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Autore: vul95    06/05/2012    2 recensioni
-Perché vuoi vedere i miei occhi?- si sentì dire ad un certo punto.
L’altro si voltò lentamente –Li copri sempre. Sono curioso.- sorrise ancora –Eheh.- aggiunse quindi.
- Anche tu hai sempre gli occhi coperti.- ribattè biascicando, voltandosi verso l’amico, che parve preso in contropiede.
Sembrò soppesare le parole -… Se ti faccio vedere i miei mi fai vedere i tuoi?- replicò quindi, portandosi le mani ai capelli che gli scendevano sul viso.
Il capitano della Occult schiuse appena le labbra, sorpreso, non trovando di che rispondere.

[Jin/ Hiroyuki]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hiroyuki pensava che Jin avesse dei bellissimi capelli

Eyes

 

Hiroyuki pensava che Jin avesse dei bellissimi capelli. Oh, ma ovviamente non aveva mai pensato di dirglielo. Se lo sarebbe tenuto per sé fino alla morte.

Per quanto riguarda Kageno, bhè, lui non era un tipo a cui riusciva esattamente benissimo mostrare i propri sentimenti. O meglio, per come la vedeva lui, era perfettamente in grado di farlo, peccato che per Yuukoku e per il resto dell’umanità fosse un pelino diverso.

Il capitano della Occult spesso aveva tentato di capire cosa gli passasse per la testa, ed invano, ogni volta.

Certo, c’erano delle volte in cui il ragazzo dai lunghi capelli lilla era anche fin troppo chiaro, e di solito succedeva quando doveva dare ordini (il che, nonostante capitasse decisamente di rado, poteva risultare abbastanza inquietante).

Per il resto, Jin non aveva mai chiesto ad Hiroyuki qualcosa. aveva mai espresso un qualsiasi apprezzamento o parere.

Non che a Yuukoku desse fastidio, ovviamente. A chi poteva mai importare cosa pensava Kageno? A lui no di certo.

Che poi, nemmeno si conoscevano così tanto. Semplicemente, dopo la partita contro la Raimon, incuriosito dall’aspetto inquietante di Jin, si era avvicinato. Niente di più.

Che poi avessero preso a frequentarsi, prima di tanto in tanto, poi quasi ogni pomeriggio, era stata una diretta conseguenza ovviamente non voluta. Si vedevano dopo scuola o nel weekend. A volte si allenavano. Un paio di giorni avevano saltato le lezioni assieme.

La compagnia silenziosa di Kageno non era poi troppo male, e a tratti pareva anche simpatico. E, altra cosa che Yuukoku non avrebbe mai ammesso, adorava la sua risata inquietante.

 

Era ormai il tramonto, ed entrambi si trovavano in riva al fiume. Hiroyuki giocava distrattamente con i fili d’erba attorno a lui. Sbuffò impercettibilmente. Era sempre così: lunghi pomeriggi in compagnia ed in silenzio. Zitti, muti. Raramente Jin spiccicava parola.

E di certo non si aspettava che quel giorno facesse uno strappo alla regola.

Per quanto trovasse quel silenzio piacevole, a volte lo innervosiva non parlare di niente. Si accorgeva che dell’amico -poteva chiamarlo così, poi?- non conosceva quasi nulla. Aveva fratelli? Come andava a scuola? Come aveva cominciato a giocare a calcio?

Inizialmente il mutismo di Jin gli era parso un colpo di fortuna: niente cianciare e sproloquiare, una persona tranquilla che non lo avrebbe stressato. E invece no. Tutto il contrario, ora era ancora più stressato di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Anche se continuava a negarlo a stesso, quel tipo cominciava ad interessargli, voleva conoscere di più su di lui. Ma ogni volta che si incontravano, per una qualche strana ragione non trovava la voglia di chiedergli nulla. Si fissava le scarpe e Kageno fissava lui che si fissava le scarpe.

Proprio mentre stava per alzarsi e dare un taglio a quel silenzio, il ragazzo dai capelli lilla si voltò verso di lui –Togliti la benda.- mormorò con la sua voce bassa e grave.

Hiroyuki sobbalzò, colto alla sprovvista, e si voltò verso il compagno.

Rimasero a fissarsi senza dire niente per qualche secondo.

-Togliti la benda.- ribadì Kageno, accennando ad un sorriso.

Yuukoku, dopo essersi ripreso, voltò lo sguardo e si portò una mano al fianco –Scordatelo.- ribattè risoluto, la bocca impastata. L’amico l’aveva preso alla sprovvista.

Jin inclinò il capo di lato –Voglio vedere i tuoi occhi. Eheh.- allargò il sorriso.

L’altro si sentì avvampare –Ho detto di no.- ripetè, incrociando le braccia –Non li ha mai visti nessuno.- a parte sua madre, ma questo non l’avrebbe detto.

-Oh. Scusami.- biascicò l’altro, prendendosi le ginocchia tra le braccia e poggiandoci il mento. E quindi tornò a chiudersi nel suo amato silenzio.

Il ragazzo con la benda si sentì ribollire di rabbia. Bhè? Già finito? Era tutto lì il discorso? Per una, una volta che potevano parlare amabilmente del più e del meno, lui la chiudeva così?

Hiroyuki prese a lanciargli frecciatine di tanto in tanto, furioso. Non aveva idea del perché se la prendesse tanto, ma lo mandava in bestia.

-Perché vuoi vedere i miei occhi?- si sentì dire ad un certo punto. Strinse le labbra, guardandosi le scarpe come suo solito, non riuscendo a credere di aver chiesto qualcosa. Si era sempre trattenuto, forse perché aveva paura che a Kageno non andasse bene; in quel momento, quel pomeriggio, lì in riva al fiume, trovò fare quella domanda e continuare il discorso la cosa più giusta. Che Jin se la fosse presa o meno.

L’altro si voltò lentamente. Lo scrutò da sotto i capelli lilla, poi alzò le spalle –Li copri sempre. Sono curioso.- sorrise ancora –Eheh.- aggiunse quindi.

Yuukoku sentì una sorta di brivido scendergli giù per la schiena.

Lui incuriosiva Jin.

Ovviamente la cosa non gli provocava alcun tipo di sensazione. Il brivido doveva essere di freddo. A Giugno, si, di freddo.

- Anche tu hai sempre gli occhi coperti.- ribattè biascicando, voltandosi verso l’amico, che parve preso in contropiede.

Sembrò soppesare le parole -… Se ti faccio vedere i miei mi fai vedere i tuoi?- replicò quindi, portandosi le mani ai capelli che gli scendevano sul viso.

Il capitano della Occult schiuse appena le labbra, sorpreso, non trovando di che rispondere.

Prendendolo come un si, Kageno si scostò i capelli dal viso.

Hiroyuki arrossì, guardando gli occhi del compagno per quei pochi secondi che rimasero scoperti. Tornò alla realtà quando ciocche di capelli lilla tornarono a coprirli.

Avvampò e rimase immobile.

Jin quindi si spostò da seduto, sulle ginocchia, ed allungò una mano verso il volto dell’amico. Ridacchiò nel suo solito modo inquietante e fece per sfilare la benda, ma l’altro lo fermò, titubante.

Era una questione di orgoglio. Lui era il capitano ella Occult, e nemmeno i suoi compagni l’avevano mai visto senza la benda. Era il suo segno di riconoscimento, senza si sentiva scoperto.

Jin era immobile, ormai quasi sopra di lui –Hiroyuki si era sbilanciato all’indietro per evitare che la mano dell’amico gli arrivasse al volto. Kageno si divincolò piano dalla sua presa, che tutto era tranne che salda, e con le dita sfiorò il pezzo di stoffa che gli copriva metà volto.

Yuukoku si sentì deglutire.

Ok, e va bene. Non riusciva a trovare la forza di opporre resistenza.

Di solito, quando anche solo gli si chiedeva di scoprirsi gli occhi, andava su tutte le furie, oppure eludeva il discorso senza troppi giri di parole; una qualsiasi persona che non fosse stata Jin probabilmente in una situazione del genere sarebbe stata presa a pugni. Trovava fastidioso anche il solo pensare di toglierla, quella benda.

Il punto era che con Jin quel fastidio non lo sentiva.

Sentì la stoffa appena ruvida spostarsi sulla sua pelle. Alzò inconsciamente il capo, permettendo così a Jin di toglierla più facilmente.

Sentì l’aria della sera rinfrescargli quella parte del volto di solito nascosta.

E arrossì di nuovo.

Kageno lo guardava continuando a sorridere appena. Osservò per bene il viso scoperto di Hiroyuki, quindi, come se non fosse successo niente, gli risistemò la benda sugli occhi, si spostò, e fece per alzarsi.

L’altro rimase interdetto. Incredulo. Allargò le braccia –Bhè?- rantolò.

Jin, fermandosi a mezz’aria, si voltò a guardarlo con aria interrogativa, e il ragazzo non seppe cosa dirgli. In effetti, non è che avesse fatto una cosa così eclatante. Gli aveva visto gli occhi. Non c’era molto da dire.

Un verso incomprensibile gli uscì dalle labbra.

Poi, Hiroyuki realizzò di volerlo sentire di nuovo parlare.

-Non hai niente da dire?- chiese quindi, alzando lo sguardo su di lui.

Kageno alzò le spalle –Hai degli occhi bellissimi.- soffiò –Fai bene a tenerli coperti; voglio poterli vedere solo io.- pausa –Eheh.-

Yuukoku non trovò di che replicare, sbalordito.

-Si è fatto tardi. Vado a casa. A domani.- salutò Jin laconico, alzando una mano. Poi voltò le spalle e si incamminò.

Stordito, si alzò anche l’altro. Sentiva le guance andargli in fiamme e la testa martellargli. Si portò una mano al volto e strinse le labbra.

-Kageno!- urlò quindi, scapicollandosi verso il ragazzo.

Lo vide fermarsi e girarsi perplesso.

Prese fiato -I-I tuoi capelli. Trovo che siano bellissimi!- gridò come un idiota in mezzo alla strada.

L’altro sorrise contento ed annuì, per poi continuare per la sua strada.

Hiroyuki realizzò solo due minuti dopo di avergli urlato una cosa del genere. Si diede del cretino. Dell’idiota. Dell’imbecille.

Quindi si autoconvinse di averlo fatto solo per ricambiare il complimento e nulla di più.

Infatti.

Doveva essere per quello.

 

*

 

Mmh. Questa coppia. Questa coppia mi piace. Mi piace e non so perché. Da dove mi sia uscita. Cosa mi ci abbia fatto pensare. Li adoro. Adoro Jin e adoro Hiroyuki.

Spero sia piaciuta anche a voi!

Credo che scriverò qualcos’altro su di loro *risata malefica*

In ogni caso, ringrazio tutti coloro che hanno recensito e inserito tra le preferite/ ricordate la mia precedente fic Burning Ice.

E si, lo so, sono in ritardo con la long e la doppia shot. Perdonatemi vi prego çAç!!

Arriveranno presto, davvero!

Grazie di nuovo!

 

Greta.

 

 

 

  
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