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Autore: ticci    07/05/2012    2 recensioni
ciao!!! ho scritto questa flashfic ispirandomi a un'immagine di un bambino sull'altalena. il piccolo mi ha trasmesso la sensazione che stesse aspettando qualcuno, ben consapevole che starà per vivere un’esperienza adrenalinica. Ho immaginato che questo bambino fosse Angelina, e che cosa provasse durante il dondolio dell’altalena, in particolare quando si trova in alto. Saranno poi queste le emozioni che proverà, da grande, sul suo manico di scopa? Chissà…
Partecipa al Contest "When I was a child" di Gra Gra 96, corretto gentilmente da _Ferao_, classificandosi ottava.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelina Johnson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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TOCCARE IL CIELO CON UN DITO 



Una piccola bambina con i capelli nerissimi e crespi corse velocemente all’interno del parco giochi. "Presto" si disse "Prima che rubino la mia preferita!" e aumentò l’andatura. Nello spostarsi così velocemente inciampò un paio di volte, rischiando di sbucciarsi nuovamente le ginocchia.
"Aspettami Ange!" gridò un uomo grosso, di colore, con la testa piena di treccine, fermate con degli elastici colorati :"Non correre così veloce!" e affrettò il passo. Nel seguire la scia della giovane, si accorse che la piccola aveva perso la sciarpa. Scuotendo la testa la raccolse e si diresse verso figlia, che si era fermata vicino alle altalene, in particolare quella con il seggiolino rosso, e si muoveva frustrata perché aveva bisogno di un aiuto per salire sul gioco che tanto amava. "Per la barba di Merlino, corri davvero veloce per avere solo 7 anni!" disse quando la raggiunse.
"Dai papà veloce! Aiutami a salire sull’altalena rossa!" esortò la bambina, saltellando ai piedi del padre.
"Okay tesoro…però prima mettiti la sciarpa! Se ti ammali, tua madre mi uccide…" disse il padre, ansimante per via della corsa.
Angelina scoppiò a ridere e si fece stringere al collo la sciarpa, obbediente.
Una volta pronta, il signor Johnson la sistemò sul seggiolino e la piccola cominciò a battere le mani entusiasta.
Il padre cominciò a dondolarla adagio. Appena avvertì il movimento, la piccola incominciò a ridere. Però quella velocità non le bastava e incitò il padre a spingerla più velocemente. Il padre la assecondò, e il seggiolino rosso cominciò ad alzarsi sempre più. Il vento le fece andare indietro i lunghi capelli, spostandoli dal viso, così l’aria calda del parco la colpiva in pieno viso. Angelina adorava tantissimo quella sensazione.
Ma alla piccola non bastava. Voleva di più: "Papà più forte!! Voglio arrivare fino al cielo!".
Il padre scoppiò in una fragorosa risata e la spinse con maggior potenza.
L’altalena andò più in alto che poté per poi abbassarsi, e rialzarsi ancora. Quando il seggiolino scendeva, Angelina provava una strana sensazione di vuoto allo stomaco, che veniva riempita quando risaliva. Questo la fece ridere a crepapelle. Nei momenti in cui si trovava all’apice, Angelina vedeva l’intero parco dall’altro e le sembrava così piccolo e insignificante, mentre lei si sentiva grande, capace di fare qualsiasi cosa volesse. Era certa che se avesse allungato la piccola manina nera avrebbe toccato il cielo.
Lassù si sentiva bene, regina di tutto, di tutti e di se stessa.
Chiuse gli occhi, aprì le braccia e gridò: "Volo! Papà volo!".
La sciarpa si slegò nuovamente dal collo della piccola. Il padre se ne accorse e disse: "Ange!! Ti è caduta di nuovo la sciarpa delle Holyhead Harpie! Cosa metterai domani alla loro partita?" domandò il padre.

Ma la piccola non lo ascoltò: con gli occhi chiusi e le braccia aperte stava ancora volando.



NDA: Ecco l'immagine proposta da gra gra 96:



che ne pensate della FF? se volete lasciarmi il vostro parere, negativo o positivo che sia, recensite!!!
un bacioooo

OTTAVA CLASSIFICATA:
"Toccare il cielo con un dito", ticci.EFP
Grammatica:
Ortografia e sintassi: 8,55/10 “di inciampare un paio di volte, rischiando di sbucciarsi”: ripetizione “rischio … rischiando” -0,25
“Nel seguire la scia della giovane, si accorse che la piccola”: mettere “piccola” dopo aver già scritto “giovane” è superfluo; sarebbe bastato scrivere “si accorse che questa” -0,1
“e si diresse verso figlia”: manca “la” o “sua” prima di “figlia” -0,25
“per avere solo 7 anni!”: le cifre si usano soltanto per indicare le date (es. 15 ottobre 1970) -0,25
“così l’aria calda del parco la colpiva in pieno viso”: meglio sarebbe stato scrivere “cosicché” -0,2
“Angelina adorava tantissimo quella sensazione”: “adorare tantissimo” è una locuzione adatta al linguaggio parlato, un po’ meno a quello scritto -0,1
“andò più in alto che poté per possi abbassarsi”: errore di battitura. -0,1
“Angelina vedeva l’intero parco dall’altro”: errore di battitura -0,1
“Holyhead Harpie!”: “Harpies, non “Harpie” -0,1
Punteggiatura: 8,4/10
“Presto” si disse “prima che rubino la mia preferita!”: manca almeno la virgola dopo “si disse” -0,2
“gridò un uomo grosso, di colore, con la testa piena di treccine, fermate con degli elastici colorati “Non correre così veloce!””: manca un segno di punteggiatura dopo “colorati” -0,2
““Dai papà veloce!”: manca la virgola prima e dopo “papà” -0,4
““Okay tesoro…però prima mettiti la sciarpa”: manca lo spazio prima di “però”-0,2
““Papà più forte!!”: è consigliabile non usare più di un punto esclamativo/interrogativo, a meno che il contesto non sia comico/parodico/demenziale. -0,2
“Papà volo!”: manca una virgola dopo “Papà” -0,2
“Ange ti è caduta”: manca la virgola dopo “Ange” -0,2
Tot Grammatica: 16,95/20
Stile e lessico: 7,5/10
Stile garbato, ma non particolarmente ricercato o originale. Ho notato una tendenza a usare sempre le stesse parole (“piccola”, “in alto/alzarsi”) che mostra una conoscenza buona ma poco variegata del lessico. Nel complesso però non è male, è adeguato alla scenetta che hai descritto.
Originalità: 9/10
Mi è piaciuta molto! Hai collegato in maniera intelligente la passione della Angelina adolescente per il Quidditch alla sua predilezione per il gioco dell’altalena: una connessione che trovo piuttosto originale, anche perché l’intuizione del “perché” di questa scelta è lasciata al lettore e alla sua conoscenza del personaggio. Non ti do il massimo, perché il collegamento tra Angelina e il volo (e per estensione il Quidditch) è relativamente “facile”, se capisci cosa intendo; ad ogni modo il punteggio è bello alto!
Caratterizzazione: 8,75/10
La caratterizzazione non è malvagia; la strizzatina d’occhio al lettore – che sa quanto sarà successivamente importante l’amore di Angelina per il volo – è ben sfruttata. Per il resto, però, devo dire che non ho gradito particolarmente il tuo porre l’accento su certi dettagli che finiscono per sembrare degli stereotipi: parlo, ad esempio, della descrizione delle treccine del padre di Angelina. Un simile dettaglio è più adatto a un personaggio come Lee Jordan (giovane e vagamente ribelle), ma inserirlo a proposito di un uomo adulto e padre mi pare una forzatura, giusto per far capire che quell’uomo è di colore. Per il resto non è male: hai descritto un padre e una figlia che giocano insieme, e l’hai fatto abbastanza bene.
Giudizio personale: 3/5
Storia semplice, tenera e simpatica. Ti consiglio di lavorare sullo stile e soprattutto sul lessico, per renderlo più vario!
Tot: 45,2/60
  
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