Le persone che amo fanno sempre una brutta fine.

- Scusami tanto! - Alzai gli occhi dalla grossa macchia di Burrobirra che si stava lentamente allargando sulla mia camicetta.
Incontrai gli occhi scuri di un ragazzo.

- Dovresti stare più attento! - rimbeccai.

Lui, da sotto il mantello con lo stemma Tassorosso, tirò fuori la bacchetta.

Mormorò un qualche incantesimo a voce bassa, in un attimo, mi ritrovai completamente zuppa.

Qualcuno rise.

- Scusami! - fece di nuovo quello.

Alzai una mano, come a fargli capire che non importava, poi presi la bacchetta

Il mio incantesimo funzionò immediatamente.

- Scusa tanto … - lui si bloccò, non sapeva il mio nome.

- Andromeda. -

- Piacere, io sono Ted! Ti posso offrire una Burrobirra? Questa volta non te la butto addosso! -

Sedevo al tavolo in un piccolo bar, picchiettando piano le dita sul tavolo.
Fissai, in attesa, l’enorme calice di Burrobirra fumante che avevo davanti.

Lo aspettavo da circa un’ora, ma di lui non c’era nessuna traccia. L
a felicità di incontrarlo era pian piano scomparsa, ad essa si era sostituita la preoccupazione.

Dov’era?

Alla fine, esasperata, mi alzai e mi smaterializzai a casa.

Tornai il giorno dopo in quel bar e mentre sorseggiavo l’ennesima Burrobirra, il mio occhio cadde sul giornale posato sul tavolo.

SIRIUS BLACK, IL BRACCIO DESTRO DI COLUI-CHE-NON-DEVE-ESSERE-NOMINATO, ARRESTATO.

Si udì il rumore del calice di Burrobirra che cadeva in terra.

‘’ Mamma, mamma! Quel bambino mi ha detto che ho i capelli del colore dalla Burrobirra! ‘’

Ninfadora mi si parò davanti con il viso un po’ imbronciato.

‘’ La Burrobirra ha un bel colore giallo scuro! ‘’ sorrisi alla mia bimba.

‘’ Non mi piace! ‘’

'’ E allora cambiali! ‘’

Ninfadora corse dentro casa, per guardarsi allo specchio.

Quando tornò aveva i capelli di un acceso colore rosa shocking.

Rise.

Mi asciugai una lacrima e distolsi gli occhi dalla lapide con sopra inciso ‘’ Ninfadora Tonks ‘’

Non avrei più sentito ridere la mia Tonks.