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Autore: londra555    07/05/2012    5 recensioni
Quando iniziò l'ultimo anno scolastico a Hogwarts, tutti pensarono che, dopo quello che era successo l'anno prima, sarebbe stato un normale anno all'insegna del rispetto delle regole e della tranquillità! Non sapevano quanto si sbagliavano.
Seguito di "Santana Lopez e lo specchio magico". AU.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Santana Lopez'
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Avevo detto che sarebbero stati 9 capitoli… ma saranno 10! Grazie a tutti quelli che stanno seguendo la storia e soprattutto a tutti quelli che trovano un minuto per recensire!
8.
 
Rachel passava lo sguardo sui suoi amici che la guardavano speranzosi. Brittany le aveva spiegato cosa doveva fare ed era semplice. Ma lei ne avrebbe volentieri fatto a meno.
-Rachel, per piacere, potresti toglierti dal viso quell’espressione di panico? Non ti stiamo mandando al fronte! – spiegò di nuovo Kurt.
-Ma ti rendi conto che, se torna nella stanza proprio mentre io sto frugando nel suo baule potrebbe uccidermi? – chiese la ragazza con una lieve punta di isteria nella voce.
Brittany sospirò mentre si appoggiava al tronco dell’albero. Era una pomeriggio soleggiato, non si poteva definire caldo ma era piacevole stare all’aria aperta invece che negli umidi corridoi del castello.
-Rachel non preoccuparti! Santana esce tutte le notti e torna tardissimo! Avrai tutto il tempo per trovare il libro, portarlo da noi e rimetterlo dove l’hai trovato! Santana non sospetterà niente! – Quinn si intromise per cercare di tranquillizzarla.
-Ma siete sicuri che sia necessario?
-Rachel, ti prego! Sei l’unica che può farlo! – disse sporgendosi in avanti Brittany.
Rachel la guardò negli occhi e sospirò, non poteva fare altro che arrendersi. Avevano ragione, lei era l’unica che poteva farlo in fondo divideva la stanza con Santana. Brittany sorrise, sapeva che aveva vinto.
Così poche ore dopo Rachel cenò rapidamente e si diresse altrettanto rapidamente verso la sua sala comune. Salutò Dave che stava seduto in una delle poltrone e le fece un gesto per indicarle di stare tranquilla. La ragazza sospirò e si diresse verso il suo dormitorio che divideva con Santana. Sobbalzò quando si accorse che la sua compagna di stanza era li sdraiata sul letto con in mano il solito libro. Quello stesso libro che il professore di difesa contro le arti oscure le aveva dato come premio per il suo patronus. Quello stesso libro che lei avrebbe dovuto prendere quella notte e portare silenziosamente nella solita aula di incantesimi dove si sarebbe riunita con Kurt, Quinn, Brittany e Sam per scoprire se davvero, come pensava la ragazza di Tassorosso, nascondesse qualche indizio utile per capire cosa stesse succedendo a Santana. Sospirò rumorosamente attirando l’attenzione della sua compagna di stanza. Rachel deglutì vistosamente, temendo che le sue intenzioni fossero così evidenti che le si sarebbero potute leggere in volto senza nessuno sforzo. Ma, naturalmente, Santana non disse niente. Semplicemente riportò la sua attenzione sul libro ignorandola totalmente.
Rachel tirò le tende che l’avrebbero nascosta da una nuova eventuale occhiata della sua compagna di stanza. Si buttò sotto le coperte ed aspettò. Sapeva che non avrebbe dovuto attendere molto ma, come sempre quando era nervosa, il tempo sembrava trascinarsi con lentezza disarmante. Poi, finalmente, sentì un movimento poco distante e seppe con certezza che Santana si stava alzando dal letto. Rachel chiuse gli occhi cercando di concentrarsi solo sui rumori e cercando di associarli ad azioni. Così seppe quando Santana aprì il baule, probabilmente per infilarci dentro il libro e, soprattutto, riconobbe il cigolio della porta che si apriva e si chiudeva. Contò sino a cento e poi spostò piano la tenda. Come si aspettava era sola nella stanza. Si mosse lentamente. Sapeva che era irrazionale avere paura in quel momento. In fondo se Santana fosse tornata lei non avrebbe avuto niente da temere. Si diresse verso la porta guardandola come se si aspettasse che, da un momento all’altro, si spalancasse rivelando una furiosa Santana che aveva intuito le sue intenzioni ed era tornata per impedirgli di portarle a termine.
Rachel sospirò e cercò di calmarsi. Prese un paio di respiri profondi e si buttò verso il baule. Afferrò il libro senza degnarlo nemmeno di uno sguardo e corse verso la classe di incantesimi pregando che il battere furioso del suo cuore nel petto non sfociasse in un prematuro infarto.
-L’hai preso? – domandò Brittany saltando in piedi appena attraversò la porta dell’aula.
Rachel annuì pallida come un cadavere. Quinn le si avvicinò piano prendendole il libro dalle mani.
-Faremo in fretta – disse per tranquillizzarla.
Kurt la raggiunse immediatamente e iniziarono a sfogliare il libro alla ricerca di una cosa ben precisa. E non fu difficile incontrarla.  Quinn sollevò lo sguardo e lo rivolse verso Rachel, Brittany e Sam che stavano a pochi metri di distanza in trepidante attesa.
-Sappiamo per cosa servono gli ingredienti che sono stati rubati nell’aula di pozioni – fece una pausa per abbassare di nuovo lo sguardo verso le pagine del libro – Esiste una pozione che modifica l’incantesimo patronus.
-Cosa vuol dire? – domandò Brittany.
-Il patronus è un incantesimo di difesa. Questa pozione lo trasforma in un incantesimo violento. Il patronus diventa instabile e difficile da controllare.
-Quindi è questo che sta facendo Santana? – domandò Sam.
-Credo di si, ha rubato gli ingredienti ed usa la stanza delle necessità per provare a controllarlo. Sta giocando con il fuoco, è pericoloso quello che sta facendo – continuò Quinn.
-E c’è dell’altro – aggiunse Kurt passando la mano sulla copertina in pelle del libro sulla quale si poteva vedere un simbolo circolare in rilievo.
-Cosa? – domandò Rachel che non sopportava quell’attesa.
Kurt sollevò la copertina del libro per mostrare un simbolo circolare, i ragazzi si avvicinarono per poterlo vedere meglio e si resero conto che era formato da due D contrapposte. Brittany corrugò la fronte.
-Questa è il simbolo dell’autore del libro. La Holiday ha detto a Brittany che l’autore si trova ad Hogwarts. E queste sono le iniziali del suo nome. Diego Dosbarajas. Lui ha dato il libro a Santana. Lui la sta controllando con oggetti incantati! – esclamò Kurt.
-Come fai ad esserne sicuro? – chiese Sam insicuro.
-Perché il medaglione e l’anello avevano un simbolo circolare impresso. Non l’abbiamo visto bene ma potrebbe essere questo – concluse Kurt gettando un’occhiata a Brittany che manteneva la sua espressione accigliata.
-Ma come è possibile? – chiese ancora poco convinto Sam.
-Potrebbe avere usato la pozione polisucco per prendere le sembianze di Rachel, Sam e Finn e consegnare a Santana l’oggetto che la controllava. Lui è un professore ed ex auror, sicuro che non aveva bisogno di rubare gli ingredienti per crearla! – spiegò rapidamente Kurt – E, se ci pensate, l’anello è scomparso quando il professor Dosbarajas l’ha accompagnata in infermeria quando è quasi svenuta! Deve averlo sostituito con qualcos’altro!
-Si ma perché? – insistette Sam.
Kurt aprì la bocca per rispondere ma la richiuse subito accorgendosi che, in realtà, non aveva una risposta a quella domanda. Si guardò intorno aspettando che qualcuno gli desse una mano. Si accorse subito che Rachel si mordeva nervosamente il labbro.
-Rachel, tu hai qualche idea? – chiese Kurt.
-L’anno scorso… quando siamo entrate nella sezione proibita della biblioteca per cercare notizie sullo specchio ho letto una cosa strana – iniziò insicura – C’è un libro in quella sezione che parla della storia oscura di Hogwarts e delle storie che sono legate al castello.
I ragazzi la guardavano in attesa che andasse avanti domandandosi di cosa stesse parlando. Ma nessuno ebbe il coraggio di interromperla.
-Sapete cos’è la pietra della resurrezione? – domandò alla fine Rachel.
-Si, lo sanno tutti. Era uno dei tre doni della morte. Ma è stato perso da Harry Potter nella foresta proibita quando si è consegnato a Voldemort – rispose rapidamente Kurt.
-Si. O, almeno, questo è quello che è stato raccontato. In quel libro si dice che la pietra è stata ritrovata dai centauri e riportata al castello. Si decise di nasconderla nei sotterranei di Hogwarts e proteggerla con incantesimi potentissimi.
-Quindi è stato detto che la pietra fosse andata persa per evitare che venisse cercata a Hogwarts? Ok ma, anche se fosse vero, cosa centra con Santana e con quello che sta facendo? – chiese Sam.
-Perché pare che l’incantesimo che la protegge sia una versione migliorata dell’incantesimo patronus. Sono stati creati dei guardiani che impediscono l’accesso a dove dovrebbe essere nascosta la pietra. Secondo il libro sono un cervo, una lontra, un Jack Russel terrier e un cavallo. E solo un altro patronus può eliminarli. Per questo Santana sta cercando di modificare il suo lupo!
-Ma perché qualcuno vorrebbe la pietra della resurrezione? – domandò Sam mentre si grattava la testa perplesso.
-Per la stessa cosa che voleva Voldemort. Il potere. – disse Kurt.
I ragazzi si guardarono tra loro, poi Brittany si diresse verso la porta e l’aprì.
-Dove stai andando? – chiese Quinn preoccupata.
-Alla stanza delle necessità! – rispose mentre si lanciava lungo il corridoio verso le scale che l’avrebbero portata al settimo piano – Dobbiamo fermarla!
Sam fu il primo a reagire e a lanciarsi all’inseguimento della ragazza e, subito dopo li seguirono gli altri. Arrivarono al settimo piano con il fiatone e videro Brittany ferma davanti alla parete.
-Britt! Aspetta! Se Santana è li dentro tu non puoi entrare sinché non esce! – spiegò tra una boccata d’aria e l’altra Quinn.
Brittany si voltò per guardarla aspettando che si avvicinasse.
-Dobbiamo almeno provare! Se non è li dentro dobbiamo scoprire dov’è! Potrebbe essere in pericolo!
Poi Brittany camminò avanti e indietro tre volte pensando disperatamente a quello che necessitava e, incredibilmente, apparve una porta. Dovette aprirla Quinn visto che gli altri sembravano troppo sorpresi per muoversi, e li spintonò dentro. I ragazzi si trovarono dentro una semplice stanza quadrata abbastanza grande ma completamente vuota. In una delle pareti c’era una strana decorazione in rilievo ma nessuno ci fece molto caso al momento.
-Non c’è! – esclamò Kurt guardandosi intorno.
-Se fosse stata dentro noi non saremmo potuti entrare – gli ricordò Quinn pazientemente.
-Potrebbe essere tornata al dormitorio! – disse Rachel pensierosa, un attimo prima che la sua espressione si incupisse – Oddio se ha cercato il libro e non l’ha trovato? Come posso riportarlo senza che se ne accorga?
-Non è tornata nel suo dormitorio! – tutti si voltarono verso Sam che era fermo davanti alla parete che mostrava quello strano rilievo – Brittany a cosa stavi pensando mentre cercavi di entrare qui?
-Solo a Santana – rispose a voce bassa la ragazza – Solo al fatto che voglio trovarla.
-Come fai a sapere che non è nel suo dormitorio? – domandò Quinn avvicinandosi al ragazzo.
-Perché questa parete è una mappa in rilievo del castello di Hogwarts e, quel puntino laggiù porta il nome di Santana Lopez! – spiegò Sam indicando un punto che si muoveva verso i sotterranei.
-Sta andando in una zona proibita. Quei corridoi portano direttamente a una specie di labirinto di cunicoli che si trova sotto il lago nero! Ma è vitatissimo andarci! – spiegò Rachel.
-Sta andando a prendere la pietra della resurrezione – sussurrò Kurt.
-Dobbiamo fermarla! – esclamò Brittany voltandosi per uscire dalla stanza delle necessità ma questa volta Sam fu rapido nell’afferrarle il polso e fermarla.
-Brit, potrebbe essere pericoloso! Se la sta controllando il professor Dosbarajas non sarà lontano. Ed è un esperto di arti oscure! Abbiamo bisogno d’aiuto! Potremmo svegliare i professori e cercare di fermarla prima che si faccia male…
-No, Sam! Non abbiamo tempo! L’anno scorso ha rischiato la sua vita per me! Pensaci è già nei sotterranei! Se lanciassimo l’allarme dovremmo dare spiegazioni e non abbiamo il tempo per farlo! Io vado! Tu fai quello che credi giusto!
Brittany si liberò della presa del ragazzo e si lanciò di corsa fuori dalla porta.
-Ha ragione! Io vado con lei! – disse Kurt.
Sam lanciò una rapida occhiata a Quinn e Rachel che annuirono insieme prima di correre verso i sotterranei.
-Meno male che avevi detto che quest’anno non avremmo infranto nessuna regola! – disse Sam a una velocissima Rachel.
  
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