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Autore: _Lady Cassiopeia_    08/05/2012    0 recensioni
La decisione era stata presa e mai si era sentita tanto felice.
Dire addio all'Inghilterra e alla famiglia non faceva più così male, non dopo quanto aveva lottato per far capire a tutti quanto lei e Scorpius Hyperion Malfoy si amassero.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Finché sarai con me, non avrò paura di nulla.
 
Appena suo padre, Ronald Billius Weasley, si chiuse la porta della sua camera alle spalle lei saltò in piedi cominciando a controllare di aver messo tutto nella sua borsa accuratamente incantata per l’occasione.
Tutto quello di cui aveva bisogno, quello a cui più teneva, era stato preso.
Maledizione, suo padre sembrava essere dotato di sesto senso quella sera!
Guardò l’orologio, mancavano ancora cinque minuti alle tre di notte e lei sapeva perfettamente che Scorpius era puntuale come un orologio svizzero babbano.
Si avvicinò alla finestra sorridendo appena, fuori aveva ricominciato a nevicare ma sapeva che lui sarebbe venuto lo stesso.
Glielo aveva promesso.
Prese un bel respiro puntando poi le iridi in una foto che fino ad allora aveva dovuto tener nascosta ma che ora teneva tranquillamente in mano.
Lei e Scorpius erano seduti sotto ad una quercia ad Hogwarts, abbracciati e felici.
Sorridenti.
-Sto facendo la cosa giusta, mi dispiace.-
Faticò non poco a trattenere le lacrime ma aveva promesso a sé stessa che non avrebbe pianto, non per la cocciutaggine dei suoi genitori.
Sul suo comodino c’era ancora la foto di quando, tornata dal primo anno, Ronald le aveva detto di voler fare una foto con lei con addosso la divisa di Grifondoro.
Era stato tutto così bello, un tempo.
Scosse il capo portando nuovamente le iridi verso il cielo visibile dalla finestra.
Non c’era posto per i suoi genitori, non più.
Aveva litigato a lungo con la sua famiglia cercando di spiegare inutilmente a suo padre quanto Scorpius Hyperion Malfoy meritasse una possibilità, visto che era migliore di tutti i suoi antenati.
Non c’era stato nulla da fare, però.
Ronald Weasley, troppo ferito dal ricordo di Draco Lucius Malfoy e nonostante la guerra che aveva dovuto combattere, non aveva ancora imparato a perdonare.
Non c’era più tempo per la comprensione, lo sapeva bene.
Lei aveva fatto la sua scelta e Scorpius era tutto ciò che potesse desiderare dal futuro.
Si, aveva scelto Scorpius.
Non avrebbe mai potuto scegliere altro.
Un lieve bussare alla finestra la ridestò dai suoi pensieri facendola sussultare appena.
Prese la borsa, indosso il mantello invernale, poggiò la lettera d’addio per i suoi genitori accanto alla foto sul comodino e si perse a guardare Scorpius, il suo ragazzo.
La sua vita, il suo futuro.
Era ora di andare.
Ora di essere chi realmente desiderava diventare.
Aprì la finestra baciando con delicatezza le labbra del biondino, tutto sorridente nonostante il freddo di quella mattina del 24 dicembre.
-Temevo non saresti più arrivato.-
Lui ridacchiò appena.
-Nulla mi può tenere distante da te, Rose, dovresti ormai saperlo.-
Lei annuì appena e il ragazzo allora le porse la mano.
-Sei pronta?-
Era pronta?
Era pronta ad abbandonare tutti, a lasciarsi la sua vita alle spalle?
Non era neppure necessario pensarci, afferrò con decisione la mano del suo ragazzo e sorrise.
-Se tu sei con me, Scorp, sono pronta a tutto.-
-Era quello che speravo di sentirmi rispondere. Stringiti forte ed evita di urlare.-
Lei annuì avvolgendo immediatamente la vita dell’ultimo rampollo Malfoy prima di sfrecciare via, lontano da tutti.
Sempre più vicina alla felicità.
--
-Apri gli occhi, Rose, siamo arrivati.-
Guardò Scorpius negli occhi puntandoli poi sulla piccola villetta che stava dinnanzi a loro.
Sorrise.
Quella era casa loro, il loro luogo sicuro.
Quella era casa loro, lo sentiva dal profumo di libertà e amore che c’era nell’aria.
Abbracciò Scorpius di slanciò e il biondino rise appena, felice quanto lei.
-Dove siamo di preciso?-
-In Provenza. L’ho comprata da un babbano con una parte dei soldi che mi ha lasciato nonna Narcissa come eredità. Ti piace?-
Le veniva da piangere tant’era felice.
Lo strinse maggiormente a sé.
-Non potrei immaginare una casa migliore di questa per noi due.-
Quelle parole parvero scaldare il cuore del suo ragazzo che di getto la baciò togliendole il fiato.
Nessuno sapeva farle provare emozioni simili.
Improvvisamente lo vide inginocchiarsi dinnanzi a lei, un sorriso a far brillare le iridi grigie del ragazzo.
-Rose Marie Weasley, mi vuoi sposare?-
Si portò una mano alle labbra sorpresa.
-S..si, certo.. certo che lo voglio.-
Il ragazzo le prese la mano mettendole il solitario al dito.
Non c’era più nulla a frapporsi tra loro e la felicità finalmente.
Baciò il suo ragazzo con ancor più foga e presto finirono in casa.
Amarlo, fargli percepire tutte le emozioni che le riempivano il cuore non fu mai così facile per lei.
Baciarlo desiderando di morire su quelle labbra, sembrava un desiderio più che accettabile.
Sentirsi un tutt’uno con l’uomo della sua vita, non aveva prezzo.
Nulla valeva quei momenti.
Non sarebbe mai tornata indietro, Scorpius valeva più di qualsiasi altra cosa per lei.
Quella era felicità allo stato puro, non avrebbe veramente potuto desiderare nient’altro dalla vita.
-Ti amo.-
-Io di più.-
-Non dire stupidaggini, Rose.-
Lei ridacchiò stringendosi maggiormente a Scorpius.
-Sono felice, sai?-
-La mia idea era quella, futura signora Malfoy.-
Lei sorrise baciandogli il petto all’altezza del cuore.
-Non smetterò mai di voler sentire il tuo cuore battere per me.-
-Non potrebbe battere per nessun’altra. E pensare che tutti dicevano non saremmo mai sopravvissuti.-
-Nulla è impossibile.-
Lui annuì.
-Se ci si ama, nulla è impossibile e noi ne siamo la prova più che tangibile.-
Lei improvvisamente si rabbuiò.
-Credi ci troveranno?-
Sarebbero venuti a strapparle quella felicità tanto bramata?
-Non ne ho idea, ma non m’importa. Ormai non possono più farci del male.-
Lei annuì tornando poi a baciargli il collo con desiderio.
Lui sorrise.
-Sai, stavo pensando che ormai non siamo più Rose e Scorpius..siamo semplicemente..-
-Già, siamo semplicemente noi.-
Lui annuì, felice che lei avesse compreso e completato la frase. –E nessuno può separare un noi, Rose.-
Lei rise leggermente.
Logica inconfutabile, quella del noi.
--
Cari mamma e papà,
ho cercato in tutti i modi, davvero, di farvi capire quali sentimenti unissero me e Scorpius ma voi non avete neppure provato a capire, ad andare oltre al vostro passato per me ed io non ho più alcuna intenzione di aspettarvi.
Mi dispiace.
Io e Scorpius partiamo, non so per dove, non ho neppure voluto saperlo perché ovunque andremo, se saremo assieme, sarà fantastico. Perfetto.
Mi sono impegnata, ho lottato con tutta me stessa ma non è bastato e questa è stata l’unica soluzione possibile.
Siete stati voi a insegnarmi che i pregiudizi uccidono l’intelligenza, eppure guardatevi, siete l’emblema di quel che non voglio diventare.
Potrei dire che mi dispiace, ma la verità è che non m’importa e no, non mi dispiace perché sono felice.
Davvero.
 
Rose.
 
 
Ok, prima volta che scrivo qualcosa su questa coppia che proprio mi piace.
Spero possa piacere anche a voi, davvero.
_Lady Cassiopeia_ 
  
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