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Autore: fabiano pattinson    08/05/2012    5 recensioni
Salve a tutti ! Oggi mi presento con una mini storiella di unico capitolo!! il titolo ?? I will Not kiss you - non è il massimo però vi auguro una buona lettura !! aspetto molte
vostre recensioni :DDD
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero all'ospedale per fare un controllo al cervello in quei periodi svenivo sempre, forti mal di testa mi tartassavano
allora i miei genitori presero la decisione di farmi fare un controllo tanto per così, ma quello era solo il primo ogni ospedale me ne diceva uno questo almeno era il quinto esame che facevo e forse quello decisivo.
Non era un ospedale normale ma ben sì una clinica che curava tumori io non riuscivo a spiegare come ci eravamo finiti
in questa orribile clinica, so solo che nelle ultime settimane mia madre piangeva sempre, e non mi hanno mandato a scuola mi suonava tutto strano.
Erano passate tre ore la pioggia scendeva ancora più forte.
Aspettai ancora due ore.
Quando tutto ad un tratto entrò mia madre piangendo ed il medico che mi stava antipatico, loro mi dissero di avvicinarmi io mi avvicinai ero contento da un lato perché finalmente quel maledetto mal di testa darebbe cessato del tutto, ma da un altro provavo paura perché mia madre piangeva, eravamo in una clinica per tumori, forse non significava niente essere in una clinica di tumore o forse si ? ...
L'ipod mi rimase in mano un'altra canzone scivolava, ero stanco, stanco di aspettare, allora visto che il dottore taceva e mi fissava con occhi fissi allora ruppi quel silenzio mortale e dissi "Dimmi cosa ho" ...
Il medico purtroppo non poté tacere più mia madre uscì fuori , forse non c'è l'ha faceva ad ascoltare cosa avevo anche se lei già sapeva, tutto il calvario che sarebbe arrivato.
allora il dottore dopo tanti giri di parole arrivò al punto e mi disse che avevo un tumore al cervello .
Il mondo mi crollò addosso lasciai tutto lì giubbino, zaino, cappello tutto tranne il mio Ipod che ancora riproduceva una nuova canzone la mia preferita "Cancer", allora scappai via da quella clinica, mentre tutto il mio calvario stava per iniziare avevo bensì 12 anni.
Fuori pioveva a dirotto, mi diressi verso Central Park era l'unico posto in cui i miei ricordi volevano dove li dimenticavo tutto quanto.
Ma mi dovevo rendere conto che ormai il mio destino era segnato.
Mia madre era dietro di me, eravamo inzuppati, ma lei mi abbraccio fortissimo e mi invitò a ritornare di nuovo in quella clinica.
Ritornato li il dottore mi offri una coperta io accettai, tanto ero tutto bagnato.
Nel frattempo era arrivata la mia adorata nonna, lei era l'unica che mi tirava su il morale ma solo quella volta non c'è l'ha faceva stavo troppo male era più forte di me, lei pure piangeva era straziata, era anziana portava 80 anni, purtroppo anche lei stava male aveva il diabete, e nell'ultimo periodo si era aggravata la sua situazione.
La mia tristezza era immensa, mia nonna mi abbracciava nonostante la sedia a rotelle non c'è l'ha faceva più a camminare, non mi piaceva vederla in quel modo ma era la dura realtà.
Il dottore dopo avermi spiegato tutto, mi lasciò andare a casa, mia madre mi guardava, e non riusciva a capire perchè
dove succedere proprio a me tutto questo.
Arrivato a casa, mi buttai subito nel letto, poi mi alzai e buttai tutto per terra vestiti, tutto quello che mi era davanti, già sapevo cosa mi doveva aspettare e come sarei diventato dopo tutte le cure, io già pensavo a domani, dovevo andare a scuola per l'ultima volta. ma già i miei compagni sapevano tutto.
E così fu mi preparai e me ne andai a scuola.
Entrai anche dal cortile normalmente con le cuffie alle orecchie mentre ascoltavo i My Chemical Romance be tutto normale, però era solo all'apparenza dentro di me c'era un grande fuoco.
Suonò la campanella ed entrai in classe tutti mi accolsero in modo caloroso, mi sembrava di essere a casa.
Quel giorno fu diverso i miei compagni mi riempirono di regali, ma a me non mi interessavano i regali, mi interessava che di loro mi rimaneva un bel ricordo.
La giornata passò in fretta, era il mio primo giorno di chemio mi stavo recando all'ospedale.
Arrivato lì una piccola bambina mi passò d'avanti ... Era senza capelli, gonfia, rimasi due secondi fermo, a pensare, mia madre dietro a me che piangeva.
Era finito al contrario che io dovevo consolare lei ...
Quel Maledetto Dottore, dallo sguardo odioso, mi costrinse a seguirlo, nessuno poteva venire neanche mia mamma.
Passato il lungo corridoio con quel mazzo di chiavi, che assomigliavano a quelle del bidello della mia scuola, aprì la porta, c'era troppo freddo.
Mi fece sedere in una sedia, dove mi infilzò l'ago della flebo come un pollo arrosto !! cosa c'era dentro quella, c'erano le pillole di chemioterapia, mi sentivo normale come se stessi facendo la classica Flebo, ma quella flebo mi avrebbe cambiato tutto quanto, dopo una lunga ora finalmente quella flebo finì, mi strinse la mano e mi riportò da mia madre.
Mia mamma che mi controllava dalla testa fino ai piedi, e mi chiedeva:
 "E che cosa ti ha fatto ?".
"Ti ha fatto male?".
"Ti prego dimmelo".
Io: "Mamma mi ha fatto solo una Flebo tranquilla".
Mi misi il giubbotto uscimmo dall'ospedale e dritti dritti a casa.
Dopo un'ora dalla chemio, iniziavo a sentirmi male, vedevo tutto nero, mal di testa forte, non volevo vedere nessuno, mi girava la testa !! Cosa mi stava succedendo ? Eeh si quella stupida Flebo, mi ha comportato tutto questo.
Mi mancava il respiro allora chiamai mia mamma, forse era meglio che non la chiamavo, gli dissi tutto quello che mi stava accadendo lei con tutta la sua agitazione, si catapultò in cucina e prese il telefono per chiamare il medico, che figura di merda urlava come una pazza e dice : "Cosa hai fatto a mio figlio pezzo di merda" ... ripeteva solo questo, io andai nell'altra stanza, alzai la cornetta del telefono e mi scusai con il dottore, esso mi spiegò tutto era solo una reazione della chemio niente di che mi seppe rispondere !! Io nella mia mente: "NIENTE DI CHE !?!?! FOTTUTO DI MERDA STO MORENDO".
Mia madre chiuse la cornetta senza salutare il dottore, io la chiusi dopo un po lo salutai e via.
Si era fatta già sera, strano caso mia mamma che mi cucina le cose che voglio ? le porcherie ? ... Questa situazione stava iniziando a piacermi da un lato, ma dall'altro no !!
Così passò un mese.
Ero completamente calvo, senza neanche un capello, secondo il dottore tutto doveva essere finito dopo un mese di Chemioterapia tutto il male doveva essere debellato, ma niente.
Passò così un altro mese, mia nonna morì un pezzo di me non la potrò mai dimenticare, ma ripeto sempre la stessa cosa:" Cosa abbiamo fatto di male? Cazzo tutto a noi ?" queste erano le miei uniche domande.
Ancora un altro dannato mese mi ero ridotto all’osso, non mangiavo più, non parlavo più avevo solo la forza di usare le mie dite per scrivere la mia avventura, nel mio i-Pod.
Ecco sono arrivato al quarto mese, forse ultima volta che scrivo qua, non volevo finire questa storia così, ma quel bastardo del medico ha detto che tutto finirà tra tre dannati giorni, ma non il mio tumore ma io ,
forse quando voi leggerete questa storia già sarò insieme a mia nonna finalmente potremo vivere in pace.
Vi dico solo una cosa godetevi la vita finché potete perché non sapete cosa vi capiti domani godetevi ogni giorno, in tutti i minimi particolari ….
E con questo concludo addio … !! 
  
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