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Autore: Wren    29/11/2006    10 recensioni
Una discussione interrotta... Kurogane non ha intenzione di lasciare la questione in sospeso *Spoiler Capitolo 112* (KuroFay)
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che è chiaramente successo dopo il capitolo 112 e le CLAMP non c’hanno fatto vedere

Questo è un episodio che secondo la mia mente malata dovrebbe collocarsi tra il capitolo 112 e il capitolo 113. Non che sia spoileroso… Ma se non avete letto fino a quel capitolo, forse non capite cosa diavolo sta succedendo! XD

 

 

 

 

 

Qualcosa lo tormentava.

Era così sicuro, così deciso quando se ne era uscito, eppure ora che tornava la sua risolutezza sembrava svanita del tutto.

Raggiunse la tenda che riparava l’ingresso della stanza che era stata data loro. Aveva una mano già stretta sulla stoffa stracciata quando avvertì un debole singhiozzo dall’altra parte.

“Stupido mago…” pensò con rassegnazione mentre scostava la tenda ed entrava.

Fay giaceva a terra, seduto contro una delle colonne di cemento. Con un mano si copriva il volto, mentre teneva l’altra stretta al corpo, ma era evidente fin dall’altra parte della stanza, dove si trovava Kurogane, che il ragazzo stava piangendo. Scosso com’era dai tremiti, era impossibile non accorgersene.

Kurogane avrebbe davvero tanto voluto arrabbiarsi, l’avrebbe desiderato con tutto sé stesso perché quella vista lo mandava in bestia. Però, nonostante tutto, non ci riuscì.

“Dannazione…” imprecò a bassa voce, più rivolto a sé stesso che altro.

I singhiozzi che scuotevano Fay si arrestarono immediatamente, ma il mago non fece alcuno sforzo per nascondere lo stato in cui si trovava.

“Ah… Kuro-sama… non pensavo saresti tornato così presto…” disse debolmente.

“E’ così che sei appena non c’è nessuno nei paraggi?” domandò Kurogane severamente.

“No Kuro-pin… è un tuo personale privilegio l’avermi ridotto così…” cercò di sdrammatizzare Fay, ma la sua voce era ancora spezzata per il pianto.

Kurogane sospirò rassegnato e si avvicinò alla figura prostrata dell’altro. Si inginocchiò di fronte a lui ed, afferrandogliela, spostò la mano che gli copriva il volto. Il mago lo lasciò fare anche se sussultò a quel contatto. Nascosti dalla frangia disordinata, i suoi occhi fissarono il guerriero.

Così lucidi e arrossati, non gli erano mai sembrati più fragili.

“Hai capito cosa ti ho detto prima?”

Fay annuì con un impercettibile gesto del capo.

“Allora alzati!”

Kurogane si tirò in piedi e gli porse una mano.

Fay fissò quella mano protesa per lui a lungo prima di decidersi ad afferrarla. Una volta Kurogane avrebbe semplicemente preteso che si alzasse da solo…

Quasi non dovette fare alcuno sforzo perché Kurogane lo sollevò di peso, senza fatica. Il mago fece per lasciare la presa, ma la mano stretta attorno alla sua lo trattenne con fermezza.

“Prima ci hanno interrotti.” proclamò e Fay abbassò lo sguardo ridacchiando per evitare gli occhi di Kurogane fissi su di lui.

“Mi sembrava tu fossi stato molto chiaro… c’è qualcos’altro che vuoi aggiungere?” gli chiese sperando di suonare più allegro che preoccupato.

“Più o meno…” rispose enigmatico Kurogane e, prima che l’altro avesse tempo di dire o fare qualsiasi cosa, lo trascinò a sé e lo baciò.

Per qualche istante Fay rimase immobile tra le braccia dell’altro, completamente perso in quel momento. L’aveva desiderato così disperatamente, il conforto del calore umano, che ne fu sopraffatto.

Kurogane si allontanò prima che il mago fosse riuscito a fare alcun che, e solo allora si accorse di aver trattenuto il respiro. Lasciò che l’aria uscisse tremante dai suoi polmoni, mentre fissava l’altro incapace di spiccicare mezza parola. Il guerriero sollevò una mano e cominciò a scostargli dal volto le ciocche di frangia ribelli con una lentezza disarmante. Non smise per un solo istante di fissarlo negli occhi. Quando ebbe finito con i suoi capelli non scostò la mano, ma la fece scivolare con delicatezza lungo la linea del viso. Le guance del mago erano ancora rigate di lacrime. Kurogane si chinò verso di lui e lasciò un lieve bacio dove la pelle era ancora umida. Fay d’istinto si aggrappò ai vestiti dell’altro per tenerselo vicino.

“A… anche io ho ancora qualcosa da dire…” iniziò in un sussurro.

Kurogane continuò ad accarezzargli la guancia con le labbra e Fay si fece coraggio.

“…prima hai detto che ho lasciato che i bambini mi entrassero nel cuore…” strinse con più forza la presa sull’altro “Non… non solo loro…”

Il guerriero si fermò un istante solo e sorrise. Fay non lo vide sorridere, ma ne ebbe la netta sensazione, come se potesse sentire sulla pelle il calore di quel sorriso. Poi l’altro sfiorò la linea del suo viso e tornò sulle sue labbra.

Questa volta Fay non rimase ad aspettare e baciò a sua volta Kurogane.

Abbandonare il passato per lui non era impresa semplice come la faceva il guerriero, per questo lasciarsi tutto alle spalle, rialzarsi dopo essere caduti, era ancora troppo difficile per lui.

Ma con qualcuno che lo stringeva in quel modo, era impossibile cadere.

 

 

Fine

 

 

Avete notato che nel capitolo 113 Kurogane ha i vestiti molto più stropicciati di prima e Fay è allegro quasi più del solito? XD

  
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