Sweet Taste & Sharp Smell

Una figura incappucciata si aggirava tra i palazzi e le case della città di Crepuscopoli.
Il cielo infuocato del tramonto sfumava verso i monti su tonalità più purpuree fino ad arrivare al blu e il viola.
L’individuo stringeva tra le mani due armi; cautamente mosse un altro passo e di colpo comparvero degli esserini neri con gli occhi gialli che muovevano freneticamente le antenne e le zampine facendo piccoli saltelli e scatti.
Il Nessuno vestito di nero fece roteare i suoi due chakram e poi li lanciò verso gli Heartless, fendendo l’aria e lasciando dietro di loro due lingue di fuoco. Gli esseri oscuri scomparvero lasciando volare liberi due cuori di lucente cristallo che Axel fissò malinconicamente mentre scopriva dal cappuccio la sua chioma rossa come le fiamme degl’inferi più bui.
Si era stancato di credere di provare sentimenti, si era stufato di avere sempre un senso di vuoto, si era scocciato di essere un Nessuno, voleva diventare a tutti i costi un Qualcuno.
Il suono di un corridoio oscuro che si  apriva e richiudeva lo fece sobbalzare leggermente; si voltò e notò un ragazzino dai disordinati capelli biondi, indossava anche lui un lungo cappotto nero e con la mano destra teneva l’impugnatura di una grande chiave la quale scomparve poco dopo.
<< Ehilà nanerottolo, che ci fai qui? >> chiese il N° VIII col suo solito sorrisetto strafottente. L’altro assunse un’espressione un poco sorpresa:<< Axel… Tu, piuttosto, come mai qui? >>
<< Ah beh, avevo intenzione di andare sul tetto di qualche abitazione per prendere un po’ di sole. Sai com’è, per apparire ancora più sexy. >> rispose ironicamente passandosi una mano tra i capelli rossi. L’altro fece una smorfia divertita:<< Eddai, dicevo sul serio! >>.
Roxas si avvicinò e buttò le braccia al collo dell’altro scoccandogli un rapido e dolce bacio sulla guancia, che lo fece inevitabilmente sorridere.
 
Roxas era come la panna montata: soffice, leggero e zuccheroso.
Come i dolci, era sempre in grado di offrire spensierati momenti, eliminando ogni preoccupazione, facendo sciogliere l’altro e dando l’impressione che quel biondino potesse fermare il tempo con un suo piccolo e semplice gesto.
Per Axel, Roxas era il suo dolce sapore.
 
 
***
 
 
<< Ehi Axel, sei sulle tracce di che cosa? >> chiese il biondo sporgendosi un poco da dietro l’angolo di un palazzo per osservare la piazza vuota e silenziosa di Crepuscopoli.
<< Mi hanno mandato qui in ricognizione per confermare l’ubicazione di un Heartless dalle dimensioni… Emh, abbastanza modeste… >>
Roxas si voltò verso di lui con uno sguardo indagatorio, alzando un sopracciglio:<< Quanto modeste? >>
<< Non sono affari che ti riguardano, piccoletto! >> sghignazzò Axel arrufandogli i capelli biondi.
Roxas sbuffò e riprese a guardarsi intorno in silenzio per cercare qualche Heartless – quel giorno la sua missione era quella di raccogliere cuori – quando notò che il rosso stava annusando l’aria come un cane da tartufo.
<< …Si può sapere che diavolo stai facendo ora?! >>
<< Ma come? Non lo senti anche tu questo profumino invitante? >> gli chiese Axel con tutta la tranquillità del mondo. Il ragazzino quindi gli diede retta, inspirò l’aria e un delizioso odore di salsa messicana si scontrò con le sue papille gustative. Il brontolio dello stomaco dell’altro risuonò forte e chiaro mentre fissava l’insegna del chioschetto di panini.
<< Ehi dì un po’ ragazzo, ti va di fare una pazzia? >>
Roxas capì subito ciò che voleva Axel e non aspettò a ribattere:<< No. Prendi i munny e te lo compri, il panino, senza fare troppi giri strani! >>
<< Il problema è che non ho uno spicciolo. E poi che sarà mai… >> s’interruppe per afferrare il faccino dell’altro e costringendolo a osservare quei panini belli e pronti, entrambi fumanti e tremendamente invitanti. << …Gurdali come ti chiamano! “Roxy bello, vieni a mangiarci!”>>
<< Axel… Ti odio sai? >>
<< Oooh zuccherino, tu non hai un cuore e quindi non puoi odiarmi, sai? >> lo schernì ancora mentre il biondino si stava infuriando sempre più:<< Beh per detestarti ne ho a sufficienza di cuori! >> sbottò senza riuscire a nascondere un sorriso divertito.
Anche il rosso non riuscì a trattenere la sua risatina da far saltare i nervi:<< Bene! Allora preparati a correre gattino!! >>.
 
Axel aveva dipinto in volto sempre il sorriso.  Alcune volte sapeva davvero essere scocciante ma, dopotutto, a Roxas piaceva anche questo suo lato.
Era capace di dare quello sprint in più alla giornata per renderla esplosiva e speziata, trovava sempre un modo per rompere la noiosa routine di tutti i giorni.
Per Roxas, Axel era il suo piccante profumino.
 
 
 
 
 
 
Eccomi tornata!
Il capitolo ci ho messo un po’ a scriverlo, stavo per entrare in crisi perché non sapevo come impostarlo e scriverlo però ci sono riuscita alla fine anche se non so che giudizio dare complessivamente. :/ …Soprattutto alla frase finale che a me sa tanto d’ambiguo ò_ò”, sarò io che ormai sono completamente lesa.
Vabeh, spero che il capitolo sia piaciuto!
Ringrazio:
-Hope_Estheim e EvgeniaPsyche Rox per le recensioni;
-Giulysan e Hope_Estheim (again:3) per averla messa tra le preferite;
-Raven Cullen e EvgeniaPsyche Rox (again pure lei :3) per averla messa tra le seguite.
 
…diamine, non riesco a farmene una ragione che già siamo quasi a metà maggio. Ditemi che è tutto uno scherzo vi prego! ç_ç
Però finalmente ho potuto ingozzarmi di gelato… Con conseguente ibernazione del cervello (quello che mi rimane di esso), ma il testo l’ho scritto comunque; visto come vi voglio bene eh? EH? EEH?!!
…
Basta vado via che il gelato del gelato (?) sta facendo effetto.
Alla prossima! (anche se ancora non so che fare… Se volete e avete qualche idea scrivetelo pure nella recensione :3)

TsuX3