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Autore: Akasuna no Hime    07/05/2012    0 recensioni
"Zabini entrò nella grande casa senza degnare l’elfo di una risposta. Si guardò intorno, notando che casa Malfoy era arredata con gusto ma non con sfarzosità.".
Blaise è felice di trascorrere qualche giorno a casa di Draco. Quello che non sa è che una persona farà tutto il possibile per renderlo ancora più felice.
AVVISO: ho pubblicato qusta fanfic anche su "Nocturne Alley" con un account che ha lo stesso nome di questo. Non si gridi al plagio dunque. Detto questo, buona lettura.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Lucius Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Roses are watching us

Malfoy Manor aveva il potere di intimorire i visitatori anche solo guardandola dall’esterno. I muri grigi e lo sterminato giardino intorno mettevano a disagio eventuali ospiti, che per tutta la durata della visita non facevano che guardarsi intorno, come se l’improvvisa apparizione di una mostruosa creatura. Il fatto che fosse la dimora di un famoso ex Mangiamorte non faceva che aumentarne il potere.
A Blaise Zabini la casa non faceva alcun effetto. Certo, era bella e fredda, ma spaventosa? Non di certo per lui. Trascinò il suo baule per il viale, osservando i pavoni albini del padrone di casa che zampettavano tranquilli nell’erba. Era stato carino da parte di Draco invitarlo a casa sua per un po’. Sua madre aveva trovato un altro uomo e per Blaise passare un’estate a sentire i loro gemiti in camera da letto o in qualsiasi altro posto della casa non era il massimo. E poi sospettava che Draco avesse bisogno di qualcuno fidato che gli stesse vicino, dopo tutto quello che era successo negli ultimi tempi.
Afferrò il battente e bussò con decisione, appoggiandosi al baule. Subito dopo un elfo domestico, vestito solo con una federa intorno ai fianchi, aprì l’enorme portone.

-Il signore è il benvenuto.-esordì l’elfo con un profondo inchino, spostandosi per farlo passare.

Zabini entrò nella grande casa senza degnare l’elfo di una risposta. Si guardò intorno, notando che casa Malfoy era arredata con gusto ma non  con sfarzosità. L’attenta analisi della casa venne interrotta dall’apparizione di un figurino totalmente vestito di nero che scendeva l’enorme scalone. Draco, leggermente dimagrito ma comunque affascinante, era avvolto nel suo solito completo nero a cui aveva abbinato scarpe lucide. Sembrava dovesse presentarsi al cospetto del Ministro della Magia in persona. Il viso completamente glabro e i capelli chiarissimi lo facevano sembrare un ragazzino indifeso e debole. In realtà, Draco Malfoy aveva appena compiuto diciotto anni e solo gli occhi grigi tradivano la sua vera età. Erano profondi e recavano tracce di un grande dolore.

Il biondo si esibì in un mezzo sorriso: -Benvenuto, Blaise.

Poi si guardò attorno e, appurato che erano soli, gli avvolse le braccia al collo. Blaise rimase un attimo imbambolato ma si riscosse e abbracciò l’amico cingendogli la vita.

-Vieni, ti mostro la tua stanza.- Draco si sciolse dall’abbraccio e fece segno a un elfo di prendere il bagaglio di Zabini. Salirono la scala con l’elfo che arrancava loro dietro. Draco aprì una porta di legno marrone chiaro ed entrò.

-Ecco. La camera accanto è la mia: se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiedere a uno qualunque di questi inutili esseri.-disse Draco, indicando con la testa l’elfo che intanto aveva sistemato il baule di Blaise ai piedi del letto. Detto questo, uscì dalla stanza annunciando che la cena sarebbe stata servita entro mezz’ora. Zabini si guardò un po’ in giro: la stanza era grande quasi come la sua ma il letto è più largo. La finestra con balcone dava sul curatissimo roseto della signora Malfoy . Si avviò a lunghe falcate verso e uscì, andando quasi a sbattere contro Lucius Malfoy in persona.

-Mi scusi, non l’avevo vista.

Gli occhi del padrone di casa scrutarono l’amico del figlio.

-Non fa nulla.

Lucius riprese a camminare dirigendosi verso la sala da pranzo. Blaise lo seguì con lo sguardo e inarcò le sopracciglia.

“Bel culo, signor Malfoy.”

***

La cena era stata a dir poco sublime. I Malfoy non avevano certo paura di spendere anche se l’ospite era solamente un ragazzo. Draco era stato insolitamente loquace anche se col padre non aveva parlato molto.
Al momento i ragazzo erano in camera di Draco, seduti sul letto come due ragazzine a un pigiama party, e chiacchieravano del più e del meno.

-Hai visto l’ultimo servizio sullo Sfregiato?
Zabini sogghignò:-Come avrei potuto non vederlo? Era praticamente ovunque. Credevo avesse figliato in tempo record.
-Però bisogna ammettere che visto da dietro è veramente la fine del mondo. Ha un culo da statua greca che…-Draco alzò gli occhi al cielo e si leccò le labbra.
-Non fare il maiale, Dray. E comunque lui sta con la Piattola Weasley.
-Tutte le relazioni finiscono prima o poi.
Draco sbuffò. Blaise gli prese il viso tra le mani e lo baciò piano sulle labbra. Poi alzò e annunciò che andava a letto.

-‘notte, Dray.
Draco lo guardo un attimo negli occhi:-‘notte, Blaise.

***

Erano le cinque del pomeriggio quando Blaise rientrò in camera sua. Era rimasto in giardino con Draco e Narcissa a parlare di tutto e di niente. Nonostante il comportamente di facciata, la signora Malfoy era una donna gradevole che sapeva metterti a tuo agio. Gli aveva chiesto come stessero andando gli esami per entrare al Ministero e dopo, con una strizzatina d’occhio complice, come fosse sul piano sentimentale. Zabini aveva educatamente risposto “Bene, ho preso il massimo in quasi tutti” e dopo, con un sorrisetto, che non c’era ancora nessuno di speciale. Narcissa aveva accolto le risposte ed era tornata in casa per organizzare il ricevimento che si sarebbe tenuto in serata, lasciandolo solo con Draco. Quando il sole iniziò a scendere, entrambi tornarono in casa per vestirsi.
Quello che Blaise non si aspettava era una visita del padrone di casa proprio mentre si stava allacciando la camicia.
Lucius entrò silenziosamente nella camera del giovane ospite e si richiuse la porta alle spalle. Zabini alzò gli occhi dai bottoni e osservò perplesso il padrone di casa venire tranquillamente verso di lui, elegantissimo nella sua veste nera bordata di argento. Gli stivali di pelle risuonavano sul pavimento di pietra. Zabini si sorprese ad indietreggiare quando Malfoy senior sembrò un po’ troppo vicino.

-Non sei ancora pronto?

La voce di Lucius non era irritata. In realtà, era atona.

-No. Sono rientrato tardi dal giardino con la signora.
-Molto bene. Meglio, a dire il vero.

Blaise, che aveva riportato lo sguardo sulla camicia, lo alzò e guardò il padrone di casa, cercando di capire cosa avesse voluto dire. Non fece in tempo a chiederlo ad alta voce che Lucius si era avvicinato, si era impossessato della bocca carnosa del giovane e aveva insinuato la mano sotto la camicia, accarezzandogli i pettorali. Blaise si trovò a rispondere al bacio passionale di Malfoy, ad intrecciare la lingua con la sua, ad accarezzargli il palato. La mano di Lucius stava sbottonando la camicia bianca che Blaise aveva pazientemente quasi finito di allacciare. L’indumento finì sul pavimento freddo, lasciando Zabini con indosso solo i pantaloni. Il fisico sul quale Blaise lavorava ogni giorno si guadagnò lo sguardo lascivo di Malfoy senior, che inziò a torturare il capezzolo destro del giovane. Zabini mugugnò e, afferrato Lucius per il retro della testa, lo costrinse ad usare la bocca. Di buon grado, Malfoy lambì con la lingua il bottoncino di carne scura. Zabini mugolò soddisfatto. Il padrone di casa si inginocchiò, armeggiando con la cintura di cuoio dei pantaloni dell’amante.  Gli eleganti pantaloni che avrebbero dovuto essere seminascosti dalla veste da mago caddero a terra. Lucius andò a torturare i testicoli del giovane con le labbra, che gemette impaziente. Lungi dal voler indisporre il gradito ospite, Lucius gli calò velocemente i boxer e, senza indugiare, prese in bocca l’erezione ormai quasi completa del giovane. Blaise soffocò un urlo mentre il padrone di casa passava lentamente la lingua lungo tutta l’asta. Il ragazzo dalla pelle scura afferrò Lucius per la testa, muovendo leggermente il bacino verso la bocca dell’altro. Prima che potesse avvertire il biondo, Blaise venne e Lucius, alzando lo sguardo malizioso verso di lui, ingoiò il suo seme. Zabini ansivama mentre Lucius si rimetteva in piedi e lo guardava dritto negli occhi profondi. Lo afferrò per le spalle e lo spinse sul letto, dove uno spaesato Zabini rimase fermo a pancia in su, lasciando che Malfoy gli aprisse le gambe e gli accarezzasse i testicoli. Prima che potesse rendersene conto, Lucius aveva inziato a stuzzicare la sua apertura, inserendo una falange e poi togliendola subito. Il padrone si casa sentì una morsa intorno al polso, prima che Zabini lo tirasse su di se e poi ribaltasse le posizioni, in modo da sovrastare l’uomo.

-Non credo che stavolta sarà attivo, signor Malfoy.
-Tu dici, ragazzino?
-Ne sono più che sicuro.

Blaise spogliò metodicamente Lucius, fino a lasciarlo completamente nudo alla sua mercè. Con i polsi bloccati nella stretta ferrea del giovane sopra la testa, Malfoy aveva ben poca libertà di movimento e tanta voglia di fargliela pagare. Quando però il giovane, senza accennare a mollare la presa, gli fece divaricare le gambe e vi si accomodò in mezzo, capì che per stavolta avrebbe dovuto lasciar decidere a un altro. Il ghigno di Blaise, però,  non gli piaceva neanche un po’.

-Avanti, signor Mangiamorte- disse Blaise con quella sua voce profonda e dal velato accento straniero- non avrà paura di un diciottenne?

Lucius emise quello che doveva sembrargli un ringhio minaccioso ma che ebbe il solo effetto di allargare il ghigno del più giovane.
Blaise si portò una mano tra le gambe e sfregò il membro. Poi lo avvicinò all’apertura di Lucius e lo penetrò di scatto, senza prepararlo.  Malfoy senior non potè trattenere un urlo. Poi, chinata la testa, affondò il viso nel cuscino, smorzando gemiti e ansiti mentre Blaise spingeva rudemente il suo membro sempre più in profondità nel suo amante. Il padrone di casa si sentì afferrare per i capelli e la testa gli venne tirata su, costringendolo a guardare fuori dalla finestra.

-Guardi in giardino, signor Passivo.

Lucius seguì il consiglio di Blaise e, subito dopo, provò l’impulso di ribellarsi al suo dominatore. Draco e sua moglie erano in giardino davanti al roseto, vestiti di tutto punto. Narcissa stava finendo di strappare le foglie più brutte e Draco stava chiacchierando tranquillamente con la madre.

-Li vedi?
-Sì.
-Vuoi che smetta così puoi andare da loro?

Lucius cercò di chinare il capo ma la mano di Zabini lo stava ancora trattenendo.
Il piacere che Blaise gli stava donando non era nemmeno lontanamente comparabile al discutere di affari e politica con degli ammuffiti gentiluomini.

-No.
-Lo immaginavo.

Un altro paio si spinte e Blaise si liberò dentro Lucius. Malfoy sentì il seme caldo dell’amante scivolargli lungo le cosce e pensò che era da un sacco che provava una sensazione così. Più precisamente, dalla festa di addio al celibato di James Potter, durante la quale lui, il futuro sposo e il testimone cugino di sua moglie se l’erano spassata nei privè del locale.
Blaise lo girò sulla schiena e si chinò a prendergli l’uccello in bocca. Lo leccò per tutta la lunghezza e poi iniziò a succhiarlo con voracità. Dopo un paio di minuti, Lucius venne nella bocca di Blaise che ingoiò tutto.

Lucius raccolse le sue cose e scivolò silenziosamente fuori dalla stanza. Blaise si infilò trionfante sotto la doccia, prima di ricominciare ad abbottonarsi la camicia.
I due si ritrovarono in giardino, dove Draco e Narcissa stavano ancora aspettando.

-Eccovi, finalmente.-li accolse la signora Malfoy con un sorriso.

Zabini si mise accanto a Draco che se si accorse di qualcosa non lo diede a vedere. La signora Malfoy aggiustò il colletto al marito e lo prese sottobraccio. Poi si rivolse a Blaise con un sorriso appena accennato:-Credo che al signori DePuniet non dispiacerà un ospite in più, Blaise. Verrai con noi?
-Con piacere, signora.

Draco fece finta di porgere il braccio a Blaise e tutti e quattro di incamminarono verso il grande cancello.




Mmmh, allora. Direi che non ho mai scritto su loro due insieme ma mi piace. 
L'ho pubblicata anche sul mio account di "Nocturne Alley" perciò che nessuno gridi al plagio. Credo sia tutto.

Baci, Akasuna no Hime.

   
 
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