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Autore: Ciulla    07/05/2012    3 recensioni
Ed eccomi qua con una mini long, che sarà anche e soprattutto la mia seconda Mycrello! Beh ci sarà anche del Johnlock e del Mystrade, però è fondamentalmente Mycrello xD
Mycroft è triste, perchè è successa una cosa terribile. C'è stato un rapimento. Riuscirà a convinecre il fratello ad occuparsene?
POV John.
"“Mycroft”, disse intanto. “Non ho molto tempo da dedicarti, sono molto impegnato.”
“Lo vedo”, mormorò il fratello, un volto angoscioso al posto della sua solita espressione tranquilla. “Ma... Devi assolutamente aiutarmi, Sherlock. Questo è un caso d’estrema importanza nazionale! Lascia stare i tuoi soliti giochetti di polizia...”
“Ho un certo qual senso di dejà vu”, commentò Sherlock con un ghigno indolente sulle labbra. “Di cosa si tratta? ‘I piani missilistici rubati - il ritorno’? O ‘Cadogan West - la vendetta’?”"
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Watson , Lestrade , Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock spalanca con violenza la porta del nostro appartamento, seguito a ruota da me, ormai senza fiato.
Mi stupisco nel vedere Mycroft ancora qui: probabilmente, troppo sconvolto per fare qualsiasi cosa, non si è mosso dall’altro giorno, e ha dormito placidamente nella nostra calda e accogliente dimora mentre noi giravamo per la città nel freddo della notte per cercare il suo maledettissimo ombrello.
“Sherlock!” Esclama Mycroft appena ci vede. “Devo dirti una cosa...”
“Non ora Mycroft!” Lo interrompe lui. “Ho la soluzione, e niente di quello che tu hai da dirmi potrà farmi cambiare idea.”
Il fratello ammutolisce, con un’espressione perplessa e incuriosita sul volto.
“Percorrendo il tragitto da casa tua al Diogenes Club”, comincia a dire l’infallibile consulente investigativo, “Mi sono detto che forse avevi percorso una stradina secondaria per arrivarci, forse per compiere nel frattempo qualche commissione di cui non ci avevi informato. In particolare, è tua consuetudine comprare spesso cibo dietetico in un particolare supermercato, che io e John abbiamo ispezionato da cima a fondo alla ricerca di tracce.
 Purtroppo, non vi abbiamo trovato niente. Però, uscendo, ho notato una serie di impronte che si allontanavano per una stradina fangosa... Impronte uniche per scarpe fatte su misura. E io quelle impronte già le conoscevo. Quelle impronte... Erano le tue.
 Ci hai nascosto una svolta del tuo tragitto che ti ha portato in una direzione del tutto opposta al luogo in cui sostenevi di esserti recato; non poteva essere stata una qualunque dimenticanza. Questo mi ha fatto capire che volevi nascondermi qualcosa; ma cosa potresti voler nascondere al tuo amato fratellino?
Spero che si colga l’ironia del termine ‘amato’. Io e te ci odiamo cortesemente, Mycroft. E probabilmente la tua voleva essere solo una vendetta. Una stupida vendetta consistente nel farmi preoccupare per te e poi schernirmi, ammettendo di aver scherzato.
Mycroft Holmes!” E qui Sherlock alza la voce facendomi sobbalzare e indicando il fratello con fare accusatorio. “Tu hai rapito Gerard!”
Mycroft è pallio come un cencio, a questo punto del discorso. “Fratello”, comincia di dire, “il tuo odio per me ti offusca gli occhi e non ti permette di vedere i tuoi errori. Quelle impronte... Non nego che fossero mie, ma non ti è venuto in mente che potessero significare qualcos’altro? Qualcosa che ti ho nascosto perché lo ritenevo totalmente irrilevante al caso? Comunque”, e qui si rabbuiò, “Permettimi di dimostrarti che stando seduto su una poltrona ho scoperto chi ha rapito Gerard prima di te.”
Sherlock scoppia a ridere. “Ora è inutile che tenti di discolparti! E’ tua, e solo tua la colpa! Tuttavia, non nego di voler vedere l’enorme sforzo di fantasia che farai per inventare una bugia plausibile... Racconta. Perché hai svoltato in quella stradina?”
Mycroft sospira. “Ho svoltato per andare a trovare Greg a casa sua. Vedi, io e Greg abbiamo una storia e... Credo che lui fosse geloso dell’amore che mi lega a Gerard.”
Sherlock fa una smorfia. “Perfettamente plausibile. E tu non sai mentire. Ti credo. Mi sono sbagliato, ma non farlo sapere a nessuno oppure te la faccio pagare. Ora però dobbiamo convincere Greg a confessare...”
Basta. Non ce la faccio più! Questa situazione è totalmente assurda! Non reggo più tutte queste storie per un ombrello!
 “Basta!” Urlo. Mi alzo in piedi dal divano su cui mi ero accomodato. “Adesso basta! Tutto ciò è assurdo. Tu hai una storia con Greg e col tuo ombrello? Veditela da solo! I tuoi problemi amorosi non ci interessano! Esci da questa casa o esco io!”
I due Holmes si voltano contemporaneamente verso di me, uno con una smorfia disgustata e l’altro con lo sguardo ammirato. Vedendo però che Mycroft non si schioda, mi dirigo deciso verso la porta, spalancandola con violenza e colpendo in faccia il povero Greg che stava per bussare.
Mycroft si alza in piedi. “Gregory!”
Lestrade arrossisce: “Mycroft!”
Sherlock sbadiglia. “Noioso.”
Io impreco. “Vaffanculo.”

 
   
 
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