Chiedo scusa a tutti  i miei lettori... per il ritardo gigantesco con cui pubblico questo aggiornamento (è passato tipo un mese!!!). Sono stata impegnatissima con la scuola. Spero che continuerete a leggere! Grazie...


----------------------------------------------------------------Pov Elena--------------------------------------------------------------------------------------

Katherine anticipò qualsiasi mia richiesta. Mi basto un suo cenno per aprire la portiera della sua macchina e raggomitolarmi al fianco di Lizzie, che dormiva beata sul sedile posteriore.
Damon la guardò, con la fronte corrucciata.
–Cosa diavolo sta succedendo?-

Katherine in tutta risposta sbuffò e fece roteare gli occhi. Poi si sedette sul cofano della macchina di Damon, sorridendo.

-Possibile che voi due non abbiate nemmeno un po’ di fiducia in me? Oh Damon, smettila di guardarmi così, farai ingelosire Elena…- si rivolse a me, ridacchiando.
Damon mantenne la calma e non rispose alla sua frecciatina. Io feci altrettanto, sapendo che con Katherine bisognava essere pazienti.

-D’accordo… Da dove comincio? Ah sì! Dieci anni fa io avevo quasi ucciso Klaus. Quello stupido paletto era già conficcato nel suo cuore, quando Stefan aveva esitato e il piano era andato a monte. Klaus si era liberato dalla nostra stretta e aveva scaraventato lontano il paletto.
Sia io che Klaus avevamo immediatamente tentato di recuperare l'arma, ma purtroppo le streghe ci avevano giocato un brutto scherzo e l'avevano fatta scomparire. Probabilmente era una delle loro strategie per mantenere l’equilibrio della natura o sciocchezze del genere.
Fatto sta che il paletto non c’era più, noi non potevamo uccidere Klaus e Klaus non aveva idea di dove fosse finita l’unica arma in grado di porre fine alla sua vita. Allora abbiamo deciso di stringere una tregua dalla durata di… indovinate? Sì, di 10 anni.-

-Cosa centra Lizzie con questa storia?- Damon era impaziente.

-Sapevo che Klaus sarebbe stato puntuale, quindi ho deciso di tenere sotto controllo Elena, che era probabilmente la prescelta a cui le streghe avrebbero riconsegnato il paletto. Diciamo che doveva essere un piano diabolico, ma mi sono lasciata un po’… prendere la mano.- mi guardò. Sembrava che Katherine si stesse giustificando per l’affetto che provava per mia figlia. Klaus non avrebbe rotto il patto, quindi se Katherine fosse stata vicino a me anche lei sarebbe diventava a sua volta intoccabile.

Era stata astuta, ma Lizzie le aveva stravolto completamente il piano.

-Comunque… Klaus crede che io abbia il paletto.-
-Ed è così?-
-Può darsi, Damon!-

-Cosa centra Lizzie?-

-Il sangue puro di una doppelganger è l’unica cosa in grado di distruggere il paletto.-

-E’ questo che hanno fatto? Le hanno semplicemente preso del sangue?- chiesi io. Klaus le aveva solo tolto un po’ di sangue? Tutto qui? Mi vergognai un po’ di me stessa al pensiero che un vampiro originale che prelevava del sangue dalle vene di mia figlia non fosse poi così grave. Ma dopo tutto ero abituata a cose ben peggiori.

-Be… Non… non funziona proprio così… Quando il sangue della doppelganger distrugge il paletto, la doppelganger a cui è stato prelevato… -

Katherine deglutì rumorosamente, prima di continuare –muore.-

----------------------------------------------------------------Pov Damon------------------------------------------------------------------------------------

Calò il silenzio.

L’espressione di Elena era a metà strada tra lo spavento e il terrore.
Non riuscivo a credere alle mie orecchie.

Colpii Katherine con tutte le mie forze. Lei si rialzò senza problemi. I miei gesti erano scoordinati, dettati dall’ira e dalla rabbia che sentivo crescere dentro.
La immobilizzai, contro la carrozzeria della mia macchina. –Come hai potuto?- la mia voce era rauca e disperata.

Guardai Elena. Aveva già perso troppe persone, era già stata ferita troppe volte. Nonavrei potuto permettere che succedesse qualcosa a Lizzie.

-Damon… lasciami!- Katherine si dimenava sotto la mia presa.
La lasciai andare.
Lei si ricompose, scuotendo la testa per il mio attacco improvviso.
–Pensavo sapeste con chi avete a che fare! Pronto, sono Katherine… Io sono sempre tre passi avanti a tutti gli altri.-

Mi diede le spalle, con fare misterioso, poi continuò

–anche a Klaus!!!-

----------------------------------------------------------------Pov Katherine------------------------------------------------------------------------------------

Era successo poche ore prima, ma sentivo ancora dentro di me l’adrenalina.
Il mio piano era imperfetto, c’erano troppe variabili. Era quello che continuavo a ripetermi mentre andavo a prendere Lizzie per portarla da Klaus.

La sacca di B negativo era al sicuro, stretta nella mia camicia. Il meccanismo doveva funzionare, era troppo sofisticato per fallire.

Se Klaus mi avesse scoperto sarebbe stata la fine. Ero scesa dalle scale con la bimba addormentata fra le braccia.

Klaus mi aveva passato la fialetta. Non si sarebbe mai abbassato a fare tutto da solo.

Prevedibile, come da copione.

Facevo fatica a mantenere quell’aria sommessa, da vittima, ma dallo stupore che leggevo negli occhi di Stefan doveva essermi venuta piuttosto bene. Avevo steso Lizzie sul tavolo.

Io ero da un lato, Klaus e Stefan dall’altro. Con una mano avevo preso la fialetta con l’altra avevo estratto l’ago, per bucare la pelle della bimba.
Non avevo soggiogato Lizzie, ma questo Klaus non lo sapeva. Era rimasto piuttosto meravigliato quando l’aveva sentita urlare per il dolore dell’ago. Quello era stato sufficiente a distrarlo. La fialetta era già stata riempita dal B negativo di qualche donatore ignoto, mentre il sangue della mia seconda doppelganger finiva nel laccio emostatico che avevo preparato vicino al bordo del tavolo.

Elena sorrise quando finii il mio racconto. Sembrò finalmente calmarsi.
Anche Damon sembrava sollevato, ma per darsi un po’ di contegno  mi ringraziò di non avergli macchiato il tappeto persiano.

Poi però tornò serio e mi chiese: -Perché non me lo hai detto fin dall’inizio? Avremmo potuto aiutarti…-

-Damon, quanto sei ingenuo! Non riesci a vedere cosa sarebbe successo? Innanzitutto il mio piano sarebbe stato impraticabile, Elena non avrebbe mai lasciato che Klaus si avvicinasse a Lizzie.- sorprendentemente, Elena era d’accordo con me

- Poi, se conosco bene Klaus, con due doppelganger a disposizione se ne sarebbe portata via una. Ti avrebbe chiesto di scegliere quale sacrificare e sappiamo entrambi che avrebbe significato perdere Elena, giusto? Non saresti riuscito a proteggerle tutte due.
L’unica cosa che potete fare è ringraziarmi, perché grazie a me Klaus si ritroverà con un “sangue impuro”, pensera che Lizzie non sia una doppelganger, che sia stata adottata, che non abbia ereditato la maledizione da Elena o non so cos’altro e la lascerà in pace. E io ho prestato il mio servizio a Klaus, quindi sono inutile e posso allegramente ritirarmi dai giochi! Ora tocca a voi-

Va bene, mi vergogno un po' perchè questo capitolo è abbastanza osceno... Non sono particolarmente soddisfatta. Katherine si è salvata le penne e ha portato in salvo anche Lizzie. Ora tocca a Damon e Elena trovare il paletto e impedire che Klaus ottenga il sangue. Spero di avervi interessato almeno un po'. Per favore, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. Prometto che la prossima volta aggiornerò più velocemente e che questa settimana mi dedicherò al recupero di tutte le cose fantastiche cose che avete scritto durante la mia assenza. E poi mancano pochi giorni al season finale, teniamo le dita incrociate!