3.
Un Angelo dal sonno pesante
Nei
giorni seguenti Dean si preoccupò di evitare ogni contatto
con
il nuovo paziente, eludendo ogni tentativo di sua madre di farli stare
insieme
per socializzare, quasi come se Cas avesse la peste.
Ma
ovviamente Mary era Mary, una donna forte e carismatica e il
Winchester sapeva che non avrebbe scampato un interrogatorio di terzo
grado
senza il supporto di suo fratello Sam, che di solito faceva la parte
del
poliziotto buono. L’unica alternativa quindi, era raccontare
tutto a Sammy,
sperando di riuscire a venirne a capo, senza compromettere troppo la
sua
eterosessualità.
Per fare
ciò contava soprattutto sulla discretezza del minore, e
tra il parlare dei suoi sentimenti a sua madre e farlo con Sam,
preferiva
decisamente la seconda ipotesi perché, per quanto il
fratellino fosse invadente
e molto ma molto psicologo, la madre avrebbe sicuramente trovato il
modo di
metterlo in imbarazzo. Non che fosse colpa sua, era molto discreta, ma
parlare
di certe cose con la propria madre era di per sé
imbarazzante.
Sperava
di riuscire a prendere un po’ di tempo prima di gettarsi
tra le braccia di una Samantha particolarmente ispirata
nell’aiutare il
prossimo, comunque.
La
situazione cominciò a farsi disperata quella domenica
mattina,
quando sua madre annunciò che Castiel avrebbe iniziato la
scuola e sarebbe
stato nella stessa classe di Dean, assieme a Balthazar.
Avere
quei fari blu addosso durante le lezioni non lo avrebbe
messo solamente a disagio, ma gli avrebbe ricordato continuamente che
quell’angelo non era suo, e che avrebbe fatto bene a
metterselo in testa una
volta per tutte.
Teoricamente
non avrebbe dovuto essere neanche così difficile,
dato che i due non si guardavano neanche, figuriamoci parlarsi, ma ogni
rara
volta che Dean cedeva e incrociava il suo sguardo, era difficilissimo
controllarsi
e imporsi di stare al proprio posto.
Voleva
disperatamente toccarlo, bearsi della sua stupenda risata,
ma soprattutto essere al posto di quel fottutissimo biondino, il suo fidanzato.
Ebbene
sì, Cas e Balthazar stavano insieme e lo avevano annunciato
qualche giorno prima, suscitando le reazioni più diverse
nella sua famiglia.
Mary,
ovviamente, era raggiante, come psicologa e come mamma.
Vedere un ragazzo come Castiel, appena arrivato, senza nessuna
conoscenza degli
usi umani e della società, che aveva trovato qualcuno che
gli stesse accanto e
che gli volesse bene era quanto di più bello ci potesse
essere.
In Sam
albergavano due sentimenti contrastanti: C’era la
felicità
per Castiel, ovviamente, ma la preoccupazione e l’empatia per
suo fratello molto
spesso prendevano il sopravvento. Il minore non era stupido e aveva
notato
quanto Dean fosse cambiato nell’ultimo periodo, come evitasse
il nuovo paziente
e fosse volutamente scorbutico con lui, come se volesse ferire apposta
i suoi
sentimenti, per tenerlo a distanza.
Dean, dal
canto suo, cercava di ignorare la nuova coppia il più
possibile - per sfuggire ad altre situazioni imbarazzanti come quella
del
cancello - ma non poteva fare a meno di controllarli in ogni momento,
registrando tutte le volte che li trovava da soli.
Era
fastidioso anche solo pensare a quei due insieme, che ridevano
e scherzavano felici, mentre lui assisteva impotente in un angolo. Non
voleva
rovinare la felicità di Cas, per nulla, ma non riusciva a
sopportare la vista
di lui che baciava un altro, ed era a tanto così dal far
esplodere tutta la sua
frustrazione verso quell’essere insulso che era al posto suo.
Ormai si
era ridotto a non uscire più dalla propria stanza,
temendo di incontrarli in qualche effusione o anche solo seduti vicini
a colazione.
Balthazar, infatti, passava
tutto il suo tempo in casa loro, rendendogli ogni momento un incubo.
E ora era
costretto a vederli insieme persino a scuola: era una congiura! Pensò,
prendendo a pugni il cuscino, mentre un ringhio rabbioso gli usciva
dalle
labbra.
In quel
momento la porta si aprì, lasciando intravedere nel
piccolo spiraglio, una massa di capelli scuri e due occhioni azzurri.
Il
Winchester si tirò su a sedere, fissando il suo ospite
mentre
entrava nella sua stanza, con addosso un pigiama di Sam, azzurro e
bianco, con
scritto sul davanti “Baby Angel”.
Quando
aveva visto suo fratello con quel pigiama, qualche anno prima,
non aveva potuto far altro che scoppiare a ridere, perché
suo fratello era un
Bigfoot anche da piccolo, altro che angelo, ma ora, addosso a Cas lo
trovava
estremamente tenero.
Era
troppo grande per lui e gli dava l’aria di un pulcino
arruffato, soprattutto in quel momento che si stava stropicciando gli
occhi con
una mano, pensò.
Che vado a
pensare? Adorabile? Pulcino?!? Cristo,
la trasformazione in
tredicenne è già cominciata!
Deanna o
meno, era impossibile non pensare quello di Cas: era
veramente tenero, con i capelli scompigliati dal sonno e gli occhi
arrossati.
<<
Che ci fai qui? >> chiese irritato. Non gli
dispiaceva per niente la sua visita, era stato felicissimo appena lo
aveva
visto, e questo lo faceva incazzare; perché diamine doveva
essere tutto così
difficile?
Castiel
non rispose, si avvicinò semplicemente al suo letto
accoccolandosi su di lui, con un sorriso dipinto sulle labbra, mentre
sospirava
soddisfatto e chiudeva gli occhi.
Che
diavolo-? Dean non ci capiva più niente, e invece di
scansarsi
come avrebbe fatto se fosse stato abbastanza cosciente, si
limitò a
circondargli le spalle con un braccio facendogli poggiare il capo sul
suo
petto.
Sospirò.
Le cose non si mettevano affatto bene e lui non sarebbe
riuscito a tenerlo lontano ancora a lungo. Ci aveva provato - ci
continuava a
provare, dannazione! - cercando di convincersi che Balthazar fosse la
scelta
migliore, ma giorno dopo giorno la gelosia lo divorava, facendolo
sembrare
pazzo, in ogni sua reazione.
Ormai
tutti si rendevano conto che c’era qualcosa che non andava,
che era cambiato, sempre con la testa altrove in ogni cosa che faceva.
Prima o
poi qualcuno avrebbe capito che la causa di tutto era Castiel, fingere
e negare
non sarebbe servito più a nulla, per quanto lui lo volesse.
Stava
tentando di arrivare a patti con questa cosa che aveva
dentro, ma sapeva già di non poterla vincere, e ormai si
rassegnava di non poterla
più nascondere.
Si era
innamorato di Castiel.
Fin dal
primo sguardo, dal primo momento. E lui era uno che non
credeva in stronzate del genere.
Il colpo
di fulmine era una cazzata, nessuno poteva innamorarsi di
una persona senza conoscerla, lo sapeva, ma se quel ragazzo pareva
leggergli
dentro, sconvolgendo tutto ciò in cui credeva, un motivo ci
doveva pure essere,
no?
Magari
poteva anche rivedere la sua posizione, ecco.
*°*°*°*
Si era
appena riaddormentato, o almeno così gli sembrava, quando
sentì la presenza di qualcuno nella stanza, ma Castiel era
ancora sul suo
petto, quindi non c’era la possibilità che si
fosse alzato e stesse
gironzolando per la camera.
Spalancò
gli occhi e si tirò su a sedere. Cazzo!
Sam e
Mary, sulla porta, sorridevano guardando prima lui e poi il Castiel,
che lo aveva rispinto giù sul letto, prima di
riacciambellarglisi sopra.
Dio, che
situazione imbarazzante! Pensò, mentre cercava di
rimettere a posto i tasselli confusi della sera precedente. Come
c’era finito
Castiel nel suo letto? Si chiese, cercando di non dare ai suoi pensieri
un tono
isterico.
<<
Ehm, non vorremmo disturbarvi ma.. la colazione è pronta
e siete in ritardo per la scuola >> esordì
Sam, cercando di trattenere le
risate.
Dean, dal
canto suo, voleva sprofondare dall’imbarazzo, ma si
costrinse ad assumere un’aria tranquilla e distaccata, prima
di fregarsi con le
sue stesse mani dicendo dolcemente << Ehi, Cas.. dobbiamo
alzarci
>>
Ricevette
un lamento soffocato come risposta, che gli fece sorgere
spontaneamente un sorriso sulle labbra.
Ma come
faceva ad essere così tenero? Si disse, scostandogli i
capelli dalla fronte.
Non si
girò a controllare la porta, per sapere cosa stesse
pensando di lui la sua famiglia; non gliene fregava niente, in
verità.
Voleva
solo non doversi alzare da quel letto, perché sapeva
perfettamente che al di fuori di quella porta ci sarebbe stato
Balthazar, e lui
avrebbe dovuto indossare la solita maschera di indifferenza.
Probabilmente
non sarebbe più riuscito a ingannare i suoi, dopo la
scenetta smielata che stava offrendo, ma poteva benissimo provarci. Inutilmente.
<<
Castieeel >> lo chiamò, ridendo della sua
espressione corrucciata.
Nello
sfondo sentiva le risate di Sam e Mary, ma si stava
divertendo troppo per smettere come la sua dignità gli stava
suggerendo.
Il moro,
nel frattempo, non ne voleva sapere affatto di
svegliarsi, anzi, cercava di affondare sempre di più nel
letto, alla ricerca di
una posizione comoda.
Urgeva un
cambio di tattica. Prima di tutto si alzò
definitivamente, e gettò per terra il bozzolo caldo in cui
Cas si era
rintanato.
La
reazione fu istantanea e un mugugno più infastidito degli
altri
si levò dalla figura sprofondata nel materasso, dando il via
a un nuovo
scroscio di risate da parte di tutti i Winchester.
<<
Bella Addormentata, hai intenzione di svegliarti?
>> lo prese in giro Dean.
<<
Bella Addormentata? >> fece Sam, sollevando un
sopracciglio.
<<
Preferisci che lo chiami Piccolo Angelo? >>
ribattè
il maggiore, indicando le piccole ali disegnate sul retro del pigiama.
<<
Su, Castiel, alzati >> intervenne sua madre con
dolcezza, avvicinandosi al letto sfatto, con il chiaro intento di
svegliare il
dormiglione una volta per tutte, ma l’interessato era di
tutt’altro avviso.
Non
appena le mani di Mary lo toccarono cominciò ad agitarsi,
chiamando a gran voce Dean perché lo salvasse.
Somigliava
sempre di più a un bambino, pensò sorridendo,
mentre si
avvicinava, scansando sua madre.
Il
“Mostro Cattivo” alzò le mani e si
allontanò sorridendo,
portando via dalla stanza anche Sammy, che si stava sbellicando
<< Tutto
tuo >> rise.
<<
Non volevo arrivare a tanto >> cominciò il
Winchester con vago tono di minaccia, non appena la porta si fu chiusa,
avvicinandosi allo stereo << ma a mali estremi, estremi
rimedi >>
detto questo premette Play, sparando nella stanza “Something
In Your Mouth” a
tutto volume.
*°*°*°*
Quando
Castiel scese per la colazione, scoccando un’occhiataccia a
Dean, erano in ritardo apocalittico.
Si
sedette accanto a Balthazar, passato a prenderlo per la scuola,
che lo salutò con un bacio a stampo.
Dean non
ebbe bisogno di alzare lo sguardo per sapere che gli occhi
di sua madre e di suo fratello erano puntati su di lui, sondando ogni
sua
minima reazione. Sospirò, tenendo i suoi bassi, e si
alzò da tavola.
<<
Dai Cas, siamo in ritardo >> fece con un sorriso,
cercando di mostrarsi amichevole.
Nonostante
avesse ammesso a se stesso di essersi innamorato di
lui, non intendeva minimamente mettere i bastoni tra le ruote alla
relazione
appena sbocciata tra lui e il vicino.
Avrebbe
fatto finta di niente, comportandosi come un fratello. Non
sarebbe stato facile mettere a tacere la gelosia che lo tormentava,
ovviamente,
ma ci avrebbe provato, perché voleva vederlo felice.
E se per
Cas la felicità era Balthazar, a lui stava bene.
<<
Sì, tesoro, andiamo >> disse in quel momento
Balthe.
Ok, Più o meno.
Sforzandosi
come al solito di reprimere l’istinto di saltargli
addosso e prenderlo a pugni, evitò abilmente il biondino e
si diresse verso la
sua piccola.
Nonostante
si fosse ripromesso di lasciarli stare, l’impulso di
invitare Castiel nella sua macchina era forte.
Pur sapendo che si sarebbe dovuto sorbire quel cazzone di Balthazar per tutto il viaggio, disse senza pensarci un attimo << Ehi, Cas, ti va se ti porto io? >>
Dopotutto
non poteva permettere che salisse
su quel catorcio Fiat che Balthazar si ostinava a spacciare per auto,
si
giustificò con se stesso.
Il
sorriso che Castiel gli rivolse a quelle parole, fu abbastanza.
Se gli avesse sorriso sempre così avrebbe potuto sopportare
anche Balthazar. Forse.
Note dell’Autrice
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Si, sono
vagamente in ritardo, ma questo capitolo proprio non
voleva essere scritto >//< inutile dire che non sono
convinta di quello
che ne è uscito fuori, vero? :/
Beh, che
dire, non succede molto in questo chappy, a parte
l’incursione
notturna di Cassypooh nella stanza del bel Winchester *-* e la presa di
coscienza di Dean (l’avevano capito anche i sassi) u.u
Con
questa fic sono mooolto incasinata, perché non ho ancora
fissato delle cose fondamentali (ebbene sì).. ad esempio,
Quanti anni hanno i
Winchester? Questa domanda mi affligge, perché non voglio
fare un distacco
troppo grande di età tra i due ma non voglio neanche che
Dean sia troppo grande
ù__ù Dean-o e Cas hanno la stessa età,
e Balthe qualche hanno in più, ma vanno
alla stessa scuola.. Facendo così, Sammy sarebbe tagliato
fuori, a meno che non
gli faccio avere tipo 2 o 3 anni in meno di Dean :S *pensa
intensamente* ç___ç
non ci capisco più niente D:
Vabbè,
il mio cervello è incasinato, ma ho la ferrea convinzione
che schiafferò Gabriel da qualche parte, perché
il pairing Jess/Sam lo DETESTO
u_u
Per il
resto è tutto molto confuso, non ho la più
pallida idea di
dove andrò a parare e quanto sarà lunga questa
cosa :/ *povera me*
vi prego
di recensire per farmi sapere cosa ne pensate, altrimenti
sembra che me la sto raccontando tutta da sola :)
Detto
questo.. mi inchino a voi *ave, lettori* e aspetto
pazientemente i vostri illuminanti pareri e critiche *yoga style* *ommm
ommmm*
Baci,
L.