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Autore: intersect    09/05/2012    2 recensioni
La ragazza si voltò verso di lui inclinando il viso verso di lui che lo allungò di poco distruggendo quella scarsa di distanza che ancora c'era tra loro. Assaporò le sue labbra, percependo un sapore di vaniglia e crema chantilly, e staccandosi piano da lui gli sorrise facendo cozzare le loro fronti.
"le tue labbra sanno sempre di buono, sembrano le merendine che mamma mi comprava quando ero piccola." confessò lei, trascinandolo sul divano e stendendosi tra le sue gambe, godendo del contatto fresco con il corpo del ragazzo che con le braccia dietro la testa la fissava con un accenno di sorriso sulle labbra.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho messo il mio spazio qui all'inizio perché volevo fare una dichiarazione d'amour ad un'amica.


Partiamo dal presupposto che la febbre, la tracheite, mal di orecchio e un livido grosso quanto la luna sulla gamba sinistra mi hanno portato ad avere un'iniezione di ispirazione e quindi sono qui a scrivere. 
Partiamo anche dal secondo presupposto che io Niall lo shippo in atteggiamenti het solo ed esclusivamente con Vittoria, quindi non vogliatemi male ma io non riesco a vederlo con altre. ( ribadisco, HET. Quando si tratta di slash credo che togliendo Liam, Niall sia disponibile a tutti.)
e dal terzo presupposto che questa è completamente dedicata a una Vittoria in carne ed ossa che mi sopporta da due anni e che oggi aveva la certificazione europea di francese e che è andata in para-para-paranoia tutta la mattina e quindi ci tenevo a scriverle qualcosa, quindi ta-dan babe, un regalo a sorpresa per questo esame che - sono strasicura-  sarà andato alla grande!
non sto a scrivere le solite cose melense se non chè le voglio bene e che sono due anni che davvero non riesco a fare a meno di lei nella mia vita.

Anyway, adesso smetto di rompervi le palle e vi lascio a questa cosetta qui, che non è niente se non una piccola stupidagginer per un'amica. 

PS: fa una piccola apparizione anche Zayn ( mio Tallone d'Achille, chiedo venia.) e che..niente, fa un cameo e poi sparisce.

goodbye, folks.

PPS: Vic, spero ti piaccia perchè davvero, è una delle poche cose scritte che mi è uscita bene. Ed è tutta per te.



Je veux l’amour,la joie

 

"Dov'è, dove diavolo è quel maledetto libro!" Victoria - culotte arancioni coperte da una maglia extralarge che le arrivava a mezza coscia -  urlava a più non posso agitando teatralmente le braccia in aria. Quel maledetto libro di francese la stava portando all'esasperazione totale. Già odiava di per sé la materia piena di quelle "r" moscie e accenti da mettere seguendo una certa regola a cui lei andava contro e li metteva a sentimento su ogni parola, poi quell'orribile materia aveva anche deciso di uscire come materia d'esame e quindi il fatto di non trovare quel tomo di millecinquecento pagine non le andava proprio a genio. Soprattutto perché avrebbe potuto tranquillamente passare il raro pomeriggio pieno di sole di Londra con Niall - era sempre il dieci di giugno, e lei non aveva intenzione di barricarsi in casa come una suora in clausura per l'esame - e invece lo aveva liquidato con una banale scusa e adesso si trovava, ancora, dopo ore di ricerche a cercare quel fastidioso libro che - si promise - avrebbe bruciato non appena fosse uscita dalla stanza d'esame. Arresa, si gettò sul divano in pelle di casa maledicendo sua madre che poche ore prima aveva portato al mare le gemelle dicendole "è bene che tu sia sola in casa tesoro, così studierai in pace" lasciandola nella completa solitudine a non studiare un bel niente, perché quel libro aveva deciso di giocare a nascondino con lei. Sbuffò di nuovo prendendo il blackberry con un taglio profondo sul vetro in alto e sorrise delicatamente, notando quanto il suo ragazzo fosse dolce anche senza essere lì in carne ed ossa. "Quando hai finito, che ne dici se ci vediamo? Ho bisogno di un pomeriggio per me. Inizio ad essere geloso di questo francese. Cos'è tutto questo amore per lui? fammi sapere. xx" il suo sorriso si allargò ancora di più, mostrando i denti dritti e bianchi in netto contrasto con le gengive arrossate e le labbra spellate per i troppi morsi. Si guardò intorno gettando un'occhiata distratta all'orologio digitale a parete che segnava le quindici e zerosette minuti e senza indugiare un attimo di più premette il numero 3 e la chiamata rapida per Niall partì e lei portò l'apparecchio al telefono e dopo tre squilli esatti la voce squillante e morbida del ragazzo la investì riempiendola di tutto il buon umore perso. 
"Hai già mollato il francese, che cosa gentile da parte tua.." iniziò a ridere, concedendosi un'occhiata allo specchio mentre sistemava i capelli biondi e sorrideva alla sua figura riflessa nella superficie mentre Niall ancora continuava a ridere ignaro dell'espressione offesa che la ragazza aveva messo su. "Quando hai finito me lo fai in cenno? e comunque con il francese non ho proprio iniziato dato che il libro sembra essersi smaterializzato nel nulla." alzò le spalle, non sentendosi per nulla colpevole con la sparizione misteriosa del mostro, come lo chiavama da cinque anni a quella parte.
"Oh bene, quindi direi di approfittare di questa sparizione fortunata, non credi?.. sono già per strada, aspettami!" non fece in tempo ad aprir bocca che la chiamata cascò, riempendo il suo timpano di fastidiosi tu-tu-tu che la lasciarono basita per alcuni istanti poi sorridendo divertita, posò il cellulare sul tavolinetto davanti al televisore al plasma e si stese, chiudendo gli occhi e aspettando il trillo del citofono, segno che il biondino che aveva fatto breccia nel suo cuore arrivasse a riempire quel pomeriggio vuoto.
Si alzò sorridente quando un tocco gentile bussò sulla sua porta blindata in legno scuro e dopo una rapida corsetta si affrettò ad aprire gettandosi a capofitto tra le braccia del biondino che sorridente strinse le sue braccia attorno alla vita della ragazza.
"tutto questo affetto a cosa lo devo?" scherzò lui, muovendo un passo all'interno dell'abitazione mentre Victoria si lisciava la maglia addosso cercando - invano - di tirarla giù. Il biondo fissando le gambe sode e lunghe della sua ragazza si ritrovò a sorridere malizioso avvicinandosi a passo felpato vicino al suo corpo e abbracciandolo dal dietro apprezando il contatto così vicino e poter strusciare il naso contro il suo collo profumato. La ragazza si voltò verso di lui inclinando il viso verso di lui che lo allungò di poco distruggendo quella scarsa di distanza che ancora c'era tra loro. Assaporò le sue labbra, percependo un sapore di vaniglia e crema chantilly, e staccandosi piano da lui gli sorrise facendo cozzare le loro fronti. 
"le tue labbra sanno sempre di buono, sembrano le merendine che mamma mi comprava quando ero piccola." confessò lei, trascinandolo sul divano e stendendosi tra le sue gambe, godendo del contatto fresco con il corpo del ragazzo che con le braccia dietro la testa la fissava con un accenno di sorriso sulle labbra "allora, lo hai trovato il libro?" lei scosse il capo abbasando il capo, ma dopo poco lo rialzò e "ma adesso non preoccupiamoci, ritornerà sicuramente fuori" poi si sporse verso di lui e approfondendo quello che inizialmente doveva essere un bracio dolce e senza doppi sensi, ma che esattamente dopo pochi minuti era diventato qualcosa di più passionale e a sfondo erotico. la ragazza si sedette cavalcioni sul bacino del ragazzo e lo costrinse ad alzarsi a mezzo busto per baciarlo meglio e non appena qualcosa sembrò risvegliarsi tra le parti basse e le mani di lei erano corse ai fianchi morbidi del ragazzo qualcuno - il solito rompipalle, pensarono entrambi - si attaccò quasi ci fosse rimasto incollato al campanello. Si staccarono di malavoglia e dopo essersi sorrisi timidi, la ragazza si alzò e si diresse verso la porta pronta a fucilare chiunque ci fosse dietro e il pensiero s'intensificò quando Zayn, accompagnato da Mary, sorrise felice. "Cosa volete?" sputò acida lei e mentre fulminava con lo sguardo il moro la ragazza si sporse dietro le spalle dell'amica e notò il biondo steso sul divano che la salutava con un cenno della mano.
"sgancia adesso cinquanta sterline Malik, te l'avevo detto io che Niall era qui." la sua mascella gravò verso il basso facendo spalancare la bocca. "Cos..avete scomesso se Niall era o no qui?" si agitò lei puntando il dito prima contro il ragazzo e poi contro la ragazza che, sorridendo, alzò le spalle e "colpa sua" - indicò il moretto di fianco a lei - "ha insistito tanto. Io gliel'avevo detto che appena avevate momenti liberi li passate insieme ma lui ha insistito tanto e allora l'ho portato qui. E adesso, che abbiamo constatato che avevo ragione io" - sorrise, avvicinandosi a Zayn e passandogli un braccio intorno alla vita - "ci andiamo a comprare una bella vaschetta di gelato, vero amore?" alzò il capo e sorrise lasciando un bacio sulla guancia appena sporcata di barba del ragazzo che sconfitto, annuì alzando le spalle " e va bene, vi lascio ai vostri comodi. Adieu!" lanciò un saluto a Niall che rispose di rimando e poi sparirono avviandosi verso le scale e scambiandosi carinerie da perfetta coppia di fidanzati.

"Cosa volevano?" domandò Niall non appena   la Victoria tornò a sedersi vicino a lui, lasciandogli un bacio sul collo. "Nah, nulla di speciale. Dovevano dare le fondamenta ad una scommessa che ha vinto Mary, ovviamente." alzò le spalle non preoccupandosi e ritornando vicino a lui sfiorando il lobo del ragazzo con le labbra "dove eravamo rimasti, prima?" sussurrò piano, ritornando a circondare il bacino del ragazzo con le ginocchia. La radio accesa poco prima dalla ragazza iniziò a trasmettere la canzone di Zaz Je Veux. La ragazza grugnì irritata staccandosi dalle labbra rosse dai morsi   del ragazzo borbottando un "questo francese mi perseguita" e il ragazzo rise sottovoce passando le mani sotto la maglietta della ragazza carezzandole la pelle accaldata da quel momento e arrivato al gancetto del reggiseno prese a giocarci intonando le note del ritornello di quella canzone così frivola e simpatica "je veux d'l'amour, d'la joie, de la bonne humeur, ce n'est pas votre argent qui f'ra mon bonheur, moi j'veux crever la main sur le coeur papalapapapala allons ensemble, découvrir ma liberté, oubliez donc tous vos clichés, bienvenue dans ma réalité" lei ridacchiò e si sporse a mordergli il labbro inferiore, mugolando il motivetto di quella canzone.
"se il francese è tutti i giorni così, potrei anche accettarlo.." suggerì lei, portando le mani ai bordi della maglia del ragazzo e gettandola lontano da qualche parte nella casa e mentre passava le dita sui muscoli appena accennati lui si avvicinò portando la bocca vicino al suo orecchio " in realtà, il libro di francese ce l'ho a casa io, sotto al letto." Victoria bloccò il suo percorso all'ombelico del ragazzo e alzò il capo puntando gli occhi azzurri in quelli altrettanto uguali del ragazzo e " sei un grandissimo stronzo, Niall Horan ma ti ringrazio per avermi risparmiato un pomeriggio insieme a quel coso." Poi ritornò a mordere la pelle tesa della pancia del ragazzo che soffocò un risolino passando una mano tra i capelli della ragazza.

   
 
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