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Autore: Son Ken    08/05/2012    3 recensioni
Chissà se, nonostante la freddezza e la crudeltà che mostra a tutti, nel petto cela un cuore d’oro, e se quel cuore ha mai battuto per qualcuno.
Chissà se aveva mai provato quel bellissimo sentimento che è l’amore, se ha sofferto per esso e ha deciso di rendersi impenetrabile.
Dovevo conquistarlo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera fandom. Non so neanche da dove mi sia uscita, una Bulma/Vegeta. Anzi, a dire il vero lo so: da una discussione su Facebook. Ma non è questo il punto. Come può una come me, che è pro Goku/Vegeta fino al midollo e non ha ancora trovato un senso logioco a tale coppia, scrivere proprio di loro? L'ispirazione mi è venuta dii getto, quindi accontentatevi di un lavoro non controllato con attenzione e non betato (beta, chi ti ha autorizzato ad andartene?).
La fic è ambientata nel momento in cui tutti i presenti su Namek sono stati teletrasportati sulla Terra per effetto delle Sfere del Drago ed è in prima persona, con come personaggio narrante Bulma.
Spero possiate apprezzare, buona lettura!


Dragon Ball © Akira Toriyama.

Just try it.

Fino a qualche secondo fa ero nella navicella di Goku… invece ora sono sulla Terra, a quanto pare.
Sinceramente non mi interessa neanche sapere come ci sono arrivata, l’importante è esserci tornata.

Dopo tutto quello che avevamo passato su Namek con Freezer, dopo quanto avevamo sofferto… avevamo tutti bisogno di tornare a casa nostra.
Ci sono anche i Namecciani qui, probabilmente il loro pianeta è in pericolo e rischia di esplodere da un momento all’altro. Mi dispiace un sacco per loro, cosa faranno adesso?

Non posso lasciarli senza una casa… ospiterò tutti, ho deciso.

Cercai quindi di contarli tutti mentalmente, cercando di non confondermi visto quanto si assomigliavano tra loro.

Fu allora che lo vidi: Vegeta, la causa di tutti i nostri problemi.
Era solo colpa sua e del suo amico -com’è che si chiamava? Nappa?- se lei, Crilin e soprattutto Gohan, che aveva solo cinque anni, avevano dovuto affrontare quella parentesi incredibilmente triste della loro vita.

E pensare che qualche anno prima non avrei mai immaginato di passare la vigilia di Natale prima su un pianeta in procinto di esplodere, poi sulla Terra in mezzo a degli orribili alieni verdi asessuati che sembravano tutti cloni e con uno dei peggiori nemici che i ragazzi avevano mai affrontato a pochissimi passi da me.

Osservandolo meglio; notai che in fondo non era male, almeno fisicamente. Era un po’ basso, ma davvero affascinante. Così come affascinante doveva essere la sua storia: chissà quante avventure aveva affrontato prima di arrivare qui, se in fondo era solo una pedina del perfido Freezer oppure amava davvero distruggere…

Dovevo conoscerlo.

Chissà se, nonostante la freddezza e la crudeltà che mostra a tutti, nel petto cela un cuore d’oro, e se quel cuore ha mai battuto per qualcuno.
Chissà se aveva mai provato quel bellissimo sentimento che è l’amore, se ha sofferto per esso e ha deciso di rendersi impenetrabile.

Dovevo conquistarlo.

Dopo aver invitato i Namecciani a fermarsi alla Capsule Corporation finché non avessero trovato fissa dimora, raccolsi tutto il mio coraggio e mi diressi verso di lui con passi sicuri. Feci uscire le parole senza pensarci troppo, tanto che mi resi conto delle conseguenze solo dopo aver concluso la frase:
E se mi avesse fatta saltare in aria per la mia sfacciataggine?
Beh, non accadde. Anzi, accettò. In fondo non aveva nessun posto dove andare, non avendo più il suo pianeta natale ed essendo Freezer ormai fuori gioco.

Uno a zero per me, Principe Vegeta.

   
 
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