Eyes
Hiroyuki
pensava che Jin avesse dei bellissimi capelli. Oh, ma ovviamente non aveva mai
pensato di dirglielo. Se lo sarebbe tenuto per sé fino alla
morte.
Per
quanto riguarda Kageno, bhè, lui non era un tipo a cui
riusciva esattamente benissimo mostrare i propri sentimenti. O meglio, per come
la vedeva lui, era perfettamente in grado di farlo, peccato che per Yuukoku e
per il resto dell’umanità fosse un pelino diverso.
Il
capitano della Occult spesso aveva tentato di capire
cosa gli passasse per la testa, ed invano, ogni volta.
Certo,
c’erano delle volte in cui il ragazzo dai lunghi capelli lilla era anche fin
troppo chiaro, e di solito succedeva quando doveva
dare ordini (il che, nonostante capitasse decisamente di rado, poteva risultare
abbastanza inquietante).
Per il
resto, Jin non aveva mai chiesto ad Hiroyuki qualcosa.
Né aveva mai espresso un qualsiasi apprezzamento o
parere.
Non che a Yuukoku desse fastidio, ovviamente. A chi poteva mai importare cosa
pensava Kageno? A lui no di certo.
Che poi,
nemmeno si conoscevano così tanto. Semplicemente, dopo
la partita contro
Che
poi avessero preso a frequentarsi, prima di tanto in tanto, poi quasi ogni
pomeriggio, era stata una diretta conseguenza
ovviamente non voluta. Si vedevano dopo scuola o nel weekend.
A volte si allenavano. Un paio di giorni avevano
saltato le lezioni assieme.
La
compagnia silenziosa di Kageno non era poi troppo male, e a tratti pareva anche
simpatico. E, altra cosa che Yuukoku non avrebbe mai
ammesso, adorava la sua risata inquietante.
Era ormai
il tramonto, ed entrambi si trovavano in riva al
fiume. Hiroyuki giocava distrattamente con i fili d’erba attorno a lui. Sbuffò
impercettibilmente. Era sempre così: lunghi pomeriggi in compagnia ed in
silenzio. Zitti, muti. Raramente Jin spiccicava parola.
E di
certo non si aspettava che quel giorno facesse uno strappo alla regola.
Per
quanto trovasse quel silenzio piacevole, a volte lo
innervosiva non parlare di niente. Si accorgeva che dell’amico -poteva
chiamarlo così, poi?- non conosceva quasi nulla. Aveva fratelli? Come andava a
scuola? Come aveva cominciato a giocare a calcio?
Inizialmente
il mutismo di Jin gli era parso un colpo di fortuna: niente cianciare e
sproloquiare, una persona tranquilla che non lo avrebbe stressato. E invece no.
Tutto il contrario, ora era ancora più stressato di
quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Anche se
continuava a negarlo a sé stesso, quel tipo cominciava
ad interessargli, voleva conoscere di più su di lui. Ma ogni volta che si incontravano, per una qualche strana ragione non trovava
la voglia di chiedergli nulla. Si fissava le scarpe e Kageno fissava
lui che si fissava le scarpe.
Proprio
mentre stava per alzarsi e dare un taglio a quel silenzio, il ragazzo dai
capelli lilla si voltò verso di lui –Togliti la benda.- mormorò
con la sua voce bassa e grave.
Hiroyuki
sobbalzò, colto alla sprovvista, e si voltò verso il compagno.
Rimasero
a fissarsi senza dire niente per qualche secondo.
-Togliti
la benda.- ribadì Kageno, accennando ad un sorriso.
Yuukoku,
dopo essersi ripreso, voltò lo sguardo e si portò una mano al fianco –Scordatelo.- ribattè risoluto, la bocca impastata. L’amico
l’aveva preso alla sprovvista.
Jin inclinò il capo di lato –Voglio vedere i tuoi occhi. Eheh.-
allargò il sorriso.
L’altro
si sentì avvampare –Ho detto di no.- ripetè, incrociando le braccia –Non li ha
mai visti nessuno.- a parte sua madre, ma questo non l’avrebbe
detto.
-Oh. Scusami.- biascicò l’altro, prendendosi le ginocchia tra le
braccia e poggiandoci il mento. E quindi tornò a
chiudersi nel suo amato silenzio.
Il
ragazzo con la benda si sentì ribollire di rabbia. Bhè? Già finito? Era tutto
lì il discorso? Per una, una volta che potevano parlare amabilmente del più e del meno, lui
la chiudeva così?
Hiroyuki
prese a lanciargli frecciatine di tanto in tanto, furioso. Non aveva idea del
perché se la prendesse tanto, ma lo mandava in bestia.
-Perché vuoi vedere i miei occhi?- si sentì dire ad un certo punto.
Strinse le labbra, guardandosi le scarpe come suo solito, non riuscendo a credere
di aver chiesto qualcosa. Si era sempre trattenuto, forse perché aveva paura
che a Kageno non andasse bene; in quel momento, quel
pomeriggio, lì in riva al fiume, trovò fare quella domanda e continuare il
discorso la cosa più giusta. Che Jin se la fosse presa
o meno.
L’altro
si voltò lentamente. Lo scrutò da sotto i capelli lilla,
poi alzò le spalle –Li copri sempre. Sono curioso.- sorrise
ancora –Eheh.- aggiunse quindi.
Yuukoku
sentì una sorta di brivido scendergli giù per la schiena.
Lui incuriosiva Jin.
Ovviamente
la cosa non gli provocava alcun tipo di sensazione. Il brivido doveva essere di
freddo. A Giugno, si, di freddo.
- Anche tu hai sempre gli occhi coperti.- ribattè biascicando,
voltandosi verso l’amico, che parve preso in contropiede.
Sembrò soppesare
le parole -… Se ti faccio vedere i miei mi fai vedere
i tuoi?- replicò quindi, portandosi le mani ai capelli che gli scendevano sul
viso.
Il
capitano della Occult schiuse appena le labbra,
sorpreso, non trovando di che rispondere.
Prendendolo
come un si, Kageno si scostò i capelli dal viso.
Hiroyuki
arrossì, guardando gli occhi del compagno per quei pochi secondi che rimasero
scoperti. Tornò alla realtà quando ciocche di capelli
lilla tornarono a coprirli.
Avvampò e
rimase immobile.
Jin quindi
si spostò da seduto, sulle ginocchia, ed allungò una mano verso il volto dell’amico.
Ridacchiò nel suo solito modo inquietante e fece per sfilare la benda, ma
l’altro lo fermò, titubante.
Era una
questione di orgoglio. Lui era il capitano ella Occult, e nemmeno i suoi compagni l’avevano mai visto
senza la benda. Era il suo segno di riconoscimento, senza si
sentiva scoperto.
Jin era
immobile, ormai quasi sopra di lui –Hiroyuki si era sbilanciato all’indietro
per evitare che la mano dell’amico gli arrivasse al volto. Kageno si divincolò
piano dalla sua presa, che tutto era tranne che salda, e con le dita sfiorò il
pezzo di stoffa che gli copriva metà volto.
Yuukoku
si sentì deglutire.
Ok, e va
bene. Non riusciva a trovare la forza di opporre resistenza.
Di
solito, quando anche solo gli si chiedeva di scoprirsi gli occhi, andava su
tutte le furie, oppure eludeva il discorso senza troppi giri di parole; una
qualsiasi persona che non fosse stata Jin probabilmente in una situazione del
genere sarebbe stata presa a pugni. Trovava fastidioso anche il solo pensare di
toglierla, quella benda.
Il punto era che con Jin quel
fastidio non lo sentiva.
Sentì la
stoffa appena ruvida spostarsi sulla sua pelle. Alzò inconsciamente il capo,
permettendo così a Jin di toglierla più facilmente.
Sentì
l’aria della sera rinfrescargli quella parte del volto di solito nascosta.
E
arrossì di nuovo.
Kageno lo
guardava continuando a sorridere appena. Osservò per bene il viso scoperto di
Hiroyuki, quindi, come se non fosse successo niente, gli risistemò la benda
sugli occhi, si spostò, e fece per alzarsi.
L’altro
rimase interdetto. Incredulo. Allargò le braccia –Bhè?- rantolò.
Jin,
fermandosi a mezz’aria, si voltò a guardarlo con aria
interrogativa, e il ragazzo non seppe cosa dirgli. In effetti, non è che avesse fatto una cosa così eclatante. Gli aveva visto gli
occhi. Non c’era molto da dire.
Un verso
incomprensibile gli uscì dalle labbra.
Poi,
Hiroyuki realizzò di volerlo sentire di nuovo parlare.
-Non hai
niente da dire?- chiese quindi, alzando lo sguardo su di lui.
Kageno
alzò le spalle –Hai degli occhi bellissimi.- soffiò –Fai bene a tenerli
coperti; voglio poterli vedere solo io.- pausa –Eheh.-
Yuukoku
non trovò di che replicare, sbalordito.
-Si è
fatto tardi. Vado a casa. A domani.- salutò Jin laconico, alzando una mano. Poi
voltò le spalle e si incamminò.
Stordito,
si alzò anche l’altro. Sentiva le guance andargli in fiamme e la testa
martellargli. Si portò una mano al volto e strinse le labbra.
-Kageno!-
urlò quindi, scapicollandosi verso il ragazzo.
Lo vide
fermarsi e girarsi perplesso.
Prese
fiato -I-I tuoi capelli. Trovo
che siano bellissimi!- gridò come un idiota in mezzo alla strada.
L’altro sorrise contento ed annuì, per poi continuare per la sua strada.
Hiroyuki
realizzò solo due minuti dopo di avergli urlato una cosa del genere. Si diede
del cretino. Dell’idiota. Dell’imbecille.
Quindi si autoconvinse di averlo fatto solo per ricambiare il complimento
e nulla di più.
Infatti.
Doveva essere per quello.
*
Mmh.
Questa coppia. Questa coppia mi piace. Mi piace e non so perché. Da dove mi sia uscita. Cosa mi ci abbia
fatto pensare. Li adoro. Adoro Jin e adoro
Hiroyuki.
Spero sia
piaciuta anche a voi!
Credo che
scriverò qualcos’altro su di loro *risata malefica*
In ogni
caso, ringrazio tutti coloro che hanno recensito e
inserito tra le preferite/ ricordate la mia precedente fic Burning Ice.
E si, lo so, sono in ritardo con la long e la doppia shot. Perdonatemi
vi prego çAç!!
Arriveranno
presto, davvero!
Grazie di
nuovo!
Greta.