capelli per togliermi una ciocca caduta davanti al mio volto. «Sai che hai proprio ragione? E so anche quello che dovremmo fare.»


:::::: Note dell'autrice::::::
Chi mi conosce sa che adoro la coppia Leah/Sam. Eccone un'altra, non ho potuto fare a meno di scriverla. 
Leaena. 

 

   
 
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