Roses are watching us
Malfoy Manor aveva il potere di
intimorire i visitatori
anche solo guardandola dall’esterno. I muri grigi e lo
sterminato giardino
intorno mettevano a disagio eventuali ospiti, che per tutta la durata
della
visita non facevano che guardarsi intorno, come se
l’improvvisa apparizione di
una mostruosa creatura. Il fatto che fosse la dimora di un famoso ex
Mangiamorte non faceva che aumentarne il potere.
A Blaise Zabini la casa non faceva alcun effetto. Certo, era bella e
fredda, ma
spaventosa? Non di certo per lui. Trascinò il suo baule per
il viale,
osservando i pavoni albini del padrone di casa che zampettavano
tranquilli
nell’erba. Era stato carino da parte di Draco invitarlo a
casa sua per un po’.
Sua madre aveva trovato un altro uomo e per Blaise passare
un’estate a sentire
i loro gemiti in camera da letto o in qualsiasi altro posto della casa
non era
il massimo. E poi sospettava che Draco avesse bisogno di qualcuno
fidato che
gli stesse vicino, dopo tutto quello che era successo negli ultimi
tempi.
Afferrò il battente e bussò con decisione,
appoggiandosi al baule. Subito dopo
un elfo domestico, vestito solo con una federa intorno ai fianchi,
aprì
l’enorme portone.
-Il signore è il benvenuto.-esordì l’elfo con un profondo inchino, spostandosi per farlo passare.
Zabini entrò nella grande casa senza degnare l’elfo di una risposta. Si guardò intorno, notando che casa Malfoy era arredata con gusto ma non con sfarzosità. L’attenta analisi della casa venne interrotta dall’apparizione di un figurino totalmente vestito di nero che scendeva l’enorme scalone. Draco, leggermente dimagrito ma comunque affascinante, era avvolto nel suo solito completo nero a cui aveva abbinato scarpe lucide. Sembrava dovesse presentarsi al cospetto del Ministro della Magia in persona. Il viso completamente glabro e i capelli chiarissimi lo facevano sembrare un ragazzino indifeso e debole. In realtà, Draco Malfoy aveva appena compiuto diciotto anni e solo gli occhi grigi tradivano la sua vera età. Erano profondi e recavano tracce di un grande dolore.
Il biondo si esibì in un mezzo sorriso: -Benvenuto, Blaise.
Poi si guardò attorno e, appurato che erano soli, gli avvolse le braccia al collo. Blaise rimase un attimo imbambolato ma si riscosse e abbracciò l’amico cingendogli la vita.
-Vieni, ti mostro la tua stanza.- Draco si sciolse dall’abbraccio e fece segno a un elfo di prendere il bagaglio di Zabini. Salirono la scala con l’elfo che arrancava loro dietro. Draco aprì una porta di legno marrone chiaro ed entrò.
-Ecco. La camera accanto è la mia: se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiedere a uno qualunque di questi inutili esseri.-disse Draco, indicando con la testa l’elfo che intanto aveva sistemato il baule di Blaise ai piedi del letto. Detto questo, uscì dalla stanza annunciando che la cena sarebbe stata servita entro mezz’ora. Zabini si guardò un po’ in giro: la stanza era grande quasi come la sua ma il letto è più largo. La finestra con balcone dava sul curatissimo roseto della signora Malfoy . Si avviò a lunghe falcate verso e uscì, andando quasi a sbattere contro Lucius Malfoy in persona.
-Mi scusi, non l’avevo vista.
Gli occhi del padrone di casa scrutarono l’amico del figlio.
-Non fa nulla.
Lucius riprese a camminare dirigendosi verso la sala da pranzo. Blaise lo seguì con lo sguardo e inarcò le sopracciglia.
“Bel culo, signor Malfoy.”
***
La cena era stata a dir poco sublime.
I Malfoy non avevano
certo paura di spendere anche se l’ospite era solamente un
ragazzo. Draco era
stato insolitamente loquace anche se col padre non aveva parlato molto.
Al momento i ragazzo erano in camera di Draco, seduti sul letto come
due
ragazzine a un pigiama party, e chiacchieravano del più e
del meno.
-Hai visto l’ultimo
servizio sullo Sfregiato?
Zabini sogghignò:-Come avrei potuto non vederlo? Era
praticamente ovunque.
Credevo avesse figliato in tempo record.
-Però bisogna ammettere che visto da dietro è
veramente la fine del mondo. Ha
un culo da statua greca che…-Draco alzò gli occhi
al cielo e si leccò le
labbra.
-Non fare il maiale, Dray. E comunque lui sta con la Piattola Weasley.
-Tutte le relazioni finiscono prima o poi.
Draco sbuffò. Blaise gli prese il viso tra le mani e lo
baciò piano sulle
labbra. Poi alzò e annunciò che andava a letto.
-‘notte, Dray.
Draco lo guardo un attimo negli occhi:-‘notte, Blaise.
***
Erano le cinque del pomeriggio quando
Blaise rientrò in
camera sua. Era rimasto in giardino con Draco e Narcissa a parlare di
tutto e
di niente. Nonostante il comportamente di facciata, la signora Malfoy
era una
donna gradevole che sapeva metterti a tuo agio. Gli aveva chiesto come
stessero
andando gli esami per entrare al Ministero e dopo, con una strizzatina
d’occhio
complice, come fosse sul piano sentimentale. Zabini aveva educatamente
risposto
“Bene, ho preso il massimo in quasi tutti” e dopo,
con un sorrisetto, che non
c’era ancora nessuno di speciale. Narcissa aveva accolto le
risposte ed era
tornata in casa per organizzare il ricevimento che si sarebbe tenuto in
serata,
lasciandolo solo con Draco. Quando il sole iniziò a
scendere, entrambi
tornarono in casa per vestirsi.
Quello che Blaise non si aspettava era una visita del padrone di casa
proprio
mentre si stava allacciando la camicia.
Lucius entrò silenziosamente nella camera del giovane ospite
e si richiuse la
porta alle spalle. Zabini alzò gli occhi dai bottoni e
osservò perplesso il
padrone di casa venire tranquillamente verso di lui, elegantissimo
nella sua
veste nera bordata di argento. Gli stivali di pelle risuonavano sul
pavimento
di pietra. Zabini si sorprese ad indietreggiare quando Malfoy senior
sembrò un
po’ troppo vicino.
-Non sei ancora pronto?
La voce di Lucius non era irritata. In realtà, era atona.
-No. Sono rientrato tardi dal
giardino con la signora.
-Molto bene. Meglio, a dire il vero.
Blaise, che aveva riportato lo sguardo sulla camicia, lo alzò e guardò il padrone di casa, cercando di capire cosa avesse voluto dire. Non fece in tempo a chiederlo ad alta voce che Lucius si era avvicinato, si era impossessato della bocca carnosa del giovane e aveva insinuato la mano sotto la camicia, accarezzandogli i pettorali. Blaise si trovò a rispondere al bacio passionale di Malfoy, ad intrecciare la lingua con la sua, ad accarezzargli il palato. La mano di Lucius stava sbottonando la camicia bianca che Blaise aveva pazientemente quasi finito di allacciare. L’indumento finì sul pavimento freddo, lasciando Zabini con indosso solo i pantaloni. Il fisico sul quale Blaise lavorava ogni giorno si guadagnò lo sguardo lascivo di Malfoy senior, che inziò a torturare il capezzolo destro del giovane. Zabini mugugnò e, afferrato Lucius per il retro della testa, lo costrinse ad usare la bocca. Di buon grado, Malfoy lambì con la lingua il bottoncino di carne scura. Zabini mugolò soddisfatto. Il padrone di casa si inginocchiò, armeggiando con la cintura di cuoio dei pantaloni dell’amante. Gli eleganti pantaloni che avrebbero dovuto essere seminascosti dalla veste da mago caddero a terra. Lucius andò a torturare i testicoli del giovane con le labbra, che gemette impaziente. Lungi dal voler indisporre il gradito ospite, Lucius gli calò velocemente i boxer e, senza indugiare, prese in bocca l’erezione ormai quasi completa del giovane. Blaise soffocò un urlo mentre il padrone di casa passava lentamente la lingua lungo tutta l’asta. Il ragazzo dalla pelle scura afferrò Lucius per la testa, muovendo leggermente il bacino verso la bocca dell’altro. Prima che potesse avvertire il biondo, Blaise venne e Lucius, alzando lo sguardo malizioso verso di lui, ingoiò il suo seme. Zabini ansivama mentre Lucius si rimetteva in piedi e lo guardava dritto negli occhi profondi. Lo afferrò per le spalle e lo spinse sul letto, dove uno spaesato Zabini rimase fermo a pancia in su, lasciando che Malfoy gli aprisse le gambe e gli accarezzasse i testicoli. Prima che potesse rendersene conto, Lucius aveva inziato a stuzzicare la sua apertura, inserendo una falange e poi togliendola subito. Il padrone si casa sentì una morsa intorno al polso, prima che Zabini lo tirasse su di se e poi ribaltasse le posizioni, in modo da sovrastare l’uomo.
-Non credo che stavolta
sarà attivo, signor Malfoy.
-Tu dici, ragazzino?
-Ne sono più che sicuro.
Blaise spogliò metodicamente Lucius, fino a lasciarlo completamente nudo alla sua mercè. Con i polsi bloccati nella stretta ferrea del giovane sopra la testa, Malfoy aveva ben poca libertà di movimento e tanta voglia di fargliela pagare. Quando però il giovane, senza accennare a mollare la presa, gli fece divaricare le gambe e vi si accomodò in mezzo, capì che per stavolta avrebbe dovuto lasciar decidere a un altro. Il ghigno di Blaise, però, non gli piaceva neanche un po’.
-Avanti, signor Mangiamorte- disse Blaise con quella sua voce profonda e dal velato accento straniero- non avrà paura di un diciottenne?
Lucius emise quello che doveva
sembrargli un ringhio
minaccioso ma che ebbe il solo effetto di allargare il ghigno del
più giovane.
Blaise si portò una mano tra le gambe e sfregò il
membro. Poi lo avvicinò
all’apertura di Lucius e lo penetrò di scatto,
senza prepararlo. Malfoy
senior non potè trattenere un urlo.
Poi, chinata la testa, affondò il viso nel cuscino,
smorzando gemiti e ansiti
mentre Blaise spingeva rudemente il suo membro sempre più in
profondità nel suo
amante. Il padrone di casa si sentì afferrare per i capelli
e la testa gli
venne tirata su, costringendolo a guardare fuori dalla finestra.
-Guardi in giardino, signor Passivo.
Lucius seguì il consiglio di Blaise e, subito dopo, provò l’impulso di ribellarsi al suo dominatore. Draco e sua moglie erano in giardino davanti al roseto, vestiti di tutto punto. Narcissa stava finendo di strappare le foglie più brutte e Draco stava chiacchierando tranquillamente con la madre.
-Li vedi?
-Sì.
-Vuoi che smetta così puoi andare da loro?
Lucius cercò di chinare il
capo ma la mano di Zabini lo
stava ancora trattenendo.
Il piacere che Blaise gli stava donando non era nemmeno lontanamente
comparabile al discutere di affari e politica con degli ammuffiti
gentiluomini.
-No.
-Lo immaginavo.
Un altro paio si spinte e Blaise si
liberò dentro Lucius.
Malfoy sentì il seme caldo dell’amante scivolargli
lungo le cosce e pensò che
era da un sacco che provava una sensazione così.
Più precisamente, dalla festa
di addio al celibato di James Potter, durante la quale lui, il futuro
sposo e il
testimone cugino di sua moglie se l’erano spassata nei
privè del locale.
Blaise lo girò sulla schiena e si chinò a
prendergli l’uccello in bocca. Lo
leccò per tutta la lunghezza e poi iniziò a
succhiarlo con voracità. Dopo un
paio di minuti, Lucius venne nella bocca di Blaise che
ingoiò tutto.
Lucius raccolse le sue cose e
scivolò silenziosamente fuori
dalla stanza. Blaise si infilò trionfante sotto la doccia,
prima di
ricominciare ad abbottonarsi la camicia.
I due si ritrovarono in giardino, dove Draco e Narcissa stavano ancora
aspettando.
-Eccovi, finalmente.-li accolse la signora Malfoy con un sorriso.
Zabini si mise accanto a Draco che se
si accorse di qualcosa
non lo diede a vedere. La signora Malfoy aggiustò il
colletto al marito e lo
prese sottobraccio. Poi si rivolse a Blaise con un sorriso appena
accennato:-Credo
che al signori DePuniet non dispiacerà un ospite in
più, Blaise. Verrai con
noi?
-Con piacere, signora.
Draco fece finta di porgere il braccio a Blaise e tutti e quattro di incamminarono verso il grande cancello.
Mmmh, allora. Direi che non ho mai
scritto su loro due insieme ma mi piace.
L'ho pubblicata anche
sul mio account di "Nocturne
Alley" perciò che nessuno gridi al plagio.
Credo sia tutto.
Baci, Akasuna no Hime.