Capitolo 12
Gwen-Pow
  Panico totale. Tutti correvano nel corridoio,chiamando Tyler,mentre qualche poveretto si accingeva a spiegare a Beth gli ultimi avvenimenti. Mi dispiaceva per lei,in una sola notte (pensavo  che saremmo diventati notturni. Non che mi dispiacesse,s’intende!) erano morti la sua migliore amica e il ragazzo di lei (perché molto probabilmente Tyler era morto).
Trovammo la fascetta di Tyler in un corridoio poco lontano dalla nostra stanza. La raccolsi,e vidi che all’interno c’era scritto (ricamato) “T+L=♥”. La portammo in camera nostra e la posammo sul letto di Tyler,insieme a tutti i suoi averi. Facevamo sempre così per i nostri compagni defunti.
Ogni volta che pensavo che alcuni miei compagni fossero morti mi sentivo strana. Mi sembrava che in realtà fosse tutto uno scherzo,e che da un momento all’altro sarebbe uscito Chris da una stanza urlando qualcosa tipo:-Heilà! Vi siete divertiti?Era solo uno scherzo,e voi ci siete cascati come stupide patate lesse in mondovisione!-. Purtroppo questa era solo una mia fantasia. Era molto probabile che non avrei mai più rivisto Chris. La cosa,in realtà, non mi dispiaceva molto,ma il pensiero che fosse morto,o stesse morendo anche lui mi metteva i brividi. Forse avremmo dovuto davvero andare a cercarlo,almeno lui ci avrebbe dato delle spiegazioni,ma il pensiero di perdere un altro amico (non che abbia mai avuto molti amici,ma eravamo tutti molto legati. A parte Heather,si intende. Anche non mi piaceva l’idea che morisse,era pur sempre una persona) mi spaventava.
Eravamo tutti seduti in camera nostra,chi a riflettere (come me),chi a leggere le numerose poesie che Tyler ci aveva nascosto per anni,quando Trent si svegliò con  un rantolo. Mi precipitai da lui, con gran disappunto di Duncan, e gli toccai la fronte. Scottava ancora. Lui aprì gli occhi,mi guardò e bisbigliò:-Cosa cavolo è successo ?-. Ci guardammo tutti preoccupati,ma prima che qualcuno potesse rispondere domandai:- Trent,ce la fai a metterti seduto?-. Ci provò con tutte le sue forze,ma non ci riuscì,così presi un cuscino e glielo misi sotto la testa. –Sto malissimo … - Disse con un sibilo soffocato,prima di cominciare a vomitare. Per fortuna qualcuno aveva trovato dei rotoli di scottex, così non fu difficile pulire (per fortuna non lo feci io,ma Beth,che sembrava talmente scioccata da non capire neanche cosa stesse facendo).
Nessuno riusciva a capire che razza di malattia avesse Trent,dato che il “medico” era lui e nessun altro si intendeva di medicina. Cercammo di chiederglielo,ma era sfinito e non riusciva a risponderci. Stavo contemplando quell’orrendo spettacolo,quando Duncan mi tirò per una manica e mi portò nella stanza accanto alla nostra. –Dobbiamo parlare.- Disse. Orrore lesse nei miei occhi (a Papri piace Nda)-Ma no,scema,non ti voglio lasciare! Riguarda Trent!- Sospiro di sollievo. – Sì,sta molto male,e allora?Che centra con te?- Chiesi. Il sangue gli affluì alla testa,e diventò tutto rosso:-Senti,io lo so che avete chiuso,ma pensi che possa nascere ancora qualcosa tra voi?-. Lo guardai stupita,e dopo qualche istante gli domandai:-Non ti fidi di me?- -Ma certo che mi fido di te!E solo che … mi da fastidio … - -Ah!Quindi sei geloso!- -Io?Ma figurati!- -Allora non tieni a me!- Lo stavo mettendo con le spalle al muro (troppo divertente!),volevo sentirgli dire “sì,sono geloso!”. – Eh,ma non ti va mai bene niente! Cosa vuoi che ti dica?!?”Sì,sono invidioso perché passi un sacco con quello stupido Trent”!- Si portò le mani alla bocca,e io esultai:-Finalmente lo hai ammesso! Oh,miracolo!Se non lo avessi visto non ci crederei!- Ok, avevo esagerato un po’,ma a volte ci vuole. Esasperato portò gli occhi al cielo:-Uff,ora vuoi pure una medaglia al merito? “Sì,signore e signori,la qui presente Gwen Smith è riuscita a far dire a Duncan Evans che è geloso,anche se ha lavorato di fantasia perché lui non lo è affatto!”- Non cambierà mai! –Non mi fai mai avere ragione, anche quando sei tu ad avere torto!- Lo accusai. –Ma smettila!Non prendere tutto ciò che dico per oro colato,solo la maggior parte.- Tipico di Duncan,ma ribattei pronta:-Spero che i tuoi “Ti amo” facciano parte di quella famosa maggior parte!- Sfortunatamente non mi fece avere l’ultima parola. –Ma certo.- Poi mi strinse a sé e mi baciò. Baciava divinamente (cavoli,mi chiedo anch’io quando sono diventata così sdolcinata!)!Non smisi di parlare,però,:-Trent è il mio migliore amico,non mi sono ancora completamente abituata a stare con te, e cerco di non pensare alla mia storia con lui, proprio per evitare problemi.- Non so che cosa avevo detto o con che tono lo avevo fatto,ma si arrabbiò,e non poco. –Bene,allora vai dal tuo amato Trent!- Dopo avermi accompagnato in camera se ne andò con Alejandro.Mi sentivo da schifo,era anche piuttosto tardi, perché tra un parlare e un pensare si erano fatte le 11 di sera ed eravamo abbastanza sfiniti,quindi andammo tutti a dormire.
Quella notte feci un incubo orribile:ero nella mia camera in casa mia,e mi chiedevo “che cavolo ci faccio io qui?Non dovrei essere in quell’edificio orribile?”,ma non facevo in tempo a rispondermi,perché il pavimento si spaccava,e creava un vortice che mi trascinava giù. Mi ritrovavo in un posto talmente buio da sembrare quasi opacamente illuminato. L’atmosfera mi piaceva e prima di vedere ciò che vidi pensai pure che sarebbe stata una bella luce per la mia camera da letto. Purtroppo non riuscii a finire questo pensiero che due porte si aprirono davanti a me,su una c’era scritto il nome “Duncan”, sull’altra “Trent”. Camminai in avanti,verso nessuna delle due uscite,ma tutto diventò nero e mi ritrovai nella mia stanza. C’era una luce azzurrina e una sagoma in piedi al centro della camera. Guardai a terra e vidi quello che mi sembrò l’inferno,solo che più orribile:tutti i miei compagni erano a terra,morti,uccisi nei modi più terribili,ma il peggio non era ancora arrivato. Senti qualcosa di freddo e viscido toccarmi la mano,e spostai lo sguardo in quella direzione:era la mano di un corpo per terra. Mi sporsi lentamente,e vidi il mio peggior incubo:lì c’era Duncan con un profondo taglio alla gola,mentre sul cuore era incisa una “X”,e, per finire l’opera,aveva una striscia di sangue sulle labbra. I suoi occhi color acqua marina erano ancora aperti,e mi fissavano vuoti,vuoti d’amore,vuoti di vita. La flebile luce mi permetteva di vedere che il color cobalto non era ancora sparito dalle sue iridi (io non so quanto senso abbia,ma a papri piace Nda). Alzai lo sguardo,e riconobbi la sagoma che avevo visto prima. Era di spalle,ma improvvisamente si voltò:era Trent. –L’ho fatto per te,Gwen,perché ti amo. – Sussurrò,lasciando cadere a terra un coltello sporco di sangue,e io urlavo e urlavo ancora,sempre più forte.
Mi svegliai sudata e ansimante,poi LeShawna mi chiese:-Che cosa hai hai sognato di così terribile?Raccontalo a Blackmama,perché hai urlato per almeno un quarto d’ora. Poi sentii dei passi,come se qualcuno stesse correndo, e nella stanza entrarono Duncan e la sua squadra. –Gwen,ti ho  sentito urlare,tutto a posto?- Mi chiese. Io annuii e Sierra borbottò:-Ha solo fatto  un
incubo.- Heather,con il suo solito sarcasmo,commentò:-Sì,certo,e noi siamo venuti qui,nel cuore della notte,soltanto per sentirci dire che hai fatto un brutto sogno?La prossima volta ti portiamo un pannolone,così non te la fai nelle mutande!- Stavo per risponderle   “Ma vai a baciare Alejandro”,quando quest’ultimo la prese delicatamente per i fianchi sussurrandole:-Sono le dieci di mattina,chica.- Lei arrossì per l’imbarazzo,si allontanò da lui e per non fargli avere l’ultima parola disse:-Allontanati da me! E comunque mi sono svegliata tre ore fa!- -Ma non per colpa sua!- -E invece sì!Sei tu che sei sordo!-  Continuarono a battibeccare,mentre Duncan si avvicinava a me. –Cosa hai sognato di così terribile?-  Mi chiese. Gli poggiai le labbra all’ orecchio e sussurrai tutto d’un fiato:-Eroincameramiamapoisicreavaunbuconelpavimentoeiocadevogiùepoic’eranodueporteunatuaeunadiTrentepoisifacevatuttobuioederavatetuttimortiaparteTrentchereggevauncoltellopoiiomivoltavoetivedevouccisoinunamanieracheèmegliononraccontareperchèsarebbedacensurareeTrentmidicevachel’avevafattopermeperchèmiamava!- Lui mi rispose immediatamente:-Primo,riprendi fiato,e secondo ripeti tutto da capo!- Feci come mi aveva detto:- Ero in  camera mia,ma poi si creava un buco nel pavimento e io cadevo giù,e poi c’erano due porte,una tua e una di Trent, poi si faceva tutto buio ed eravate tutti morti a parte Trent che reggeva un coltello,poi io mi voltavo e ti vedevo ucciso in una maniera che è meglio non raccontare,perché sarebbe da censurare eTrent mi diceva che l’aveva fatto per me,perché mi amava!- Lui,dopo aver ascoltato tutto,mi disse:-Bene,spero che non succeda,perché se no arrivo io e gli spacco la faccia,febbre o non febbre!- Gli sorrisi, e gli chiesi:-Ma … non sei più arrabbiato con me?- -Io?Figurati!Cosa ti avevo detto ieri? “Non prendere tutto ciò che dico …”- Io completai la frase:- “… per oro colato,solo la maggior parte!”- Ed entrambi scoppiammo a ridere,ma Bridgette guastò la nostra felicità:-Hem,scusate,ma dov’è Beth?-

SPAZIO AUTRICI:
Ciaociao, amici, papri chiama Terra dalla Luna, per raccontarvi che per vostra fortuna non sono lì, scusateCI, però se siamo in ritardissimo, sorryyyyyy! Non potete lamentarvi, però, cioè, questo capitolo è mooolto più lungo degli altri! ù.ù  Poi, ho capito che stare vicino a me è un suicidio (non che io non approvi il suicidio, s'intende), ma una piccola recensionina?? Smetto di stressarvi e passo la parola a drago.
papri                            0    XD


Ciao!Eccoci qui,dopo taaaaaanto tempo!Speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto,e poi e moooooolto più lungo delo solito (ma non aspettatevi niente la prossima volta!).Ma,dato che stavolta ci siamo impegnate,non potreste farci una piiiiiiiiiccola recensione?
Ok,ora ho finito anch'io!Ciao,alla prossima!
Drago