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Autore: meiousetsuna    06/05/2012    12 recensioni
Nella 3x21, che ormai non credo sia Spoiler! Klaus accerchia la casa dei Gilbert con l'intento di stanare fuori Damon, Stefan e Jeremy, oppure di costringerli a farlo entrare.
I suoi metodi "terrificanti" mi hanno lasciato un po' di dubbi, e provocato qualche reminiscenza infantile...
Dal testo: "Jeremy è maleducato, ecco... - Klaus cominciò a piagnucolare tirando dei calcetti al gradino - sarà anche andato a scuolah! ma non gli hanno insegnato l'educazione!" Stefan si rivolse al ragazzino. "Jeremy, vai in camera ad aggiornare il diarietto coi disegnini, sai che è importante!"
É solo uno scherzo, per divertirci insieme! Per cui, per favore leggete!
Baci dalla vostra Setsuna!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Jeremy Gilbert, Klaus, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Who’s  Afraid Of the Big Bad Hybrid?

Solo una piccola OS idiota, spero per divertirci… chi ci aveva fatto caso?
(knock, knock)
PIGS: Who's there?
WOLF: I'm a poor little sheep with no place to sleep.
Please open the door and let me in.
PIGS: Not by the hair of our chinny-chin-chin.
You can't fool us with that old sheep skin!
WOLF: I'll huff and I'll puff and I'll blow your house in! *
Who's afraid of the big, bad wolf?
Big, bad wolf? Big, bad wolf?
Who's afraid of the big, bad wolf?
Tra-la-la-la-la

Jeremy andò ad aprire piuttosto seccato, non aveva coperto le scarpe e stava lasciando orme di vernice dappertutto... chi la voleva sentire Elena al suo ritorno, quando avesse visto le macchie sul parquet? Ma soprattutto, non poteva credere ai suoi occhi; sull’uscio di casa, ostentando un’aria assolutamente innocente, c’era Klaus, il braccio sinistro poggiato sullo stipite e un sorrisetto stampato in faccia.
“Scusah, ho bucato qui davanti e non mi prende il cellulare, posso entrare a fare una telefonatah al gommistah?”
“Puoi restare piantato lì fuori finché non ti spuntano le radici!” In quel momento, Stefan e Damon sopraggiunsero all’ingresso.
“Che succede, qui?”
“Jeremy è maleducato, eccoh! – Klaus cominciò a piagnucolare, tirando dei calcetti al gradino, per darsi un contegno – sarà andato a scuolah, ma non gli hanno insegnato le buone maniere.”   
“Jeremy, va in camera tua a scrivere il diarietto coi disegnini, ho visto che oggi non l’hai ancora aggiornato – Stefan sembrava molto serio – sai che è una cosa molto grave”. Prima che il ragazzino replicasse, Damon terminò la frase al posto suo.
Adesso. Ricordati dove sei, se inizi, poi devi aggiornare!”
Mentre il legittimo  padrone di casa saliva le scale con evidente stizza, l’ibrido guardò i fratelli Salvatore come se per una volta avesse davvero paura di qualcuno.


“Ma avanzate delle pretese di una cattiveriah assolutah! Neanche Mikael era così spietato con noi!  Comunque sono qui perché mamma  è occupata a creare il Super-Sayan e non mi vuole tra i piedi, e mi mancah qualcosa per il viaggio, hem… avete un sacco a pelo mezza stagione in più? Un fornelletto da campo? Una doppelgangah! che vi avanzah?” 
Damon lo fulminò con lo sguardo. “Già ne abbiamo una in due! Trovati un altro divertimento, bello!”
La porta venne sbattuta senza tante cerimonie sul nasino all’insù di Klaus. Che per un attimo rimase shokkato da quell’assurdo rifiuto, poi successe l’inevitabile. Quando si arrabbiava, ma arrabbiava moltissimo, dai corti riccioli biondi emergevano delle lupesche orecchie appuntite e una bella codona folta spuntava dalla cintola dei pantaloni.
“Adesso avete esagerato, mi chiederete scusah!”
“Che ti chiederemo?” Damon lo provocava dalla finestra, mentre Stefan faceva un filmato col telefonino per metterlo su YouTube.
“Scusah! Che, non capite la nostra linguah? Se non consegnate la ragazzah, soffierò finché non vi butterò giù la casah!”
(Primo porcellino) Damon, (secondo porcellino) Stefan e (terzo porcellino) Jeremy, dal piano superiore, si rotolavano dalle risate. Klaus era offesissimo e dando un’occhiata generale al portico, notò che a terra c’era il quotidiano, ancora piegato a metà. Gli diede una scorsa attenta, poi preso lo slancio, lo tirò contro la finestra, infrangendo in un colpo vetri e persiane.
“Come hai fatto?” Damon odiava essere preso alla sprovvista.
“Ci sono tutte notizie di cronaca sui Fondatori, è pesanteh!”


Jeremy cominciò a passare dalla paura al risentimento: le orme, adesso il conto del vetraio, Elena lo avrebbe mandato a tagliare l’erba dei vicini tutta l’estate, in quel momento era il responsabile dell’abitazione!  La coda da licantropo spazzava nervosamente il vialetto, mentre Klaus percorreva il perimetro intorno al giardino, per poi esultare. Aveva finalmente trovato delle armi micidiali!
“Visto fratello, ti sei agitato troppo e…” Damon non riuscì a terminare la frase, perché una fortissima pallonata lo aveva colpito in pieno dietro la testa. A Stefan sfuggì una risatina, che fu subito stroncata da un racchettone che lo raggiunse in pieno viso. La porta ormai era a pezzi e l’ibrido li fissava con sfacciata minaccia.
“Vi conviene farmi entrareh!  Ho anche il secchiello e la palettah, li ho rubati ad un bambino qui davanti! E il frisbee – la pronuncia era perfetta – e poi… anche il bagnino! Ve lo tiro a rate, tanto c’è Rippah! che è bravissimo a fare i puzzle con i cadaveri!”
Stefan era viola di rabbia, con le venuzze sotto gli occhi che parevano dover scoppiare da un momento all’altro.
“È stata tutta colpa tua! Se non completavo quello, il Bartezzaghi e il sudoku, la sera mi lasciavi senza cena!” 
“È una bugiah! Io non maltratto gli schiav... gli amici!” Klaus ormai non ne poteva più e cominciò a staccare i paletti della staccionata intorno al giardino, poi prese accuratamente la mira e tirò il pericolosissimo pezzo di legno a soli due centimetri dal viso di Damon.
“Mancato!”


Con un sibilo che fendeva rumorosamente l’aria, il bruno lo lanciò indietro, ma Klaus si scansò di lato. “Anche tu non hai mirah!”
"Tu di meno!”
“No, tu!”
“No, tu!”
Proprio in quel momento a Stefan suonò il cellulare.
“No, grazie, non voglio cambiare compagnia per avere i minuti gratis, non è il momento, signorina!” Prese al volo un blocchetto e cominciò a segnare i punti, dieci per ogni paletto che sfiorava una parte del corpo, cinque per ognuno che rompeva un soprammobile, o che arrivava a meno di mezzo metro dai piedi del biondo.**
Jeremy intanto ardeva di rabbia… lo steccato bianco… il simbolo dello status sociale e dell’armonia familiare dei Gilbert… che direbbero i vicini? D’improvviso come era giunto, Klaus parte dileguarsi, per riappah… *scusate!* riapparire subito dopo, con in mano una tanica di benzina e una torcia accesa.
“Tremate, eh? L’ha lasciatah Bonnie qui fuori, era prontah in caso di litigio con Damon!” 
“Dannata strega! La prossima volta la prendo io e ci preparo un bel falò!”
“Allorah, uscite, o mi fate entrare?” Stefan decise di tentare  una via conciliatoria, e si avvicinò alla soglia ormai esposta.
“Non ti pare di prenderla male, Niklaus ? Elena serve a noi, ci aiuta quando dobbiamo prendere decisioni importanti!”
Prima che l’Originale potesse esprimere una vibrante protesta, Jeremy aveva sceso le scale, e si era piantato di fronte  a lui.

“Tu… pulcioso! La benzina... dopo che mia sorella mi ha fatto dare tre, dico tre mani di vernice infiammabile bianca sul verde senza scartavetrare prima perché  rendeva meglio nell’inquadratura… entra dai! Ti stacco la coda e ci faccio le rifiniture a stucco veneziano! Poi vediamo quanto è bravo Stefan, ti mischio le ossa e lui le rimette al giusto posto!”
Odio atavico e brama di sangue brillavano negli occhi… sì, ma di Jeremy, mentre aspettava che Klaus gli arrivasse a portata di mano.
“Pensandoci con calmah… posso ripha!ssare*** anche più tardi… tolgo il disturbo…”
Abbassate le tenere orecchiette, Klaus girò mortificato sul vialetto, allontanandosi con evidente risentimento.
“Comunque, lo dico a mio fratello Elijah! (questo è giusto! bravo!) Ecco!”
Poco più tardi, il telefono squillò nuovamente e Damon rispose con voce suadente.
“Tutto bene, Elena, sì… era venuto qui, ma io e Stefan l’abbiamo fatto scappare, figurati… contro di noi… torna con calma! – gettò uno sguardo a Stefan e Jeremy che inchiodavano febbrilmente assi e riattaccavano finestre – qui è tutto perfettamente a posto!”

*Ma chi l’avrebbe detto che Klaus era nella Casa di HufflePuff???
** Damon e Klaus praticamente giocano a Violence, un divertimento per decerebrati che si pratica a Campo dei Fiori con le bottiglie. Non sono un esempio per nessuno, spero sia chiaro che malgrado il rating verde, credo fermamente  che tutti i lettori siano comunque maturi in tal senso, altrimenti non l’avrei detto!
*** sempre più difficile, signore e signori!

  
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