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Autore: Lebron    06/05/2012    4 recensioni
Spostò nuovamente lo sguardo,abbracciando con la vista l'intero locale: era piccolo ma accogliente.Lei ed Usagi ci andavano da quando, ancora, frequentavano le scuole superiori e nonostante fosse passato parecchio tempo, tutto era rimastico identico lì.Il vecchio Iroshi che serviva le bibite al bancone, la signora Misako,sua moglie, che si occupava della zona dei dolci(la preferita di Usagi)e lo stesso profumo di cornetti appena sfornati.Haruka appoggiò il mento sul palmo della mano e si perse nei propri ricordi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Haruka/Michiru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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camminare con te
PROLOGO

Salve a tutti o forse sarebe meglio dire tutte. Vorrei informarvi che è da un bel pò che non mi cimento in una fanfic, ma dato che oggi avevo del tempo libero e questa idea mi frullava in testa da tempo ho deciso di provarci e metterla a vostra disposizione.Naturalmente non ho le capacità di Hypatia (mi inchino dinanzi a te o somma),ne tanto meno le tante altre qualità che caratterizzano ognuna delle scrittrici che seguo da tempo,ma voglio mettermi alla prova e migliorare con il vostro aiuto.Grazie tante per l'attenzione e buona lettura.




Non aveva mai dato particolarmente peso al fatto che fosse sorda. Dopotutto era una pilota professionista,una persona che si era laureata in ingegneria con il massimo dei voti (sebbene il fatto che avesse bisogno di un tutore, per aiutarla a seguire decentemente le lezioni l'abbia sempre infastidita) ed inoltre aveva un enorme successo con le ragazze; insomma la sua vita, nonostante le avesse giocato quel brutto scherzo all'età di sedici anni, andava alla grande. Allora come mai si sentiva in quel modo? ''Sentire'' la sua amica parlare di una bellezza che oltre a dipingere magnificamente aveva uno straordinario talento per la musica, le metteva un certo disagio.Lei, che possedeva come unico mezzo per poter ''udire'', il vento.Osservare tutto il suo entusiamo nel dirle che aveva comprato due biglietti per un suo concerto, la faceva sentire messa,in qualche modo,da parte.Lei, che ad un concerto non ci sarebbe mai andata, non più.Ma naturalmente non aveva fatto i conti con il tornado Tsukino.
Quel pomeriggio, Usagi, dopo averla letteralmente trascinata a fare shopping,non faceva altro che riempirle la testa di richieste assurde,mentre si rimpinzava di torta alla fragola nella loro caffetteria preferita.
-Dai accompagnami.Ti prego!-
La biondina accompagnò la frase con il linguaggio dei segni.
-No. Mi dici che ci vengo a fare?Insomma sono sorda mica stupida!Che ti accompagno a fare ad un concerto?-
-Ma dai, infondo che c'è di male? Inoltre potresti sfoggiare il tuo nuovo completo di Armani e far impazzire tutte le ragazza che saranno lì.Ti prego Harukaaaaaaa-
-Per prima cosa : non farmi quella faccia!Seconda cosa...Tu vuoi che venga solo per metterti in mostra e ultima,ma non meno importante,c'è di male il fatto che io non sono un rimpizzo del tuo ormai ex ragazzo. Dovevi pensarci un pò sù prima di mollarlo o almeno potevi farlo dopo che ti aveva portato a questo fantomatico concerto.Così mi sarei risparmiata il trauma di fare compere con te e sarei riuscita a dormire dopo le fatiche della stagione.-
Haruka spostò il suo sguardo dagli occhi dell'amica al bancone, dove una ragazza,una nuova cameriera,stava preparando le ordinazioni degli altri clienti.La squadrò per benino:non troppo alta, formosa al punto giusto ma indubbiamente eterosessuale.Spostò nuovamente lo sguardo,abbracciando con la vista l'intero locale: era piccolo ma accogliente.Lei ed Usagi ci andavano da quando,ancora,frequentavano le scuole superiori e nonostante fosse passato parecchio tempo, tutto era rimastico identico lì dentro.Il vecchio Iroshi che serviva le bibite al bancone, la signora Misako,sua moglie, che si occupava della zona dei dolci(la preferita di Usagi)e lo stesso profumo di cornetti appena sfornati.Haruka appoggiò il mento sul palmo della mano e si perse nei propri ricordi.
La prima volta che aveva parlato con Usagi, era stata proprio lì dentro.Sedute esattamente a quel tavolo, in quell'angolino del locale .
La sua attenzione venne richiamata proprio dall'amica con una carezza sul braccio.
-A che pensi?-
Questa volta aveva utilizzato solo il linguaggio dei segni e Haruka non potè far altro che sorridere alla costatazione del fatto, che era diventata proprio brava a parlare in quel modo.Se ripensava alle prime volte in cui tentava di avere una conversazione con lei utilizzando quel linguaggio,non poteva far altro che scoppiare a ridere.I primi tempi era proprio una frana.Come lei del resto.
-Che questo posto non è cambiato affatto... e mi è tornato alla mente il giorno che ci siamo conosciute.Proprio qui...-
-Non starai diventando una sentimentalona Haruka?!?-
Usagi accompagnò quella frase con una faccia a metà tra lo scioccato e lo schifato.A quel punto Haruka non riuscì a trattenersi e la sua risata coinvolse anche la ''testolina buffa'' che aveva dinanzi.
-Va bene... mi hai convinta-
-Eh?-
-Ti accompagno a quel maledettissimo concerto, ma guai a te se mi fai fare brutte figure!-
Neanche a dirlo l'urlo della biondina attirò l'attenzione di tutto il locale e mentre Iroshi e Misako sorridevano alla vista di quelle due pesti...Haruka rischiava di morire dalla vergogna.
  
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