Non ti capirò mai

Una goccia….due gocce…tre gocce…quattro gocce.... Ormai questo è diventato l’unico mio passatempo in questa buia cella: Contare le gocce che cadono dal soffitto al pavimento, con un ritmo tutto loro…e questo è l’unico modo che ho anche per dimenticare che fra un po’ verranno a prendermi per portarmi da lui e così……ricomincerà la tortura…

E mi chiedo: come è potuto succedere? Ma poi mi rispondo che è colpa di quegli occhi, della sua voce, del suo corpo, del suo carattere……In poche parole è colpa sua! Dannato!Ma la colpa è anche mia……non avrei mai dovuto lasciarmi abbindolare così…e tutti che me lo dicevano e ridicevano…-Non fidarti di lui!- -Non è cambiato, ti vuole solo far del male!- e tante altre proteste…ma io…cosa ho fatto? Li rassicuravo e mi fidavo di lui…che errore! Questo errore mi è costato tutta la mia vita!! Ora sono in questa cella, ma di solito non vivo qui…almeno qui ci resto per 2 o 3 ore, ormai non lo so neppure io, ma per il resto sono in quella stanza, in quel letto con lui…Poi mi riportano qui e ricomincia il mio passatempo…contare le gocce.

Ormai manca poco ne sono certa…ecco la porta si è aperta…

La porta della cella si aprì con un suono molto cigolante e apparve uno spiraglio di luce e sbucarono due teste di elfi domestici

-Signorina….è ora il signore la vuole nella sua camera…- disse il primo elfo con voce autoritaria come se fosse un gradino più in alto della ragazza, e in quelle condizioni lo era…

Senza una parola la ragazza si alzò dal suo giaciglio scomodo, la veste, ormai sporca, bianca le sfruscio fin giù alle caviglie, il volto era pallido e i capelli erano disordinati, il secondo elfo la guardò. –Signorina, forse è meglio se prima la laviamo, poi il signore le ha comprato un vestito migliore….- disse con rispetto il secondo elfo, la ragazza non potè far a meno di sorridere alla creatura.

E cos’ i tre si avviarono verso il bagno per sistemare la ragazza.

Un nuovo abito…incredibile quanto è raffinato, non me lo sarei mai aspettata da lui…cioè non mi sarei aspettata un gesto così carino nei miei confronti…Non riesco a capirlo…

La ragazza si guardò nell’enorme specchio:

I capelli ora erano sistemati per bene e ricadevano docili sulle fragili spalle e qualche ciocca sul seno. Indossava la nuova veste, di un bianco candido, che le fasciava dolcemente il corpo aggraziato, mettendo in mostra le sue forme, ai piedi calzava delle nuove scarpe: Ballerine bianche.

La sua pelle profumava di rose.

-Signorina è ora!- disse uno dei due alla ragazza e così si incamminarono verso la stanza del padrone.

La ragazza entrò nella stanza dove filtrava qualche raggio di luce dalla finestra illuminando di poco la stanza buia e facendo risaltare il letto matrimoniale, l’enorme armadio, il comodino, la porta del bagno personale, le decorazione argentate e la scrivania dove seduto c’era lui, che si era voltato a fissarla. –Si….ti sta proprio d’incanto l’abito…- disse sussurrando le parole e per la prima volta, non ghignò, mentre le si avvicinava, ma le sorrise dolcemente. I raggi di luce illumino il corpo del ragazzo, perfetto nella sua magnificenza, capelli d’orati, occhi d’argento e un corpo perfetto…

Le alzò il mento con due dita e la baciò dolcemente, come non aveva mai fatto. Poi si staccò da lei e le sorrise dolcemente – Da oggi verrai a vivere qua, con me…- poi la ribaciò.

Non capirò mai questo ragazzo, no mi dispiace, ma non ti capirò mai Draco Lucius Malfoy…anche se mi hai intrappolato nelle tue spire, non posso fare a meno di amarti….

The End