Profano e Ieratico Piacere
Bellatrix ride sguaiatamente, scopre i denti marci e si avvicina.
"Allora, Barty," sussurra orribilmente, "Pronto a fare il cattivone?"
Un ghigno storto, fastidioso.
Il solo pensiero della tortura mi provoca piacere fisico; profano e ieratico al tempo stesso.
Non riesco a immaginare nulla di più erotico delle sevizie e degli spasmi di dolore.
La disperata supplica delle urla drammatiche e delle parole indecifrabili è estremamente eccitante.
Lo so che, se potessero, starebbero zitti. Non si lascerebbero sfuggire nemmeno un gemito, se gli fosse concesso.
Ed è di questo che godo, del fatto che siano costretti a mostrare la loro sofferenza, l'incrinatura della loro coerenza, la crepa della loro tranquilla perfezione.