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Autore: Maria Nakamura    06/05/2012    2 recensioni
"Mmm... c'è qualcosa di strano, va bene che non sono entrata molte volte nel tempietto del pozzo dietro casa, ma sono assolutamente sicura che NON ci fossero alberi li dentro!"
che dire... recensite in tanti!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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INUYASHA: ANOTHERE STORY

Una bambina di circa 6 anni corre incontro ad una signora anziana nel salotto di casa.
-Nonnina! Nonnina!- la donna si volta stupita -cosa ci fai qui tesoro?- dice.
La bimba stringe se l'orsetto di pezza -Mi racconti una storia?- la signora sorride, prendendo la bambina per mano e dirigendosi verso le scale.
entrano in una cameretta tutta azzurra, nonostante sia quella di una ragazzina.
Dopo essersi messa a letto, la bambina richiama la nonna e la fa sedere accanto a lei, ripetendole ancora di voler ascoltare una storia.
La donna sorride bonariamente alle parole della bimba e, arrancando un pò per via dell' età, si sedette sul letto.
-Allora tesoro, cosa vuoi che ti racconti?- la piccola si fece pensierosa, poi, con voce eccitata disse -una storia nuova!!-
La nonna sospirò pensosa, poi come un illuminazione, cominciò a raccontare: - vedi, non molto tempo fa una bambina circa della tua età stava giocando a nascondino con i suoi amici. Lei, che assolutamente non voleva perdere pensò ad un nascondiglio sicuro "se mi nascondessi dentro il pozzo, certo nessuno mi troverebbe" si disse, così si arrampicò sul bordo e vi si calò fino a metà ma, mettendo male un piede cadde e, per la botta svenne.- la bambina ascoltava rapita il racconto della donna.
-Quando si svegliò cominciò ad urlare e a chiamare aiuto, ma via via che la lancette delle ore si spostava, sul suo piccolo orologio da polso rosa, più la speranza andava scemando, quando, d'un tratto udì un rumore di cavalli che si avvicinavano. Ricominciò ad urlare, a chiedere aiuto e, finalmeante, qualcuno la soccorse- La donna fece una pausa, notando che la piccolo stava quasi per riaddormentarsi ma subito quella la riprese un pò imbronciata -va avanti!- così continuò.
-L'uomo che la raccolse era un feudatario, sai un signore ricco, con un palazzo e dei servitori. La moglie non poteva avere figli, così, arrivati al castello, richiamò tutti i suoi servi e mostrando la ragazzina proclamò a gran voce "da oggi, lei sarà mia figlia!". Così la vita della piccola continuò al castello, tutte le notti piangeva per la nostalgia ma, col passare degli anni, anche questa andò via. Crebbe e divenne una donna, ormai sedicenne fece molti incontri, uomini, sacerdotesse, spiriti. Il più importante però fu quello con un demone-cane.- Lo sguardo dell'anziana era dolce, perso in lontani ricordi.
Guardò la bambina e fece per andarsene, visto che ormai aveva gli occhi chiusi ma venne trattenuta per un braccio.
Sospirando riprese -presto i due si innamorarono ed ebbero un figlio, ma proprio quando stava nascendo un grosso incendio distrusse il palazzo. Il demone, suo innamorato per proteggere lei ed il piccolo morì- solo in quel momento che, forse, quello che stava raccontando era un po troppo per una bimba di sei anni ma quella sorrise, come a chiederle di non fermarsi.
Quella di nuovo sorrise - La ragazza, ormai madre crebbe suo figlio tuttavia un giorno, quando aveva ormai vent'anni, una donna, accecata dalla gelosia perchè l'uomo che amava l'aveva lasciata per l'altra, la spinse nel pozzo da cui era arrivata. Cercò di tirarsi su e, arrivata incima, si accorse che non era tornata a casa, nel suo tempo. Pianse tutte le lacrime che aveva, quando la trovarono e le chiesero chi fosse lei, malinconicamente mentì, dicendo che non ricordava niente. ma non ti preoccupare: la sua vita andò avanti, si sposò ed ebbe altri figli e anche dei nipoti.- La bimba, ormai in procinto di addormentarsi, disse flebile -nonnina, pensi che ora quella donna sia felice?-
L'anziana, rimboccandole le coperte e guardandola dolcemente disse: -Ne sono certa- così rimboccandole le coperte uscì dalla stanza spegnendo la luce.

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Apro gli occhi ancora un pò rintontita e turbata dal sogno, o meglio dal ricordo, che ho fatto.
Non ho il tempo di pensarci, perchè mi guardo intorno e noto che degli alberi mi sfrecciano davanti.
scrollo la testa e mi riprendo, un ciuffo di peli mi solletica il naso ed io starnutisco.
Ok, ricapitolando: sono posizionata a sacco sulla spalla di uno sconosciuto e, nonostante questo, non mi sento in pericolo.
Cerco comunque una via di fuga, un modo per liberarmi insomma.
mi volto a destra e a sinistra furiosamente, poi l'occhio mi cade sul didietro del demone, così noto la coda.
Con entrambe le mani l'afferro e la tiro con tutta la forza che ho.
Un urlo, molo simile all'ululato di un lupo, accompagna la mia caduta, poi svengo, rendendo vani i miei tentativi di fuga.

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Mi risveglio, di nuovo, stavolta però sono appoggiato ad un muro, l'odore è un misto tra cane bagnato e sudore, fa venire seriamente il voltastomaco!
Mi guardo intorno di sottecchi, tastando il terreno e cercando la Katana che, sfortunatamente, è appoggiata lontano da me non molto, ma non riesco a prenderla allungando la mano.
Sono in un covo di demoni, disarmata e senza poteri particolari, stringo le gambe al petto, senza nascondere un pò di timore, cerco di non fare rumore, ma tocco un sasso con il piede.
Tutti i presenti nella grotta si girano verso di me, i lupi mi guardano e ringhiano, sembrano affamati.
Lentamente mi accerchiano sotto gli occhi dei demoni-lupo che non fanno niente per fermarli.
Probabilmente ho l'espressione di una bambina spaurita ora, sento le lacrime bagnarmi gli occhi e, quando uno degli animali salta per azzannarmi, d'istinto stringo ancora di più le gambe, premendo la testa sulle ginocchia ma il morso non arriva, al contrario sento il rumore di qualcosa che sbatte contro la parete.
-Non mi sono spiegato? ho detto che non si mangiano gli umani, vi è chiaro?!?- urla il mio salvatore, alzo un poco il viso ancora bagnato dalle lacrime e un lampo di ceca rabbia mi passa attraverso gli occhi quando incrocio lo sguardo di quello che deve essere il capo.
Dimentico tutto, dalla paura all'autocontrollo e faccio uno scatto verso la katana.
Agile salto addosso al demone, che non si sposta, e lo atterro, sedendomi su di lui.
-tu!!- urlo -Tu sei quello che ha attaccato il villaggio, per colpa tua Rin...!- un'altra lacrima scende sul mio volto già bagnato al pensiero del corpo della bambina disteso a terra, senza vita.
Premo la spada sulla sua gola fino a fargli uscire il sangue, vedo comunque il suo volto rabbuiato dopo la mia affermazione -Fallo- lo guardo scioccata, come tutti gli altri del resto -ne hai il diritto, ciò che ho fatto in passato è orribile, sbrigati- guardo in basso e faccio un respiro, togliendo la katana dal suo collo e dirigendomi verso la borsa (che evidentemente hanno portato assieme a me) e ne estraggo del cotone con cui tampono la sua ferita.
-sei pentito?- dico in un sospiro, fissandolo negli occhi, distoglie lo sguardo e il viso diventa cupo.
Muove il capo quasi impercettibilmente in un gesto affermativo, sospiro di nuovo, non sto facendo altro ultimamente - Rin sta bene ora, per cui non è il caso di serbare rancore -
Si gira di scatto, quasi piangendo e tira su col naso, sembra proprio un bambino!
-Il mio nome è Koga, sono il giovane signore della tribù Yoro- si sbatte la mano sul suo petto, quasi vantandosi. Scoppio a ridere.
-Tu sei la persona più strana che io abbia mai incontrato- dico con le lacrime agli occhi, ma sta volta dal ridere.
A quest'ora Sesshomaru dovrebbe già essere da Rin, avevo detto ad Ah-Hun di andarlo a chiamare se fosse successo qualcosa, quindi non mi preoccupo più di tanto.
In fondo la bambina era seduta dietro una roccia, quindi non mi stupisco che non l'abbia vista ed inoltre eravamo dentro ad una barriera particolare quindi, probabilmente, non ne ha neanche sentito l'odore.
-Senti lupacchiotto, resterò qui fino a domani, ti dispiace?- riprendo a conversare, fortunatamente i lupi hanno smesso di guardarmi come fossi un tacchino arrosto, quindi anche la paura è svanita.
-Fai pure, ma ad una condizione: dimmi dove hai preso quei vestiti- mi guardo, effettivamente il mio abbigliamento potrebbe sembrare strano a qualcuno di quest'epoca.
Davvero non so cosa rispondergli, certo se gli dicessi che sono arrivata qui attraverso un pozzo mi prende per pazza apro la bocca per dire qualcosa (non so neanche io bene cosa) ma lui mi precede -i tuoi vestiti sono uguali a quelli della mia Kagome...- manca solo che gli vengano i cuoricini agli occhi e poi sarebbe perfetto per fare il personaggio di un manga!
Aspetta un momento! -Hai detto Kagome?- mi guarda come se non capisse,gli schiocco le dita davanti alla faccia -Mi hai sentito? Sveglia!- scuote un pò la testa -La conosci? Non è la persona migliore del mondo?- mi dice con lo sguardo luccicante, alzo un sopracciglio, è un idiota o lo penso solo io?
Mi guardo in torno, alcuni sospirano altri borbottano cose tipo "eccolo che ricomincia" e cose del genere.
Tossisce per intimare a tutti di stare zitti con un lieve rossore sulle gote, trattengo una risata -è mia sorella, sai come sta? è un pò che non la vedo- strabuzza gli occhi ma si ricompone subito -Oh, bè sta bene...- è un pò in imbarazzo, forse per la sua uscita di prima, non ci faccio caso.
Mi guardo in torno con più attenzione, noto subito due persone in particolare, non sembrano particolarmente intelligenti ma hanno un buon rapporto con Koga, a quanto sembra, infatti questi si sono messi a ridere di gusto, finendo con un bernoccolo a testa.
Oggi è particolarmente caldo, vedo filtrare la luce attraverso l'entrata e il sole mi picchia subito addosso appena esco dalla caverna.
Cerco di capire dove sono ma è inutile, per me è tutto uguale dal basso, figuriamoci da qui, credo si possa dire che ho il senso dell'orientamento di un maialino nero *.
Scruto il celo limpido e di un azzurro intenso quando vedo qualcosa che lo attraversa.
Riconosco Kagura, comincio ad agitarmi come se avessi le pulci e ad urlare come un ossessa, dietro di me sento i bisbigli e gli sguardi dei ragazzi della tribù, probabilmente pensano che sia pazza...
La donna, seduta sulla sua piuma, si accorge di me e abbassa la quote, permettendomi di vederla chiaramente.
Mi fa segno di allontanarci da la, poi visto che siamo piuttosto in alto, riesco a vederla atterrare affianco ad un piccolo laghetto vicino alla foresta.
Corro giù per la strada che porte alla base della montagna, anche se è piuttosto corta, arrivo alla fine con il fiatone.
Raggiungo il lago e vedo la donna che mi da le spalle, si è accorta di me, lo so, così prendo un poco di rincorsa e le salto addosso, facendola sbilanciare, credo che, da quando sono qui, saltare addosso alla gente sia un abitudine.
Finiamo entrambe in acqua, ma ridiamo... non ho mai visto Kagura ridere, ora che ci penso, anche se, in realtà, non siamo state molto tempo insieme.
Ci tiriamo su, bagnate fradice e con i capelli gocciolanti e ci sdraiamo al sole, parlando del più e del meno.
Mi chiede cos'ho fatto nei mesi in cui ci siamo viste, così le racconto di Sesshomaru e di sua madre, dell'incontro con Midoriko, insomma di tutto quello che è successo.
Quando finisco un dubbio mi sorge spontaneo, perchè non si è voluta avvicinare alla grotta?
La guardo, forse un pò troppo insistentemente e lei mi sorride in risposta, poi sposta lo sguardo davanti a noi, perso.
-io...- comincia titubante, come se avesse paura -io ho fatto del male a molte persone, ti va davvero bene?- continua - Un giorno potrei attaccare anche te o tua sorella-
Abbasso lo sguardo, so che ha ragione, la abbraccio, sento le lacrime che mi bagnano gli occhi ma non piango -ora, ora non pensiamoci!- dico, un pò da codarda forse ma non voglio pensarci -C'è tempo ancora, non possiamo sapere cosa accadrà domani, è inutile preoccuparsi, sono certa che andrà tutto bene-
Sorrido, per rassicurare lei ma anche me, per dirmi che, almeno per adesso, va tutto bene.
Mi sorride, un sorriso vero che, di sicuro, non farebbe mai davanti a nessun'altro, perchè è imprigionata, costretta a celarsi dietro una maschera di freddezza, una maschera che la costringe a reprimere i suoi sentimenti, a racchiudere le sue emozioni infondo al cuore.
Porta una maschera che può togliere solo quando è con me, al sicuro, lontana da Naraku e da tutti i suoi problemi, e ora si può lasciar andare in un tanto desiderati pianto liberatorio.
Questa non è la Kagura di sempre, ma è quella vera e questo è un segreto che custodiremo sempre, solo io e lei.

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Tornata alla grotta, ormai a sera tarda mi siedo in un angolo e cerco di addormentarmi.
Uno dei lupi, forse pentito per avermi attaccato, si accuccia sulla mia pancia per tenermi caldo, gli gratto dietro le orecchie e, dopo poco, sprofondo nel sonno.
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

La mattina dopo, come promesso riparto anche se, in realtà non ho una meta precisa.
Mi dirigo verso il fiume dove potrò finalmente farmi un bagno e rilassarmi un pò.
Arrivata a destinazione comincio a spogliarmi, appena mi sono tolta la maglia però, avverto un fruscio tra i cespugli, subito afferri la katana, appoggiata ad un albero vicino, e mi metto in posizione di combattimento.
Tiro un sospiro di sollievo appena scorgo una striscia morbida e pelosa sbucare dalla vegetazione, seguita a ruota da dei familiari capelli lunghi e argentati.
Sorrido allegra - Dov'è Rin?- chiedo al demone appena apparso che, con il solito tono freddo mi risponde schiettamente -è con Jaken- poi torna a squadrarmi e, a quel punto, mi guardo anche io, ricordandomi della mia situazione.
-GIRATI! GIRATI! GIRATII!- urlo coprendomi con le braccia e voltandomi di schiena completamente rossa.
Raccolgo frettolosamente la maglia da terra e la rinfilo, ancora imbarazzatissima.
Non riesco a guardarlo in faccia per una buona mezz'ora, poi, con l'avvicinarsi dell'ora di pranzo mi appresto a pescare qualche pesce.
Finiamo di mangiare in silenzio e io decido di rilassarmi un pò appoggiandomi ad un albero li vicino.
Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dal vento, con tutto quello che è successo ieri non ho avuto neanche il tempo di pensare.
Improvvisamente sento un peso sulle mie gambe, apro un occhio ee quello che vedo mi lascia decisamente stupita ma non mi muovo.
Sesshomaru si è appoggiato alle mie gambe, ha gli occhi chiusi e sembra quasi che stia dormendo, il volto, che di solito è contratto in un espressione fredda ora è rilassato.
Senza accorgermene comincio ad accarezzare i suoi capelli, sotto le mie dita sembrano come seta, non diciamo niente, stiamo così per un tempo indeterminato, poi d'un tratto apre gli occhi e li fissa nei miei.
Si alza lentamente, lascio scivolare la mia mano sull'erba bagnata, curiosa di sapere cosa ha intenzione di fare.
Si mette a sedere e mi tira verso di lui, c'è decisamente qualcosa di strano, aspetto di vedere cosa ha intenzione di fare, si sdraia sull'erba trascinandomi con se e mi bacia con lentezza, intrecciamo le lingue in una danza lenta e confusa.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato, appoggio la mia fronte sulla sua.
Mi alzo di scatto -Ma tu scotti!- urlo, lo aiuto ad alzarsi e ad appoggiarsi all'albero, lo vedo barcollare un pò, deve stare davvero male ma non lo da a vedere, dannati lui e il suo orgoglio!

_______________ANGOLINO MIO________________________


Innanzitutto ci tengo a precisare che Sesshomaru sarà ooc in questo e nel prossimo capitolo per via della febbre (e non perchè si è addolcito, rammollito o quant'altro), ciò significa che appena passati questi due tornà normale. ovvero freddo e scostante.
Ora passiamo alle cose semi serie XD
Yatta! finalmente sono riuscita ad aggiornate!!!
*=Me lo dice sempre mia sorella, così lo ho usato anche qui! è un chiaro riferimento a Ryoga Hibiki di Ranma 1/2 (http://it.wikipedia.org/wiki/Ryoga_Hibiki ) qui spiega tutto!
Cooooooooooooooooooooooooooooooooomunque, in questo periodo mi sono fissata con Saiyuki, ve lo consiglio, è talmente idiota che io muoio dal ridere quando lo guardo!!!
Ma bando alle ciance, parliamo della ff.
Voi che dite di questo capitolo? Non avrò calcato un poco la mano, sul rapporto tra Yuki e Kagura? Yuki non avrà perdonato troppo facilmente Koga? Secondo me sto dando poco spazio al rapporto tra Sesshomaru e Yuki, secondo voi?
Ho già pronta la bozza dell'inizio del prossimo capitolo, perciò vi chiedo per farlo andare avanti:
Credete che debba mettere una scena un poco più dolce nel prossimo capitolo? oppure preferite che le cose si evolvano più con calma? Avete capito il sogno/antefatto iniziale? Dovrei spiegarmi meglio?
Ditemelo voiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Pendo dalle vostre recensioni, mi raccomando!!!!!!!

P.S Ringrazio tutti per la comprensione della mia lentezza, non garantisco che passato questto periodo aggiornerò più velocemente, ma ci proverò, lo prometto!!
  
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