Immortale
Dopo la millesima estate
mi sento invecchiare:
i capelli d’argento al chiaro di luna
erano fili di grano nella radura.
non una carezza,
il cuore chiuso in una corazza:
il solo testimone di
questa vita.
Io li vedo sparire
oltre il sole in un
lampo.
la piccola goccia di rugiada
sulla lanterna spenta.
Labbra secche al vento,
occhi aridi di sole
come sabbia ferma nella clessidra,
ché il tempo mi sfiora lento
in eterno.
Note autore:
Mi scuso per aver aggiornato in ritardo, in questo periodo sono molto impegnata con lo studio.
Che posso dire di questa nuova poesia senza togliervi il gusto della libera interpretazione? Difficile. La protagonista osserva il tempo che passa, lui tiene la mano ad un'altra: hanno perso la cognizione del tempo, ormai sono in un'altra lunghezza d'onda e perciò svaniscono. La protagonista invece è lontana dalle cose materiali, si rende conto che il tempo agisce sulle cose e modifica il suo aspetto fisico, ma l'anima rimane invariata e malinconica.
Ho svelato troppo? No, dai ci sono altre miriadi di interpretazioni. E poi non ho detto nulla riguardo l'immortalità... a voi libera interpretazione.
Spero che questa poesia vi sia piaciuta. Che ne pensate? Criticate pure. :-)