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Autore: LadyBlake    29/11/2006    7 recensioni
Primo di settembre. King’s Cross. Una ragazza che spinge un carrello stracolmo di stranezze si fa largo, a fatica, tra la moltitudine di pendolari che affollano le banchine della stazione. Guardiamo l’orologio, sono quasi le undici. È in ritardo. Ovviamente. Attenta a non attirare l’attenzione su di sè, eccola avviarsi tra il binario 9 e il 10, scomparendo alla vista di tutti. Il suo nome è Isabella. Ma nessuno la chiama così. È la signorina Bothwell per i professori. È Stellina per la mamma e Bells per suo fratello maggiore. Il resto del mondo la conosce da sempre come Bella. Oh, sì…sì, certo. Dimenticavo. C’è poi un ragazzo che l’ha ribattezzata ‘Torta alla Vaniglia’. Già. Proprio così. È accaduto precisamente oggi. Oggi, un anno fa.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ciao, ciao, ciao! Chiedo perdono per la mia assenza…e sì che dovevo aggiornare al più presto! Muhahahah! Meglio non fare questa promesse! Comunque, per farmi perdonare, ecco qui il chapterino nuovo. Che mi gusta, devo ammetterlo.

E son già quasi le 23.00…ma perché????

Vabbè!

Ringrazio tutti tuttissimi sentitamente per i commenti!!! Baciottoloni baciottolosi!!^___-

Ma che titolo ho scelto?...uhm…dai, lasciamolo.

Bye bye!

Buona lettura!

Tess

Crac!

 

Capitolo 15

L'essenza della nonna

 

Senza parole.

Per la prima volta nella sua vita, Bella era completamente senza parole.

Nessuna battuta sarcastica, nessuna risposta pronta da tirare fuori dal mantello e sbattere in faccia al povero sprovveduto di turno.

E sì che ne aveva sempre una buona scorta.

Era completamente basita e fissava il punto esatto da cui, solo un attimo prima, gli occhi di Malfoy l’avevano letteralmente trafitta da parte e parte.

Lo stesso Malfoy che, come un lampo, si era voltato ed era corso fuori dalla Sala Grande.

Di nuovo.

Irritante; davvero irritante come abitudine.

Era scappato.

La sorprendeva con un gesto inaspettato e impulsivo e poi puf! Spariva.

Così, come niente fosse, voltandole le spalle e correndo via da lei.

Facendola sentire una nullità completa.

Mentre mille dubbi la assalivano.

Poco più in là Ron era la personificazione della sorpresa: bocca spalancata e incapacità di proferire verbo.

Il brusio era ricominciato e qualcuno ridacchiava pure, indicando chi il tavolo dei Grifondoro, chi quello dei Serpeverde.

I pettegoli della scuola avrebbero avuto del materiale su cui lavorare; questo era poco, ma sicuro.

-Bella? – Ginny si era ricomposta e ora tentava di attirare l’attenzione dell’amica, persa in chissà quali foschi pensieri.

-Ohi…ma ti rendi conto che questa era una scenata in piena regola?

A quelle parole la mora si voltò di scatto verso l’amica, gli occhi che mandavano lampi, i pugni stretti e le gote rosse.

-Cosa??

-Ho det-

-Nononono. No, no. E comunque mi pare che stia diventando un vizio, no? Un vizio, sì, uno stramaledettissimo vizio.

-Bel-

-Come osa? COME OSA? Farmi passare per un’ imbecille così, davanti a tutti. Poi prende e se ne va. Arriva, fa i suoi porci comodi e se ne va! Sempre così, SEMPRE!

-Bella…

-Maledettissimo idiota – borbottò furente, scattando in piedi, facendo cadere i suoi libri a terra.

-Bella, dove vai?..Bella! Bella!!

Ma Bella era già schizzata fuori dal portone della Sala Grande.

Il respiro affannoso e i pensieri sconnessi.

Non sapeva nemmeno lei perché, ma sentiva una grande rabbia montarle dentro. Ma chi diavolo si credeva di essere quel damerino per comportarsi così?

Tutti quei…messaggi ambigui, ecco cos’erano, messaggi ambigui!

La insultava, la baciava, scappava, la fissava, la baciava, decideva di ignorarla…e adesso?

Vide la sua divisa svoltare l’angolo.

Esitò, la sua corsa si spense in una serie di passi strascicati: aveva il coraggio di affrontarlo?

Cioè, ce l’aveva veramente?

Era in grado di andare da Draco Malfoy, guardarlo dritto negli occhi e dirgli tutto quello che pensava?

Non era forse meglio lasciare le cose così?

E se mi ride in faccia?

Lo aveva già fatto, non sarebbe stato quello il problema.

Perché lui poteva fare il bello e il cattivo tempo fregandosene degli altri?

Perché lui è Draco Malfoy.

-E allora? Ma chi se ne frega? Anche io so farmi valere.

Come no.

Derisa anche dalla vocina che parlava nella sua testa, Bella continuò a camminare e svoltò l’angolo, persa nel suo dialogo interiore.

Poi si decise.

Alzò il viso da terra e guardò di fronte a lei.

Che corridoio era quello? Non ci era mai stata.

E cosa ancor più grave, di Malfoy nessuna traccia.

L’aveva lasciato fuggire.

Ancora una volta.

-Maledizione! –esclamò, pestando un piede a terra come una bambina.

-Perso qualcosa? – una voce strascicata attirò la sua attenzione, facendola sussultare.

Spaventata, si voltò si scatto, solo per vedere l’oggetto della sua ricerca appoggiato alla parete, a un paio di metri da lei, nella penombra.

Gli era passata davanti senza neanche vederlo.

Teneva le braccia conserte e la fissava.

Era nervoso, glielo si leggeva in volto, non era affatto tranquillo come voleva far apparire.

Digli qualcosa, Bella!

-Tu! – gli disse, puntandogli contro un dito tremante.

-Tu! Lo sai? Tu sei…tu…sei…tu…tu..dannazione!

Lui battè le mani un paio di volte, in un applauso canzonatorio.

-Brava, bel discorso.

-ZITTO!

Draco si staccò dalla parete e fece un passo avanti, minaccioso.

-Non osare urlare in quella maniera – le intimò.

Bella fece involontariamente un passo indietro.

Ancora.

Perché non riusciva a farsi valere?

Rimase a fissare il pavimento. Possibile che dovesse sempre fare la figura della stupida con lui?

Cercò di raccogliere tutto il coraggio che aveva.

Doveva affrontarlo.

E se lui l’avesse mandata al diavolo o l’avesse schiantata o buttata giù da una torre, pazienza.

Fece un bel respiro e alzò i suoi occhi chiari sul ragazzo che le stava di fronte.

-Malfoy!

Fece anche lei un passo avanti, battagliera.

-Sotto tutto orecchi.

La prese in giro lui.

Ma aveva fatto male i suoi conti.

O forse no.

-Sei ..sei…

-Dai, che cosa? Su, ti do una mano? Un bastardo? Uno stronzo? Che cosa, per l’amor del cielo? Perché non mi rimetti in riga come hai fatto l’altro giorno con quell’imbecille del tuo amico?

Bella ci mise un attimo a capire a chi si stesse riferendo.

Mio amico?

-Mio ami…ma piantala… Sei ridicolo!

-Cosa?

-Sì, sei ridicolo, hai capito? E io che ti ho pure difeso!

-Oh…oh sì! Mi hai proprio difeso! Brava! E poi ti sei messa a far la stupida con quel…quel…bullo da quattro zellini!

-La stupida? La stupida? Ma di che diavolo stai parlando? E poi MA CHE COSA VAI CERCANDO? Si può sapere? Arrivi e te ne vai, fai i tuoi porci comodi, le tue grandi entrate e poi scappi!

-IO COSA?

-Tu scappi caro mio!

La situazione stava evidentemente sfuggendo di mano ad entrambi, i toni si alzavano sempre di più.

-Io non…un Malfoy non scappa mai!MAI!

-Sì, infatti. Come l’altro giorno! Allora non eri tu quello che mi ha sbattuto al muro, infilato la lingua in gola e fuggito come un ladro nella notte!

Lui cominciò a camminare avanti e indietro, lanciandole delle occhiate furibonde.

-Io non sono fuggito.

-Infatti, mi devo essere sbagliata! Probabilmente non eri tu! Era un altro di certo…magari era uhm… Edward Roberts…chi lo sa! –aggiunse sarcastica.

Lui si bloccò e la fulminò con lo sguardo più assassino che le avesse mai rivolto.

-Stronzate!

Bella non avrebbe saputo dire perché aveva buttato lì quel nome.

Lui non poteva essere geloso di lei.

Draco Malfoy geloso di Bella Bothwell?

Sì, in quale mondo parallelo?

Ma la cercava continuamente con lo sguardo.

E l’aveva baciata.

E le aveva detto quelle cose in Sala Grande.

Pochi minuti fa.

Una vita fa.

-Perché mi hai detto quelle cose?

Spiazzato.

-Q-quali cose?

-Un attimo fa, al tavolo.

Draco si passò una mano tra i capelli, palesemente in imbarazzo.

Non da lui.

Bella prese coraggio.

Non da lei.

-Aspetta…mi hai detto…uhm…una cosa tipo “fatti toccare da un altro e non rispondo di me”…o qualcosa di simil-

-Ma dico!! Saranno passati sì e no dieci minuti e neanche ti ricordi le parole esatte?!

-Ma…ma cosa c’entra??

-“Fatti toccare ancora da qualcuno che non sia io e giuro, giuro che non rispondo delle mie azioni”. Ecco cosa ho detto.

-Ma non è la stessa cosa?

-No..ma scommetto che ti ricordi benissimo cosa ti ha sussurrato equivocamente Roberts, vero? Il magnifico Roberts, il fascinoso Roberts….cos’è, sei anche tu una di quelle oche che sbavano per lui??? Non dirmelo, guarda, scenderesti ancora più in basso nella mia scala di gradimento.

Bella era a un passo dall’azzannarlo.

-Ma ti pare?

-Ti pare che cosa? Guarda che vi ho visto, sai? – e questa volta fu lui a puntarle il dito indice accusatorio contro, con una leggera nota isterica nella voce.

-Lo so, infatti te ne sei venuto fuori con-

-Non poco fa!! Nel cortile!!! Fuori dalla Guferia!!!!

Bella boccheggiò. Cosa voleva dire? Fuori dalla Guferia?

-Ma tu come fai a saperlo??

-Ah ha!! Beccati! – le si avvicinò, il viso a un palmo da quello di Bella, la voce sempre più acuta.

–Beccati! Non te lo aspettavi, vero? Cosa sono? Incontri clandestini??

-Becc-???..ma che cosa vai farneticando? Clandestini? Per nascondersi da chi???  Ma se neanche lo conoscevo! L’unica conversazione che avevo avuto con lui era stata una scenata isterica, e tutto per difendere te!

-Ma dai? Eppure mi sembravate…uhm..come si dice? In sintonia – sibilò.

-Ma si può sapere perché ti scaldi tanto? – le mani sui fianchi, aspettava una risposta.

-Beh…perché…insomma! Che figura ci faccio io? Non voglio diventare di certo lo zimbello della scuola.

Balle.

-Malfoy, tu ti rendi conto che le tue parole non hanno alcun senso, vero?

In effetti.

-Ma davvero?

Vero.

-Già.

Il ragazzo cambiò espressione e parve darsi una calmata.

-Sbaglio o la scuola, persino i muri, vociferano che tra me e te…

E con la mano indicò alternativamente lui e Bella, ammiccando.

-Che io e te…?

-Che io e te. Punto. – rispose lui stizzito.

Possibile che quella stupida non si fosse accorta di nulla?

No, impossibile.

Tutti ne parlavano.

Avevano dato adito a parecchie chiacchiere ultimamente.

Tutti credevano che tra loro ci fosse “qualcosa”.

E tutti ora l’avevano vista fare la civetta, perché quello aveva fatto, con Roberts.

Ergo: tutti avrebbero supposto che lui o si faceva fregare le ragazze da sotto il naso, o si faceva trattare come uno zerbino e prendere in giro da una come la Bothwell.

Situazioni da evitare.

Nel modo più assoluto.

La sua reazione non era dovuta di certo al fatto che ogni presenza maschile che ruotava nel raggio di cinque metri dal disastro infuriato che si trovava di fronte lo metteva subito in agitazione.

Agitazione poi, tutta da investigare.

Era un brutto sintomo quello.

Non era neanche dovuta al fatto che Roberts aveva toccato Bella.

L’aveva toccata, già: sulle sue mani doveva essere rimasto un po’ del suo profumo.

Draco pensò a Roberts che avvicinava le dita al naso.

Roberts che le annusava.

Roberts che “sentiva” il profumo di Bella.

Roberts che istintivamente pensava alla Vaniglia.

O chissà, magari a una Torta alla Vaniglia.

Che si faceva venire voglia di assaggiarla.

L’idea di Roberts che cadeva dalla scopa durante una partita di Quidditch, sfracellandosi al suolo, era molto più allettante.

-Non va bene!!!

-Che cosa non va bene??

-Accidenti a te!! Ma che profumo usi?????

-Profu- Malfoy, ma stai dando i numeri????

Lui ci pensò un attimo, poi le si avvicinò, prese tra le mani una ciocca di Bella e l’annusò.

Dolce.

Indubbiamente.

-Questo!!! – disse, portando quella ciocca sotto il naso di Bella.

-Questo profumo!!! Ma non ti senti??? Cos’ è, fai il bagno nella crema alla vaniglia la mattina????

-Mah…perché ti dà fastidio?- gli chiese lei, perplessa, annusandosi i capelli. – È un’essenza che prepara mia nonna. Ma non ha mai dato fastidio a nessuno.

-Non ho detto che mi dà fastidio.

Draco non le tolse gli occhi di dosso, mentre lei giocava con la ciocca di lunghi capelli nerissimi che lui teneva ancora tra le dita.

Erano vicini.

Roberts aveva detto che Bella aveva degli occhi stupendi.

Era vero.

E non era brutta.

Era solo una che non si faceva notare.

Draco, ti stai rammollendo.

-Infatti.

-Infatti che?

-Niente – disse lui, allontanandosi di scatto.

Rimasero in silenzio per un po’.

Poi lei si appoggiò alla parete, sbuffando. Lui si voltò a guardarla, aspettando la prossima mossa, tentando nel frattempo di riguadagnare la sua dignità di bastardo freddo e calcolatore. Che era quella che gli si addiceva di più.

-Vabbè.

Quello non se lo aspettava.

-Cosa vuol dire ‘vabbè’?

-Vuol dire che sono stufa e me ne vado in camera mia.

-E mi lasci qua così??

-In che senso?

-Noi stiamo discutendo, se non te ne sei accorta.

Bella lo guardò, sconcertata.

-E allora?? La discussione è finita.

-Una discussione in cui sono implicato finisce quando lo decido io.

Bibbia di Malfoy, primo libro, versetto 56.

-Questa è iniziata senza alcun motivo.

-Ma è pur sempre una discussione!!- esclamò, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Senti. Io sono stanca, okay? Noi non stiamo insieme, tu non sei geloso, Roberts non mi interessa e quindi non vedo perché dobbiamo star qui a litigare. Ho il cervello che mi scoppia – rispose lei, più sconsolata di quanto avrebbe voluto far vedere.

In quei pochi secondi la testolina di Bella doveva aver formulato queste interessanti ipotesi.

Alle prime due Draco non badò neppure.

La prima implicava questioni troppo complesse da affrontare a stomaco vuoto.

La seconda era spudoratamente falsa, ma lui si sarebbe guardato bene dall’ammetterlo.

La terza, invece, attirò la sua attenzione.

-Non ti interessa? – chiese con più entusiasmo del dovuto.

–Roberts non ti interessa? – ripetè scettico.

–Ma se un sacco di ragazze farebbero tarocchi falsi per lui…

-Beh, io no.

A Bella non interessava Roberts. Era affascinante sì, l’aveva colta di sorpresa, spiazzandola, certo.

Magari l’attraeva un po’…

Ma non troppo.

Nulla in confronto all’effetto che le facevano due occhi grigi puntati addosso.

Nonostante appartenessero al più grande idiota del mondo.

-Ne sei sicura?

-Sì.

-Beh, a quanto pare, invece, tu hai attirato la sua attenzione.

Non è che Bella ci credesse più di tanto.

-Magari vuole solo vendicarsi per la figura che gli ho fatto fare oppure vuole tentare di essere gentile per far sì che gli procuri dei biglietti…non credo proprio di interessargli. – rispose lei con un’alzata di spalle. -Beh, io vado, allora.

Lui le afferrò il braccio, così, d’improvviso.

E l’attirò a sé, facendo aderire la schiena di Bella al suo petto.

Aveva riacquistato la calma.

C’era però da ribadire una cosa.

Le prense il mento tra le dita, le voltò il viso e appoggiò le sue labbra su quelle di lei.

-Ricordati che ti tengo d’occhio – le sussurrò, prima di lasciarla andare.

Bella lo fissò sbalordita, poi sembrò riprendersi e si allontanò, lasciandolo solo in quel corridoio deserto.

Malfoy non la perse di vista un secondo.

Non ci avrebbe messo la mano sul fuoco che Roberts non avesse qualche mira.

Bella Bothwell non era di certo una che si facesse notare.

Ma una volta entrata nel tuo mondo, per Merlino, era difficile ignorarla.

 

 

 

 

 

   
 
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