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Autore: katyjolinar    06/05/2012    1 recensioni
1215. Una misteriosa epidemia colpisce una carovana che sta valicando le alpi. Il giovane Oliver Du Nam sarà chiamato a investigare. Tutto quanto porta ad altri casi collegati e il ragazzo dovrà chiedere l'aiuto di un vecchio monaco alchimista, Walther Bischoff, e del suo figlio adottivo, Petrus.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Posso girarmi ora?” chiese, dopo qualche minuto, Petrus, visibilmente imbarazzato.

“Ok…” rispose la giovane, dopo essersi rivestita e aver messo via tutto.

L’uomo si voltò e la fissò, sconcertato. La ragazza teneva lo sguardo basso, in attesa.

“Una donna…” sussurrò Petrus “Avrei dovuto capirlo… c’erano troppe cose che non tornavano. Suppongo che non ti chiami Oliver.”

“Olivia…” rispose la giovane, storcendosi nervosamente le mani “Vi prego, non dite nulla al comandante Broyles. Mi caccerà dall’Ordine…”

Petrus non pronunciò parola, si limitò a fissarla.

“Posso sapere il motivo di questa farsa?” domandò, infine. Olivia esitò, quindi il giovane aggiunse “Se devo mantenere il segreto, devo sapere perché lo fai.”

Olivia si rilassò, gli offrì la sedia e si sedette sul letto, di fronte a Petrus.

“Sono figlia di un Templare.” cominciò “Ma mio padre è morto quando ero ancora una bambina. Ho ricevuto un’istruzione pari a quella di Astrid, ma il nostro futuro, quello che era stato scelto per noi, non ci piaceva. Io non volevo sposare uno sconosciuto solo per mantenere il nome della famiglia, e così anche Astrid.”

Petrus ascoltava attentamente, guardandola negli occhi. Olivia si fermò per prendere fiato, quindi l’uomo parlò.

“Siete scappate di casa e tu hai cominciato a spacciarti per un ragazzino, giusto?”

Olivia annuì, si asciugò una lacrima e continuò.

“Due ragazze, da sole, correvano più pericoli di una ragazza accompagnata da un ragazzo, così mi sono tagliata le trecce e ho rubato dei vestiti maschili, infine mi sono presentata alla porta del comandante Broyles, offrendogli i miei servigi. Ho mantenuto il mio cognome, che mi ha permesso di essere rispettata all’interno dell’Ordine, e sono arrivata dove sono ora… vi prego, non mandate tutto all’aria, potrebbe andarci di mezzo anche Suor Astrid…”

Petrus chiuse gli occhi ed inspirò profondamente. Quella ragazza era in fuga, come lo era stato lui dopo che Suor Elisa era morta e Padre Walther era stato rinchiuso. Erano entrambi soli al mondo, entrambi in qualche modo si nascondevano. Decise che l’avrebbe aiutata.

“Va bene, Olivia. Manterrò il segreto. Ora andiamo, abbiamo del lavoro da fare.” disse, quindi si alzò e, insieme, andarono alla cripta di Sant’Andrea.

Walther era eccitato all’idea di uscire dal laboratorio, e Suor Astrid e il nuovo arrivato, Lincoln, cercavano di farlo stare calmo, in attesa del ritorno degli altri due, che non tardarono a presentarsi.

“Allora? Che abbiamo?” chiese Olivia, avvicinandosi al trio.

“Dei contadini del circondario hanno segnalato delle strane morie di animali.” spiegò Lincoln, leggendo degli appunti su una pergamena.

“Va bene.” annuì la giovane “Avete preparato il carro?”

Gli altri annuirono, quindi tutti uscirono; Suor Astrid e Walther salirono sul carro, mentre gli altri tre presero i loro cavalli, quindi il Capitano Lee fece strada in direzione della Casaforte e fuori dalla Porta Fibellona.

Attraversato il ponte sul Po, si fermarono a un campo ai piedi delle colline circostanti la cittadina. Un contadino stava seduto su una roccia, fissando lo spettacolo che aveva di fronte: tutte le sue mucche, una ventina di capi, erano sparse nel campo, fatte a pezzi da qualche animale.

“Santo Cielo… cosa è successo qui?” chiese Lincoln, facendosi il segno della croce.

“Siamo qui per scoprirlo.” rispose Petrus, avvicinandosi ad una delle carcasse, per analizzarla più da vicino.

Olivia si guardò intorno. Quel posto le metteva i brividi. Forse erano vere le dicerie della gente, che indicavano in quella zona un ingresso agli Inferi, come la zona della Vallis Uccisorum. Petrus la richiamò alla realtà.

“Oliv… er, vieni a vedere qui!” la chiamò.

La ragazza si avvicinò e Petrus indicò dei segni sulla carcassa dell’animale.

“Che razza di denti possono lasciare questi segni?” chiese la giovane, analizzando i segni di morsi più da vicino.

“Non lo so. Postiamolo alla cripta. Padre Walther sicuramente ne saprà più di noi.” concluse il giovane uomo, infine chiamò Lincoln e insieme infilarono alcune carcasse in dei sacchi e li caricarono sul carro, mentre Padre Walther era intento a raccogliere dei campioni di erba e di sangue intorno alle carcasse degli animali.

Dopo che il vecchio monaco ebbe raccolto i suoi campioni, tornarono tutti alla cripta-laboratorio.

Walther cominciò subito gli esami sulle carcasse, nonostante fosse ormai tarda sera; era eccitato come un bambino alle prese con un nuovo giocattolo, quindi Petrus e Olivia lo lasciarono lavorare, sotto la sorveglianza di Lincoln e Suor Astrid, mentre loro decisero di andare a mangiare qualcosa in una taverna nei pressi di Via Dora Grossa.


Sette capitoli e ancora nessun commento... comincio a pensare che questa storia non piaccia a nessuno...

   
 
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