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Autore: Lau2888    05/05/2012    3 recensioni
primo tentativo di ff.
Buio. Intorno a lui non c’era altro che il buio. Cercava disperatamente un’uscita, cercava disperatamente una luce, cercava disperatamente un segnale di vita, ma non trovo nulla, sennonché la più completa oscurità.
“”c’è qualcuno?”” chiamava, ma nessuna risposta lo raggiungeva.
‘sono di nuovo in questo posto ’ pensava ‘e sono di nuovo solo’.
( presenza di un lato comico dal terzo capitolo in poi)
Coppie: tai x matt , kari x tk, Davis x ken.
Genere: Angst, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP 13 preparativi
 
Era ormai calata la notte nel mondo dei dati. La luna piena risplendeva sovrana nel cielo e con i suoi raggi accarezzava leggera gli azzurri tetti del palazzo dei digidei.
Il palazzo, ristrutturato grazie ai poteri dei suoi abitanti, fungeva quel giorno da riparo per gli eroi provenienti dal mondo reale.
 
I digiprescelti avevano letteralmente costretto i sovrani a dargli ospitalità, dietro minaccia di distruggere quel che restava della loro dimensione. E quest’ultimi, anche se controvoglia avevano accettato, ma c’è da dire che probabilmente il vero obbiettivo era quello di convincere i prescelti ad andare contro Kuromon, così da sbolognare a loro questo problema.
 
In quella notte si poteva scorgere la figura di uno dei ragazzi che accoccolato su una delle tante ampie terrazze guardava il cielo stellato. Per quanto fosse stanco, non riusciva a dormire, il suo animo tormentato era in subbuglio dopo i fatti del giorno appena trascorso.
Ciò che tanto lo agitava erano i ricordi che aveva visto, le sensazioni che aveva provato, così vive, così reali… come se fosse stato lui stesso a ridere, piangere o combattere in quelle che avrebbero dovuto essere solo immagini.
Troppi erano anche i dubbi che continuavano a insediare la sua mente: stavano facendo la cosa giusta ad andare direttamente nella tana del leone? Shiromon sarebbe stato davvero con loro fino in fondo? Era davvero possibile sconfiggere quel digimon vecchio di secoli?
 
Chiuse gli occhi per poter entrare nel suo mondo interno “”Shiromon”” lo chiamò piano “” ci sei?””
“”ehi ragazzo”” il digimon fece sentire la sua presenza accanto al leader “” non per sottolineare l’ovvio… ma esattamente dove potrei andare visto che sono bloccato qui? Certo che ci sono!””
“”scusa… domanda stupida…””
“”uff”” sbuffo l’angelo “” ti chiederei cosa ti tormenta…  ma credo di poterlo immaginare””
“”senti…”” riprese il leader “”perché non mi hai mai voluto dire nulla… nemmeno il tuo nome””
“”ah… ecco… volevo solo rallentare il rafforzarsi del legame che ci univa… così da avere più tempo””in fondo l’angelo non aveva mai avuto cattive intenzioni, ogni cosa che aveva fatto era stata portata avanti con i migliori propositi… anche se poi il finale non è stato proprio positivo.
“”ah … era per quello…””
“”ma non è servito a molto vero?”” affermò retoricamente il digimon “” non pensavo che trovasse il modo di uscire da li… anche se solo parzialmente.””
Le sue parole lasciarono uno spazio vuoto di alcuni minuti, che però venne presto interrotto dal leader“”Shiromon?””
“”che c’è ragazzo?”” con pazienza il digimon continuava ad ascoltare, in fondo con tutti i guai che stava causando glielo doveva.
“” ecco… ho visto i tuoi ricordi… e mi chiedevo… saresti davvero in grado di uccidere Kuromon?”” lo sguardo del leader era triste e tormentato. Quello che aveva visto era un legame tra fratelli veramente forte. Un legame tra due esseri che altro al mondo non avevano se non l’altro. Un legame così potente da portare il ragazzo a chiedersi se veramente il digimon dentro di lui, per quanto buono potesse essere, potesse veramente uccidere qualcuno di così importante.
“”vedi ragazzo… quello non è più il mio fratellino…”” l’angelo rispose con una voce colma di rimpianti… una voce malinconica di chi ha sofferto molto “” è da tanti secoli che è imprigionato dalle tenebre… che è consumato dall’odio…quello… non è più lui.””

Solo il leader poteva vedere e sentire la presenza dell’angelo, e solo lui, quella notte, poteva vedere il suo giovane volto ricolmo di amarezza illuminato dai raggi della luna.
“”non posso permettere che rimanga così…”” continuò poi Shiromon “” che rimanga prigioniero per sempre delle tenebre… lui non lo avrebbe voluto””
Tai annui. Il digimon aveva scelto la strada più difficile, una strada che gli avrebbe portato solo sofferenza… ma nonostante questo sarebbe comunque andato avanti, perché quello era l’unico modo per salvare veramente il fratello, anche se avrebbe significato rimanere da solo per sempre.
 
Il leader in quel momento si rese conto di come quella battaglia sarebbe stata molto più dura di quelle passate. Avevano affrontato digimon potenti, si erano trovati alle strette, in svantaggio e circondati… tuttavia era diverso, perché sapevano che quei digimon erano malvagi fino al midollo e che non avrebbero esitato a distruggere tutto. Ma soprattutto sapevano che quella malvagità era frutto di una scelta che essi stessi avevano fatto, nessuna condizione, nessun obbligo e nessuna costrizione.
Però con Kuromon era tutta un'altra storia. Un digimon buono corrotto dalle tenebre, che nonostante tutto aveva mantenuto invariato l’amore per il fratello, forse era diventato un amore un po’ possessivo… diciamo pure da ricovero, però c’era ed era evidente.
Un essere vivente che aveva così tanto sofferto… potevano davvero ucciderlo? Sarebbe stato giusto?
 
“”Shiromon”” il leader decise di dare voce ai suoi pensieri “” non c’è un modo per farlo tornare come prima?””
L’angelo biondo sorrise alla domanda, un sorriso triste dettato dalla comprensione dei sentimenti che il ragazzo provava “” no”” una risposta che non lasciava alternative “” ho provato di tutto… incantesimi… sigilli… armi… talismani… pozioni… ma nulla funziona… servirebbe qualcosa che faccia da canale per arrivare direttamente alla sua anima, ma non esiste nulla si simile al mondo!””
“”capisco… ”” rispose in tono rassegnato “”però…””
Lo interruppe subito “”vedi ragazzo… per quanto io ami mio fratello… non posso essere così egoista da mettere la sua vita sopra quella di miliardi di altre… lui… lui non me lo perdonerebbe mai””
 
La connessione si interruppe e Tai riaprì gli occhi, ritrovandosi nuovamente davanti quella bellissima luna incorniciata da innumerevoli stelle che intorno a lei danzavano.
Ma il leader non riusciva a godere di tale vista perché nonostante le parole dell’angelo i suoi dubbi rimanevano integri e sempre più profondi.
Un paio di braccia forti gli cinsero la vita, trasportando il suo corpo in un caldo abbraccio.
“”ehi”” sorrise il leader “” non riesci a dormire?””
“”no…”” il biondo appoggiò il volto sulla spalla del fidanzato “”… se so che tu sei qua fuori da solo… sommerso tra mille preoccupazioni””
“”mi dispiace… possiamo rientrare se vuoi”” Tai parlò ma il suo corpo si mosse diversamente, stringendosi ancora più saldamente nell’abbraccio del suo ragazzo
Matt sorrise “”no… restiamo ancora un po’ così… almeno ho una scusa per stringerti a me””
 
Tai si lasciò andare totalmente in quel caldo contatto… era felice, quei piccoli gesti d’affetto erano uno dei tanti motivi per cui si era innamorato di Matt. Così freddo all’apparenza ma che sapeva sorprenderti e scaldarti il cuore con piccole cose come questa.
Però per quanto quella vicinanza lo rendesse più rilassato non poteva cancellare la consapevolezza che probabilmente quello sarebbe stato uno dei pochi ultimi momenti che avrebbe passato con le persone che amava.
Il leader sospirò interiormente, nonostante il drago millenario avesse detto ‘ eliminate Kuromon e il processo da lui iniziato si fermerà’, non riusciva a stare tranquillo. Non sarebbe stato facile affrontarlo e tanto meno uscire illesi e vincitori dallo scontro.
Chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla spalla del biondo cantante. Non voleva lasciarlo, non dopo tutto quello che avevano passato per costruire quello che oggi era il loro rapporto… non era giusto.
 
 
Per un attimo sentì un flebile battito di ali, che ebbe l’effetto di scuoterlo dai suoi pensieri. Decisamente qualcuno stava cercando di mandagli un messaggio, e lui sapeva bene quale ne era il contenuto. Non essere egoista. Così aveva detto prima l’angelo. Non è mai un sacrificio se è per amore. Questo era il testo di sottofondo.
Tai aprì gli occhi e li rivolse ancora verso il cielo stellato.
Per Matt, per Kari, per tutti i suoi amici, per digiword e per la terra… sarebbe andato avanti in quella battaglia… indipendentemente dai rischi e dalle conseguenze…
 
Sì, ma questo lo avrebbe fatto domani, per quella notte si sarebbe lasciato andare alle braccia del suo ragazzo, mettendo da parte ogni pensiero, si sarebbe goduto ogni singolo momento…
 
 
Al di la del portale
 
Se nella dimensione dei digidei, gli abitanti erano tranquilli dopo la movimentata giornata appena avuta, lo stesso non si poteva dire nel mondo dei cattivi…
 
“” WUUUAAAAAAAA”” una risata maligna echeggiava da un lato all’altro dell’oscuro castello
“”che diavolo succede ora?”” chiese uno dei servi mentre si massaggiava le tempie
“” mah!”” diede risposta un altro “” il padrone sarà impazzito di nuovo”” volta più volta meno, ormai ci erano abituati
“”si è richiuso nella sua stanza da diverse ore e non è ancora uscito…. Che diamine starà combinando questa volta?”” non è che fossero preoccupati per lui o roba simile… solo che stava facendo un casino immenso da ore e ore e i poveri servitori non ce la facevano più.
“” non sono sicuro di volerlo sapere”” e si versò l’ennesima aspirina della giornata, mentre meditava la possibilità di chiedere asilo politico ai digiprescelti… in fondo qualsiasi cosa gli avrebbero potuto fare non poteva essere peggio che servire quello svitato.
 
SBANG! E le regali porte della stanza dello svitato… cioè del potente padrone si aprirono, lasciando uscire un saltellante essere mascherato.
“”TROVATO!”” si mise a urlare tutto eccitato “”ACCOGLIERO’ I PRESCELTI AL MEGLIO!””
E continuando a saltellare felice come una pasqua, passò davanti ai suoi prodi, che lo guardavano basiti, senza degnarli di una spiegazione.
Prendendo vari oggetti lungo il suo saltellare si diresse al centro della sala principale “”tralala tralala la la la “” dove canticchiando cominciò a disegnare per terra, mettendo gli oggetti raccolti un po’ qua e un po’ la.
“”…””I suoi prodi erano immobili come statue di cera a fissare l’idiota a cui avevano giurato fedeltà.
Poi però si ricordarono che erano cattivi e che la loro parola non valeva un ciufolo… così cominciarono ad allontanarsi piano piano per fare le valigie e andare il più lontano da li… tanto quello era da ricovero immediato, ci avrebbero pensato i prescelti a lui…
“”ve ne andate già??”” disse canticchiando il pazzo che disegnava per terra con un gessetto rosa.
“”…”” i servi cercando di avere un’aria innocente, nascondevano al meglio le valigie
“”sarebbe un peccato…”” continuò l’oscuro padrone, mentre passava a un gessetto azzurro “” perché proprio adesso sta per accadere una cosa proprio divertente””
‘ma si è accorto che sta disegnando con dei gessetti, vero?’ era la domanda che tutti i suoi prodi ponevano.
“”tra la la tra la la “” e saltellando qui e la, tirò fuori il suo medaglione… e con grande sorpresa di tutti quei disegnini erano veramente utili… uniti naturalmente a antichissime formule magiche e ai poteri millenari del digimon angelo.
 
Siccome si sentiva un tantino osservato, decise di dare qualche spiegazione “” beh”” parlò l’oscuro padrone “” tecnicamente dovrebbero essere incisi nella pietra… ma non mi andava di rifare il pavimento!””
“”ah!”” una logica innegabile
“”padrone”” un servo si azzardò ad avvicinarsi “” cosa state facendo??””
“” ah ah ah”” risata malefica “” preparo un’accoglienza degna dei nostri avversari””
 
Dopo di che puntò la luce oscura del suo medaglione dritto sui simboli disegnati… a cui aggiunse una lunghissima formula magica fatta in una lingua impronunciabile e il gioco era fatto.
La terra cominciò a tremare e al centro della sala si creò un preoccupante buco nero, dal quale cominciò a formarsi una figura sinistra.
“”CHI HA OSATO CHIAMARMI?”” una figura sinistra e anche di pessimo umore
“” ah ah ah “” Kuromon si divertiva un mondo “” sono stato io… il tuo nuovo padrone””
“”COSA!?”” la sagoma cominciò a prendere forma. “”sai chi sono io??””
“”ah ah ah “” il padrone era più tranquillo che mai “”certo che lo so… altrimenti non ti avrei richiamato dalle tenebre””
“”e pretendi forse che ti ringrazi? Appena esco ti elimino e poi costruirò la mia società perfetta””
“”oh… bel piano”” sogghignò Kuromon “” peccato che appena mi elimini sparisci anche tu!”” ed ecco risolto il mistero di come mai nessuno dei suoi servitori lo avesse ammazzato fino ad ora...
“” e allora che vuoi da me??””
“” semplice… mi serve il tuo appoggio per sconfiggere i prescelti e i digidei””
“”ma davvero??... beh non sono proprio quelli che mi hanno sconfitto”” infatti lui le aveva prese dai frontier “” ma mi accontento!”” anche perché se no gli toccava ritornare nelle tenebre.
“”bene “” il padrone saltellava nuovamente felicissimo “” allora benvenuto nel mio mondo Lucemon!””
 
E dal buco nero fece la sua uscita un bambino biondo con gli occhi azzurri con indosso una veste bianca, la quale ne ricopre in gran parte il corpo. Ha dodici grandi ali bianche ed ha volto, braccio sinistro, petto e stomaco segnati da trame di disegni di colore blu.
 
“”WUUUAAAA”” l’oscuro padrone se la rideva alla grande “” vi aspetto con ansia prescelti… mi riprenderò ciò che è mio!””, beh ognuno ha le sue fissazioni…
 
CAP 14 scontro finale…?
 
Il mattino era arrivato in fretta e il gruppo dei nostri eroi era pronto a partire per terre sconosciute alla ricerca di un nemico completamente fuori di testa, che se non sconfitto in tempo avrebbe portato alla distruzione del mondo… naturalmente il pacchetto era compreso di esercito maligno, dimensioni oscure e inospitali, e la totale ignoranza di quella che era veramente la forza avversaria… insomma una normale missione alla digimon.
 
“”yaaaaaa”” con un grande sbadiglio Tai si avvicinava lemme lemme al gruppo dopo una notte insonne.
 
“”eh eh “” con un enorme sorriso sulle labbra, Matt, camminava a fianco al suo ragazzo, molto soddisfatto di come aveva passato la notte
 
“”eccoviiiii … bene… si parteeeee!!!”” Davis era l’unico veramente contento di partire e saltellava allegramente con una brioche in mano
 
“”uff!”” Ken intanto prendeva appunti mentali: ‘uno spigare a Davis che andare in una missione suicida non è come andare a fare un pic-nic… due vendicarsi su chiunque sia il responsabile di tutto questo casino… tre se sopravvivo riconsegnare il digivise e mandare a quel paese digiword… quattro rapire Davis e portarlo su un’isola deserta…’
 
“”uhm… medicinali… garze… antistaminico… insetticida… “” Jou faceva l’elenco di quello che poteva servigli in missione “” riviste… crema solare… gameboy… tamagotchi…”” beh non proprio tutto era per la missione…
 
“” dati… dati… dati…”” Izzy era febbricitante all’idea di tutte le informazioni che avrebbe ottenuto solo andando in quella dimensione “” wuuuuaaaaa… dati… dati… il mio teeeessssoooorrroooo””
 
“”pronta Yolie??”” la dolce Mimi, in veste di yaoista, era armata di macchina fotografica digitale ultimissimo modello con memoria infinita.
“” certo… non ci perderemo nessuna scena yaoi”” e dicendolo la piccola Yolie, anche lei munita di apposita strumentazione, guardava con occhi strabuccicanti le due coppie del gruppo.
“”magari… con un po’ di fortuna…. Con Kuromon potrebbe diventare una cosa a tre”” Sora, siccome era stata ignorata fino adesso, aveva deciso di unirsi al gruppo ‘yaoiste per sempre’, tanto a quanto sembrava i ragazzi etero si cominciavano a contare con il contagocce…
“”SIIIIIII!!!”” mimi era felicissima di vedere come era cresciuta la sua amica “” ben detto Sora!”” ma soprattutto era stracontenta di averla nel suo club visto il numero di ragazzi gay che attirava…
 
CLICK CLACK  in un angolino in disparte la dolce e pucciosa Kari stava preparando il suo zainetto per andare in missione, aveva preso giusto due o tre cosucce per il viaggio: un bazooka, qualche bomba a mano, un paio di mitra, varie armi da taglio “” wuuuaaaa… quell’idiota vestito di nero me la pagherà carissima”” non aveva ancora digerito la piccola questione della quasi morte del fratello.
E a fianco a lei tk “” tesoro… devi essere ragionevole… le armi da taglio possono fare ben poco… ecco prendiamo un paio di queste pistole automatiche”” in una coppia è importante sostenersi…
 
 
Diversi minuti dopo…
Dopo che tutti i prescelti avevano superato le rispettive manie, ossessioni, vendette & affini, il gruppo era veramente pronto a partire.
 
“”ragazzi…””li chiamò il leader “” avvicinatevi il più possibile… così da evitare sforzi inutili a Shiromon””
 
E come avvenne nelle precedenti puntate, una calda luce bianca avvolse umani e digimon trasportandoli in pochi secondi dal palazzo di Disneyland a quello di … Dracula?!
Quando la luce si assopì i prescelti ebbero la possibilità di bearsi gli occhi con il panorama che avevano davanti.
Un cielo solcato da nubi oscure avvolgeva una landa desolata e priva di vita.
Un territorio totalmente arido solcato solo da qualche albero solitario completamente spoglio.
E lì davanti a loro, avvolto in una nebbia spettrale, si ergeva su uno strapiombo (perché costruire al mare o su una bella collina erbosa se c’è uno strapiombo disponibile?) la temibile e inattaccabile fortezza dell’oscuro padrone.
Mancavano solo i terribili servi delle tenebre che uscivano dalla nebbia e il quadro da film horror era completo…
 
“”ah ah ah ah ”” ecco appunto!
“” benvenuti prescelti nella mia umile dimora… vi stavamo aspettando”” e dalla nebbia uscirono vagonate di digimon malvagi appartenuti ai più diversi psicopatici che nel corso del tempo avevano beato i prescelti della loro presenza…
 
 
Il gruppo dei nostri eroi non ebbe altra scelta che scendere immediatamente in campo al massimo delle loro forze, poiché per la prima volta si erano trovati un avversario che aveva capito l’utilità di avere un esercito… per loro sfortuna.
 
I giochi erano fatti e la partita aveva avuto inizio, orami indietro non si poteva più tornare.
L’esercito oscuro non perse tempo in preamboli e diede inizio allo scontro con i digimon dei prescelti, mentre in disparte, a guardare con aria soddisfatta l’opera in corso, vi erano solo due figure: Kuromon e un altro digimon all’apparenza innocuo.
 
Nonostante il numero molto elevato di nemici, i prescelti senza grandi difficoltà ne mandavano al creatore uno dietro l’altro, ma quella non era una battaglia di forza, bensì di resistenza.
 
“” Davis… Matt … Ken”” il leader dopo aver osservato l’evolversi della battaglia era giunto a una conclusione “” dobbiamo far arretrare Omnimon e Imperialdramon!””
“”cosa?... perché?”” Matt lo guardava spaesato
“” già perché stanno andando alla grande!”” anche Davis non capiva
“” li stanno solo facendo stancare!”” un gran numero di digimon a un livello inferiore al mega… per arrivare al nemico principale devono essere sconfitti tutti…in poche parole un lavoraccio non da poco
“” o porca ***”” Ken imprecò in maniera poco elegante “” quindi che facciamo?””
“”non c’è scelta…”” il leader era molto serio “” mandiamo avanti gli altri digimon e teniamo da parte i due più potenti per il combattimento finale””
 
Kuromon sogghignò davanti alle azioni del leader, in fondo se lo aspettava, suo fratello non avrebbe mai scelto un essere indegno come ospite, né tantomeno gli avrebbe salvato la vita condividendo i suoi poteri.
“”ehi essere inutile”” l'oscuro padrone venne chiamato dal bimbo digimon accanto a lui “” che facciamo noi? Guardiamo o attacchiamo?””
Sorvolando sull'insulto “”ah ah pazienza ... Non è ancora il nostro momento”” aveva atteso secoli, qualche minuto in più non poteva certo fargli male.

L’angelo oscuro rideva di gusto mentre osservava l’evolversi della battaglia, certo i suoi nemici stavano abbattendo le mezze cartucce- cioè i suoi valorosi servi, ma il suo obiettivo stava comunque per essere raggiunto. Bastava che il combattimento durasse ancora un po’ e le tenebre di quella inospitale dimensione avrebbero inghiottito anche il suo caro fratellino

Infatti, nonostante tutta la buona volontà del leader e dell’angelo, la permanenza in quel luogo e in particolare la vicinanza di Kuromon stava inevitabilmente producendo i suoi effetti.
Tai cominciava a sentirsi sempre più stordito, i suoni attorno a lui diventavano ogni minuto più attutiti e la vista sfuocata minacciava di mandarlo in stato di incoscienza, mentre la sua mente si distaccava piano piano dalla realtà.
“”ehi... Ehi ragazzo... Non ti azzardare a crollare sai?”” l'angelo gli diede un enorme scappellotto mentale “”se tu crolli, crolla anche il sigillo e sinceramente non mi va di diventare un pazzo psicopatico””
“”Shiromon... Non ti preoccupare ... Sono ancora qui!””
“”bene... Allora vedi di restarci!””
 
I minuti passavano, i colpi si susseguirono, ma ancora non si era dato inizio a quello che doveva essere il vero scontro. Inoltre, i digimon dei nostri eroi, non essendo degli dei immortali, cominciavano a sentire la fatica salire sempre più rapidamente.
Per quanto valorosi e forti dovettero alla fine arrendersi e mettersi in disparte uno per uno, poiché le loro energie non erano infinite e dopo l’estenuante combattimento erano venute meno.
Fortunatamente i due digimon più forti erano riamasti in stand-by, permettendogli di riavere un ruolo attivo quando l’ultimo digimon del gruppo era ritornato al livello base.
Ora tutto dipendeva da Omnimon e imperialdramon, che si ritrovavano da soli in uno scontro difficile correlato da una corsa contro il tempo.
 
L’attesa era finita, l’oscuro padrone gettò la maschera e sguainò la spada… le danze potevano avere inizio…
Con abile eleganza si mosse rapidamente in quella terra morta… i movimenti, fluidi e bellissimi, erano in netto contrasto con la desolazione che lo circondava.
La sua armatura nera si confondeva con i toni cupi con cui era stato maledetto quel luogo.
La sua spada creata per proteggere era ora diventata una potente arma di distruzione.
Le sue ali nere non potevano portare altro conforto se non quello della morte.
Il guerriero maledetto si abbatté come una furia sui due cavalieri rimasti… erano l’ultimo ostacolo che doveva superare… l’ultimo passo che doveva essere compiuto… e poi il suo mondo sarebbe rinato, perché tutto il suo mondo era il suo amato fratello.
L’istinto omicida, l’odio e la rabbia si fecero strada sempre più forti nel suo animo già corrotto dalle tenebre più scure. Sentimenti neri come una notte senza luna che si manifestavano in ogni attacco lanciato contro i valorosi guerrieri che tentavano invano di trattenere la sua potenza.
Ogni difesa veniva abbattuta, ogni ferita veniva raddoppiata, a ogni colpo ne susseguivano incontrastati altri dieci sempre più feroci, sempre più indomabili…
I due guerrieri tentarono con ogni mezzo di proteggere ciò che gli era caro, ma loro non erano sufficienti… da soli non potevano contrastare una tale fonte di odio.
Più la furia di quello scontro a senso unico aumentava, più in fretta si consumavano le ultime catene che tenevano ancora saldo il sigillo che legava l’angelo caduto in quel luogo.
Il portale ancora una volta stava per aprirsi, e questa volta in attesa sulla sua soglia vi era un esercito di guerrieri dannati… alla cui testa vi era il piccolo angelo biondo, la cui venuta avrebbe portato solo morte.
 
Se da un lato l’angelo nero stava liberando le sue tenebre, dall’altro l’angelo bianco stava per esserne imprigionato. Tutta la sua luce in quel mondo veniva orrendamente soffocata, più cercava di lottare più sprofondava… il tempo in cui poteva ancora essere se stesso stava per finire e con esso tutto quello per cui si era battuto per tanti secoli.
Una consapevolezza che non portava da solo, infatti, il ragazzo nel cui animo si era rifugiato, stava annegando con lui, rischiando di scomparire per sempre in quella notte infinita.
 
Il leader assisteva impotente alla battaglia. Il suo valoroso digimon dava il massimo, ma il nemico era nettamente superiore.
Sarebbero stati sconfitti, questa era una verità orami certa… a meno che…
 
Tai chiuse gli occhi e sospirò profondamente “”Shiromon “”l’angelo bianco non l’aveva mai lasciato, anche senza risposta sapeva che era lì “” Shiromon ... Prendi il mio posto!”” la voce del leader tremava ma il suo animo era sicuro, la sua decisione l'aveva presa.
“”ragazzo...”” protesto l'angelo “”ti rendi conto di che cosa stai dicendo?””
“”tutto quello che so è che se non faccio qualcosa le persone che amo moriranno... Tutto quello che voglio è salvarle e... E così è possibile vero?”” il leader ributto indietro a fatica le lacrime che minacciavano di uscire .
“”immaginavo che l'avresti capito... Si e' possibile ... Se io riemergo con i miei poteri allora il mio animo non verrà corroso... Però “” ammise l'angelo con tristezza “” non possiamo coesistere ... Lo sai vero?””
Tai non rispose rimaneva solo fermo a guardare il portale ora semiaperto verso quello che era il mondo che amava e che aveva giurato di proteggere.
“”vuoi farlo comunque? “” Shiromon capiva appieno ciò che il ragazzo stava passando: combattere per quello che ami, dare tutto per la speranza, fare tutto per l'amore... Anche rinunciare a se stessi... Sorrise debolmente, certo che lo comprendeva, lui aveva fatto lo stesso per salvare Kuromon .
“”si! Procedi ... Io sono pronto”” il leader apri gli occhi che risplendevano di una nuova e determinata luce.
 
Non il solito ghigno ma solo un amorevole sorriso si dipinse sul volto del ragazzo. Un sorriso rivolto verso il suo fidanzato che non aveva mai abbandonato il suo fianco, verso sua sorella che nonostante le difficoltà non si era arresa, verso il suo gruppo ancora lì insieme fino alla fine...
“” ti prego proteggili...”” Fu l'ultima richiesta pronunciata dal leader “” e... E dirgli che mi dispiace””
Shiromon annui “”faro tutto ciò che e' in mio potere ... Te lo prometto!””
 
La calda luce bianca si diffuse per tutto l’oscuro luogo, che per la prima volta da secoli ritrovò un po’ di vita.
“” Doveva essere bello”” il processo era iniziato ma il contatto tra i due ancora presente “” questo posto... “” continuo il leader “”... Doveva essere stato veramente bello””
“” sì... Sì lo era”” l'angelo sapeva bene che Tai aveva visto i suoi ricordi… le immagini di quei bambini che giocavano felici nei giardini una volta fioriti del castello, di due ragazzi che vivevano nelle stanze piene di vita… quando in quel luogo c’era ancora vita… quando era possibile vedere il cielo azzurro… prima che tutto fosse corroso dalle tenebre… prima che tutto questo ebbe inizio.
 Ma Shiromon aveva anche capito che quello era solo un tentativo messo in atto dal ragazzo per darsi coraggio e affrontare la sua scelta.
 
“”cosa...cosa sta succedendo?”” Matt sentiva una profonda sensazione di panico diffondersi in lui. Quella luce non poteva significare nulla di buono, ma sopratutto, quel sorriso... Quel sorriso triste dipinto sul volto del suo amato ... Non gli piaceva per niente... Sembrava quasi un addio.
 
“”fratellone...”” Kari lo chiamava a gran voce, la luce aveva accolto ogni cosa, ma la ragazza aveva visto perfettamente quale ne era stata l'origine. E purtroppo il suo intuito le stava chiaramente suggerendo cosa stava accadendo, anche se la sua mente rifiutava di ascoltare.
 
La luce crebbe di intensità, e come quella volta a casa di gennai, avvolse i ragazzi e i loro fedeli partner.
 Il digimon avrebbe mantenuto la sua promessa, li avrebbe protetti. E l’unico modo sicuro che conosceva era farli andare via da li. In fondo questa era sempre stata la sua lotta, nessun altro doveva essere coinvolto...
 
Matt poteva sentire il suo corpo abbandonare progressivamente il terreno per venire poi velocemente avvolto nella luce. Trascinato con forza lontano da quel luogo oscuro, lottando per restare e combattere fino alla fine… Ma quell’energia era troppa da contrastare, così che a questa dovette arrendersi.
Una volta abbandonato nelle braccia del dio Morfeo, l’ultima immagine che fu in grado di vedere era quella di un angelo biondo che si scusava con lui.
 
 
Improvvisamente il paesaggio era cambiato… il castello, il combattimento, quella terra inospitale… tutto era sparito.
Era di nuovo li, su quella terrazza, sotto un cielo coperto di stelle, stringendo il suo Tai nelle sue braccia. Sorrise davanti alla sensazione di felicità che solo quel semplice contatto gli sapeva dare… oh se solo avessero potuto stare così per sempre…
Il suo amato, beatamente addormentato sulla sua spalla si mosse leggermente, aprì lentamente gli occhi e si staccò da quel caldo abbraccio.
Matt era perplesso “”Tai c’è qualcosa che non va?””
“”Matt”” gli occhi del ragazzo davanti a lui si tinsero di una tonalità celeste “” mi dispiace””
“”cosa?! Perché dici questo?”” un’orribile sensazione si impadronì dell’animo del prescelto dall’amicizia
Allungò le mani per cercare di riafferrare la figura davanti a lui, ma con sua sorpresa si ritrovò a stringere il nulla. Il suo Tai stava svanendo davanti ai suoi occhi, senza che lui potesse fare niente per impedirlo.
“”Tai…TAI! Non mi lasciare!”” urlava senza freni
“” Matt mi dispiace…”” fu l’unica cosa che quell’immagine ormai semitrasparente riuscì a dire.
 
 
Matt riaprì gli occhi di scatto, si alzò piano con il corpo ancora tremante per quello che aveva appena visto ‘oddio’ pensava ‘era solo un sogno per fortuna’.
Si guardò intorno “”ma dove…?””
“”Matt… ti sei svegliato !”” la faccia preoccupata del suo fratellino lo fissava attendendo un gesto di conferma.
Ma il ragazzo era troppo scosso per reagire prontamente. Troppo confuso per parlare…
Era seduto su un manto verde corollato da fiori rossi, accanto a lui un fiumiciattolo di medie dimensioni scorreva incurante del tempo e davanti una casa in stile occidentale, la casa di Gennai.
Non comprendeva come fosse arrivato li, insomma fino a pochi attimi prima era in una terra governata dalle tenebre a combattere una battaglia impossibile e adesso era seduto nel giardino della casa del suo mentore… no, decisamente qualcosa non quadrava…
Tirò un sospiro di sollievo quando si rese conto di non essere lì da solo, intorno a lui c’erano i suoi compagni, alcuni erano ancora privi di sensi ma la maggior parte era sveglia e stava bene, non poté che esserne felice… o almeno così sarebbe dovuto essere, ma non lo era… qualcosa non andava… qualcosa era maledettamente sbagliato… ‘come nel sogno ’ pensò…
Poi improvvisamente comprese… Kari stava piangendo disperatamente, così come mimi e Davis, mentre chi degli altri era cosciente sembrava sul punto di crollare da un momento all’altro.
 
Si voltò verso suo fratello che ancora attendeva una sua risposta “” cosa è successo? Dov’è Tai?”” sì perché fra tutti l’unico che mancava era proprio il leader.
“”Matt…”” tk parlò piano come per paura di farsi sentire dagli altri “”è rimasto li…””
“”no!”” il biondo più grande scuoteva la testa incredulo
“” ha lasciato il posto a Shiromon…”” tk continuava a parlare cercando di far accettare al fratello quella che era la dura realtà
“”no… no…”” ma Matt continuava a rifiutare, quello che diceva non poteva essere vero… lui non poteva essere…
“” lo ha fatto per noi… per poterci salvare”” strinse a se il fratello maggiore sperando di calmarlo
“” d-dobbiamo tornare indietro… lui è ancora lì lo possiamo salvare…”” la sua voce tremava, nemmeno lui credeva a quello che diceva.
“” Matt… non possiamo fare più nulla…””
“”no…no ….TAAAIIII””” Matt urlò la sua disperazione con tutta la forza che aveva in corpo, lasciandosi poi andare a un pianto liberatorio.
 
 
Nel frattempo la battaglia continuava
 
In quella landa desolata e priva di vita, due figure in piedi, una di fronte all’altra, si studiavano pronte a dar inizio al loro scontro.
Così come era avvenuto secoli prima un guerriero dalle grandi ali nere e dai capelli del colore della notte si trovava di nuovo a fronteggiare un guerriero con ali bianche e i capelli tinti del colore del sole.
Due fratelli che il destino aveva messo di nuovo uno contro l’altro.
 
ragazzo’ Shiromon comunicava col suo mondo interno ‘come va? Sei ancora intero?’
‘s-si …’ rispose debolmente il leader ‘ma non so ancora per quanto’
‘ascolta …’il digimon ancora non si era arreso ‘pensa ai tuoi amici… pensa a tua sorella… pensa al tuo ragazzo… pensa a quello che vuoi… ma aggrappati a qualcosa e tienilo stretto… hai capito?’
‘si… ma perché? Tanto io… presto…’
‘fallo e basta!’
 
I due guerrieri continuavano a fissarsi immobili, nell’attesa sì una qualunque reazione, segno o parola che mostrasse le intenzioni dell’altro.
 
“”Shiromon”” l'angelo nero interruppe il gelido silenzio che si era creato “”torna da me... Insieme saremo imbattibili “”
L'angelo bianco scosse la testa sconsolato “” no fratello mio... Ti rivoglio con me ma non così ...””
Kuromon senti la rabbia invadere il suo corpo”” mi stai rifiutando? ... Di nuovo ti stai allontanando da me?”” strinse i pugni trattenendo a stento le emozioni “”è colpa loro vero? Quei quattro digidei ... Loro ti hanno messo ancora contro di me...”
“” no Kuromon ... Combattere e' e sempre sarà solo una mia scelta ... “”

L'angelo nero ribolliva di rabbia, non poteva crederci... Non poteva succedere di nuovo... Il suo amato fratello lo stava abbandonando, per cosa poi? Per degli esseri inferiori che paragonati a loro erano solo formiche...
No, non lo poteva accettare... lui era suo fratello, doveva essere al primo posto… doveva scegliere lui punto e basta!
Ah, ma non aveva nessuna intenzione di arrendersi, lo avrebbe convinto, se non con le buone allora con le cattive... Lo avrebbe sconfitto, trascinato nel castello e lì lo avrebbe trasformato definitivamente. Perché lo sapeva, sapeva che il loro destino era quello di stare insieme... Uniti anche se nelle tenebre...
 
Una nuova e agghiacciante luce negli occhi dell’angelo nero indicava la fine di ogni possibile trattativa… le danze si sarebbero riaperte…
Un crudo valzer di morte ebbe inizio, un ballo che vedeva come protagonisti indiscussi i due angeli.
Spada contro spada, la loro potenza era simile ma non uguale… entrambi l’avevano sempre saputo, anche se nati dallo stesso digiuovo, i poteri della luce erano sempre stati più forti.
L’unico motivo per cui secoli prima Kuromon era sopravvissuto era l’amore che l’angelo biondo provava verso quest’ultimo… amore che lo aveva risparmiato e condannato allo stesso tempo.
Ma questa volta, a differenza del loro ultimo scontro, Shiromon non aveva nessuna intenzione di perdere… c’era troppo in gioco e lui aveva giurato a se stesso che avrebbe liberato suo fratello e messo la parola fine a tutto.
 
I colpi si susseguirono senza mai fermarsi, finché Shiromon riuscì a mettere spalle al muro l’angelo caduto. La vittoria sembrava certa, ma il destino aveva previsto un altro giocatore.
Uno scudo di luce si pose in difesa del suo oscuro padrone, impedendo a Shiromon di portare a termine l’attacco finale.
I suoi occhi si incrociarono con quelli celesti del responsabile “”Lucemon!”” gridò con rabbia.
L’angelo bianco si maledì mentalmente, era così concentrato dallo scontro che si era dimenticato della presenza dell’apparentemente innocuo digimon. Certo, all’inizio non l’aveva riconosciuto, in fondo non credeva il fratello impazzito a tal punto da richiamare proprio lui, ma ora non poteva più negarne l’identità.
“”stanne fuori!”” gridò a gran voce Kuromon “” questo scontro è mio””
 
 
Tai, nel frattempo, aveva fatto come gli era stato detto dal cavaliere bianco. Si era aggrappato a tutto ciò che di caro possedeva, nonostante la tentazione di lasciarsi andare fosse sempre più forte, aveva resistito e contro ogni pronostico la sua coscienza era ancora presente.
Anche se con difficoltà aveva seguito tutto lo scontro, e non poteva negare che osservando Kuromon avesse la forte impressione di aver già assistito a una scena simile… una volta… tanti anni prima… sull’isola di file…
Un solo nome gli balzò in mente a quel pensiero: leomon.
Forse non era ancora troppo tardi per un miracolo…
“”Shiromon!.. il digivise… usa il digivise”” urlò nella testa del digimon con tutta la forza che gli rimaneva
” cosa?!”” l’angelo era confuso, ai suoi tempi quello strano oggetto ancora non esisteva e le sue funzioni erano un mistero per lui
“”è attaccato alla cintura… puntaglielo contro…”” anche se ora il corpo del prescelto aveva assunto sembianze molto simili a quelle del digimon, era sempre il suo corpo, quindi a rigor di logica il digivise non dovrebbe essersi spostato.
 
 
Kuromon si avvicinava pericolosamente, pronto a sferrare un nuovo attacco. Shiromon lo fissava indeciso sul da farsi… certo, poteva tranquillamente fermare quel colpo, ma rimaneva il problema di Lucemon… di sicuro non sarebbe stato in disparte per sempre.
 
Strinse la presa all’elsa della sua spada e con un gesto deciso la conficcò nel terreno.
Con entrambe le mani cercò velocemente un qualsiasi oggetto che potesse corrispondere a quello indicato dal leader.
Una piccola scatoletta bianca con pulsantini fu l’unica cosa che le sue mani riuscirono a trovare… anche se confuso non ebbe il tempo di chiedere conferme o altre spiegazioni… Kuromon era praticamente davanti a lui.
Alzò il piccolo oggetto… lo schermo si illuminò colpendo in pieno l’angelo caduto, che, a quel contatto, emise delle urla disperate.
Dal corpo del digimon cominciò a uscire una strana sostanza nera, che si dissolveva al contatto con la luce del dispositivo. In pochi secondi tutto fini… Kuromon cadde in ginocchio, stremato dall’esperienza appena subita. La cosa che era uscita dal suo corpo, qualunque cosa fosse era sparita nel nulla e con lei, stavano sparendo anche le tenebre che aveva portato.
 
Shiromon rimase inerme a fissare quanto stava accadendo per diversi secondi, mentre ancora si chiedeva cosa diavolo fosse appena successo.
Solo quando il primo raggio di sole cominciò a penetrare nelle oscure nubi, che per secoli avevano martoriato il cielo di quel luogo, si rese conto di cosa stava avvenendo intorno a lui.
 
Con un sorriso ebete sul volto si avvicinò lentamente alla figura stremata di Kuromon. “”fratellino?”” provò a chiamarlo dolcemente “”sei… sei di nuovo tu?”” si inginocchiò davanti a lui tendendo le mani per cercare di afferrare quel corpo, quasi con timore che potesse sparire sotto ai suoi occhi.
 
L’angelo nero si mosse leggermente al suono di quella voce che con amore lo chiamava. Alzò lo sguardo e per la prima volta dopo tanto tempo un sorriso sincero si dipinse sul suo volto pallido.
Poteva di nuovo respirare, quelle fitte catene che lo tenevano prigioniero erano state sciolte… era tornato… era di nuovo se stesso.
“” s-shiromon…”” ampliando il suo sorriso si spinse cercando il calore del corpo del fratello “” sono io… e sono tornato””
L’angelo bianco non si fece pregare e tirò a se quell’esile figura ora così fragile.
In quel momento non gli importava niente della guerra, del sigillo, del loro ruolo o di tutto quello che era accaduto… perché tutto quello che contava era riavere tra le sue braccia la sua famiglia e poter essere ancora felici insieme.
 
Rimasero avvolti in un caldo abbraccio, che entrambi avevano desiderato per secoli… un caldo gesto che ebbe l’effetto di sciogliere definitivamente tutte le tenebre che avevano corrotto quel luogo.
Il cielo si ritingeva di colori celesti, la nebbia si diradava lasciando di nuovo scorgere il panorama, il castello riprendeva forma recuperando tinte chiare, la terra morta ritornava alla vita… e tutte le creature della notte che erano state richiamate dai poteri oscuri stavano svanendo cancellati da una calda energia.
 
Sfortunatamente, però, c’era qualcuno che non era per niente contento per come si erano sviluppate le cose, qualcuno a cui l’idea di tornare nel dimenticatoio non piaceva neanche un po’.
 
I malvagi componenti dell’esercito oscuro svanivano uno a uno davanti agli occhi ricolmi d’odio del potente Lucemon. Sapeva che ormai era solo una questione di tempo e poi sarebbe toccato a lui… sapeva che non poteva fare nulla per impedirlo… ma ugualmente non poteva accettarlo.
guardava con rabbia crescente i due ritrovati fratelli scambiarsi sorrisi ricolmi di gioia… strinse i pugni e ghignò malignamente…se sarebbe caduto non lo avrebbe fatto da solo…
 
 
Shiromon era talmente felice da ignorare ogni cosa che lo circondava, nulla in quel momento poteva essere paragonabile al puro sorriso del fratello… racchiuso in un magico mondo dove esistevano solo loro non aveva notato un imminente pericolo avvicinarsi a una velocità impressionate… non aveva visto il bambino angelo guardarli con rabbia, spalancare le sue ali e partire all’attacco… non aveva sentito un enorme potere scatenarsi, puntando dritto verso di lui…
 
pochi attimi… poche immagini… e tutto il suo mondo era di nuovo distrutto…
una luce potente si avvicinava… “”muori dannato!””
una pressione spinge l’angelo bianco lontano “” Shiromon… attento!””
un colpo perfetto colpisce… lasciando dietro di se solo una scia di sangue e disperazione “” noooo…. Kuromon!””
la spada del cavaliere bianco riesce dove anche il loro potente predecessore aveva fallito… l’ultimo nemico è stato sconfitto…
 
il cavaliere bianco versa lacrime amare, mentre prende posto accanto al corpo esamine del fratello che piano piano stava scomparendo in una scia di dati.
Piange perché alla fine era stato tutto inutile…
Piange perché lo ha perso… questa volta per sempre…
Voleva solo stargli accanto… vivere felice con lui, anche se da soli in un piccolo angolo di universo…
Invocare il suo nome non porta a nessun cambiamento… tutti i poteri millenari di cui è dotato non possono nulla…
Alla fine può solo chiedersi a che serve essere così potenti se non si è capaci di proteggere ciò che si ama…
Ora lui ha un corpo, mentre suo fratello no… ora la sua anima è ben impiantata nel mondo dei vivi, mentre quella di suo fratello sta piano piano andando via…
È giusto, si chiede, che sia finito così? Che lui abbia preso una vita per avere la possibilità di salvare chi amava e che alla fine sia stato condannato comunque alla solitudine… ma soprattutto lui può accettare che finisca tutto così?
 
Si soffermò ancora qualche istante a guardare quel corpo ormai quasi invisibile “” Kuromon… orami noi siamo di troppo in questo mondo… digiword ha trovato il suo equilibrio e può sopravvivere anche senza di noi.“”
Un sorriso triste si presentò sul suo volto, non c’era più alcuna ragione che giustificasse il suo testardo attaccamento alla vita… aveva lottato in ogni momento della sua esistenza e anche quando questa era esaurita aveva continuato, respingendo il richiamo della morte così attraente…
Ma ora non era più in grado di andare avanti… non aveva più appigli, non aveva più motivi che lo spingessero a esistere… la  sua unica ragione di vita stava svanendo e lui non l’avrebbe lasciata andare… non così, non da sola…
Aveva già deciso che l’avrebbe seguito, anche nella morte se sarebbe stato necessario, ma non poteva andarsene, non ancora. Prima, c’era una cosa che doveva essere fatta… sperava solo di essere ancora in tempo…
 
Nel mondo digitale i prescelti
 
La comprensione di quanto era avvenuto aveva gettato in uno stato di completo sconforto il gruppo dei prescelti.
I tentativi di calmare la piccola Kari si erano rivelati inutili, così come quelli messi in atto per cercare di trattenere Matt dal saltare nuovamente in quella dimensione…Fortunatamente, il luogo in questione risultava al momento praticamente inaccessibile.
I ragazzi fissavano il punto dove si era aperto il portale con ansia crescente. La loro logica gli suggeriva che non ci sarebbero state speranze, che anche se qualcuno fosse uscito da quel luogo di sicuro non sarebbe stato il loro leader, ma al contempo il loro cuore gli imponeva non lasciar perdere, gridandogli che c’era ancora speranza.
Così, anche se i minuti passavano inesorabili, nessuno aveva la forza di muoversi dal giardino, anche entrare in casa sarebbe stato come ammettere che tutto era finito e che non lo avrebbero più rivisto. Perciò rimanevano li immobili, seduti o in piedi, accoccolati gli uni agli altri, ad aspettare un qualunque segno.
 
 
Fu allora che contrariamente a ogni pronostico o previsione il portale si aprì per un ultima volta.
I digimon si posizionarono immediatamente in posizione di difesa temendo il peggio, in fondo quando erano stati scaraventati fuori da li si erano lasciati indietro una situazione tutt’altro che felice.
I prescelti, invece, trattennero il fiato, riversando in quei pochi attimi tutte le loro speranza rimaste.
Dopo pochi secondi, che ai presenti sembrarono anni, dalla luce del portale emerse una figura… una figura che conoscevano molto bene.
Non un digimon ma un essere umano camminava lentamente verso di loro… occhi e capelli castano scuro… un sorriso di sfida che era ormai il suo marchio di fabbrica…
 
“”TAAIIIII””
Kari si era liberata di ogni abbraccio di conforto e fregandose di tutto e tutti si era messa a correre verso il nuovo arrivato… cominciando a urlargli contro quanto fosse stato idiota.
 
Davis, che fino a poco prima era entrato in modalità zombi per lo shock, si era improvvisamente attivato, cominciando a correre a destra e a sinistra senza una meta precisa.
 
Ken rimase in disparte annuendo felice… in fondo non voleva che il suo fidanzato si intristisse altrimenti lui come lo fott***, cioè come avrebbe potuto godere appieno della loro relazione…
 
Izzy sorrideva felice al pensiero di tutti i dati che avrebbe raccolto… anche perché gli aveva fatti scappare in fretta e furia e non era riuscito a portare via nulla.
 
Jou si era messo a cercare nella sua borsa qualcosa di utile… ma siccome poi si era accorto che il suo amico stava bene allora aveva ripiegato per il gemboy, almeno faceva qualcosa in attesa che Kari lasciasse libero il passaggio verso il leader.
 
Il trio yaoista, dopo aver adeguatamente festeggiato l’ennesimo ritorno da una quasi morte del loro amico, si erano appostate in disparte in attesa dell’idilliaco incontro tra i due fidanzati.
 
Tk… beh lui era solo sollevato… molto sollevato…aveva rischiato che il fratello andasse in depressione e che la fidanzata meditasse suicidio…
 
Matt intanto continuava a starsene seduto per terra a fissare il suo ragazzo con aria ebete e con un sorriso idiota. Gli ci vollero ben dieci minuti abbondanti per comprendere appieno quello che era successo e togliersi quell’espressione dalla faccia… ma dovette aspettarne altri quindici per potersi avvicinare, infatti, la dolce e pucciosa Kari aveva alzato una specie di barriera intorno al suo fratellone che teneva lontano tutti nel raggio di duecento metri.
Poi, grazie all’intervento di tk, che con pazienza le spiegò che non poteva tenerlo sotto una campana di vetro per sempre, anche Matt ebbe finalmente la sua occasione… che per la felicità del trio yaoista si presentò con un bacio rovente.
 
Dopo altri dieci minuti (poveretto… Matt si era preso un infarto e doveva essere almeno un po’ consolato ) ai presenti si illuminò improvvisamente una lampadina, che li portò a domandarsi ‘ma che ca**o è successo??’. È già perché alla fine nessuno si era ancora posto questa domanda, come se il mondo non fosse stato, fino a mezzora prima, sull’orlo della distruzione.
 
Così, Tai, si trovò puntati contro una serie di sguardi indagatori “” ragazzi?? Che succede?””
“”questo lo chiedo io a te!”” Kari non aveva mezze misure
“”Tai che è successo?”” Izzy era scattato subito all’idea di qualche informazione
“”Shiromon… e Kuromon… che fine hanno fatto??”” il piccolo tk si era preso a cuore la storia dei due fratelli e aveva sperato in un epilogo positivo.
“”ecco…”” il leader decise di intervenire prima di essere assillato da altre domande “”… tranquilli ora è tutto a posto””
Il leader sorrise tristemente “” Kuromon e Shiromon ora sono insieme… e spero trovino un po’ di pace…””
Poi sollevò il suo digimedaglione mostrando il ritorno del suo stemma originale, il sole del coraggio “”Shiromon ha usato quello che rimaneva del suo potere per legarsi a Kuromon… così da separarsi da me…””
“”aspetta…”” chiese mimi con occhi sognanti “” vuol dire che alla fine era tornato normale vero?””
Tai annuì, pensando che almeno in quel senso era riuscito ad aiutare il digimon, anche se poco, era meglio di niente.
 
Kari si aggrappò al braccio del fratello, e guardandolo con due occhioni grandi (stile gatto di shrek) “”fratellone…andiamo a casa?”” mentre mentalmente concludeva ‘prima che qualche altro psicopatico salti fuori e tenti di ucciderti’
Matt, sembrava aver compreso a pieno il pensiero di Kari e prendendo praticamente il fidanzato in braccio “” sono d’accordo… forza andiamo”” conclusione del biondo ‘prima che qualcun altro tenti di portarmelo via…’
Tai si limitava a farsi trascinare, ancora un po’ stordito da quei pazzi dei suoi amici ma anche felice di tornarsene a casa a godersi finalmente un po’ di riposo... o almeno così avrebbe tanto voluto…
 
Who are you?
Who, who, who, who?
 
La sigla di CSI fa il suo ritorno nella storia…
 
“”tai?””
“”si matt?””
“” ti prego dimmi che è la tua sveglia””
“” no, mi dispiace…””
“” è un emergenza digitale?””
“” si matt””
“”ma siamo tornati a casa da cinque minuti””
“” lo so matt…””
 
E fu allora che matt prese il digivise di Tai e lo fece volare dalla finestra… decretando così l’inizio di una lunga vacanza per i bambini prescelti…
 
 
 
FINE
 
Oooook… è finita… oddio non ci credo….
Comunque ringrazio tantissimo chi ha avuto la pazienza di seguirla fino alla fine… soprattutto chi ha avuto voglia di recensirla… i consigli mi sono stati molto utili…^^
Grazieeeee
  
  
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